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    Ferrari in alta quota: ecco le insidie a Città del Messico

    TORINO – I duelli ad alta quota sono un’incognita. A dire la verità, ogni anno che si corre a Città del Messico è così, l’altitudine si fa sentire, taglia potenza ai motori e influisce sul rendimento delle monoposto. Il punto è che la potenza dei motori viene tagliata in maniera uguale per tutti, dunque i valori generali in pista non vengono alterati. Invece, per quanto attiene il rendimento della auto, nonché il raffreddamento, ogni progetto può comportarsi in maniera differente. Specie quest’anno, che le monoposto sono completamente diverse da quelle dell’anno scorso.

    Sembra di essere a Montecarlo

    Lo spiega bene Thomas Bouché, head of aerodynamic track performance group della Ferrari: «La riduzione della densità dell’aria, dovuta all’altitudine cui si trova il tracciato, costituisce una delle più grosse sfide tecniche della stagione: le forze aerodinamiche sono considerevolmente ridotte e per questo ci ritroviamo con valori di carico paragonabili a quelli di Monza nonostante si utilizzi la configurazione di Monaco». E ancora: «Accelerazione e velocità di punta sono tra le più elevate della stagione. Questo quadro porta con sé alcune insidie non indifferenti per il raffreddamento di motore e freni: le vetture di Formula 1 attuali non sono state disegnate e ottimizzate per girare in condizioni così particolari, per questo tutti i parametri verranno continuamente curati e analizzati dell’intero weekend. L’aria rarefatta potrebbe anche incidere nei duelli ruota a ruota perché chi insegue potrebbe ritrovarsi in difficoltà per il fatto di guidare nell’aria sporcata dalla vettura che lo precede». Quali effetti potrà avere tutto questo sul duello – ormai non più decisivo per la classifica, nemmeno dei costruttori – tra Ferrari e Red Bull? Lo si potrà capire (almeno un po’) dalle prima prove libere.
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    Non solo MotoGP: la Ducati è pronta a fare la storia!

    ROMA – Il 2022 di Ducati non può che essere giudicato positivamente. Nelle prossime settimane, però, la casa di Borgo Panigale, avrà la possibilità di concludere in maniera storica la stagione, essendo in corsa per più titoli mondiali. Dopo aver fatto suoi i campionati di costruttori e team, in MotoGP Pecco Bagnaia potrà portare in emilia anche il Mondiale Piloti. In Superbike, invece, Alvaro Bautista è in testa alla classifica davanti a Toprak Razgatlioglu. In caso di doppio trionfo, arriverebbe una doppietta storica.
    I precedenti
    Nessuna casa italiana è infatti mai riuscita nell’intento. I cinque precedenti riguardano Honda (1989, 1997 e 2002) e Yamaha (2009 e 2021). In due casi il protagonista nel Motomondiale fu Valentino Rossi, campione con Honda nel 2002 e con Yamaha nel 2009, per il suo ultimo titolo nella classe regina. Curiosità: in caso di ribaltone in entrambe le categorie, per Yamaha arriverebbe la terza doppietta, la seconda consecutiva con Quartararo e Razgatlioglu. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Agostini: “Spero sia la volta di Bagnaia”

    ROMA – Esattamente mezzo secolo. Sono infatti 50 anni che un pilota italiano non riesce ad imporsi su una moto del Belpaese in classe regina, dal titolo della leggenda Giacomo Agostini nel 1972, capace di trionfare su MV Agusta 500. Proprio il 15 volte campione del mondo spera che questo digiuno venga interrotto a Valencia da Francesco Bagnaia. “Speriamo succeda, a Bagnaia mancano solo due punti, mentre Quartararo – spiega a Sky Sport – deve assolutamente vincere e non è facile”.
    “Un orgoglio per l’Italia”
    “Ago”a cui è dedicato il premio per il miglior sorpasso dell’anno – votato sui social – che sarà assegnato proprio il 6 novembre alla fine dell’ultimo gran premio in terra spagnola, spera di festeggiare con “Pecco”. “Penso possa conquistare il titolo, per noi è molto importante. Portare nel mondo la tecnologia italiani con piloti nostrani, credo sia un grande orgoglio per il paese”, questo le parole di Agostini. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez e il sorpasso a Leclerc: “Non mi serve Verstappen”

    ROMA – Con il titolo piloti già assegnato a Max Verstappen, e il mondiale costruttori vinto dalla Red Bull a tre Gran Premi dalla fine tiene banco la lotta per il secondo posto tra Sergio Perez e Charles. Checo è distante solo due punti dal monegasco della Ferrari e nel Gp di casa, a Città del Messico cerca il sorpasso in classifica e la prima vittoria in Messico, che cercherà di centrare solo con le sue forze. “Non ho bisogno di aiuti, – spiega a Espn – alla fine penso soltanto al mio lavoro, ovvero essere perfetto questo fine settimana e cercare la vittoria”.
    “Devi essere forte per correre con Max”
    Il messicano ha rinnovato con la scuderia di Milton Keynes fino alla stagione 2024. Questo significa condividere almeno per altre due stagioni un posto in Red Bull con il due volte campione del mondo Max Verstappen. “Devi essere mentalmente molto forte per correre con Max alla Red Bull – conclude Perez – non è un posto che chiunque può occupare in griglia, quindi sono felice e orgoglioso di quanto ottenuto”.
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    F1, Verstappen e il record di Schumacher con la Ferrari che può superare

    ROMA – Max Verstappen arriva al terzetto di gare conclusive dopo un mese quasi perfetto. L’olandese, nelle tappe in Giappone e Stati Uniti, si è messo in tasca prima il titolo piloti di Formula 1, portando poi alla sua Red Bull anche il campionato dei costruttori grazie alla vittoria di Austin. Un ottobre macchiato solo dalla vicenda budget cap, che ha scatenato la polemica contro il suo team. Il campione delle ultime due stagioni sta già guardando al 2023, ma anche nella stagione in corso ci sono ancora alcuni obiettivi raggiungibili per renderla ulteriormente memorabile.

    Il record di vittorie

    Verstappen ha fin qui raccolto tredici vittorie nel Mondiale che si concluderà tra un mese ad Abu Dhabi. Prima di lui, solo Michael Schumacher in Ferrari e Sebastian Vettel con la stessa Red Bull avevano raggiunto questo traguardo. Con tre gare ancora da disputare, il classe 1997 ha la possibilità di superare i due piloti tedeschi. Sarà invece compito delle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz impedire all’olandese di superare i due colleghi.

     
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    F1: Verstappen a quota 13 vittorie, può battere Schumacher e Vettel

    ROMA – E’ un ottobre da incorniciare quello che sta volgendo alla conclusione per Max Verstappen. L’olandese, nelle tappe in Giappone e Stati Uniti, si è messo in tasca prima il titolo piloti di Formula 1, portando poi alla sua Red Bull anche il campionato dei costruttori grazie alla vittoria di Austin. Il campione delle ultime due stagioni sta già guardando al 2023, ma anche nella stagione in corso ci sono ancora alcuni obiettivi raggiungibili per renderla ulteriormente memorabile.
    Record vicino
    Verstappen ha fin qui raccolto tredici vittorie nel Mondiale che si concluderà tra un mese ad Abu Dhabi. Prima di lui, solo Michael Schumacher in Ferrari e Sebastian Vettel con la stessa Red Bull avevano raggiunto questo traguardo. Con tre gare ancora da disputare, il classe 1997 ha la possibilità di superare i due piloti tedeschi. Sarà invece compito delle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz impedire all’olandese di superare i due colleghi.

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    F1, Perez: “In Messico posso vincere senza aiuti”

    ROMA – La F1 a tre gare dal termine ha già assegnato titolo piloti, vinto da Max Verstappen, e mondiale costruttori dominato dalla Red Bull dell’olandese e Sergio Perez, ancora in ballo con Charles Leclerc per il secondo posto in classifica generale. Checo è distante solo due punti dal monegasco della Ferrari e nel Gp di casa, a Città del Messico cerca il sorpasso in classifica e la prima vittoria in Messico, che cercherà di centrare solo con le sue forze. “Non ho bisogno di aiuti, – afferma a Espn – alla fine penso soltanto al mio lavoro, ovvero essere perfetto questo fine settimana e cercare la vittoria”.
    “Devi essere forte per correre con Max”
    Il messicano, dopo la vittoria di Monaco, ha firmato il contratto con lo vedrà impegnato con la scuderia di Milton Keynes almeno fino alla stagione 2024, condividendo la vettura con il due volte campione del mondo Max Verstappen. “Devi essere mentalmente molto forte per correre con Max alla Red Bull – ha aggiunto – non è un posto che chiunque può occupare in griglia, quindi sono felice e orgoglioso di quanto ottenuto”.
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    F1 Mercedes, Hamilton sbotta su Russell: “Non posso fare tutto io”

    ROMA – Per Lewis Hamilton dopo cinque stagioni con Valtteri Bottas come compagno di scuderia, si è trovato al suo fianco George Russell. Il giovane connazionale si è presentato con autorità, tanto da precedere di 20 punti a tre gare dalla fine, il suo compagno alla Mercedes, un particolare che non preoccupa Hamilton. “George sta facendo un ottimo lavoro, non ho alcun problema con lui. Ma lui e il suo team – ha sottolineato a BBC – non fanno lo stesso lavoro che faccio io nei weekend. George, al suo primo anno con il team, sta facendo il lavoro al massimo delle proprie possibilità, senza grandi stravolgimenti di assetto. Sono io invece a fare tutto il duro lavoro di ‘fatica’. Se l’anno prossimo dovessimo avere una macchina più soddisfacente potremo dar vita a una battaglia interna migliore. Se lui dovesse chiudere davanti a me, non me ne farò un cruccio. Non siamo in lotta per il mondiale, in quel caso sarebbe stato differente”.Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO