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    F1: libere 1 di Abu Dhabi a Hamilton, terzo Leclerc. Settimo Shwartzman

    ABU DHABI – E’ di Lewis Hamilton il miglior tempo nelle prove libere 1 al Gran Premio di Abu Dhabi, valevole per l’ultima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il britannico della Mercedes, che sul circuito di Yas Marina cerca la prima e l’unica vittoria stagionale, firma il crono di 1:26.633 precedendo il compagno di squadra George Russell e la Ferrari di Charles Leclerc, che chiude in terza posizione. L’altra Rossa, guidata per l’occasione da Robert Shwartzman al posto di Carlos Sainz, si piazza settima.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Gli altri tempi
    Quarto tempo per Sergio Perez, che precede l’altra Red Bull di Liam Lawson, in pista per queste FP1 al posto di Max Verstappen. Sesto crono per l’Aston Martin di Sebastian Vettel, all’ultimo weekend prima dell’addio alla Formula 1. Potrebbe essere l’ultimo ballo anche per Daniel Ricciardo, ottavo davanti a Valtteri Bottas, mentre a chiudere la top ten c’è la Williams di Alexander Albon.
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    Ferrari, l’umore non aiuta a centrare gli ultimi traguardi

    TORINO – Da oggi scatta la volata nel Mondiale costruttori (tra Ferrari e Mercedes) e in quello piloti (tra Charles Leclerc e Sergio Perez). Peccato che non sia per la vittoria, quella è già nel palmares della Red Bull e di Max Verstappen. Si lotta per il secondo posto, che nel primo caso vale più fondi, nel secondo un titolo platonico cui i piloti tengono comunque. In questa volata “di ripiego“( se così si può dire) la Ferrari arriva ammaccata nel morale. Qualsiasi cosa accada a Mattia Binotto, la tempesta mediatica che si è abbattuta sul suo nome ha creato una situazione di grave imbarazzo. Forse Binotto verrà sostituito, cosa si cui molto cono convinti. Forse resterà al suo posto, come sembrerebbe indicare la nota di smentita arrivata dalla Ferrari martedì scorso. Forse adesso gode di una fiducia a tempo, che certamente non giova né a lui né alla squadra. Il presente della Ferrari è come ibernato, il futuro – a questo punto – un’incognita.
    Il filo smarrito dalla Rossa
    E questa, alla fine, è forse la considerazione che pesa di più. Dopo un inizio di stagione brillante (e vincente) la Ferrari ha come smarrito il filo del discorso, gara dopo gara, mentre la Red Bull e (ultimamente) la Mercedes l’hanno ritrovato. Se è vero (e non c’è dubbio di credere che non lo sia) che a Maranello hanno preferito riversare le proprie attenzioni al progetto 2023, di tutto c’è bisogno tranne che di incertezza e di nebbie all’orizzonte. A questo punto è lecito chiedersi che cosa accadrà da adesso a domenica sera. Tutto filerà liscio? Ci saranno conferme e smentite? Altri nomi si faranno avanti per prendere eventualmente il posto del team principal? Difficile prevederlo, ma è facile credere che non è il modo migliore per cercare di finire la stagione con una prova corale e un risultato convincente.
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    F1 Ferrari, Sainz e le voci su Binotto: “Solo rumors, non commento”

    ABU DHABI – Carlos Sainz ha parlato alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari ha risposto senza esporsi alla domanda sulle voci di un addio di Mattia Binotto a fine anno, circolate durante questa settimana. “Non ho ancora vissuto nessun cambio di team principal e non so come mi sentirò ma finché sono solo rumors, io preferisco non parlarne – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Non lo trovo necessario perché può essere uno che se lo inventa, può essere uno che non capisce bene. Io sono tranquillo, vedo la squadra tranquilla a casa e vedo tanta unità dentro al team”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Le parole di Sainz
    Durante la giornata dedicata ai media, lo spagnolo ha parlato anche del weekend in arrivo a Yas Marina: “Il nostro obiettivo sarà la vittoria. A prescindere da ciò, però, proveremo ad ottenere punti importanti. In caso di una doppietta Mercedes le cose si farebbero complicate per noi. Tuttavia noi cercheremo di concentrarci esclusivamente sul nostro weekend. Se ci riusciremo, avremo l’opportunità di conquistare un buon risultato. Quando scendiamo in pista cerchiamo sempre di essere in pole e di vincere; poi al termine del weekend si faranno i bilanci”.
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    F1 Ferrari, Sainz su Binotto e il futuro

    ABU DHABI – “Non ho ancora vissuto nessun cambio di team principal e non so come mi sentirò ma finché sono solo rumors, io preferisco non parlarne. Non lo trovo necessario perché può essere uno che se lo inventa, può essere uno che non capisce bene”. Carlos Sainz ha parlato così ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari ha risposto senza esporsi alla domanda sulle voci di un addio di Mattia Binotto a fine anno, circolate durante questa settimana. “Io sono tranquillo – ha detto -, vedo la squadra tranquilla a casa e vedo tanta unità dentro al team”.Guarda la galleryDalla Ferrari all’Alfa Romeo: Roberto Carlos non resiste al GP del Brasile
    Verso il Gran Premio
    Durante la giornata dedicata ai media, lo spagnolo ha parlato anche del weekend in arrivo a Yas Marina: “Il nostro obiettivo sarà la vittoria. A prescindere da ciò, però, proveremo ad ottenere punti importanti. In caso di una doppietta Mercedes le cose si farebbero complicate per noi. Tuttavia noi cercheremo di concentrarci esclusivamente sul nostro weekend. Se ci riusciremo, avremo l’opportunità di conquistare un buon risultato. Quando scendiamo in pista cerchiamo sempre di essere in pole e di vincere; poi al termine del weekend si faranno i bilanci”.
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    F1, caos Red Bull: il comunicato del team. Verstappen: “Ricevute minacce”

    ABU DHABI – Max Verstappen ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, valevole per l’ultima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. L’olandese, protagonista di un episodio che ha scatenato le polemiche in Red Bull, avendo sorpassato il compagno di squadra Sergio Perez in lotta per il secondo posto in classifica, ha raccontato di aver subito pesanti attacchi dopo la gara in Brasile: “Sono stato dipinto come il cattivo dai media, ma non sanno come e quanto lavoro per il team – ha detto -. Il fatto più grave è che hanno attaccato e minacciato la mia famiglia dopo la gara in Brasile. Se avete un problema con me ok, ma lasciate stare la mia famiglia. Io ho un ottimo rapporto con Checo e magari un giorno si sapranno tutti i fatti. Però non capisco gli attacchi verso di me e la famiglia. Tante cose scritte sono state ridicole”.Guarda la galleryDalla Ferrari all’Alfa Romeo: Roberto Carlos non resiste al GP del Brasile
    La Red Bull chiarisce
    A chiarire quanto successo in Brasile ci ha pensato la Red Bull, che ha diffuso un comunicato alla vigilia del weekend ad Abu Dhabi: “Il team ha commesso degli errori in Brasile – si legge -. Non avevamo previsto la situazione che si è verificata all’ultimo giro e non avevamo concordato una strategia per un simile scenario prima della gara. Purtroppo Max è stato informato solo all’ultima curva della richiesta di cedere la posizione senza che gli fossero trasmesse tutte le informazioni necessarie. Questo ha messo Max, che è sempre stato un giocatore di squadra aperto e leale, in una situazione difficile con poco tempo per reagire, cosa che non era nelle nostre intenzioni”. Poi, sugli attacchi a Verstappen:Le cose che sono accadute successivamente sui social media  sono del tutto inaccettabili. Il comportamento offensivo nei confronti di Max, Checo, del team e delle rispettive famiglie è scioccante e triste, ed è qualcosa che noi come sport dobbiamo affrontare con regolarità deprimente. Non c’è posto per questo nelle corse o nella società nel suo complesso e dobbiamo migliorare questa situazione”.
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    MotoGP, la crescita dell’Academy di Valentino Rossi: “Ora abbiamo un campione del mondo”

    ROMA – Il primo titolo mondiale non si scorda mai. Parola di Alessio “Uccio” Salucci che commenta così la vittoria iridata di Francesco Bagnaia, prodotto della VR46 Riders Academy. “Per noi come accademia, un mondiale in MotoGP è davvero una grande cosa. Quando ripenso alle prime volte con Pecco, ai nostri inizi, è una soddisfazione enorme. Abbiamo iniziato nel 2013, allora c’era solo un gruppo di ragazzi che avevano la passione per il motociclismo. Ora – sottolinea Uccio – vedere Pecco campione della MotoGP mi riempie di orgoglio”.
    “Portare avanti progetto accademia”
    In casa VR46 Riders Academy si pensa già al futuro. “Sono orgoglioso di questi ragazzi ma anche del nostro lavoro. Non abbiamo iniziato solo per divertimento, perché non si dovrebbero mai vedere cose come queste come un gioco, ma nessuno di noi avrebbe dovuto fare tutto questo. All’inizio, infatti, la priorità era quella di coltivare i giovani talenti italiani nelle piccole classi. Ma poi i ragazzi – purtroppo o per fortuna – sono diventati grandi e forti. Ed è successo quello che vediamo ora. Stiamo facendo molte riunioni interne – conclude il direttore sportivo della VR46 Riders Academy – capire come andare avanti. Sicuramente vogliamo e continueremo a portare avanti il progetto di un’accademia e ad assumere giovani piloti in futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Ricevute minacce dopo il Brasile”. La Red Bull: “Abbiamo sbagliato”

    ABU DHABI – “Il sorpasso per il sesto posto in Brasile non era qualcosa per la classifica, ma riguardava una cosa accaduta in stagione. Poi abbiamo parlato e chiarito, anche e quella conversazione avremmo dovuto farla prima con il team. Non sono mai stato un cattivo compagno di squadra, ma abbiamo capito che dobbiamo comunicare meglio”. Max Verstappen ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale della Formula 1. L’olandese, protagonista di un episodio che ha scatenato le polemiche in Red Bull, avendo sorpassato il compagno di squadra Sergio Perez in lotta per il secondo posto in classifica, ha raccontato di aver subito pesanti attacchi dopo la gara in Brasile: “Sono stato dipinto come il cattivo dai media, ma non sanno come e quanto lavoro per il team. Il fatto più grave è che hanno attaccato e minacciato la mia famiglia dopo la gara in Brasile. Se avete un problema con me ok, ma lasciate stare la mia famiglia. Io ho un ottimo rapporto con Checo e magari un giorno si sapranno tutti i fatti. Però non capisco gli attacchi verso di me e la famiglia. Tante cose scritte sono state ridicole”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Il comunicato della Red Bull
    A chiarire quanto successo in Brasile ci ha pensato la Red Bull, che ha diffuso un comunicato alla vigilia del weekend ad Abu Dhabi: “Il team ha commesso degli errori in Brasile – si legge -. Non avevamo previsto la situazione che si è verificata all’ultimo giro e non avevamo concordato una strategia per un simile scenario prima della gara. Purtroppo Max è stato informato solo all’ultima curva della richiesta di cedere la posizione senza che gli fossero trasmesse tutte le informazioni necessarie. Questo ha messo Max, che è sempre stato un giocatore di squadra aperto e leale, in una situazione difficile con poco tempo per reagire, cosa che non era nelle nostre intenzioni”. Poi, sugli attacchi a Verstappen:Le cose che sono accadute successivamente sui social media  sono del tutto inaccettabili. Il comportamento offensivo nei confronti di Max, Checo, del team e delle rispettive famiglie è scioccante e triste, ed è qualcosa che noi come sport dobbiamo affrontare con regolarità deprimente. Non c’è posto per questo nelle corse o nella società nel suo complesso e dobbiamo migliorare questa situazione”.
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    MotoGp, Uccio: “Un titolo mondiale è davvero una grande cosa”

    ROMA – Il titolo mondiale vinto da Francesco Bagnaia ha regalato alla VR46 Riders Academy il primo titolo in MotoGP, una grande emozione come spiega Alessio “Uccio” Salucci. “Per noi come accademia, un mondiale in MotoGP è davvero una grande cosa. Quando ripenso a quando abbiamo conosciuto Pecco, ai nostri inizi, è una soddisfazione enorme – ha sottolineato Salucci a speedweek.com. – Abbiamo iniziato nel 2013, allora c’era solo un gruppo di ragazzi che avevano la passione per il motociclismo. Ora vedere Pecco campione della MotoGP mi riempie di orgoglio”.
    “Orgoglioso di noi”
    Queste titolo potrebbe cambiare le prospettive future della VR46 Riders Academy. “Sono orgoglioso di questi ragazzi ma anche del nostro lavoro. Non abbiamo iniziato solo per divertimento, perché non si dovrebbero mai vedere cose come queste come un gioco, ma nessuno di noi avrebbe dovuto fare tutto questo. All’inizio, infatti, la priorità era quella di coltivare i giovani talenti italiani nelle piccole classi. Ma poi i ragazzi – purtroppo o per fortuna – sono diventati grandi e forti. Ed è successo quello che vediamo ora – ha aggiunto Uccio – Stiamo facendo molte riunioni interne e cercando di capire come andare avanti. Sicuramente vogliamo e continueremo a portare avanti il progetto di un’accademia e ad assumere giovani piloti in futuro”. LEGGI TUTTO