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    MotoGP, svelato il numero di Bastianini sulla Ducati ufficiale

    ROMA – E’ stata pubblicata l’entry list provvisoria della stagione 2023 di MotoGP. Diversi i cambiamenti rispetto al Mondiale che terminerà questo weekend a Valencia, a partire dalla Ducati che, al fianco di Pecco Bagnaia, porterà Enea Bastianini dal team Gresini, per quello che è sicuramente il movimento più atteso di questo inverno. Il pilota riminese, uscito dalla lotta per il titolo solo nell’ultima parte del campionato, ha scelto di confermare il numero 23. Jack Miller, che da Borgo Panigale si trasferirà in KTM, avrà il 43.
    Le novità
    Novità anche in RNF, dove arrivano Raul Fernandez e Miguel Oliveira, mentre in Honda arriveranno dalla Suzuki Joan Mir (team ufficiale con Marc Marquez) e Alex Rins (team LCR). In Gresini il posto di Bastianini sarà preso da Alex Marquez, mentre Pol Espargaro sarà in Tech3 GASGAS con Augusto Fernandez. LEGGI TUTTO

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    F1, Villenueve sulla multa Red Bull: “Soldi alle squadre, non alla Fia”

    ROMA – Lo sforamento del Budget Cup ad opera della Red Bull continua a portare scompiglio nel mondo della F1. La FIA infatti, alla vigilia del weekend di Città del Messico ha ufficializzato la sanzione di 7 milioni nei confronti della casa di Milton Keynes e una riduzione del 10% di tempo di sviluppo per la vettura nella galleria del vento. Tutto questo per aver superato di 2,1 milioni di euro la spesa di 145 milioni consentita alle squadre. Una sanzione troppo leggera per la maggior parte delle scuderie, che non trova d’accordo neanche Jacques Villeneuve.
    “Quasi nessun effetto sulla Red Bull”
    “Mi è difficile dire se la pena sia abbastanza severa ma la cosa più preoccupante riguarda il fatto che la FIA sta incassando sette milioni di dollari. Quindi non ha quasi nessun effetto per la Red Bull, e soprattutto gli altri team non ne ricavano niente. Il dieci per cento di tempo in meno nella galleria del vento – ha spiegato a formule1.nl il campione del mondo 1997 – fa male e sicuramente li rallenterà, ma la decisione presa non farà guadagnare agli altri il tempo sul giro e per questo motivo un po’ di soldi della penalità aiuterebbero. Se possibile divideteli tra le squadre“, così conclude Villeneuve mostrando perplessità sulla modalità della decisione presa dalla Federazione Internazionale.
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    Forghieri, il ricordo di Piero Ferrari: “È un pezzo di storia che se ne va”

    ROMA – Piero Ferrari ha parlato in ricordo di Mauro Forghieri, la cui scomparsa è stata annunciata nella mattinata di lunedì all’età di 87 anni. Il vicepresidente del Cavallino, figlio di Enzo Ferrari, ha voluto mandare un messaggio in memoria dell’ex direttore tecnico di Maranello, tra le figure più importanti per la casa modenese e la Formula 1 nel secolo scorso. “Quando sono entrato in azienda, nel 1965, condividevo l’ufficio con il Cavalier Giberti, il primo dipendente della Ferrari, e Mauro Forghieri, che era stato assunto qualche anno prima, era nell’ufficio accanto – comincia il messaggio di Piero Ferrari -. Ci separavano dieci anni di età e un vetro. Di fatto ci vedevamo tutto il giorno tutti i giorni. Forghieri metteva energia e passione in ogni sua attività. Aveva un carattere sanguigno e ricordo che in più di una di quelle interminabili riunioni di gestione sportiva, che iniziavano alla sera e finivano di notte”.
    Le parole di Enzo Ferrari
    “Mi sono trovato a fare da mediatore tra lui e mio padre – prosegue Ferrari -. Ma so anche che mio padre apprezzava in lui l’instancabile voglia di fare, sapeva che dietro un suo eventuale errore c’era sempre e solo il tentativo di fare di più e meglio, di guardare avanti. È un pezzo della nostra storia che se ne va, un uomo che ha dato molto alla Ferrari e al mondo delle corse in assoluto”.
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    F1, Piero Ferrari ricorda Forghieri: “Se ne va un pezzo di storia”

    ROMA – “Ci separavano dieci anni di età e un vetro. Di fatto ci vedevamo tutto il giorno tutti i giorni. Forghieri metteva energia e passione in ogni sua attività. Aveva un carattere sanguigno e ricordo che in più di una di quelle interminabili riunioni di gestione sportiva, che iniziavano alla sera e finivano di notte”. Piero Ferrari ha parlato così in ricordo di Mauro Forghieri, la cui scomparsa è stata annunciata nella mattinata di lunedì all’età di 87 anni. Il vicepresidente del Cavallino, figlio di Enzo Ferrari, ha voluto mandare un messaggio in memoria dell’ex direttore tecnico di Maranello, tra le figure più importanti per la casa modenese e la Formula 1 nel secolo scorso.
    Il messaggio di Enzo Ferrari
    “Mi sono trovato a fare da mediatore tra lui e mio padre – prosegue Ferrari -. Ma so anche che mio padre apprezzava in lui l’instancabile voglia di fare, sapeva che dietro un suo eventuale errore c’era sempre e solo il tentativo di fare di più e meglio, di guardare avanti. È un pezzo della nostra storia che se ne va, un uomo che ha dato molto alla Ferrari e al mondo delle corse in assoluto”.
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    Ferrari, Binotto: “Forghieri figura straordinaria, mancherà a tutti noi”

    ROMA – Anche Mattia Binotto ha voluto mandare un messaggio per ricordare Mauro Forghieri, la cui scomparsa è stata annunciata ieri all’età di 87 anni. L’ingegnere italiano, che ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico in Ferrari dal 1962 al 1984, è stato uno dei nomi più importanti per il mondo della Formula 1 e del Cavallino nel secolo scorso. Con lui a Maranello sono arrivati quattro titoli piloti e sette costruttori. “Oggi è un giorno molto triste per tutti noi della Scuderia Ferrari – comincia il messaggio -. Piangiamo la scomparsa di Mauro Forghieri, una delle figure più straordinarie nella nostra storia”. 
    Le parole di Binotto
    “Nominato a capo del team a 27 anni, con le sue intuizioni geniali è stato uno degli ultimi ingegneri totali del mondo dell’automobilismo – prosegue Binotto -. Mi è capitato di incontrarlo in varie occasioni e ogni volta è stata un’emozione speciale: il suo carisma è rimasto intatto nel tempo. Le sue idee rivoluzionarie, insieme al carattere acceso e alla capacità di essere un grande motivatore, gli hanno permesso di scrivere alcune delle pagine più significative della storia della Ferrari e alimentare come pochi altri il mito del Cavallino Rampante. Mancherà a tutti noi”.
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    F1 Ferrari, Binotto ricorda Forghieri: “Una delle figure più straordinarie del nostro mondo”

    ROMA – “Oggi è un giorno molto triste per tutti noi della Scuderia Ferrari. Piangiamo la scomparsa di Mauro Forghieri, una delle figure più straordinarie nella nostra storia”. Comincia così il messaggio di Mattia Binotto per Mauro Forghieri, la cui scomparsa è stata annunciata ieri all’età di 87 anni. L’ingegnere italiano, che ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico in Ferrari dal 1962 al 1984, è stato uno dei nomi più importanti per il mondo della Formula 1 e del Cavallino nel secolo scorso. Con lui a Maranello sono arrivati quattro titoli piloti e sette costruttori. 
    Il messaggio di Binotto
    “Nominato a capo del team a 27 anni, con le sue intuizioni geniali è stato uno degli ultimi ingegneri totali del mondo dell’automobilismo – prosegue Binotto -. Mi è capitato di incontrarlo in varie occasioni e ogni volta è stata un’emozione speciale: il suo carisma è rimasto intatto nel tempo. Le sue idee rivoluzionarie, insieme al carattere acceso e alla capacità di essere un grande motivatore, gli hanno permesso di scrivere alcune delle pagine più significative della storia della Ferrari e alimentare come pochi altri il mito del Cavallino Rampante. Mancherà a tutti noi”.
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    La Juve ospita Lorenzo, furia social: “Ridai il Mondiale a Valentino Rossi”

    ROMA – Ospite d’eccezione all’Allianz Arena di Torino: ad assistere alla partita di Champions League tra Juventus e PSG, finita 2-1 per i francesi, c’era infatti Jorge Lorenzo. Lo spagnolo, cinque titoli mondiali conquistati di cui 3 in MotoGP, ha assistito al match ricevendo in regalo anche una maglietta della Juventus personalizzata con tanto di numero 99 sulle spalle, il suo portafortuna anche in pista. I tifosi juventini, però, non hanno mancato di ricordare sui social network la rivalità con Valentino Rossi, in special modo nella stagione 2015 quando “l’allenza” con il compatriota Marc Marquez privò il Dottore del suo decimo titolo mondiale in carriera.
    Una ferita ancora aperta
    Diversi i commenti, infatti, che chiedevano a Lorenzo di ridare quel titolo a Rossi con diversi utenti a protestare per l’ospitata non proprio graditissima a parte del tifo bianconero. Un episodio, quello del 2015, che a distanza di anni ancora fa discutere: all’epoca, infatti, Lorenzo e Rossi si giocavano il titolo mondiale con l’italiano che chiamò in causa Marquez, reo a suo dire di “aiutare” il connazionale contro di lui. Da quella uscita ne scaturì l’incidente di Sepang con Marquez a rallentare volutamente Rossi, il corpo a corpo in pista con lo spagnolo a cadere e il numero 46 penalizzato in vista dell’ultimo round a Valencia dove perse il titolo proprio a favore di Lorenzo. Una pagina di storia del motomondiale che, a quanto pare, nessuno ha digerito. LEGGI TUTTO