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    F1, l'analisi in Ferrari: “Ci manca qualcosa dalla Red Bull”

    ROMA – “Max (Verstappen, ndr) ha un piccolo vantaggio su di noi in gara, infatti dopo il secondo pit stop pur essendo dietro ci ha passato in pista. Detto questo siamo rimasti con lui, c’è ancora un piccolo vantaggio che la Red Bull ha su di noi sicuramente in gara, credo che il margine era piuttosto ridotto ma sono ancora loro i più veloci in queste condizioni”. Laurent Mekies ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il direttore sportivo della Ferrari ha commentato la gara di Austin, terminata per il Cavallino con il terzo posto di Charles Leclerc e il ritiro di Carlos Sainz, sottolineando la distanza dalla Red Bull in questa parte del campionato.Guarda la galleryF1, Brad Pitt guest star al Gran Premio degli Stati Uniti
    Le parole di Binotto
    Anche Mattia Binotto ha parlato dopo la tappa in Texas: “.È stata una gara a due facce. Carlos è finito fuori incolpevolmente al primo giro. Charles, dal canto suo, ha fatto una bellissima rimonta, che lo ha portato fino al podio. Sappiamo che in gara ci manca al momento qualcosa nei confronti della Red Bull che con il titolo vinto oggi ha reso onore nel migliore dei modi alla memoria del proprio fondatore. Noi continueremo a lavorare per dare loro ancora del filo da torcere già fra una settimana in Messico, oltre che continuare ovviamente a concentrarci al massimo per preparare la sfida della prossima stagione”.
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    MotoGp, Espargaro: “Gara noiosa, spero di tornare al mio livello”

    SEPANG – Era difficile la rimonta, ma dopo il Gp di Malesia, per Aleix Espargaro svanisce matematicamente il sogno mondiale. L’iberico dell’Aprilia, al contrario di Bagnaia e Quartararo, non è riuscito a rimontare dopo il decimo posto delle qualifiche, posizione in cui ha terminato anche la gara. “La gara di oggi è stata noiosa – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport MotoGP – eppure potevano ancora vincere questo campionato. Mi dispiace soprattutto perché anche Pecco sapeva che Fabio era più veloce di noi e che le loro squadre hanno più esperienza di noi. Poi mi dispiace soprattutto finire la stagione nel modo in cui stiamo finendo, ad un livello veramente basso e lontano dalla nostra miglior versione. Per di più senza darmi una spiegazione. Sono triste“.
    “Meritiamo di finire bene la stagione”
    Nel momento clou della stagione, quattro gare senza mai andare oltre la nona posizione, rendimento che rischia di precludergli anche il podio visto l’insidia Bastianini. “Spero che a Valencia le cose cambino. Faremo il massimo ed adesso dobbiamo analizzare – sottolinea il pilota catalano –  cosa sta succedendo e perché il nostro livello è stato molto più basso nelle ultime quattro gare. Abbiamo dimostrato durante l’anno di avere la velocità e spero di tornare alla nostra miglior versione, per finire al meglio. Resta una stagione impressionante e ci meritiamo di finirla bene“. LEGGI TUTTO

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    F1: Red Bull torna campione costruttori dopo nove anni

    ROMA – La Red Bull, a due settimane dal bis certificato di Max Verstappen nel Mondiale Piloti di Formula 1, torna a esultare conquistando matematicamente anche la classifica dedicata ai costruttori. La scuderia di Milton Keynes ha così confermato la netta supremazia su tutte le altre concorrenti per le posizioni di vertice. Si tratta della prima volta dal 2013, quando la Red Bull chiuse un quadriennio davanti a tutti grazie soprattutto a un super Sebastian Vettel. “È stato un weekend estremamente emozionante – ha detto il team principal Christian Horner ai microfoni di “Sky Sports UK” -. Vincere il campionato costruttori dopo 8 lunghi anni è incredibile. Questo era il modo migliore in cui avremmo potuto vincere la gara e penso che Dietrich Mateschitz ne sarebbe stato molto orgoglioso”.Guarda la galleryF1, Brad Pitt guest star al Gran Premio degli Stati Uniti
    Digiuno Ferrari
    Per il quattordicesimo anno di fila, invece, la Ferrari arriva al termine della stagione senza nemmeno un titolo in bacheca. L’ultima volta per il Cavallino in cima alla classifica costruttori risale al 2008, quando sulla Rossa correvano Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Da lì in poi solo Red Bull e Mercedes, con l’eccezione del team Brawn nel 2009.
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    F1: la Red Bull è campione costruttori, continua il digiuno Ferrari

    ROMA – La Red Bull si prende tutto. A due settimane dal trionfo di Max Verstappen nel Mondiale Piloti di Formula 1, per la scuderia di Milton Keynes arriva anche la vittoria della classifica costruttori. La scuderia di Milton Keynes ha così confermato la netta supremazia su tutte le altre concorrenti per le posizioni di vertice. Si tratta della prima volta dal 2013, quando la Red Bull chiuse un quadriennio davanti a tutti grazie soprattutto a un super Sebastian Vettel. “È stato un weekend estremamente emozionante – ha detto il team principal Christian Horner ai microfoni di “Sky Sports UK” -. Vincere il campionato costruttori dopo 8 lunghi anni è incredibile. Questo era il modo migliore in cui avremmo potuto vincere la gara e penso che Dietrich Mateschitz ne sarebbe stato molto orgoglioso”.Guarda la galleryHamilton, campione di F1 e fashion: tutti i look più strani
    Ferrari a secco dal 2008
    Per il quattordicesimo anno di fila, invece, la Ferrari arriva al termine della stagione senza nemmeno un titolo in bacheca. L’ultima volta per il Cavallino in cima alla classifica costruttori risale al 2008, quando sulla Rossa correvano Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Da lì in poi solo Red Bull e Mercedes, con l’eccezione del team Brawn nel 2009.
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    MotoGP, Ducati pigliatutto: è sua anche la classifica team

    SEPANG – Una vittoria fondamentale per Francesco Bagnaia, che allunga a 23 punti il vantaggio su Fabio Quartararo e vede vicino il primo titolo mondiale in MotoGp. Inoltre il successo di Sepang permette matematicamente alla scuderia di Borgo Panigale di festeggare il secondo titolo consecutivo nella classifica team. Queste le parole di un entusiasta Luigi Dall’Igna “Una stagione davvero incredibile – ha spiegato il direttore generale Ducati Corse – aggiungiamo anche la vittoria del titolo squadre: sono felicissimo perché tutti i ragazzi se lo meritano”.
    “A Valencia con la stessa concentrazione”
    Il dirigente Ducati elogia la gara dei due piloti Francesco Bagnaia e Jack Miller. “Una gara difficilissima: Pecco è stato bravissimo e ha vinto soprattutto grazie alla sua partenza straordinaria. Ha saputo tenere testa ad un Bastianini davvero competitivo ed è stata una bella sfida tra i due. Ora bisogna solo tenere i piedi per terra. Dobbiamo arrivare a Valencia con la stessa concentrazione avuta finora. Jack invece si è reso protagonista di una rimonta incredibile e se fosse stato più avanti avrebbe ottenuto qualcosa in più”, conclude Dall’Igna. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartaro è comunque un campione

    L’omaggio più bello a Marco Simoncelli, nel giorno e nel luogo della sua scomparsa 11 anni dopo, lo hanno firmato i primi quattro piloti al traguardo della MotoGP. I quali hanno confermato ciò che hanno mostrato nell’arco della stagione, e cioè di essere stati un passo sopra gli altri, “pound per pound”, a livello di guida. Perché se Pecco Bagnaia è effettivamente il leader del Mondiale, Enea Bastianini si gioca il podio finale con una moto 2021, la stessa di Marco Bezzecchi, rookie ormai abituato alle posizioni più nobili. E Fabio Quartararo? Il solo fatto che sia ancora in gioco per il Mondiale-bis con una Yamaha M1 non certo paragonabile alle Ducati è un segnale della grandezza del francese, che in Malesia ha strappato applausi, con un podio in condizioni quasi impossibili, tra la partenza da centro gruppo – quarta fila – e la piccola frattura alla mano sinistra. «Sono felice che il Mondiale arrivi ancora aperto a Valencia» ha sorriso il 23enne di Nizza dopo la gara, con il ghiaccio sulla mano sinistra. «L’infortunio non mi ha dato fastidio a livello di guida, il problema è che con la mano sinistra si aziona l’abbassatore di assetto, che qui viene utilizzato parecchio. Ma ho stretto i denti, e con gli antidolorifici e l’adrenalina, non ho sofferto troppo».
    Valencia
    Un tempo, Valencia era un feudo Yamaha, che a Cheste vinse le prime due edizioni del GP ai tempi della 500. L’autodromo-stadio è diventato negli anni il giardino di Jorge Lorenzo, che qui conquistò anche il polemico titolo del 2015. Quartararo rappresenta una sorta di versione evoluta del maiorchino sulla M1, eppure il campione 2021 non ha mai avuto troppa fortuna sul circuito dove, per ribaltare le sorti del Mondiale, dovrebbe vincere – impresa che gli manca da nove Gran Premi – con Bagnaia fuori dai primi 14 al traguardo. Ma per il momento a Quartararo basta aver interrotto il digiuno di podi, durato cinque gare. Merito anche di… Bagnaia: «Quando ho visto Pecco partire in quel modo davanti a me, ho capito di dover fare subito la differenza. Essere quinto alla prima curva mi ha facilitato le cose».
    Tifavo Enea
    Se con la super partenza Quartararo si è fatto subito largo nel gruppo – operazione che sarebbe stata molto più complicata nel corso della gara, considerando i pochi cavalli della Yamaha – in seguito non è però riuscito a mantenere il passo di Bagnaia e Bastianini. «Era fondamentale cercare di restare con le Ducati, ma sapevo che sarebbe stato difficile. Non ho fatto molti calcoli, sapevo soltanto che con Pecco davanti, mi serviva il podio. Mi sono avvicinato nel finale, ma ero davvero al limite con entrambe le gomme. Allora non mi restava che fare il tifo per Enea…».
    Onore delle armi
    Più che al Mondiale, El Diablo ha pensato a come ritrovare in sella le sensazioni di inizio stagione, e il responso è stato positivo. «Finalmente mi sono divertito». Il titolo, però, sembra quasi un miraggio. «A Valencia darò tutto. Ora vedremo l’esito della risonanza alla mano». L’esame verrà effettuato domani, al rientro in Spagna, ma ovviamente le conseguenze della caduta di sabato non limiteranno Quartararo nel tentativo estremo all’ultimo GP. E in caso di secondo posto finale, Fabio avrà comunque l’onore delle armi: «Posso essere orgoglioso, e comunque qui ho corso una delle mie gare migliori, pensando anche alla posizione di partenza». LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia quasi campione: “Venite tutti a Valencia”

    Per la corona di re della MotoGP si accetta tutto, anche due settimane di tensione in più. Del resto, se Pecco Bagnaia è uscito vincitore da un weekend che nascondeva un’imboscata dietro ogni angolo, la pesante attesa verso Valencia verrà comunque affrontata meglio. Pecco ha le spalle larghe, quelle di chi ha imparato a vincere anche nei weekend in cui nulla va come previsto: come a Sepang in prova. A sorprendere è stata anche la gara ma, per fortuna del torinese, nel senso opposto, perché con una partenza prodigiosa e una altrettanto eccellente capacità di gestire il duello con Enea Bastianini nel tipico estenuante caldo umido di Sepang, Pecco ha conquistato il settimo successo stagionale, il massimo per un italiano della MotoGP dai tempi del Valentino Rossi iridato. La più grande rimonta nella storia del Motomondiale – dal -91 di metà stagione – non è ancora arrivata a compimento, ma mancano pochi centimetri.
    Invito alla festa
    Quando si è visto sfilare dal missile rosso alla prima staccata, Marc Marquez – che scattava due file davanti a Bagnaia – deve essersi detto: «Questi numeri, una volta, li facevo io». «In effetti è stata la partenza migliore della mia vita» ha detto il leader del Mondiale. Una volta davanti, Pecco ha vissuto la gara auspicata, anche perché Jorge Martin – dopo un avvio con un ritmo infernale, degno della pole da record – gli ha lasciato la leadership volando nella via di fuga di Curva 5. A quel punto è arrivata la nuova replica del duello con Bastianini, da brividi più per chi l’ha visto da fuori – in particolare dal box rosso – che per chi l’ha vissuto da dentro. «Quando Enea mi ha passato, ho pensato a mantenere il mio ritmo, sapevo che il passo non poteva essere tanto migliore. E infatti…» ha proseguito Bagnaia. «Enea andava forte, come sempre, in particolare nei curvoni veloci, io avevo più trazione in uscita dalle curve lente, e questo mi ha aiutato nel sorpasso. Ero tranquillo, perché sapevo il motivo della caduta di sabato. Il problema è quando cado e non so perché… Questa è una delle vittorie più belle e significative, perché ora ci sono 23 punti di margine su Quartararo, che qui è stato incredibile». L’invito di Pecco è quello di invadere Cheste, periferia di Valencia, nel circuito-stadio che un anno fa lo vide vincitore. «Venite in tanti a Valencia!».
    Favore
    Per festeggiare, Bagnaia potrebbe accontentarsi di un favore di uno dei compagni di marca: con un vincitore diverso da Quartararo, Pecco sarà campione. Il favore potrebbe venire da Bastianini, futuro compagno del torinese in un box che ieri ha festeggiato il titolo dei team. Il riminese ha cercato il colpaccio, senza esagerare: «Ho dato il massimo ma ho avuto un occhio di riguardo per il futuro – ha ammesso -. Quando ho perso trazione non ho voluto rischiare. Se avessi potuto attaccarlo lo avrei anche fatto, ma era fondamentale evitare i rischi. Sarei felice per il Mondiale di Pecco, sarebbe meritato e costituirebbe una spinta per me, per fare ancora meglio». Bastianini cercherà il successo a Valencia innanzitutto per se stesso: il terzo posto nel Mondiale è alla portata, visto il calo di Aleix Espargaro. Chi invece ha già raggiunto il proprio obiettivo è Marco Bezzecchi, ieri quarto, dopo aver accarezzato il podio, che avrebbe regalato a Bagnaia il titolo anticipato. «Purtroppo non è andata bene la partenza, e per rientrare ho sollecitato troppo le gomme, però almeno ho passato gente di un certo spessore» ha detto il Rookie dell’Anno, riferendosi in primis a Marquez. Di sicuro, se in MotoGP esistesse un titolo per il linguaggio più caratteristico, Bez vincerebbe anche quello… LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la Ducati si aggiudica anche la classifica team

    SEPANG – La vittoria in rimonta di Francesco Bagnaia nel Gp di Malesia avvicina il pilota italiano della Ducati al primo titolo iridato in MotoGp e consegna matematicamente alla scuderia di Borgo Panigale il secondo titolo consecutivo nella classifica team. Queste le parole di un soddisfatto Luigi Dall’Igna “Una stagione davvero incredibile – spiega il direttore generale Ducati Corse – aggiungiamo anche la vittoria del titolo squadre: sono felicissimo perché tutti i ragazzi se lo meritano”.
    “Partenza incredibile di Pecco”
    Dall’Igna commenta anche la gara di Francesco Bagnaia e Jack Miller. “Una gara difficilissima: Pecco è stato bravissimo e ha vinto soprattutto grazie alla sua partenza straordinaria. Ha saputo tenere testa ad un Bastianini davvero competitivo ed è stata una bella sfida tra i due. Ora bisogna solo tenere i piedi per terra. Dobbiamo arrivare a Valencia con la stessa concentrazione avuta finora. Jack invece si è reso protagonista di una rimonta incredibile e se fosse stato più avanti avrebbe ottenuto qualcosa in più”, ha concluso il dirigente Ducati. LEGGI TUTTO