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    MotoGP, Mir colpito dalla sindrome compartimentale: “Operarsi è un'opzione”

    ROMA – Joan Mir, nell’ultima gara disputata a Sepang, in Malesia,ha vissuto un vero e proprio calvario. Il pilota della Suzuki, che dal 2023 affiancherà Marc Marquez nel team ufficiale Honda, però, dopo essere tornato da un infortunio alla caviglia che lo ha visto saltare quattro gare ha vissuto un weekend complicato a causa della sindrome compartimentale all’avambraccio destro che lo fatto chiudere in 19esima posizione a 41 secondi dal vincitore Francesco Bagnaia. “Sembra che io abbia avuto un episodio di sindrome compartimentale braccio. Sepang è una pista piuttosto impegnativa ma non così. Non riuscivo a capire la pressione che mettevo sul freno e ho perso tutta la forza del braccio destro”, le sue parole riportatedal sito ufficiale della MotoGP.
    Prima i test 2023, poi l’operazione

    Rimane ancora una gara per i piloti della MotoGP prima che inizino i test 2023 di Valencia, la stessa pista sulla quale si assegnerà il mondiale e anche il circuito sul quale Mir prenderà per la prima volta in mano le redini della RC213V, la moto che guiderà dall’anno prossimo affiancando Marc Marquez. Dopo i test, però Mir potrebbe sottoporsi all’intervento chirurgico. “Penso che possa essere una buona opzione. Sinceramente, se metti tutto insieme e pensiamo al motivo per cui abbiamo avuto questo problema… non so, ma le cose possono peggiorare”, ha concluso lo spagnolo sempre più convinto di mettersi sotto i ferri per risolvere un problema che potrebbe penalizzarlo nel 2023 quando sarà chiamato alla nuova avventura con Honda. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: dopo cinque il titolo si assegnerà all'ultimo Gran Premio

    ROMA – Come cinque anni fa, o quasi. Infatti dopo un lustro il GP di Valencia, ultimo appuntamento della stagione MotoGP tornerà a essere decisivo per l’assegnazione del titolo piloti. Nel 2017 Marc Marquez arrivò all’appuntamento spagnolo con 21 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso, vincendo poi il mondiale anche grazie alla caduta dell’italiano. Questa volta, Francesco Bagnaia dovrà difendere ben 23 lunghezze di vantaggio su Fabio Quartararo dopo l’allungo effettuato a Sepang.
    Gli altri “spareggi”
    In altre tre occasioni il titolo è stato deciso all’ultima gara. Nel 2015, l’anno della sfida interna tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con la partecipazione di Marc Marquez. Il “Dottore” arriva all’ultimo Gp in vantaggio sullo spagnolo, ma è costretto a scontare una penalizzazione per la lotta con il numero 93 Honda a Sepang. Rossi rimonta fino al quarto posto, ma non basta perchè Lorenzo vince gara e mondiale. L’italiano sfortunato anche nel 2006 quando cadde sul +8 nei confronti di Nicky Hayden lasciando strada al compianto statunitense. Nel mezzo la lotta tutta iberica tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez nel 2013, con quest’ultimo capace di gestire i 13 punti di vantaggio e conquistare la vittoria iridata. LEGGI TUTTO

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    F1 Usa: Tim Cook, il Ceo di Apple e la bandiera a scacchi più noiosa del mondo

    ROMA – Il Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntaento stagionale della Formula 1, non ha regalato, almeno in testa, particolari sorpese. Max Verstappen si è portato a casa la vittoria senza troppi problemi, mentre sul podio con lui sono salite la Mercedes di Lewis Hamilton e la Ferrari di Charles Leclerc. La gara, nonostante il risultato arrivato come da pronostico, ha visto l’olandese autore di un gran finale in cui si è visto lo strapotere della Red Bull ormai evidente in questo finale di stagione.Guarda la galleryHamilton, campione di F1 e fashion: tutti i look più strani
    Tim Cook diventa un meme
    La prestazione del campione del mondo non sembra aver però emozionato Tim Cook, per l’occasione addetto allo sventolio della bandiera a scacchi sul circuito di Austin. In un’inquadratura trasmessa in diretta tv, infatti, si vede il Ceo di Apple mentre muove l’asta in maniera poco veemente, tanto da scatenare l’ilarità dei tanti appassionati di F1 presenti sui social, che hanno riempito la rete di numerose battute e meme.

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    F1, Ferrari: Mekies, Binotto e il paragone con la Red Bull

    ROMA – Tempo di analisi in Ferrari dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, valevole per la diciannovesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, ha commentato la gara di Austin, terminata per il Cavallino con il terzo posto di Charles Leclerc e il ritiro di Carlos Sainz, sottolineando la distanza dalla Red Bull in questa parte del campionato: “Max (Verstappen, ndr) ha un piccolo vantaggio su di noi in gara, infatti dopo il secondo pit stop pur essendo dietro ci ha passato in pista – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Detto questo siamo rimasti con lui, c’è ancora unpiccolo vantaggio che la Red Bull ha su di noi sicuramente in gara, credo che il margine era piuttosto ridotto ma sono ancora loro i più veloci in queste condizioni”. Guarda la galleryHamilton, campione di F1 e fashion: tutti i look più strani
    L’ammissione di Binotto
    Anche Mattia Binotto ha parlato dopo la tappa in Texas: “.È stata una gara a due facce. Carlos è finito fuori incolpevolmente al primo giro. Charles, dal canto suo, ha fatto una bellissima rimonta, che lo ha portato fino al podio. Sappiamo che in gara ci manca al momento qualcosa nei confronti della Red Bull che con il titolo vinto oggi ha reso onore nel migliore dei modi alla memoria del proprio fondatore. Noi continueremo a lavorare per dare loro ancora del filo da torcere già fra una settimana in Messico, oltre che continuare ovviamente a concentrarci al massimo per preparare la sfida della prossima stagione”.
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    MotoGP, la disperazione di Espargaro: sfuma il sogno Mondiale di Aprilia

    SEPANG – Solo la matematica consentiva ad Aleix Espargaro di sognare il titolo mondiale in MotoGP, ma la gara di Sepang ha tagliato fuori definitivamente lo spagnolo dell’Aprilia che, al contrario di Bagnaia e Quartararo, non è riuscito a rimontare dopo il decimo posto delle qualifiche, posizione in cui ha terminato anche la gara. “La gara di oggi è stata noiosa – il suo sfogo ai microfoni di Sky Sport MotoGP – eppure potevano ancora vincere questo campionato. Mi dispiace soprattutto perché anche Pecco sapeva che Fabio era più veloce di noi e che le loro squadre hanno più esperienza di noi. Poi mi dispiace soprattutto finire la stagione nel modo in cui stiamo finendo, ad un livello veramente basso e lontano dalla nostra miglior versione. Per di più senza darmi una spiegazione. Sono triste“.
    “Meritiamo di finire bene la stagione”
    Un finale di stagione inspiegabile per l’Aprilia, con Espargaro che nelle ultime quattro gare non è mai andato oltre la nona posizione, rendimento che rischia di precludergli anche il podio in classifica generale. “Spero che a Valencia le cose cambino. Faremo il massimo ed adesso dobbiamo analizzare – ha sottolineato il pilota catalano –  cosa sta succedendo e perché il nostro livello è stato molto più basso nelle ultime quattro gare. Abbiamo dimostrato durante l’anno di avere la velocità e spero di tornare alla nostra miglior versione, per finire al meglio. Resta una stagione impressionante e ci meritiamo di finirla bene“. LEGGI TUTTO

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    F1, l'analisi in Ferrari: “Ci manca qualcosa dalla Red Bull”

    ROMA – “Max (Verstappen, ndr) ha un piccolo vantaggio su di noi in gara, infatti dopo il secondo pit stop pur essendo dietro ci ha passato in pista. Detto questo siamo rimasti con lui, c’è ancora un piccolo vantaggio che la Red Bull ha su di noi sicuramente in gara, credo che il margine era piuttosto ridotto ma sono ancora loro i più veloci in queste condizioni”. Laurent Mekies ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il direttore sportivo della Ferrari ha commentato la gara di Austin, terminata per il Cavallino con il terzo posto di Charles Leclerc e il ritiro di Carlos Sainz, sottolineando la distanza dalla Red Bull in questa parte del campionato.Guarda la galleryF1, Brad Pitt guest star al Gran Premio degli Stati Uniti
    Le parole di Binotto
    Anche Mattia Binotto ha parlato dopo la tappa in Texas: “.È stata una gara a due facce. Carlos è finito fuori incolpevolmente al primo giro. Charles, dal canto suo, ha fatto una bellissima rimonta, che lo ha portato fino al podio. Sappiamo che in gara ci manca al momento qualcosa nei confronti della Red Bull che con il titolo vinto oggi ha reso onore nel migliore dei modi alla memoria del proprio fondatore. Noi continueremo a lavorare per dare loro ancora del filo da torcere già fra una settimana in Messico, oltre che continuare ovviamente a concentrarci al massimo per preparare la sfida della prossima stagione”.
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    MotoGp, Espargaro: “Gara noiosa, spero di tornare al mio livello”

    SEPANG – Era difficile la rimonta, ma dopo il Gp di Malesia, per Aleix Espargaro svanisce matematicamente il sogno mondiale. L’iberico dell’Aprilia, al contrario di Bagnaia e Quartararo, non è riuscito a rimontare dopo il decimo posto delle qualifiche, posizione in cui ha terminato anche la gara. “La gara di oggi è stata noiosa – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport MotoGP – eppure potevano ancora vincere questo campionato. Mi dispiace soprattutto perché anche Pecco sapeva che Fabio era più veloce di noi e che le loro squadre hanno più esperienza di noi. Poi mi dispiace soprattutto finire la stagione nel modo in cui stiamo finendo, ad un livello veramente basso e lontano dalla nostra miglior versione. Per di più senza darmi una spiegazione. Sono triste“.
    “Meritiamo di finire bene la stagione”
    Nel momento clou della stagione, quattro gare senza mai andare oltre la nona posizione, rendimento che rischia di precludergli anche il podio visto l’insidia Bastianini. “Spero che a Valencia le cose cambino. Faremo il massimo ed adesso dobbiamo analizzare – sottolinea il pilota catalano –  cosa sta succedendo e perché il nostro livello è stato molto più basso nelle ultime quattro gare. Abbiamo dimostrato durante l’anno di avere la velocità e spero di tornare alla nostra miglior versione, per finire al meglio. Resta una stagione impressionante e ci meritiamo di finirla bene“. LEGGI TUTTO

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    F1: Red Bull torna campione costruttori dopo nove anni

    ROMA – La Red Bull, a due settimane dal bis certificato di Max Verstappen nel Mondiale Piloti di Formula 1, torna a esultare conquistando matematicamente anche la classifica dedicata ai costruttori. La scuderia di Milton Keynes ha così confermato la netta supremazia su tutte le altre concorrenti per le posizioni di vertice. Si tratta della prima volta dal 2013, quando la Red Bull chiuse un quadriennio davanti a tutti grazie soprattutto a un super Sebastian Vettel. “È stato un weekend estremamente emozionante – ha detto il team principal Christian Horner ai microfoni di “Sky Sports UK” -. Vincere il campionato costruttori dopo 8 lunghi anni è incredibile. Questo era il modo migliore in cui avremmo potuto vincere la gara e penso che Dietrich Mateschitz ne sarebbe stato molto orgoglioso”.Guarda la galleryF1, Brad Pitt guest star al Gran Premio degli Stati Uniti
    Digiuno Ferrari
    Per il quattordicesimo anno di fila, invece, la Ferrari arriva al termine della stagione senza nemmeno un titolo in bacheca. L’ultima volta per il Cavallino in cima alla classifica costruttori risale al 2008, quando sulla Rossa correvano Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Da lì in poi solo Red Bull e Mercedes, con l’eccezione del team Brawn nel 2009.
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