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    F1, budget cap: Horner difende la Red Bull e attacca gli altri team

    AUSTIN – Christian Horner è tornato a parlare del caso budget cap in conferenza stampa dal Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il team principal della Red Bull ha approfondito la questione che vede coinvolta la Red Bull, a cui è stata notificata un’infrazione di tipo minore dalla Fia. “Siamo assolutamente e categoricamente convinti – ha detto – di non avere avuto alcun beneficio né per il 2021 né per il 2022, né per il futuro, come invece hanno sostenuto altri team”. Le conseguenze di questa violazione non sono state ancora rese note dalla federazione. “Siamo assolutamente aperti se verrà trovata una soluzione, siamo in discussione con la Fia e aspettiamo che la vicenda si chiuda, il processo è in corso – ha ribadito -. Tutti i fatti saranno messi sul tavolo e dopo potremo parlare del perché riteniamo che i nostri costi siano in linea col tetto ai costi. Ho parlato con la Fia per 10 giorni, speriamo di arrivare a una conclusione a breve, magari questo fine settimana. Possiamo anche andare davanti al board o in corte d’appello. Penso che sia nell’interesse di tutti e di tutti gli sportivi risolvere questa situazione il più velocemente possibile”.Guarda la galleryGp Stati Uniti, c’è Brad Pitt nel paddock
    Contro le altre squadre
    Horner si è poi rivolto agli altri team, in particolare al team principal della McLaren, Zak Brown, autore di una lettera alla federazione sul caso budget cap: “È tremendamente deludente che una squadra accusi un’altra di aver imbrogliato senza alcuna prova. Danneggia il nostro marchio, i nostri sponsor e i nostri piloti. Ha anche un enorme impatto sul nostro staff, i figli dei dipendenti sono vittime di bullismo. È scioccante che un team ci stia danneggiando in questo modo. Siamo stati sottoposti a un processo basato sull’opinione pubblica. I media riportano numeri che sono lontani anni luce da quelli reali. Non si può andare in giro a fare accuse senza sostanza”.
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    Red Bull, morto Dietrich Mateschitz: addio al fondatore e proprietario

    ROMA – Dietrich Mateschitz si è spento all’età di 78 anni. L’imprenditore austriaco, fondatore e titolare dell’intero gruppo Red Bull, è stato il principale artefice della crescita enorme nel corso degli anni del colosso delle bevande energetiche, che si è espanso in molti settori tra cui la Formula 1. Mateschitz ha fondato, nel lontano 1978, la Red Bull assieme al thailandese Chaleo Yoovidhya, e negli anni ha sfruttato un grande numero di sport per espandere un marchio diventato presto globale.
    L’entrata in Formula 1
    L’arrivo in Formula 1 è datato 1987, quando Gerhard Berger è diventato il primo pilota a ricevere una sponsorizzazione dalla Red Bull, diventata poi partner principale della Sauber nel 1995. In F1 i primi titoli sono stati i quattro di Sebastian Vettel nel quadriennio 2010-2013, mentre con Max Verstappen sono arrivati i Mondiali 2021 e 2022.

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    F1, morto Dietrich Mateschitz: il fondatore di Red Bull si deceduto a 78 anni

    ROMA – Se n’è andato all’età di 78 anni Dietrich Mateschitz. L’imprenditore austriaco, fondatore e titolare dell’intero gruppo Red Bull, è stato il principale artefice della crescita enorme nel corso degli anni del colosso delle bevande energetiche, che si è espanso in molti settori tra cui la Formula 1. Mateschitz ha fondato, nel lontano 1978, la Red Bull assieme al thailandese Chaleo Yoovidhya, e negli anni ha sfruttato un grande numero di sport per espandere un marchio diventato presto globale.
    L’approdo in F1
    L’arrivo in Formula 1 è datato 1987, quando Gerhard Berger è diventato il primo pilota a ricevere una sponsorizzazione dalla Red Bull, diventata poi partner principale della Sauber nel 1995. In F1 i primi titoli sono stati i quattro di Sebastian Vettel nel quadriennio 2010-2013, mentre con Max Verstappen sono arrivati i Mondiali 2021 e 2022.

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    F1, Horner e il budget cap: “Deludente che gli altri ci accusino”

    AUSTIN – “Siamo assolutamente e categoricamente convinti di non avere avuto alcun beneficio né per il 2021 né per il 2022, né per il futuro, come invece hanno sostenuto altri team”. Christian Horner ha parlato così in conferenza stampa dal Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il team principal della Red Bull è tornato sul caso budget cap che vede coinvolta la Red Bull, a cui è stata notificata un’infrazione di tipo minore dalla Fia. Le conseguenze di questa violazione non sono state ancora rese note dalla federazione. “Siamo assolutamente aperti se verrà trovata una soluzione, siamo in discussione con la Fia e aspettiamo che la vicenda si chiuda, il processo è in corso – ha detto -. Tutti i fatti saranno messi sul tavolo e dopo potremo parlare del perché riteniamo che i nostri costi siano in linea col tetto ai costi. Ho parlato con la Fia per 10 giorni, speriamo di arrivare a una conclusione a breve, magari questo fine settimana. Possiamo anche andare davanti al board o in corte d’appello. Penso che sia nell’interesse di tutti e di tutti gli sportivi risolvere questa situazione il più velocemente possibile”.
    Le parole di Horner
    “È tremendamente deludente che una squadra accusi un’altra di aver imbrogliato senza alcuna prova – ha poi aggiunto Horner, in risposta alle accuse arrivate principalmente dal team principal McLaren, Zak Brown -. Danneggia il nostro marchio, i nostri sponsor e i nostri piloti. Ha anche un enorme impatto sul nostro staff, i figli dei dipendenti sono vittime di bullismo. È scioccante che un team ci stia danneggiando in questo modo. Siamo stati sottoposti a un processo basato sull’opinione pubblica. I media riportano numeri che sono lontani anni luce da quelli reali. Non si può andare in giro a fare accuse senza sostanza”.
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    F1: ad Austin le Ferrari seguono Verstappen nelle libere 3

    AUSTIN – E’ di Max Verstappen il miglior tempo nelle prove libere 3 al Gran Premio degli Stati Uniti, valevole per la diciannovesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota olandese, sul circuito di Austin, firma il crono di 1:35.825 precedendo le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il monegasco, dopo l’ufficialità arrivata durante le FP3, dovrà scontare dieci posizioni in griglia di partenza nella gara di domenica, avendo sostituito il motore endotermico e il turbo.Guarda la galleryHamilton, campione di F1 e fashion: tutti i look più strani
    Gli altri tempi
    Quarto tempo per l’altra Red Bull di Sergio Perez, che si mette alle spalle la Mercedes di Lewis Hamilton e all’Alpine di Fernando Alonso. L’altra Mercedes di George Russell è in settima posizione, davanti alle due Aston Martin di Sebastian Vettel e Lance Stroll. A chiudere la top ten, invece, c’è l’AlphaTauri di Pierre Gasly.
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    F1 Ferrari: Leclerc cambia anche il turbo, saranno 10 le posizioni di penalità

    AUSTIN – Charles Leclerc subirà una penalità per un totale di dieci posizioni in griglia di partenza al Gran Premio degli Stati Uniti, valevole per la diciannovesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Alla vettura del monegasco, infatti, sono stati sostituiti il motore endotermico (ICE) e il turbo, che hanno come conseguenza una doppia penalità di cinque posti ciascuna. Sono invece tre i piloti che dovranno scontare cinque posizioni di penalità: si tratta di Sergio Perez, Fernando Alonso e Guanyu Zhou.Guarda la galleryGp Stati Uniti, c’è Brad Pitt nel paddock
    Il commento di Leclerc
    “La seconda sessione di libere è stata probabilmente la più intensa della stagione – aveva detto Leclerc dopo il venerdì di prove libere -. Siamo riusciti a completare un gran numero di giri, il che è positivo visto che non avevo girato nel turno di inizio giornata, e abbiamo anche cominciato a fare conoscenza con le gomme che utilizzeremo il prossimo anno. Nel complesso è stata una giornata positiva, il feeling con la vettura è stato buono fin dalla prima tornata e sono curioso di vedere cosa possiamo portare a casa nelle prossime sessioni”.
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    Red Bull e budget cap: l'accordo con la Fia è vicino

    TORINO – La conclusione della vicenda si sta avvicinando. La Red Bull, unica squadra che ha oltrepassato il limite di spesa (budget cup), sta trattando con la Fia. Nessuno vuole arrivare al giudizio vero e proprio o trascinare la questione per mesi. Non la Fia, certo. Ma nemmeno la Red Bull. Dunque si va verso una soluzione negoziata. La squadra diretta da Christian Horner ammette la violazione, dicendo che si tratta di voci minori e collaterali, che non hanno influito in nessun modo sulle prestazioni (e dunque sulla vittoria di Max Verstappen l’anno scorso). Ma di fatto siamo al gioco delle parti, alle arringhe difensive, pronunciate in pubblico.
    Gli avversari premono
    Pare che la Fia voglia imporre una forte limitazione alle ore di galleria del vento e che applichi un taglio al budget degli anni a venire (due, probabilmente). La Red Bull punta a limitare entrambe le voci. Ma ormai è chiaro che si va in quella direzione, dettaglio più o dettaglio meno. Gli avversari continuano a premere, la Red Bull finge di scandalizzarsi per questo, ma in passato – quando a Milton Keynes ritenevano di essere loro nel giusto e altri nel torto – facevano la stessa cosa. Dunque è solo questione di tempo. Poi anche questa brutta pagina (non la prima, né la peggiore nella storia della Formula 1) sarà voltata.
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    MotoGp, diretta gara Gp Malesia: orario e dove vederla in tv

    SEPANG – Sul circuito di Sepang è il momento della gara del Gran Premio della Malesia, valevole per la diciottesima tappa stagionale della MotoGP. Jorge Martin scatterà dalla pole position, condividendo la prima fila con Enea Bastianini e Marc Marquez, mentre Pecco Bagnaia scatterà dalla nona posizione nella gara in cui si giocherà il titolo. La giornata sul circuito di Sepang sarà trasmessa dalle ore 9:00 interamente in diretta tv sui canali di Sky Sport dedicati alla MotoGP (canale 208), in streaming sul NOWTv e su Sky Go, oltre che in chiaro in differita su TV8. LEGGI TUTTO