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    F1, Leclerc: “Si parla troppo dei miei errori, non posso cambiare cos'è successo”

    ROMA – “Onestamente sono molto soddisfatto di questa stagione. Ovviamente si farà sempre riferimento agli errori che ho commesso a Imola e in Francia, ma su 22 gare ci sarà sempre un errore, soprattutto se stai spingendo al limite”. Charles Leclerc ha parlato così in un’intervista ai microfoni di “Racingnews365” riguardo all’ultima stagione di Formula 1, che ha visto Max Verstappen aggiudicarsi in anticipo il titolo piloti. Il ferrarista avrà quindi come obiettivo massimo il secondo posto nelle gare restanti, ma giudica in maniera positiva la stagione ancora in corso.
    Le parole di Leclerc
    “Non credo che quando ho commesso quegli errori errori stessi cercando di compensare delle mancanze – ha aggiunto Leclerc -. Sarebbe potuto accadere in qualsiasi momento della stagione. Non posso cambiare quello che è successo, ma ho la sensazione che se ne parli più di quanto si dovrebbe. Ci sono state perdite di punti importanti molto ravvicinate, ad un certo punto qualsiasi cosa facevamo eravamo sotto la lente d’ingrandimento. Come squadra dobbiamo migliorare alla domenica, dovremo lavorare su questo”.
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    MotoGP, Quartararo: “Titolo mondiale? Difficile, ma non impossibile”

    ROMA – La gara di Sepang, per Fabio Quartararo, rappresenta l’ultima spiaggia. Il pilota francese della Yamaha, infatti, deve assolutamente vincere per rosicchiare punti al leader del mondiale Francesco Bagnaia. “Abbiamo davanti a noi un compito difficile ma non impossibile. Dobbiamo chiudere un gap di 14 punti a due gare dalla fine. Faremo del nostro meglio questo fine settimana a Sepang per recuperare alcuni punti. Ero soddisfatto del mio ritmo all’inizio dell’anno durante i test, quindi vedremo a che punto siamo adesso. Voglio concentrarmi di nuovo sul godermi la guida, è così che di solito sono il più veloce”, le sue parole al sito ufficiale della casa”.
    Morbidelli cerca riscatto
    A caccia di riscatto anche Franco Morbidelli, che ha vissuto una stagione decisamente poco esaltante. Il pilota italiano, infatti, vuole chiudere l’anno al meglio cercando di conquistare punti importanti e piazzamenti almeno a ridosso del podio. “Il weekend di gara precedente è stato di nuovo un altro fine settimana di alti e bassi. Stiamo lavorando per risolvere il puzzle e scoprire perché sono in grado di andare veloce in alcune sessioni ma non in tutte. Il GP della Malesia arriva in un buon momento per noi: abbiamo molti dati lì dai test di febbraio. Cercheremo di sfruttare questo vantaggio a nostro vantaggio per trasformare i buoni momenti attuali in una serie di vittorie consecutive”, conclude il pilota italiano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sepang tracciato amico, ma l'approccio non deve cambiare”

    SEPANG – Il sorpasso in classifica avvenuto in Australia, dopo il terzo posto e la caduta del rivale Fabio Quartararo e il sogno di chiudere il discorso già nel GP di Malesia. Si presenta così Francesco Bagnaia, nuovo leader della classe regina al penultimo appuntamento del mondiale MotoGP 2022 di Sepang. “Ora siamo primi in classifica e bisogna restare concentrati più che mai. L’approccio – spiega Pecco – comunque non cambia. Dobbiamo solamente pensare a fare bene il nostro lavoro, come sempre, per cercare di arrivare pronti alla gara di domenica”.
    “Contento di tornare a Sepang”
    L’Italia può tornare a vincere un titolo piloti tredici anni dopo l’ultimo trionfo di Valentino Rossi. Per Bagnaia la pista di Sepang può essere d’aiuto per realizzare il sogno. “Sono molto contento di tornare a correre in Malesia. Sepang è sulla carta un tracciato un po’ più “amico”, perciò ci sono tutti i presupposti per poter fare bene nel weekend”, ha concluso il leader iridato in vantaggio di 14 punti su Fabio Quartararo. LEGGI TUTTO

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    Hamilton, il goat F1 tra musica, tatuaggi, orecchini, razzismo e rivali: “Ecco come si vince”

    ROMA – Quest’anno non chiuderà ai vertici del campionato, ma Lewis Hamilton a 37 anni è ancora il volto più importante della Formula 1. Il pilota della Mercedes, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo costruirsi un’immagine anche fuori dal circuito, abbracciando inoltre battaglie sociali contro le discriminazioni. Nell’intervista ai microfoni di “Cna Luxury”, però, ciò di cui il sette volte campione del mondo si mostra più fiero è il lavoro fatto assieme ai suoi team per le monoposto: “Sono stato capace di riprogettare da zero, con i miei ingegneri, il volante, i pedali e il sedile di una F1 – ha spiegato -. È una cosa di cui sono molto orgoglioso, perché mi piace molto lavorare sull’ergonomia dell’auto. Avrei dovuto metterci il copyright”. Hamilton ha poin proseguito: “Alla McLaren ho ridisegnato il volante, in Mercedes ho fatto lo stesso, e gli altri team ce lo hanno copiato, prima quelli vecchi erano circolari, ora c’è una parte superiore e la maniglia che scende non si unisce a quella inferiore”.
    Le passioni di Lewis
    Hamilton ha poi raccontato i suoi hobby al di fuori del Circus: “Adoro la musica, produrla, scrivere canzoni, cantare. Ho un amico che è produttore e ingegnere, ci sedevamo al computer insieme prima che la pandemia spegnesse tutto. Così ho ordinato tutta l’attrezzatura online e ho scaricato TeamViewer, mentre il mio amico da Los Angeles controllava il computer da remoto. In quella pausa abbiamo registrato 30 canzoni, non pensavo fosse possibile”. Qualche parola anche sulle iniziative benefiche che lo vedono protagonista: “Ho una partnership con Mercedes chiamata Ignite, che è la nostra fondazione, e uno dei progetti è portare 1.000 ragazze nel nostro sport. Poi c’è Mission 44, per affrontare alcuni temi portati dalla discriminazione. Si tratta di responsabilizzazione e rappresentanza, promozione e miglioramento del nostro modo di comportarci. Questa è una delle cose che mi appassiona davvero, su cui passo molto del mio tempo a lavorare”.
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    F1, Hamilton punge i rivali: “Mi hanno copiato”

    ROMA – Nonostante i risultati non siano all’altezza delle ultime stagioni, Lewis Hamilton è ancora capace di prendersi la scena in Formula 1. Il pilota della Mercedes, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo costruirsi un’immagine anche fuori dal circuito, abbracciando inoltre battaglie sociali contro le discriminazioni. Nell’intervista ai microfoni di “Cna Luxury”, però, ciò di cui il sette volte campione del mondo si mostra più fiero è il lavoro fatto assieme ai suoi team per le monoposto: “Sono stato capace di riprogettare da zero, con i miei ingegneri, il volante, i pedali e il sedile di una F1 – ha spiegato -. È una cosa di cui sono molto orgoglioso, perché mi piace molto lavorare sull’ergonomia dell’auto. Avrei dovuto metterci il copyright”. Hamilton ha poin proseguito: “Alla McLaren ho ridisegnato il volante, in Mercedes ho fatto lo stesso, e gli altri team ce lo hanno copiato, prima quelli vecchi erano circolari, ora c’è una parte superiore e la maniglia che scende non si unisce a quella inferiore”.
    Tra hobby e solidarietà
    Hamilton ha poi raccontato i suoi hobby al di fuori del Circus: “Adoro la musica, produrla, scrivere canzoni, cantare. Ho un amico che è produttore e ingegnere, ci sedevamo al computer insieme prima che la pandemia spegnesse tutto. Così ho ordinato tutta l’attrezzatura online e ho scaricato TeamViewer, mentre il mio amico da Los Angeles controllava il computer da remoto. In quella pausa abbiamo registrato 30 canzoni, non pensavo fosse possibile”. Qualche parola anche sulle iniziative benefiche che lo vedono protagonista: “Ho una partnership con Mercedes chiamata Ignite, che è la nostra fondazione, e uno dei progetti è portare 1.000 ragazze nel nostro sport. Poi c’è Mission 44, per affrontare alcuni temi portati dalla discriminazione. Si tratta di responsabilizzazione e rappresentanza, promozione e miglioramento del nostro modo di comportarci. Questa è una delle cose che mi appassiona davvero, su cui passo molto del mio tempo a lavorare”.
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    F1, Audi e Ferrari: che può succedere

    ROMA – Audi, a partire dal 2026, entrerà a frar parte del mondo della Formula 1 principalmente come fornitore di motori. La casa tedesca, però, sembra avere già le idee piuttosto chiare su quale sia il pilota ideale per partire in pista: “I piloti saranno presenti fin dall’inizio e lavoreranno molto al simulatore. Naturalmente mi piacerebbe avere Carlos Sainz, ma è molto, molto presto per parlare di questo. In ogni caso, la nostra coppia di piloti sarà decisa dal mercato, non dalla nazionalità” si è lasciato scappare il responsabile del progetto F1 Adam Baker nel corso di un evento a Madrid.
    Gli obiettivi di Audi in Formula 1
    Audi, comunque, punta a lasciare il segno fin da subito in Formula 1 partendo forte già dalle prime gare in cui sarà protagonista: “La Formula 1 è in trasformazione. Abbiamo appena iniziato con lo sviluppo dei motori e non abbiamo intenzione di correre prima del 2026. Siamo fiduciosi che il cambiamento delle regole sulle power unit ci permetterà di essere competitivi fin dall’inizio. Partire sul podio in qualche gara sarebbe bello”, ha ammesso Baker che punta a stupire tutti portando l’Audi al vertice nel giro di poche stagioni.
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    F1, Audi sogna in grande: per il 2026 l'obiettivo è Sainz

    ROMA – Audi sogna in grande. La casa tedesca, a partire dal 2026, entrerà a frar parte del mondo della Formula 1 principalmente come fornitore di motori e sembra avere già le idee piuttosto chiare su quale sia il pilota ideale per partire in pista: “I piloti saranno presenti fin dall’inizio e lavoreranno molto al simulatore. Naturalmente mi piacerebbe avere Carlos Sainz, ma è molto, molto presto per parlare di questo. In ogni caso, la nostra coppia di piloti sarà decisa dal mercato, non dalla nazionalità” si è lasciato scappare il responsabile del progetto F1 Adam Baker nel corso di un evento a Madrid.
    Audi sogna il podio
    Audi, comunque, punta a lasciare il segno fin da subito in Formula 1 partendo forte già dalle prime gare in cui sarà protagonista: “La Formula 1 è in trasformazione. Abbiamo appena iniziato con lo sviluppo dei motori e non abbiamo intenzione di correre prima del 2026. Siamo fiduciosi che il cambiamento delle regole sulle power unit ci permetterà di essere competitivi fin dall’inizio. Partire sul podio in qualche gara sarebbe bello”, ha ammesso Baker che punta a stupire tutti portando l’Audi al vertice nel giro di poche stagioni.
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    MotoGP, Marquez: “Phillip Island pista unica, ma a Sepang sarà più dura”

    ROMA – Marc Marquez grazie al secondo posto alle spalle di Alex Rins ha conquistato a Phillips Island il primo podio in MotoGP della stagione. L’otto volte campione del mondo sta crescendo di gara in gara, con la speranza di chiudere un 2022 molto complesso con una vittoria. Nel weekend arriva il GP di Malesia, con lo stesso spagnolo a placare gli entusiasmi. “A Sepang inoltre sono sempre tutti molto forti – ha spiegato – perché ci sono molti dati dai test. Come sempre si tratta di arrivare in pista, provare alcune cose e vedere qual è la situazione”.
    “Continuare a lavorare”
    Un finale di stagione che comunque rilancia le ambizioni del fuoriclasse iberico anche in ottica 2023. “Dopo la bellissima gara a Phillip Island – conclude Marquez – dobbiamo continuare a lavorare. L’Australia è una pista unica, quindi non possiamo aspettarci di essere subito veloci anche in Malesia. I recenti risultati sono una grande motivazione per me e per la squadra, ma ora è soltanto il momento di continuare a lavorare e concludere la stagione nel miglior modo possibile“. LEGGI TUTTO