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    MotoGP, Miller: “La decisione di passare da Ducati a KTM è mia”

    ROMA – Jack Miller ha parlato in maniera pienamente positiva dell’esperienza trascorsa in Ducati. Cinque anni in cui il pilota australiano è arrivato ai vertici della MotoGP, raggiungendo come miglior risultato il quarto posto del 2021. Un progresso sottolineato innanzitutto dal numero 43: “Gli anni in Ducati sono stati qualcosa che ha cambiato le regole del gioco per me e la mia carriera – le sue parole riportate da “Autosport” -. Prima di arrivare in Ducati, ho ottenuto una vittoria sul bagnato, ora abbiamo ottenuto qualcosa come 20 podi”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Miller
    “È stato un viaggio fantastico, ho imparato molto, ho provato così tante diverse configurazioni della moto a cui mi sento ancora legato – ha aggiunto Miller -. La decisione di passare in KTM alla fine è stata mia e solo mia. Ducati è stata la mia Casa negli ultimi cinque anni ed è triste finire, ma sono anche molto entusiasta del prossimo capitolo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Vinales elogia Aprilia: “Stanno costruendo un top team”

    ROMA – Maverick Vinales guarda con ottimismo alla stagione 2023 in MotoGP. Il pilota spagnolo, approdato nel 2021 in Aprilia dopo l’addio alla Yamaha, è reduce da una stagione positiva, per lui ma ancora di più per il suo team, che ha portato Aleix Espargaro al quarto posto nella classifica finale. In un’intervista ai microfoni di “Motorbikemag.es”, Vinales ha evidenziato quanto di buono fatto nel 2022, mostrandosi carico per il prossimo anno: “Sappiamo che verrà il nostro momento, che lo stiamo costruendo e che stiamo lavorando. Devi essere paziente. Non sono uno di quelli che hanno molta pazienza, ma è qualcosa che ho dovuto imparare e che continuo a fare. So che verrà il nostro momento e verrà il momento in cui vinceremo le gare”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Vinales
    “È un progetto a lungo termine, che richiede lavoro, lavoro e lavoro. Ho preso una moto che non si adatta perfettamente al mio stile, quindi devo prendere fiducia poco a poco – ha aggiunto Vinales, che ha poi parlato in vista del 2023 -. Per il prossimo anno hanno costruito un top team, il massimo che si può fare nel paddock, per darmi le migliori armi possibili”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Miller e l’addio a Ducati: “Ho deciso io”

    ROMA – “Gli anni in Ducati sono stati qualcosa che ha cambiato le regole del gioco per me e la mia carriera”. Jack Miller ha parlato in maniera pienamente positiva dell’esperienza trascorsa in Ducati. Cinque anni in cui il pilota australiano è arrivato ai vertici della MotoGP, raggiungendo come miglior risultato il quarto posto del 2021. Un progresso sottolineato innanzitutto dal numero 43: “Prima di arrivare in Ducati, ho ottenuto una vittoria sul bagnato – le sue parole riportate da “Autosport” -, ora abbiamo ottenuto qualcosa come 20 podi”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Il passaggio in KTM
    “È stato un viaggio fantastico, ho imparato molto, ho provato così tante diverse configurazioni della moto a cui mi sento ancora legato – ha aggiunto Miller -. La decisione di passare in KTM alla fine è stata mia e solo mia. Ducati è stata la mia Casa negli ultimi cinque anni ed è triste finire, ma sono anche molto entusiasta del prossimo capitolo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Valentino Rossi racconta: “L’Academy nata grazie a Simoncelli”

    ROMA – “L’Academy è nata da una decina di anni. E’ nato tutto casualmente con Marco Simoncelli, lui è stato il primo pilota dell’Academy anche se non esisteva ancora. Mi ha chiesto aiuto in un momento difficile, Marco era uno simpatico e dava gusto starci insieme”. Valentino Rossi ha raccontato, in una lunga intervista a “Geopop”, anche le tappe di formazione della VR46 Academy, che un mese fa con Pecco Bagnaia ha portato per la prima volta un suo pilota alla conquista del titolo di MotoGP. Prima ancora della fondazione ufficiale, il Dottore ha raccontato degli allenamenti con Marco Simoncelli, che hanno dato lo spunto per creare un gruppo folto e organizzato di piloti. “Abbiamo iniziato nel 2006/2007 – ha raccontato -, io correvo già da anni e mi sono detto che mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che mi faceva compagnia e allo stesso tempo, farlo con un pilota del Mondiale per fare a gara anche negli allenamenti, capire il livello e diventare più fortiGuarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La crescita dell’Academy
    “Dopo c’è stata la storia con Marco, abbiamo vinto i Mondiali e poi purtroppo c’è stato l’incidente – ha aggiunto Rossi -. Però, questa esperienza c’era piaciuta talmente tanto che insieme a Carlo, Uccio e Albi ci siamo detti di aiutare anche altri piloti. Però era una cosa che non aveva mai fatto nessuno e non sapevamo da dove iniziare. Poi è arrivato Morbidelli, mio fratello Luca e successivamente tutti gli altri. Ad un certo punto però, è nato un problema perché questi piloti sono diventati talmente forti che sono diventati miei rivali. Non l’avrei mai pensato, c’è sfuggita di mano la cosa. Ho allevato delle serpi in seno che appena hanno potuto, mi hanno battuto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Valentino Rossi: “Simoncelli è stato il primo pilota dell’Academy”

    ROMA – Valentino Rossi ha raccontato, in una lunga intervista a “Geopop”, anche le tappe di formazione della VR46 Academy, che un mese fa con Pecco Bagnaia ha portato per la prima volta un suo pilota alla conquista del titolo di MotoGP. Prima ancora della fondazione ufficiale, il Dottore ha raccontato degli allenamenti con Marco Simoncelli, che hanno dato lo spunto per creare un gruppo folto e organizzato di piloti: “L’Academy è nata da una decina di anni. E’ nato tutto casualmente con Marco Simoncelli, lui è stato il primo pilota dell’Academy anche se non esisteva ancora. Mi ha chiesto aiuto in un momento difficile, Marco era uno simpatico e dava gusto starci insieme. Abbiamo iniziato nel 2006/2007 – ha raccontato -, io correvo già da anni e mi sono detto che mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che mi faceva compagnia e allo stesso tempo, farlo con un pilota del Mondiale per fare a gara anche negli allenamenti, capire il livello e diventare più fortiGuarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il racconto di Rossi
    “Dopo c’è stata la storia con Marco, abbiamo vinto i Mondiali e poi purtroppo c’è stato l’incidente – ha aggiunto Rossi -. Però, questa esperienza c’era piaciuta talmente tanto che insieme a Carlo, Uccio e Albi ci siamo detti di aiutare anche altri piloti. Però era una cosa che non aveva mai fatto nessuno e non sapevamo da dove iniziare. Poi è arrivato Morbidelli, mio fratello Luca e successivamente tutti gli altri. Ad un certo punto però, è nato un problema perché questi piloti sono diventati talmente forti che sono diventati miei rivali. Non l’avrei mai pensato, c’è sfuggita di mano la cosa. Ho allevato delle serpi in seno che appena hanno potuto, mi hanno battuto”. LEGGI TUTTO

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    F1: Seidl in Alfa Romeo, Andrea Stella è il nuovo team principal di McLaren

    ROMA – Ora è ufficiale, Andrea Seidl lascia la McLaren e da gennaio diventerà il nuovo CEO dell’Alfa Romeo. Sarà lui a prendere il posto di Frederic Vasseur passato in Ferrari. “È fantastico entrare a far parte del Gruppo Sauber: si tratta di una squadra ricca di storia in F1 e di un’organizzazione che conosco molto bene grazie ai quattro anni in cui ho lavorato e vissuto a Hinwil. Non vedo l’ora di unirmi alla squadra – afferma Seidl – e di lavorare con tutti i colleghi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati insieme. Voglio inoltre ringraziare Finn Rausing e tutti i collaboratori del Gruppo Sauber per la loro scelta: non vedo l’ora di ripagare la loro fiducia con il mio lavoro”.
    Brown sceglie Stella
    Dopo l’addio di Seidl la scelta di Zak Brown è ricaduta su Andrea Stella, che passa da Executive Director Racing a Team Principal in F1. “Andrea è un membro di grande talento, esperienza e rispetto – spiega lo stesso Brown – con una solida esperienza di leadership e di successo in Formula 1”. Molto soddisfatto della nomina anche l’ingegnere italiano. “Mi sento privilegiato ad assumere il ruolo di Team Principal in McLaren. Sono grato a Zak e agli azionisti per la loro fiducia. Sono entusiasta per questo viaggio insieme a una squadra piena di talento, esperienza, spirito agonistico e dedizione. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con Lando e Oscar, per ottenere insieme grandi successi e godermi il viaggio”, conclude Stella.

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    Ferrari, chi è Vasseur: l’uomo di Leclerc e l’esperienza in Alfa Romeo

    ROMA – Ora è ufficiale: Frederic Vasseur è il nuovo team principal della Ferrari. Sarà lui a prendere il posto di Mattia Binotto, per guidare la scuderia di Maranello a un ulteriore step dopo un 2022 agrodolce in Formula 1, tra il ritorno nelle prime posizioni a un titolo sfumato comunque troppo in fretta. L’ingegnere francese è uno a cui sicuramente l’esperienza non manca: la sua carriera nel mondo del motorsport è iniziata quasi trent’anni fa, nel 1996, ben prima di approdare in F1, con la fondazione del team ASM, conquistando il titolo di Formula 3 nel 1998 con David Saelens e inaugurando una striscia di vittorie dal 2004 al 2007 in Formula 3 Euroserie.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    I traguardi con Leclerc
    Sempre in quegli anni, nel 2004, fonda il team ART con Nicolas Todt, arrivando nelle stagioni a venire a conquistare diversi titoli nelle categorie GP2 e GP3 (le future F2 e F3). Tra questi figurano anche quello di GP3 del 2016 con Charles Leclerc, che ritroverà proprio in Ferrari. Diversi i nomi illustri portati al trionfo nelle categorie minori, tra cui anche Valtteri Bottas, Lewis Hamilton e George Russell. Il rapporto con Leclerc prosegue anche in Formula 1 con Sauber, scuderia di cui Vasseur è stato team principal fino all’ultima stagione. Il monegasco ci ha corso nel 2018, chiudendo alla tredicesima posizione della classifica piloti.
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    F1: Andrea Stella nuovo team principal McLaren, Seidl approda in Alfa Romeo

    ROMA – Andrea Seidl è pronto a diventare da gennaio il nuovo CEO dell’Alfa Romeo. Il tedesco lascia la McLaren per prendere il posto di Frederic Vasseur approdato in Ferrari. “È fantastico entrare a far parte del Gruppo Sauber: si tratta di una squadra ricca di storia in F1 e di un’organizzazione che conosco molto bene grazie ai quattro anni in cui ho lavorato e vissuto a Hinwil. Non vedo l’ora di unirmi alla squadra – spiega Seidl – e di lavorare con tutti i colleghi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati insieme. Voglio inoltre ringraziare Finn Rausing e tutti i collaboratori del Gruppo Sauber per la loro scelta: non vedo l’ora di ripagare la loro fiducia con il mio lavoro”.
    Stella cambia ruolo
    Zak Brown ha scelto per la McLaren Andrea Stella, che passa da Executive Director Racing a Team Principal in F1. “Andrea è un membro di grande talento, esperienza e rispetto – dichiara Brown – con una solida esperienza di leadership e di successo in Formula 1”. Molto soddisfatto della nomina anche l’ingegnere italiano. “Mi sento privilegiato ad assumere il ruolo di Team Principal in McLaren. Sono grato a Zak e agli azionisti per la loro fiducia. Sono entusiasta per questo viaggio insieme a una squadra piena di talento, esperienza, spirito agonistico e dedizione. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con Lando e Oscar, per ottenere insieme grandi successi e godermi il viaggio”, queste le parole di Stella.

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