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    MotoGP, Di Giannantonio in crisi: “Non mi diverto più”

    ROMA – “Diciannovesima gara della stagione, il trend del weekend è sempre lo stesso. Purtroppo non miglioriamo, non risolviamo i problemi, quindi non riusciamo ad essere più veloci. Il fatto è che in questa stagione mi sono divertito sempre meno in moto. Ma non parlo della moto in sé”. Comincia così un lungo post di sfogo pubblicato da Fabio Di Gianntantonio dopo il ventunesimo posto nel Gran Premio della Malesia, diciottesimo appuntamento stagionale della MotoGP. Le parole del pilota romano non riguardano il risultato di Sepang, bensì un trend che da settembre lo ha visto sempre terminare le proprie gare al di fuori della zona punti, portando sensazioni non certo positive nella testa del numero 49.
    Le parole di Di Giannantonio
    “La Ducati MotoGP è il mezzo più straordinario e incredibile su cui io sia mai salito e sono grato di avere l’opportunità di guidarla – prosegue il post di Di Giannantonio -. Mi sono divertito meno e risultati non sono arrivati. In tutto ciò cosa ho imparato? Eh… ho imparato che il livello in MotoGP è altissimo e non si lascia niente al caso, che poi penso che il gioco sia proprio questo… lavorare, duro, lavorare veramente duro, pianificare, studiare, analizzare, crederci, avere fiducia, pensare a tutto, non trascurare nessun dettaglio, avere l’ossessione. Si perché alla fine la domanda è… ma tu, hai l’ossessione? Perché solo rispondendo di si ci si può mettere contro i più grandi di questo sport. Sono tra i miei pensieri in aeroporto, tra due settimane c’è Valencia, gara che affronterò con la mentalità per fare bene, benissimo, come ho sempre fatto. Poi si apre un altro capitolo, chi sa sa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l'incubo di Bagnaia: ecco il precedente con Rossi che spaventa Pecco

    ROMA – Mancano davvero pochissimi punti a Pecco Bagnaia per portare a casa il Mondiale 2022 di MotoGP. Il ducatista, vincitore della penultima gara in Malesia, arriva al Gran Premio di Valencia con la consapevolezza di dover gestire la gara senza farsi influenzare dalle pressioni per quello che sarebbe il primo titolo in classe regina, oltre che il primo successo della Ducati dal 2007, quando a imporsi fu Casey Stoner. Dopo ben cinque anni dall’ultima volta, il campionato verrà deciso all’ultima gara, anche se i pronostici pendono nettamente verso il torinese.
    Il precedente pericoloso
    C’è però un precedente che può spaventare Bagnaia. Nel 2006, Valentino Rossi arrivò a Valencia con otto punti di vantaggio su Nicky Hayden, ma perse il Mondiale dopo una caduta che lo fece chiudere al tredicesimo posto. Bagnaia, ai microfoni di “As”, ha risposto così riguardo al paragone con quell’episodio: “Non ho intenzione di rivedere o ripensare a quella gara. In questo momento sto bene e ancora non ci credo di poter accarezzare l’idea di vincere il titolo. Ma sono abbastanza calmo. Ora non so come saranno le giornate prima di arrivare a Valencia, ma cercherò di restare tranquillo a casa e di rilassarmi un po”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Tardozzi: “Bagnaia sottostimato. Non faremo come il 2016 in Argentina”

    ROMA – Alla sua solita maniera Davide Tardozzi ci ha messo la faccia davanta ai giornalisti, non sottraendosi a nessun tipo di domanda e difendendo l’operato dei piloti e del team Ducati. “Bagnaia ha dimostrato di essere un campione fin dalla partenza. In questa stagione conta 7 gare vinte più 4 delle ultime 6 nel 2021 e quando è caduto era sempre davanti, ma sui social network e media ancora lo sminuiscono – le sue parole riportate da “As” -.Come si fa a dire che non è un campione? Anche qui a Sepang – spiega il team manager -ha dimostrato di essere forte di testa. Il potenziale di questo ragazzo deve esser riconosciuto. Tanti hanno la sua moto, ma quello che sta davanti è lui. Cos’altro deve fare?”
    “Ai piloti chiediamo attenzione”
    Poi ancora una precisazione sugli eventuali ordini di scuderia in casa Ducati. “Chiediamo solamente ai nostri piloti attenzione, senza avventurarsi in sorpassi azzardati. Anche se è passato molto tempo, in Ducati tutti ricordano quello che accadde in Argentina nel 2016 (tra Iannone e Dovizioso ndr). Durante la gara Pecco ed Enea si sono sorpassati senza problemi e questo conferma l’assenza di ordini di scuderia. Dall’Igna si è avvicinato al muretto perché preoccupato, ci ha chiesto se fosse il caso di intervenire in qualche modo. Ma abbiamo deciso di no, perché – aggiunge Tardozzi – abbiamo fiducia nei nostri piloti. Avremmo potuto mettere P2 sulla tabella di Bastianini, ma non l’abbiamo fatto“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Tardozzi: “Bagnaia è un campione, come si fa a sminuirlo?”

    ROMA – Davide Tardozzi come al suo solito non si è nascosto dalle domande anche scomode dei giornalisti, difendendo l’operato dei piloti e del team Ducati. “Bagnaia ha dimostrato di essere un campione fin dalla partenza. In questa stagione conta 7 gare vinte più 4 delle ultime 6 nel 2021 e quando è caduto era sempre davanti, ma sui social network e media ancora lo sminuiscono. Come si fa a dire che non è un campione? Anche qui a Sepang ha dimostrato di essere forte di testa. Il potenziale di questo ragazzo deve esser riconosciuto. Tanti hanno la sua moto, ma quello che sta davanti è lui. Cos’altro deve fare?”
    “Fiducia nei nostri piloti”
    Poi una doverosa precisazione sugli ordini di scuderia. “Chiediamo solamente ai nostri piloti attenzione, senza avventurarsi in sorpassi azzardati. Anche se è passato molto tempo, in Ducati tutti ricordano quello che accadde in Argentina nel 2016 (tra Iannone e Dovizioso ndr). Durante la gara Pecco ed Enea si sono sorpassati senza problemi e questo conferma l’assenza di ordini di scuderia. Dall’Igna si è avvicinato al muretto perché preoccupato, ci ha chiesto se fosse il caso di intervenire in qualche modo. Ma abbiamo deciso di no, perché – conclude Tardozzi – abbiamo fiducia nei nostri piloti. Avremmo potuto mettere P2 sulla tabella di Bastianini, ma non l’abbiamo fatto“. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia: “Il Mondiale perso da Rossi nel 2006? Non ci penso”

    ROMA – Pecco Bagnaia è a un passo dalla conquista del Mondiale 2022 di MotoGP. Il ducatista, vincitore della penultima gara in Malesia, arriva al Gran Premio di Valencia con la consapevolezza di dover gestire la gara senza farsi influenzare dalle pressioni per quello che sarebbe il primo titolo in classe regina, oltre che il primo successo della Ducati dal 2007, quando a imporsi fu Casey Stoner. Dopo ben cinque anni dall’ultima volta, il campionato verrà deciso all’ultima gara, anche se i pronostici pendono nettamente verso il torinese.
    L’incubo Rossi
    C’è però un precedente che può spaventare Bagnaia. Nel 2006, Valentino Rossi arrivò a Valencia con otto punti di vantaggio su Nicky Hayden, ma perse il Mondiale dopo una caduta che lo fece chiudere al tredicesimo posto. Bagnaia, ai microfoni di “As”, ha risposto così riguardo al paragone con quell’episodio: “Non ho intenzione di rivedere o ripensare a quella gara. In questo momento sto bene e ancora non ci credo di poter accarezzare l’idea di vincere il titolo. Ma sono abbastanza calmo. Ora non so come saranno le giornate prima di arrivare a Valencia, ma cercherò di restare tranquillo a casa e di rilassarmi un po”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: Leclerc e la frase di sfida a Verstappen

    ROMA – Il 2022 della Formula 1 ha come certezza il dominio targato Red Bull, che tra gli appuntamenti in Giappone e Stati Uniti si è portata a casa prima il titolo piloti con Max Verstappen e successivamente quello dei costruttori. Nella stagione ancora in corso è stato evidente, soprattutto durante la seconda parte, il dominio della scuderia di Milton Keynes, che dall’estate ha preso il largo da tutte le inseguitrici compresa la Ferrari. Per il futuro, però, Charles Leclerc è determinato a opporsi alla nascità di un’egemonia da parte del team rivale: “Farò di tutto perché non accada, e stiamo lavorando come squadra perché non accada – ha detto nella conferenza stampa al termine della gara di Austin -. Credo che per noi sia molto chiaro dove dobbiamo migliorare”.Guarda la galleryHamilton, campione di F1 e fashion: tutti i look più strani
    Verso il 2023
    “Sul giro secco siamo molto forti. In gara, invece, siamo in difficoltà con le gomme – ha aggiunto Leclerc -. Quindi ci stiamo impegnando in questo senso e spero che i risultati si vedano già l’anno prossimo. Guardando alla stagione, non c’è stato solo il degrado degli pneumatici, ma anche errori di strategia, di comunicazione e la gestione degli pneumatici fa parte di queste cose. Stiamo cercando di sfruttare queste ultime gare nel miglior modo possibile per sfidare Max e la Red Bull il prossimo anno. Ma sono fiducioso di poterlo fare, perché so quanto stiamo lavorando duramente e sono convinto che stiamo andando nella giusta direzione”.

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    F1, Mercedes: anche Wolff si arrende alla Red Bull

    ROMA – Dopo la vittoria ottenuta da Max Verstappen ad Austin,  la Red Bull ha conquistato il titolo costruttori nove anni dopo l’ultima volta, interrompendo il dominio Mercedes che durava ormai dal 2014. A riconoscere i meriti dei campione anche il team principal Mercedes Toto Wolff. “In questa stagione – afferma a Sky Deutschland – sono stati sempre davanti senza commettere errori. Hanno iniziato con una buona macchina continuando a svilupparla bene: entrambi i titoli vinti sono assolutamente meritati. Tuttavia, anche i nostri aggiornamenti hanno avuto effetto, e ci siamo avvicinati e con un po’ di fortuna avremmo potuto vincere. Stiamo facendo dei passi da criceto, ma ci stiamo avvicinando”.
    “Russel non riesce a ottenere il massimo”
    Nell’ultima gara negli Stati Uniti Lewis Hamilton ha sfiorato il primo successo del 2022, mentre l’altro pilota Mercedes George Russell sta vivendo un momento difficile. “George non ha più fiducia nella macchina – spiega Wolff – è per lui imprevedibile, troppo lunatica in condizioni diverse e suscettibile al vento. Ecco perché in questo periodo non riesce più a ottenere il massimo dalla sua vettura”.
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    Ferrari, Leclerc: “Dominio Verstappen? Farò di tutto perché non accada”

    ROMA – La Red Bull, dopo il titolo dei piloti vinto da Max Verstappen, si è portata a casa anche il Mondiale Costruttori di Formula 1 durante il Gran Premio degli Stati Uniti. Nella stagione ancora in corso è stato evidente, soprattutto durante la seconda parte, il dominio della scuderia di Milton Keynes, che dall’estate ha preso il largo da tutte le inseguitrici compresa la Ferrari. Per il futuro, però, Charles Leclerc è determinato a opporsi alla nascità di un’egemonia da parte del team rivale: “Farò di tutto perché non accada, e stiamo lavorando come squadra perché non accada – ha detto nella conferenza stampa al termine della gara di Austin -. Credo che per noi sia molto chiaro dove dobbiamo migliorare”.
    Le parole di Leclerc
    “Sul giro secco siamo molto forti. In gara, invece, siamo in difficoltà con le gomme – ha aggiunto Leclerc -. Quindi ci stiamo impegnando in questo senso e spero che i risultati si vedano già l’anno prossimo. Guardando alla stagione, non c’è stato solo il degrado degli pneumatici, ma anche errori di strategia, di comunicazione e la gestione degli pneumatici fa parte di queste cose. Stiamo cercando di sfruttare queste ultime gare nel miglior modo possibile per sfidare Max e la Red Bull il prossimo anno. Ma sono fiducioso di poterlo fare, perché so quanto stiamo lavorando duramente e sono convinto che stiamo andando nella giusta direzione”.

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