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    F1, Horner: “Multa Red Bull? Speriamo la FIA usi bene quei soldi”

    ROMA – La FIA ha deciso di multare la Red Bull per aver infranto le regole sul budget cap. La Federazione, infatti, ha comminato una multa da 7 milioni di euro alla scuderia di Milton Keynes, oltre a una limitiazione del 10% sul tempo per utilizzare la propria galleria del vento. Una sanzione che non è andata giù ai vertici del team, in particolare a Christian Horrner che, come riportato dai media inglesi, ha replicato: “È un’enorme somma di denaro, pagabile entro 30 giorni, e ovviamente spetta alla FIA decidere cosa farne;noi speriamo che venga destinata a una buona causa. Vediamo campionati che stanno lottando per sopravvivere a livello finanziario, quindi speriamo che questi sette milioni possano portare a dei risultati positivi”, le parole del team principal della Red Bull. 
    Horner e l’auspicio nei confronti della FIA
    Una presa di posizione, quella di Horner, che fa seguito a quanto già dichiarato in conferenza stampa quando lo stesso team principal definì “enorme” la sanzione comminata dalla FIA alla scuderia anglo-austriaca sottolineando come, nonostante non sia d’accordo con la stessa, il team avrebbe accettato la decisione senza fare ricorso. Adesso, però, la provocazione con la quale Horner mette pressione alla Federazione nel modo in cui saranno utilizzati i soldi derivanti dalla multa. 

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    F1, Binotto: “Recupero Mercedes? Noi già concentrati sul 2023”

    ROMA – La Ferrari, nelle ultime due gare della stagione, dovrà amministrare un margine di quaranta punti su Mercedes per non subire il sorpasso nel campionato costruttori  e chiudere almeno al secondo posto dietro alla Red Bull. Un obiettivo importante che però il team principal Mattia Binotto e la scuderia non considerano fondamentale: “Mercedes sta tornando su. Hanno sviluppato la macchina più di noi, che invece ci siamo fermati relativamente presto per concentrarci sul progetto 2023. Non sono troppo preoccupato dal loro tasso di sviluppo, perchéso che noi ci siamo fermati. Sicuramente ci sarebbe stato potenziale da estrarre, ma non c’era la disponibilità economica del budget cap per farlo”, le sue parole nella conferenza stampa post GP del Messico.
    Binotto pensa già alla stagione 2023
    Il recupero della Mercedes, quindi, capace di far tornare in ballo il secondo posto nel mondiale costruttori, dipende più che altro dal mancato sviluppo Ferrari, ormai concentrata sulla stagione 2023 quando gli uomini di Maranello andranno a caccia di un titolo che manca ormai dal 2008. Nessun allarme in casa Ferrari, ma solo una gestione oculata del budget cap per non incorrere in sanzioni e programma la prossima stagione quando, sfruttando anche la penalità Red Bull, potrebbe tornare a recitare un ruolo da protagonista assoluta.
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    F1, Binotto: “Recupero Mercedes? Vi spiego il perchè”

    ROMA – Quaranta punti di margine a due gare dalla fine. E’ questo il vantaggio che la Ferrari deve gestire nel campionato costruttori per non subire il sorpasso dalla Mercedes e chiudere almeno al secondo posto dietro alla Red Bull. Un obiettivo importante che però il team principal Mattia Binotto e la scuderia non considerano fondamentale: “Mercedes sta tornando su. Hanno sviluppato la macchina più di noi, che invece ci siamo fermati relativamente presto per concentrarci sul progetto 2023. Non sono troppo preoccupato dal loro tasso di sviluppo, perchéso che noi ci siamo fermati. Sicuramente ci sarebbe stato potenziale da estrarre, ma non c’era la disponibilità economica del budget cap per farlo”, le sue parole nella conferenza stampa post GP del Messico.
    Binotto spiega i motivi del calo Ferrari
    Il recupero della Mercedes, quindi, capace di far tornare in ballo il secondo posto nel mondiale costruttori, dipende più che altro dal mancato sviluppo Ferrari, ormai concentrata sulla stagione 2023 quando gli uomini di Maranello andranno a caccia di un titolo che manca ormai dal 2008. Nessun allarme in casa Ferrari, ma solo una gestione oculata del budget cap in vista della prossima stagione che dovrà essere quella del riscatto.
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    MotoGP, Quartararo a Valencia per soffiare il mondiale a Bagnaia: cosa deve accadere

    ROMA – Vincere e sperare in un piazzamento al di sotto del quindicesimo posto per “Pecco”, è questa l’unica possibilità che ha Fabio Quartararo per realizzare un’incredibile rimonta nell’ultimo Gran Premio, quello di Valencia, che significherebbe doppietta mondiale. Un’eventualità molto remota, oltre che per i 23 punti di vantaggio in classifica a favore di Francesco Bagnaia, anche in virtù dei precedenti del campione iridato 2021 a Valencia. Infatti finora Quartararo non ha ancora mai vinto su questa pista, partendo dalla Moto 3, quando centrò al massimo un quattordicesimo posto.
    Un solo podio nel 2019
    A partire dalla Moto 2, migliorano i risultati con un ottavo posto nel 2017 e una clamorosa rimonta dal 32° al sesto posto l’anno successivo. Il primo e unico podio arriva invece nel 2019, anno di esordio in classe regina, con un secondo posto al termine di uno splendido duello con Marc Marquez, dopo aver centrato la pole del sabato. Una sette giorni davvero negativa nel 2020 con prima quattordicesimo posto, dopo una scivolata, e poi caduta la settimana seguente mentre l’ultimo precedente, già da campione del mondo, dodici mesi fa si è concluso con un quinto posto finale. Tutti risultati che non basterebbero per una rimonta che avrebbe dell’assurdo,  tra l’incredibile finale di stagione di Bagnaia e il poco feeling tra Quartararo e il tracciato di Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo contro il destino per il titolo: il francese non ha mai vinto a Valencia

    ROMA – 23 punti. É questo il vantaggio in classifica di Francesco Bagnaia su Fabio Quartararo quando manca un solo Gran Premio alla fine della stagione, quello di Valencia. “El Diablo” dovrà assolutamente vincere e sperare in un piazzamento al di sotto del quindicesimo posto per “Pecco”, eventualità molto remota anche in virtù dei precedenti del campione iridato nel 2021 a Valencia. Infatti Quartararo non ha ancora mai vinto su questa pista, partendo dalla Moto 3, quando centrò al massimo un quattordicesimo posto.
    Un unico podio nel 2019
    Il bilancio migliora leggermente in Moto 2, con un ottavo posto nel 2017 e una clamorosa rimonta dal 32° al sesto posto nell’anno successivo. Il primo e unico podio arriva invece nell’annata di esordio in classe regina, con un secondo posto al termine di uno splendido testa a testa con Marc Marquez, dopo aver centrato la pole del sabato. Un double-header in sette giorni davvero negativo nel 2020 con quattordicesimo posto, dopo una scivolata, e uscita di scena la settimana seguente mentre l’ultimo precedente, già da campione del mondo, dodici mesi fa recita un quinto posto finale. Tutti risultati che non basterebbero per un clamoroso ribaltone iridato, che tra l’incredibile finale di stagione di Bagnaia e il feeling tra Quartararo e Valencia, avrebbe ancor di più dell’incredibile. LEGGI TUTTO

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    F1: Mick Schumacher rischia, la Haas punta un altro pilota tedesco

    ROMA – L’avventura di Mick Schumacher in Formula 1 rischia di essere ai titoli di coda. Il giovane figlio del sette volte campione del mondo di Formula 1 – di cui ben 5 al volante della Ferrari – è a un passo dall’addio al massimo campionato del motorsport del 2023. La Haas, infatti, è sempre più vicina a Nico Hulkenberg, il pilota tedesco pronto a rientrare nel paddock, che farebbe così coppia con Kevin Magnussen, confermatissimo invece dalla scuderia americana.
    Mick Schumacher a piedi nel 2023?
    Il rapporto con la Haas si era già incrinato qualche tempo, ma il 2022, quello che doveva essere l’anno della definitiva consacrazione per Mick Schumacher si è rivelato più difficile del previsto. A pesare i diversi incidenti con l’accusa di Steiner prima e di Gene Haas poi di “costare troppo”, riferendosi agli ingenti danni economici causati dal giovane tedesco per riparare le auto danneggiate, e di portare pochi punti alla scuderia. Mick Schumacher, quindi, rischia seriamente di non essere al via il prossimo anno e, a meno di clamorose riaperture improvvise, per lui ci sarà una stagione da spettatore prima di sperare di tornare a guidare una monoposto di Formula 1
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    F1, la Ferrari preoccupa Wolff: “Avevamo margine su di loro, ora…”

    CITTA’ DEL MESSICO – La Mercedes a due gare dal termine della stagione 2022 non ha ancora centrato il primo successo, ma il secondo posto di Lewis Hamilton nell’ultimo GP del Messico, unito al quarto posto di George Russell hanno soddisfatto il team principal della scuderia di Brackley, Toto Wolff. “Lewis e George hanno fatto un lavoro straordinario. Abbiamo discusso se la strategia soft-hard fossepraticabile, ma non era nel nostro radar prima della gara. Quindi, con il senno di poi, oggi abbiamo sbagliato, ma nonostante questo – spiega Wolff –  abbiamo portato a casa una buona prestazione e ci siamo assicurati punti preziosi per la classifica costruttori”.
    “Buon margine sulla Ferrari”
    Con ancora due gare da disputare e una sprint il ritardo della Mercedes sulla Ferrari si è ridotto a 40 punti, tenendo ancora aperta la lotta al secondo posto nel mondiale costruttori. “Il nostro divario di prestazioni rispetto alla Red Bull oggi era minimo, mentre avevamo un buon margine sulla Ferrari. Tuttavia, non bisogna saltare a conclusioni affrettate su quest’ultima e aspettare il Brasile. I nostri obiettivi sono sempre quelli di vincere una gara e raggiungere il secondo posto nel campionato costruttori: vogliamo inoltre dimostrare – conclude Wolff – che la nostra macchina è veloce e che l’intero team ha lavorato molto per migliorare la vettura e sarebbe stupendo se riuscissimo a farlo in questo finale di stagione”.
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    F1, Wolff: “Ferrari? Vediamo cosa succede in Brasile”

    CITTA’ DEL MESSICO – Non è ancora arrivata la prima vittoria stagionale per la Mercedes, ma il secondo posto di Lewis Hamilton nell’ultimo GP del Messico, unito al quarto posto di George Russell hanno soddisfatto il team principal della scuderia di Brackley, Toto Wolff. “Lewis e George hanno fatto un lavoro straordinario. Abbiamo discusso se la strategia soft-hard fossepraticabile, ma non era nel nostro radar prima della gara. Quindi, con il senno di poi, oggi abbiamo sbagliato, ma nonostante questo – spiega Wolff –  abbiamo portato a casa una buona prestazione e ci siamo assicurati punti preziosi per la classifica costruttori”.
    “Obiettivo vittoria”
    Quando mancano due gare e una Sprint al termine della stagione 2022 la Mercedes si è riportata a -40 sulla Ferrari seconda nel mondiale costruttori. “Il nostro divario di prestazioni rispetto alla Red Bull oggi era minimo, mentre avevamo un buon margine sulla Ferrari. Tuttavia, non bisogna saltare a conclusioni affrettate su quest’ultima e aspettare il Brasile. I nostri obiettivi sono ancora quelli di vincere una gara e raggiungere il secondo posto nel campionato costruttori: vogliamo dimostrare che la nostra macchina è veloce e che l’intero team ha lavorato molto per migliorare la vettura e sarebbe stupendo se riuscissimo a farlo in questo finale di stagione”.
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