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    F1, Verstappen vince anche negli Stati Uniti: Leclerc 3°, Sainz out

    AUSTIN – È Max Verstappen a vincere il Gran Premio degli Stati Uniti, 19esimo appuntamento del mondiale di F1. Il pilota olandese, che si è confermato campione del mondo nelle scorse settimane, non lascia nemmeno le briciole agli avversari, aggiudicandosi anche l’appuntamento di Austin. Vinta nel finale la resistenza di Lewis Hamilton, che quindi non riesce a trovare la prima vittoria in stagione. Terzo Charles Leclerc, autore di una rimonta strepitosa dopo essere partito 12°, sfruttando anche il pit stop in regime di safety car al 18° giro, per l’uscita di pista di Valtteri Bottas. Fuori al primo giro, invece, Carlos Sainz, speronato da George Russell.
    L’ordine di arrivo

    Max Verstappen (Red Bull)
    Lewis Hamilton (Mercedes)
    Charles Leclerc (Ferrari)
    Sergio Perez (Red Bull)
    George Russell (Mercedes)
    Lando Norris (McLaren)
    Fernando Alonso (Alpine)
    Sebastian Vettel (Aston Martin)
    Kevin Magnussen (Haas)
    Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
    Esteban Ocon (Alpine)
    Alexander Albon (Williams)
    Guanyu Zhou (Alfa Romeo)
    Pierre Gasly (AlphaTauri)
    Mick Schumacher (Haas)
    Daniel Ricciardo (McLaren)
    Nicholas Latifi (Williams)

    OUTLance Stroll (Aston Martin)Valtteri Bottas (Alfa Romeo)Carlos Sainz (Ferrari)
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    F1, la classifica piloti aggiornata dopo il Gp degli Stati Uniti

    AUSTIN – Max Verstappen allunga sempre di più in vetta alla classifica piloti di F1. Il pilota della Red Bull, infatti, si è imposto anche negli Stati Uniti, dopo la vittoria del mondiale nelle scorse settimane. Con il terzo posto odierno, Charles Leclerc ha di nuvoo sorpassato Sergio Perez, tornando al secondo posto. Carlos Sainz, invece, vede avvicinarsi prepotentemente Lewis Hamilton, secondo ad Austin. Di seguito, quindi, la classifica piloti. LEGGI TUTTO

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    F1 Stati Uniti, lo scontro clamoroso di Russell su Sainz: ferrarista costretto al ritiro

    AUSTIN – È durato pochissimo Carlos Sainz in prima posizione nel GP degli Stati Uniti di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari, infatti, è partito dalla pole sul tracciato di Austin, ma già in prima curva il suo sogno di disputare una gara di alto livello è andato in frantumi. L’iberico è scattato male dalla prima casella, cedendo il posto a Max Verstappen, ma subito dietro le Mercedes scalpitavano. Troppo ottimista George Russell, che prova il sorpasso su Lewis Hamilton, va al bloccaggio e alla fine carambola senza controllo su Sainz.

    Scontro Russell-Sainz, britannico penalizzato

    Colpito sul fianco sinistro, Sainz è andato in testacoda, e nel prosieguo del giro, in collegamento con il proprio muretto, lamentava una possibile foratura. Rientrato ai box, invece di sostituire lo pneumatico posteriore, il ferrarista si è ritirato. Infatti, lo scontro ha causato un problema al radiatore che ha portato alla perdita di pressione sulla parte sinistra e la conseguente impennata delle temperature. In tutto questo, la Direzione Gara è intervenuta nei confronti di Russell, con una sanzione: cinque secondi di penalità. 
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    F1 Stati Uniti, Verstappen batte Hamilton: Leclerc rimonta, 3°

    AUSTIN – Il Gran Premio degli Stati Uniti, 19esimo appuntamento del mondiale di F1, vede la vittoria di Max Verstappen. Il pilota olandese, che si è confermato campione del mondo nelle scorse settimane, non lascia nemmeno le briciole agli avversari, aggiudicandosi anche l’appuntamento di Austin. Vinta nel finale la resistenza di Lewis Hamilton, che quindi non riesce a trovare la prima vittoria in stagione. Terzo Charles Leclerc, autore di una rimonta strepitosa dopo essere partito 12°, sfruttando anche il pit stop in regime di safety car al 18° giro, per l’uscita di pista di Valtteri Bottas. Fuori al primo giro, invece, Carlos Sainz, speronato da George Russell.
    La classifica finale

    Max Verstappen (Red Bull)
    Lewis Hamilton (Mercedes)
    Charles Leclerc (Ferrari)
    Sergio Perez (Red Bull)
    George Russell (Mercedes)
    Lando Norris (McLaren)
    Fernando Alonso (Alpine)
    Sebastian Vettel (Aston Martin)
    Kevin Magnussen (Haas)
    Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
    Esteban Ocon (Alpine)
    Alexander Albon (Williams)
    Guanyu Zhou (Alfa Romeo)
    Pierre Gasly (AlphaTauri)
    Mick Schumacher (Haas)
    Daniel Ricciardo (McLaren)
    Nicholas Latifi (Williams)

    OUTLance Stroll (Aston Martin)Valtteri Bottas (Alfa Romeo)Carlos Sainz (Ferrari)
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    F1, Sainz tamponato da Russell: ritiro per il pilota Ferrari a Austin

    AUSTIN – Dopo pochissimi secondi, termina il Gran Premio degli Stati Unidi di F1 per Carlos Sainz. Il pilota spagnolo della Ferrari, infatti, è partito dalla pole sul tracciato di Austin, ma già in prima curva il suo sogno di disputare una gara di alto livello è andato in frantumi. L’iberico è scattato male dalla prima casella, cedendo il posto a Max Verstappen, ma subito dietro le Mercedes scalpitavano. Troppo ottimista George Russell, che prova il sorpasso su Lewis Hamilton, va al bloccaggio e alla fine carambola senza controllo su Sainz.

    La decisione della Direzione Gara

    Colpito sul fianco sinistro, Sainz è andato in testacoda, e nel prosieguo del giro, in collegamento con il proprio muretto, lamentava una possibile foratura. Rientrato ai box, invece di sostituire lo pneumatico posteriore, il ferrarista si è ritirato. Infatti, lo scontro ha causato un problema al radiatore che ha portato alla perdita di pressione sulla parte sinistra e la conseguente impennata delle temperature. In tutto questo, la Direzione Gara è intervenuta nei confronti di Russell, con una sanzione: solo cinque secondi di penalità. 
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    Red Bull, il cordoglio e il futuro. Sarà tutto come prima?

    TORINO – La scomparsa di Dietrich Mateschitz ha profondamente scosso il mondo della Formula 1. Il magnate austriaco non è stato solo il fondatore della Red Bull, ma ha anche rilanciato la Toro Rosso (oggi Alpha Tauri) e in precedenza aveva sostenuto molti piloti giovani, alcuni arrivati a ottimi livelli (da Mark Webber a Daniel Ricciardo), alcuni diventati iridati (da Sebastian Vettel a Max Verstappen), altri ancora in rampa di lancio (Carlos Sainz).

    Un grande tycoon

    La domanda che sorge spontanea adesso, prematura ma certo non infondata, è che cosa accadrà alla galassia Red Bull della Formula 1. Ora che sono state interrotte le trattative con la Porsche e sta crescendo la divisione Powertrain (e al contempo sono stati riallacciati i rapporti con la Honda) tutto lascia pensare che si andrà verso un futuro più forte e solido del già ottimo presente. Ma c’è anche spazio per qualche dubbio, come sempre quando un grande tycoon scompare. Sapranno (o vorranno) i suoi eredi e il management oggi al comando continuare nel solco tracciato dal fondatore? Impossibile dirlo adesso, ma interessante vedere come andrà. La Red Bull ha assicurato linfa vitale all’intero sistema-Formula 1, una linfa dalla quale sarebbe molto difficile prescindere.
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    MotoGP Ducati e Valencia: da Stoner a Dovizioso e Bagnaia, perché Pecco può vincere

    ROMA – Il mondo Ducati è in fermento, tra poco meno di due settimane prenderà il via l’ultimo weekend della stagione di MotoGP, e Francesco Bagnaia è atteso all’ultimo ostacolo per diventare campione del mondo. Il pilota italiano, infatti, arriva a Valencia con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, e per perdere il titolo dovrebbe davvero accadere l’impensabile. Il momento è favorevole a Pecco, che nonostante ancora qualche errore qua e là, in generale ha disputato una seconda parte di stagione da urlo, dando prova, nei momenti chiave, di riuscire anche a “usare la testa”, accontentandosi magari di ottenere qualche punto in meno, senza prendersi inutili rischi. Un mantra che dovrà ripetersi anche nella Comunità iberica, e, dove non arriva la ragione, subentrano la scaramanzia e i ricorsi storici. Ecco, quindi, perché i tifosi della Ducati possono sperare in un lieto fine, senza sorprese.
    Ducati a Valencia, Bagnaia sa come si fa
    Il primo elemento di supporto arriva dalla crescita esponenziale della Ducati negli ultimi anni. La scuderia di Borgo Panigale ha potuto contare su una moto via via sempre più potente ma anche efficace, meno scorbutica e difficile rispetto ai tempi di Casey Stoner. Ecco, Stoner. Il pilota australiano, nel 2008, era stato l’ultimo pilota a vincere con la Rossa a Valencia, prima della “nuova epoca” Ducati. Il lungo digiuno è stato poi interrotto nel 2018, dopo dieci anni esatti, da Andrea Dovizioso, in una gara spezzata in due dalla pioggia. Un italiano su una moto italiana, esattamente come Francesco Bagnaia nel 2021. Ebbene sì, perché Pecco a Valencia ha già dimostrato di saper vincere, nonostante dodici mesi fa il mondiale fosse già da tempo nelle mani di Quartararo. Ma questo poco importa, quello che è stato, è stato: ora rimane da scrivere un nuovo capitolo il 6 novembre prossimo.  LEGGI TUTTO

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    F1 Audi, Baker tra Ferrari, Sainz e Schumacher: “Un pilota tedesco…”

    ROMA – Dopo la grande rivoluzione del 2022, la Formula 1 si prepara già al prossimo, grande step, ovvero quello rappresentato dal 2026. Quell’anno si manifesteranno nuovi cambiamenti strutturali, con i dettagli che verranno resi noti nei prossimi mesi e anni. Intanto, quel che è certo è l’ingresso di Audi nel Circus. Adam Baker, CEO della casa dei quattro anelli, ha parlato ai microfoni di Marca riguardo lo stato dell’opera e gli obiettivi futuri: “Amiamo essere competitivi e vorremmo esserlo fin dal primo giorno. Sappiamo che tipo di percorso dobbiamo fare e che forse ci vorranno tre anni per lottare per le vittorie. Per il primo anno, invece, lottare per il podio sarebbe già un sogno. Il 2026 rappresenterà il cambiamento più radicale dal punto di vista tecnico negli ultimi 30 anni di questo sport e sarà difficile sapere chi può trarne vantaggio da subito. Ora, poi, c’è un tetto massimo di budget per tutti, ognuno può scegliere un progetto e svilupparlo con gli stessi fondi, ecco perché la prossima era è diventata così interessante e unica per i nuovi produttori, perché si può essere competitivi in un breve periodo di tempo”. 
    Tra Sainz e Schumacher, i pensieri di Audi
    Pensare al 2026 non vuol dire solo lavorare sulla macchina, ma avere anche un’idea su chi saranno i primi piloti dell’era Audi in F1. Tanti gli spunti interessanti, come il sogno Carlos Sainz, ora alla Ferrari, in un possibile incrocio di destini con il padre, già pilota Audi in Dakar; ma anche Mick Schumacher, in qualità di unico (in questo momento) pilota tedesco in griglia. “Carlos è un pilota fantastico, ma non importa di quale pilota parliamo oggi perché tutti hanno un contratto e sono pochi i team parlano dei loro piloti già per il 2024 o 2025. È ancora presto per prevedere il mercato dei piloti quell’anno. Mick Schumacher? Ad essere sincero, un pilota tedesco sarebbe interessante per noi, ma la decisione finale sarà presa in base alle prestazioni, non alla nazionalità”, il commento di Baker. 
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