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    Ferrari, Binotto e il futuro: “Ho parlato con John Elkann”

    ABU DHABI – Mattia Binotto è intervenuto nella consueta conferenza stampa che ha aperto il sabato del weekend dell’ultimo Gran Premio della stagione 2022 di F1, quello di Abu Dhabi. Il team principal della Ferrari ha dovuto fare i conti con le domande dei giornalisti presenti riguardo il suo futuro, in seguito alle voci, subito smentite, di un suo addio dopo la gara che si correrà sul circuito di Yas Marina: “C’è molta passione attorno al mondo Ferrari, ma anche molte indiscrezioni. Non sta a me decidere sul mio futuro, ma dopo quello che è stato scritto ho parlato con il presidente John Elkann. Abbiamo discusso apertamente e abbiamo deciso di emettere il comunicato, in quanto le voci sono assolutamente infondate”.
    La Scuderia di Maranello è tornata protagonista quest’anno, e nonostante una seconda metà di 2022 negativa, Binotto rivendica quanto di buono è stato fatto: “Nessuno, a inizio stagione, avrebbe immaginato che saremmo potuti essere così veloci, soprattutto in termini di pole position. Abbiamo anche dei punti deboli, come il passo gara, ma ci stiamo lavorando. E quando avremo risolto ciò, anche scegliere le strategie durante la gara sarà più semplice. Ad ogni modo, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo principale, quello di tornare ad essere competitivi”, ha concluso. 

    Binotto su Vettel: “Non vincere fu un fallimento”
    Altro tema che aleggia sul weekend di Abu Dhabi è quello del ritiro di Sebastian Vettel, che ha rappresentato una fetta molto importante del recente passato anche della Ferrari. Riguardo il pilota tedesco, Binotto ha commentato: “Chiunque tifi Ferrari, è anche un tifoso di Vettel. Non vincere un titolo con Seb è stato un fallimento, per tutta la squadra. Annunciare il mancato rinnovo è stato il compito più difficile della mia carriera”. 
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    F1, GP Abu Dhabi, il commento di Sainz e Leclerc dopo le libere

    Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno commentato le prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale della Formula 1. “Saremo nella mischia e potremo giocarcela”, ha detto il pilota spagnolo, mentre il monegasco ha spiegato che “è sembrato che ci mancasse un po’ di passo”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 al femminile, nasce una scuola. Con dotazioni record

    TORINO – Il futuro comincia oggi, specialmente quello della Ferrari, perché mai come adesso è necessario un chiarimento su ruoli e obiettivi. Finire la stagione centrando il secondo posto nel Mondiale costruttori (davanti alla Mercedes) e portando Charles Leclerc al titolo (platonico) di vice campione del mondo, sarebbe una sorta di premio di consolazione, forse in grado di lenire i pesanti malumori che agitano la Scuderia. Ma il futuro non è solo Ferrari e non è solo circoscritto dagli attuali confini. La Formula 1 di Stefano Domenicali vuole essere più inclusiva e in questi giorni ha varanto un’importante iniziativa per favore la crescita del motorsport della componente femminile. Si tratta di un tema ricorrente, già la Fia aveva dato una sterzata in questo senso sotto la presidenza di Jean Todt e c’è tuttora un’iniziativa (insieme alla Ferrari) che promuove le giovani pilote.
    Costi sotto controllo
    Ora invece si sta parlando dell’iniziativa lanciata dagli organizzatori del Mondiale: nasce una Formula 1 Academy, categoria di piloti tutta al femminile che mira a sviluppare e preparare giovani donne pilota a crescere di livello e approdare a categorie come W Series, Formula 3, Formula 2 e Formula 1. L’Academy partirà nel 2023 e prevede una griglia di 15 vetture collegate con squadre già presenti in Formula 2 e Formula 3. Si gareggerà su sette round composti da tre gare, con un round che potrebbe svolgersi in un weekend di Formula 1. L’auto sarà una Tatuus T421 e il motore turbo (165 CV di potenza) sarà fornito da Autotecnica con gomme Pirelli (come nelle altre categorie): tutte e tre le aziende sono italiane. La Formula 1 sovvenzionerà ciascuna vettura con un budget di 150.000 euro (2,25 milioni di euro in totale) per contribuire a tenere i costi sotto controllo.
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    Superbike: Ducati in Australia per completare il capolavoro, in palio c’è il titolo costruttori

    ROMA – Nonostante il 2022 in casa Ducati sia già uno dei migliori anni di sempre, gli obiettivi da centrare non sono finiti. La casa di Borgo Panigale, infatti, è al comando della classifica costruttori di Superbike con 49 punti di vantaggio sulla Yamaha quando manca solo la tappa di Phillip Island da disputare in questo weekend. In caso di successo, il titolo dei costruttori si aggiungerebbe a quello dei piloti arrivato in Malesia con Alvaro Bautista e quello di Independent Rider vinto da Axel Bassani, oltre ai trionfi in MotoGP con Pecco Bagnaia, Marco Bezzecchi (rookie of the year) e nelle classifiche costruttori e team del Motomondiale.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Bautista carica la Ducati
    Il neo campione Alvaro Bautista ha parlato in vista della tappa in Australia: “Arriviamo all’ultima gara della stagione a Phillip Island, una delle piste più belle, non a caso tra le preferite di molti piloti. Allo stesso tempo, però, è una pista difficile, impegnativa, che non consente la minima distrazione. Arriviamo molto motivati dopo la vittoria del Campionato: la nostra mentalità non cambia. Spero di divertirmi molto e cercare di finire la stagione nel miglior modo possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dall’Igna carica la Ducati: “Non siamo ancora al massimo”

    ROMA – In casa Ducati è tutto pronto per la festa in programma il 15 dicembre in Piazza Maggiore a Bologna. Sarà un’occasione speciale per festeggiare un 2022 formidabile, con il direttore generale Luigi Dall’Igna che celebra ancora le vittorie. “Abbiamo sempre creduto nella vittoria di Pecco. Sono passati 15 anni dal primo titoli piloti Ducati, 50 dalla doppietta italiana di Agostini-MV Agusta e inoltre è il mio primo titolo piloti MotoGP, l’unico che mancava nella mia bacheca, una gioia da condividere con la mia famiglia”.
    “E’ la vittoria della Ducati”
    Una superiorità schiacciante quella del team di Borgo Panigale, che oltre a festeggiare è già proiettato al 2023. “Questa è la vittoria della Ducati nel suo insieme, con squadre e piloti sempre protagonisti. E non credo che abbiamo raggiunto il nostro massimo. Con otto piloti in pista possiamo continuare a fare progressi per la prossima stagione garantendo che ogni pilota possa essere competitivo come quest’anno”, così conclude Dall’Igna. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo conferma: “Io terzo pilota Red Bull? Stiamo parlando”

    ABU DHABI – Helmut Marko lo aveva affermato poco prima a “Sky Deutschland”, ma ora la conferma arriva direttamente dal pilota: Daniel Ricciardo è a un passo dall’approdo in Red Bull come terzo pilota nella stagione 2023 di Formula 1. Ai microfoni di “Sky Sport”, l’alfiere di McLaren ha commentato così le frasi del consigliere della scuderia di Milton Keynes: “Non c’è nulla di firmato ma stiamo parlando. Credo che ci stiamo avvicinando, quindi sì sono onesto, la situazione al momento è questa”. Poi, sull’affermazione di Marko, che dà già per fatto il suo arrivo: “Magari gli manco e si è sbilanciato”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Le parole di Ricciardo
    “Stiamo parlando seriamente, quando avrò firmato lo saprete di sicuro – ha aggiunto Ricciardo -. Questione di giorni o settimane? Può essere che arrivi presto la firma. Si sa come vanno queste cose, per ora non è tutto fatto, quindi non posso dirvi di più”. Infine, sul Gran Premio di Abu Dhabi in corso: “Un buon giro domani (in qualifica, ndr) sera potrebbe farmi felice”.

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    Superbike: la Ducati vola in Australia per il titolo costruttori

    ROMA – Il 2022 di Ducati è stato fin qui incredibile, ma gli obiettivi da centrare non sono ancora finiti. La casa di Borgo Panigale, infatti, è al comando della classifica costruttori di Superbike con 49 punti di vantaggio sulla Yamaha quando manca solo la tappa di Phillip Island da disputare in questo weekend. In caso di successo, il titolo dei costruttori si aggiungerebbe a quello dei piloti arrivato in Malesia con Alvaro Bautista e quello di Independent Rider vinto da Axel Bassani, oltre ai trionfi in MotoGP con Pecco Bagnaia, Marco Bezzecchi (rookie of the year) e nelle classifiche costruttori e team del Motomondiale.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    La carica di Bautista
    Il neo campione Alvaro Bautista ha parlato in vista della tappa in Australia: “Arriviamo all’ultima gara della stagione a Phillip Island, una delle piste più belle, non a caso tra le preferite di molti piloti. Allo stesso tempo, però, è una pista difficile, impegnativa, che non consente la minima distrazione. Arriviamo molto motivati dopo la vittoria del Campionato: la nostra mentalità non cambia. Spero di divertirmi molto e cercare di finire la stagione nel miglior modo possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dall’Igna: “Abbiamo sempre creduto alla possibilità di vincere”

    ROMA – Manca poco meno di un mese alla grande festa in programma il 15 dicembre in Piazza Maggiore a Bologna per festeggiare un clamoroso 2022 in casa Ducati, ma il direttore generale Luigi Dall’Igna è ancora in piena estasi. “Abbiamo sempre creduto nella vittoria di Pecco. Sono passati 15 anni dal primo titoli piloti Ducati, 50 dalla doppietta italiana di Agostini-MV Agusta e inoltre è il mio primo titolo piloti MotoGP, l’unico che mancava nella mia bacheca, una gioia da condividere con la mia famiglia”.
    “Non abbiamo raggiunto il nostro massimo”
    La tripletta Ducati ha dimostrato la superiorità della casa italiana rispetto a tutti gli altri team. “Questa è la vittoria della Ducati nel suo insieme, con squadre e piloti sempre protagonisti. E non credo che abbiamo raggiunto il nostro massimo. Con otto piloti in pista – conclude Dall’Igna – possiamo continuare a fare progressi per la prossima stagione garantendo che ogni pilota possa essere competitivo come quest’anno”. LEGGI TUTTO