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    F1, Ferrari: Sainz cambia il motore, cinque posizioni di penalità in griglia

    SAN PAOLO – Carlos Sainz subirà una penalizzazione di cinque posizioni nella griglia di partenza della gara al Gran Premio del Brasile, penultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Lo spagnolo della Ferrari monterà infatti a Interlagos la sesta unità del motore endotermico, facendo scattare la penalità in pista che avrà effetto però direttamente nella gara di domenica, e non nella Sprint in programma nella sera di sabato, con cui verrà decretata poi la griglia nella giornata decisiva.Guarda la galleryBuffon, Leclerc e il regalo giallo griffato Ferrari
    Gli obiettivi in Brasile
    Nel Gran Premio del Brasile, Sainz proverà a invertire la rotta rispetto chiuso in quinta posizione. “Il Messico è stata una gara anomala, ma ora siamo concentrati sulle ultime due – le sue parole in conferenza stampa -. Vogliamo ritrovare il passo per lottare con Red Bull e Mercedes. L’obiettivo è avere weekend puliti per preparare al meglio il 2023”.
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    Ferrari, Sainz cambia il motore endotermico in Brasile, cinque posizioni di penalità

    SAN PAOLO – Saranno cinque le posizioni di penalità in griglia di partenza per Carlos Sainz nel Gran Premio del Brasile, valevole per la penultima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Lo spagnolo della Ferrari monterà infatti a Interlagos la sesta unità del motore endotermico, facendo scattare la penalità in pista che avrà effetto però direttamente nella gara di domenica, e non nella Sprint in programma nella sera di sabato, con cui verrà decretata poi la griglia nella giornata decisiva.
    Gli obiettivi di Sainz
    Nel Gran Premio del Brasile, Sainz proverà a invertire la rotta rispetto chiuso in quinta posizione. “Il Messico è stata una gara anomala, ma ora siamo concentrati sulle ultime due – le sue parole in conferenza stampa -. Vogliamo ritrovare il passo per lottare con Red Bull e Mercedes. L’obiettivo è avere weekend puliti per preparare al meglio il 2023”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “Il prossimo anno devo battere Bagnaia”

    ROMA – Fabio Quartararo ha parlato ai microfoni di Sky Sport durante l’EICMA, a pochi giorni dal Mondiale di MotoGP perso al Gran Premio di Valencia. Il pilota francese ha subito la rimonta di Pecco Bagnaia, non riuscendo a riconfermarsi campione a un anno dal titolo del 2021. ” Il prossimo anno bisogna battere Bagnaia? Sì, ma è un lavoro che va fatto di squadra – ha detto -. Il prossimo anno dobbiamo fare un bel lavoro sullo sviluppo della moto. A Valencia non eravamo contenti, ma abbiamo un inverno per staccare e tornare ancora più forti pronti per i primi test”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Quartararo
    “Cosa farò adesso? Voglio andare in motocross, poi devo anche operarmi al dito, ma questo mi porterà via una mattinata – ha aggiunto Quartararo -. Soprattutto fare un po’ di festa con gli amiciche non vedo da tanto ma poi subito si torna agli allenamenti: essere arrivato secondomi dà molte motivazioni per tornare, è una delle poche cose positive di arrivare secondo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “Per battere Bagnaia serve un lavoro di squadra”

    ROMA – “Il prossimo anno bisogna battere Bagnaia? Sì, ma è un lavoro che va fatto di squadra. Il prossimo anno dobbiamo fare un bel lavoro sullo sviluppo della moto”. Fabio Quartararo ha parlato così ai microfoni di Sky Sport durante l’EICMA, a pochi giorni dal Mondiale di MotoGP perso al Gran Premio di Valencia. Il pilota francese ha subito la rimonta di Pecco Bagnaia, non riuscendo a riconfermarsi campione a un anno dal titolo del 2021. “A Valencia non eravamo contenti – ha detto -, ma abbiamo un inverno per staccare e tornare ancora più forti pronti per i primi test”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Un inverno di riposo
    “Cosa farò adesso?Voglio andare in motocross, poi devo anche operarmi al dito, ma questo mi porterà via una mattinata – ha aggiunto Quartararo -. Soprattutto fare un po’ di festa con gli amiciche non vedo da tanto ma poi subito si torna agli allenamenti: essere arrivato secondomi dà molte motivazioni per tornare, è una delle poche cose positive di arrivare secondo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Ciabatti: “Bagnaia e Bastianini saranno avversari”

    ROMA – E’ un momento da sogno per Ducati, che in MotoGP si è portata a casa, oltre ai titoli costruttori e team, anche quello dei piloti con Pecco Bagnaia. Intanto, in Superbike, Alvaro Bautista è vicinissimo alla vittoria del Mondiale. Gli occhi, però, sono puntati anche al 2023, quando nel Motomondiale la casa di Borgo Panigale correrà con Enea Bastianini in coppia assieme al neo campione del mondo. Di questo ha parlato durante l’EICMA il direttore sportivo Paolo Ciabatti: “L’anno prossimo avremo Bastianini, il secondo pilota più vincente del 2022 per numero di Gran Premi, per cui ci presenteremo con la coppia più competitiva di piloti – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Da parte nostra, non nascondiamo che i due piloti italiani nella squadra Ducati ufficiale saranno ognuno il principale avversario dell’altro, ma hanno già mangiato insieme, si rispettano, si conoscono da quando erano bambini. È chiaro che la loro competitività sarà uno stimolo a migliorarsi. Se poi c’è rispetto non serve essere amici, basta correre al massimo delle potenzialità e che vinca il migliore”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Un risultato storico
    “È chiaro che è un titolo mondiale importantissimo per innumerevoli motivi e per tante persone – ha affermato Ciabatti -. Sicuramente lo è stato per la Ducati visto che avevamo vinto solamente nel 2007con Stoner, nella stagione d’esordio della cilindrata 800cc. Ora l’abbiamo conquistato con un pilota italiano, a cinquant’anni dal trionfo di Agostini in 500cc con MV Agusta e riproponendo così un binomio azzurro sul tetto del mondo. Il risultato è storico anche perché l’abbiamo vinto dopo aver recuperato 91 punti su Quartararo, una rimonta mai successa prima. Non è stato campionato facile dopo la caduta in Qatar e un inizio così difficile, ma poi sia noi che il pilota abbiamo avuto il merito di non smettere mai di crederci e dunque ha un sapore particolare per noi tutti, per Bagnaia e spero per tutta l’Italia sportiva LEGGI TUTTO

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    Ducati, Ciabatti su Bagnaia e Bastianini: “C’è rispetto, ma saranno avversari”

    ROMA – Ducati si gode i tre titoli conquistati in MotoGP. Dopo quelli di costruttori e team, infatti, è arrivato il Mondiale Piloti con Pecco Bagnaia. Intanto, in Superbike, Alvaro Bautista è vicinissimo alla vittoria del Mondiale. Gli occhi, però, sono puntati anche al 2023, quando nel Motomondiale la casa di Borgo Panigale correrà con Enea Bastianini in coppia assieme al neo campione del mondo. Di questo ha parlato durante l’EICMA il direttore sportivo Paolo Ciabatti: “L’anno prossimo avremo Bastianini, il secondo pilota più vincente del 2022 per numero di Gran Premi, per cui ci presenteremo con la coppia più competitiva di piloti – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Da parte nostra, non nascondiamo che i due piloti italiani nella squadra Ducati ufficiale saranno ognuno il principale avversario dell’altro, ma hanno già mangiato insieme, si rispettano, si conoscono da quando erano bambini. È chiaro che la loro competitività sarà uno stimolo a migliorarsi. Se poi c’è rispetto non serve essere amici, basta correre al massimo delle potenzialità e che vinca il migliore”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Ciabatti
    “È chiaro che è un titolo mondiale importantissimo per innumerevoli motivi e per tante persone – ha affermato Ciabatti -. Sicuramente lo è stato per la Ducati visto che avevamo vinto solamente nel 2007con Stoner, nella stagione d’esordio della cilindrata 800cc. Ora l’abbiamo conquistato con un pilota italiano, a cinquant’anni dal trionfo di Agostini in 500cc con MV Agusta e riproponendo così un binomio azzurro sul tetto del mondo. Il risultato è storico anche perché l’abbiamo vinto dopo aver recuperato 91 punti su Quartararo, una rimonta mai successa prima. Non è stato campionato facile dopo la caduta in Qatar e un inizio così difficile, ma poi sia noi che il pilota abbiamo avuto il merito di non smettere mai di crederci e dunque ha un sapore particolare per noi tutti, per Bagnaia e spero per tutta l’Italia sportiva LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc carica la Ferrari: “Lotteremo per il titolo”

    ROMA – “La mia mente è già concentrata soprattutto sul prossimo anno, faremo del nostro meglio in queste ultime gare, ma la cosa più importante è essere una squadra migliore e lottare per il campionato il prossimo anno”. Charles Leclerc guarda già al 2023. Il pilota della Ferrari, durante un evento di “Estrella Galicia” alla vigilia del Gran Premio del Brasile, ha espresso i suoi obiettivi quando mancano solo due tappe alla fine di una stagione di Formula 1 che vede il team di Maranello in lotta per il secondo posto in classifica costruttori, e il monegasco per la seconda piazza nella graduatoria dei piloti.Guarda la galleryBuffon, Leclerc e il regalo giallo griffato Ferrari
    Gli obiettivi
    “Noi ci stiamo concentrando su noi stessi, penso che sia chiaro a noi come squadra dove dobbiamo migliorare – ha affermato Leclerc -. Concentriamoci su questo e sull’essere una squadra migliore. Poi speriamo di battere tutti gli altri l’anno prossimo, che la battaglia sia contro Mercedes o Red Bull non importa”. Poi, sulla diretta concorrente per il secondo posto nei costruttori: “La Mercedes ha avuto una stagione molto strana. Molto difficile da interpretare. A volte sono stati super competitivi, a volte no. Credo sia difficile immaginare esattamente cosa accadrà l’anno prossimo”.

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    De Vries e gli scherzi del destino: così diventa il “super sostituto”

    TORINO – Lando Norris sta male: nulla di grave (almeno sembra), probabilmente un’intossicazione alimentare. Può anche darsi che l’allarme rientri e lui riesca a partecipare regolarmente al GP del Brasile. In ogni caso la McLaren ha messo in allerta l’olandese Nick De Vries. Curiosa storia, questa di De Vries. A Monza è salito in fretta e furia sulla Williams, perché il titolare Alex Albon era stato operato d’urgenza di appendicite. Ed è andato così bene che in tanti sono rimasti sorpresi, al punto che la Red Bull ha deciso di ingaggiarlo, dirottandolo sulla Alpha Tauri (dove nel ‘23 sostituirà il francese Pierre Gasly). Ora, se davvero si trovasse a guidare la McLaren in occasione dell’ultima “doppia gara” dell’anno (la Sprint e poi quella vera), avrebbe di diritto il titolo di “super sostituto”. De Vries quest’anno ha guidato due volte nelle qualifiche del venerdì mattina, una volta con la Mercedes e una volta con la Aston Martin; poi ha partecipato alla super selezioni (inutili, alla fine) che l’Alpine ha organizzato a Budapest; infine – come già detto – ha portato la Williams a Monza. Certo, non è l’ultimo arrivato: in Formula E ha conquistato un titolo mondiale. Però stupisce che nella Formula 1 di oggi, così votata alla iperspecializzazione, un pilota possa cambiare auto come se nulla fosse. O lui è bravissimo (e probabilmente è dotato eccome) o qualche volta si esagera nel pensare che ci siano figure (non solo piloti) insostituibili.
    Il caso (poco fortunato) di Nico
    Tra l’altro non è il solo a cui è accaduto di dover giocare il ruolo di riserva di lusso. Il tedesco Nico Hulkenberg, uno che dalla Formula 1 ha probabilmente ricevuto un po’ meno di quanto abbia dato (gli è anche mancata un po’ di fortuna in alcuni momenti cruciali della carriera), nel 2020 ha sostituito Sergio Perez (che allora correva con la Force India, la squadra oggi diventata Aston Martin) e quest’anno – sempre con la Aston Martin – ha sostituito Sebastian Vettel, in entrambi i casi perché intitolare avevano contratto il covid. E (tranne una volta, in cui ha avuto problemi all’auto non dipendenti dalla sua volontà) si è sempre distinto in maniera egregia (tanto che il suo nome torna in ballo ogni inverno, se ne parla anche adesso per un posto alla Haas, che probabilmente non avrà). Per intanto De Vries attende notizie di Lando Norris e del suo mal di pancia.
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