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    F1, Ferrari e il tabù Sprint: in Brasile l’ultima chance del 2022

    ROMA – La Formula 1 vede la stagione 2022 avviarsi verso la conclusione, ma il calendario prevede ancora due appuntamenti prima della pausa invernale. Il primo, in programma questo weekend, è il Gran Premio del Brasile, dove si arriva a due settimane dalla vittoria di Max Verstappen in Messico. La Ferrari cerca ancora il ritorno alla vittoria, mentre Charles Leclerc ha bisogno di punti importanti nella lotta per il secondo posto in classifica piloti. A Interlagos, inoltre, tornerà la Sprint al sabato per la sua terza edizione del 2022, dopo le due precedenti a Imola e Spielberg.Guarda la galleryLa Ferrari di Michael Schumacher Mondiale 2003 all’asta, dove e quando FOTO
    Verso la Sprint
    Finora sono state cinque le gare da 100 km al sabato, con due soli vincitori:  Verstappen ha ottenuto il primo posto al debutto assoluto di Silverstone, oltre a vincere le due gare del 2022. Nella passata stagione, invece, le edizioni di Monza e Interlagos erano state conquistate da Valtteri Bottas su Mercedes. A secco, quindi, sia la Ferrari di Leclerc e Sainz che Lewis Hamilton, il quale non è mai riuscito a imporsi nel nuovo format. Per le Rosse una grande chance in un weekend dove, con le giuste basi alla qualifica.

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    MotoGP, novità in casa Ducati Pramac: ecco il nuovo Team Manager

    ROMA – Si chiude un 2022 positivo per il Team Pramac che riesce a conquistare ben otto podi con Jorge Martin e Johann Zarco, risultati che hanno portato alla conferma dei due piloti e un importante cambiamento nello staff dirigenziale. Riguarda il nuovo Team Manager, ovvero Gino Borsoi, quest’anno alla guida dell’Aspar Martinez e capace di vincere in Moto3 con Izan Guevara, che prenderà il posto di Claudio Calabresi, chiamato nella stagione appena conclusa a ricoprire un ruolo delicato in un anno di transizione per il team.
    Le dichiarazioni di Campinoti
    L’amministratore delegato del Team Pramac, Paolo Campinoti, esterna la sua felicità per l’arrivo in squadra del nuovo Team Manager. “Accogliamo con grande soddisfazione Gino Borsoi nella famiglia Pramac Racing per ricoprire il ruolo di Team Manager a partire dal 2023. Gino non ha bisogno di presentazioni, visto la sua esperienza e i risultati raggiunti negli anni trascorsi nel paddock della MotoGP. Siamo certi che sarà un valore aggiunto nel nostro team e ci auspichiamo di fare con lui un ulteriore step in avanti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gino Borsoi è il nuovo Team Manager della Ducati Pramac

    ROMA – La buona stagione della Ducati Pramac, capace di mette insieme ben otto podi con Jorge Martin e Johann Zarco, non ha portato cambiamenti nel parco pilota ma bensì nello staff dirigenziale. Riguarda il nuovo Team Manager, ovvero Gino Borsoi, quest’anno alla guida dell’Aspar Martinez e capace di vincere in Moto3 con Izan Guevara, che prenderà il posto di Claudio Calabresi, chiamato nella stagione appena conclusa a ricoprire un ruolo delicato in un anno di transizione per il team.
    Le parole di Campinoti
    All’amministratore delegato del Team Pramac, Paolo Campinoti, la presentazione di Borsoi. “Accogliamo con grande soddisfazione Gino Borsoi nella famiglia Pramac Racing per ricoprire il ruolo di Team Manager a partire dal 2023. Gino non ha bisogno di presentazioni, visto la sua esperienza e i risultati raggiunti negli anni trascorsi nel paddock della MotoGP. Siamo certi che sarà un valore aggiunto nel nostro team e ci auspichiamo di fare con lui un ulteriore step in avanti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, la rivelazione di Tardozzi: “Il consiglio di Bagnaia che ha cambiato la stagione”

    ROMA – Continua la festa di Ducati per il titolo piloti conquistato da Pecco Bagnaia in MotoGP. Con il trionfo del pilota torinese, la casa di Borgo Panigale ha completato il “triplete” che comprende anche le classifiche costruttori e team. Il 2022 non era però iniziato nella maniera più semplice. Il team manager Davide Tardozzi, ai microfoni di Sky Sport,ha rivelato la svolta che ha permesso a Ducati di affermarsi in maniera così netta: “Crediamo e speriamo che Bagnaia faccia un lungo percorso con noi e anche con qualche titolo in più – le sue parole. Pecco ci ha dato un’indicazione importante e strategica a febbraio, nell’ultimo giorno di test a Mandalika, che è stata determinante per la crescita della moto nelle gare successive. A lui va riconosciuto questo ed a Ducati il merito di aver stravolto la moto in pochissimo tempo, seguendo le sue indicazioni”.Guarda la galleryBagnaia Campione del Mondo con la Ducati: l’abbraccio di Valentino Rossi
    Verso il 2023
    La testa è però già proiettata alla nuova stagione, dove in Ducati correrà la coppia Bagnaia-Bastianini: “Non sottovalutiamo nessuno. Honda ha un campione come Marc Marquez e farà di tutto per migliorare, KTM ha fatto vedere una crescita importante così come Yamaha e Aprilia è stata una protagonista di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, la svolta di Ducati grazie a Bagnaia: “Ci ha dato un’indicazione determinante”

    ROMA – In Ducati è festa per il trionfo di Pecco Bagnaia nel Mondiale Piloti di MotoGP. Con il trionfo del pilota torinese, la casa di Borgo Panigale ha completato il “triplete” che comprende anche le classifiche costruttori e team. Il 2022 non era però iniziato nella maniera più semplice. Il team manager Davide Tardozzi, ai microfoni di Sky Sport,ha rivelato la svolta che ha permesso a Ducati di affermarsi in maniera così netta: “Crediamo e speriamo che Bagnaia faccia un lungo percorso con noi e anche con qualche titolo in più – le sue parole. Pecco ci ha dato un’indicazione importante e strategica a febbraio, nell’ultimo giorno di test a Mandalika, che è stata determinante per la crescita della moto nelle gare successive. A lui va riconosciuto questo ed a Ducati il merito di aver stravolto la moto in pochissimo tempo, seguendo le sue indicazioni”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Sul futuro
    La testa è però già proiettata alla nuova stagione, dove in Ducati correrà la coppia Bagnaia-Bastianini: “Non sottovalutiamo nessuno. Honda ha un campione come Marc Marquez e farà di tutto per migliorare, KTM ha fatto vedere una crescita importante così come Yamaha e Aprilia è stata una protagonista di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la prima volta di Bastianini, a Valencia il riminese in pista con Ducati

    ROMA – Enea Bastianini è pronto per cominciare la sua nuova avventura. Il pilota riminese, nella mattinata di martedì ai test di Valencia, è salito per la prima volta nella giornata di prove sulla Desmosedici del team Ducati, con cui correrà in MotoGP a partire dal 2023. Per il classe 1997, terzo nel Mondiale appena terminato, primi assaggi del team emiliano, anche se già quest’anno aveva corso sulla Ducati con il team Gresini. Dalla prossima stagione, però, gareggerà con il team campione costruttori e team in carica, nonché detentore del titolo piloti con Pecco Bagnaia.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Bastianini
    Già ieri Bastianini si era mostrato in “rosso Ducati” in un video pubblicato da Sky Sport. “Come mi sento? Fa strano, non sapevo se mi avrebbe donato ma devo dire che mi piace – le sue parole nel filmato -. Sono molto emozionato, voglio approcciare questa nuova avventura al meglio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Shwartzman e il sogno Ferrari: “Difficile farne parte, ci sono poche possibilità”

    ROMA – Per Robert Shwartzman la strada verso un sedile da titolare in Formula 1 si complica. Il pilota israeliano, attualmente collaudatore della Ferrari, ha disputato e disputerà alcune sessioni di prove libere nel Mondiale 2022, ma le chance di conquistare un posto fisso nel Circus sono poche, come afferma lui stesso: “Cosa succederà[in futuro]non lo so ancora ma è molto difficile e impegnativo entrare in Formula 1 – le sue parole ai microfoni di “Motorsportweek.com” -.Ho sempre spinto e lavorato molto duramente, non importava cosa ci fosse in giro, con il sogno o l’obiettivo di arrivare in Formula 1, domandandomi se ci fossero degli spiragli per esordire, anche se a questo punto posso ipotizzare che non ci saranno possibilità”.Guarda la galleryLa Ferrari di Michael Schumacher Mondiale 2003 all’asta, dove e quando FOTO
    La tristezza di Shwartzman
    “Questo è ovviamente molto triste per me, perché l’impegno non è stato indifferente e ho continuato a concentrarmi e a crederci, ma alla fine non si è concretizzata una chance in F1 per varie ragioni – prosegue Shwartzman -. L’aspetto nel quale sarei potuto migliorare, poteva essere portare dei risultati più soddisfacenti nelle stagioni in cui ho partecipato alla F2 e questo probabilmente mi avrebbe dato una prospettiva maggiore per entrare in F1. Ci sono degli aspetti positivi da prendere in considerazione – conclude l’israeliano -, cominciando dal fatto che sono maturato di più, ho imparato di più, so come gestirmi e lavorare al meglio con gli ingegneri. In ogni caso, per la mia carriera, non importa dove sarò, è stata comunque una fase importante della mia vita”.
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    Fermato autista di un carro funebre: era senza assicurazione e patente

    Non è una barzelletta, nè una scena di un film comico, ma un’assurdo racconto di un fatto che difficilmente questo gruppo di Carabinieri dimenticheranno. Un uomo alla guida di un carro funebre è stato fermato per un controllo, ma al momento di esibirli ha rivelato di non possedere nè la patente, nè l’assicurazione. Il mezzo oltretutto non era assicurato e privo di documenti di circolazione.
    Banda di ladri alla riscossa: si cercano gli “smembratori” di supercar
    Il carro fuori regola
    È accaduuto a Carpineto Romano città metropolitana di Roma, sui mondi Lepini ed è qualcosa che non si sente proprio tutti i giorni. Ieri 7 novembre, i Carabinieri hanno fermato il veicolo mentre lasciava il cimitero per dirigersi in agenzia. Durante un normale controllo di routine, le Forze dell’Ordine hanno scoperto che il mezzo non era assicurato e che il conducente aveva la patente revocata da oltre 9 anni per mancanza di requisiti psicofisici. L’uomo in questione era stato già fermato tantissime volte in passato al volante di diversi mezzi, i quali venivano puntualmente confiscati. Stavolta, è toccato al carro funebre, privo di assicurazione da 5 anni, di revisione da 4 e del libretto i circolazione. Insomma, va bene che i “passeggeri” dello sprovveduto necroforo non avrebbero rischiato la vita viaggiando con lui, ma anche se non più vivi non significa che debbano essere trasportati da un folle e irresponsabile “becchino”, come direbbero a Roma.
    Si fa prestare l’auto dall’amico, va in Francia e la vende a sua insaputa LEGGI TUTTO