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    F1 Ferrari, Binotto out: dimissioni imminenti

    ROMA – L’avventura di Mattia Binotto come team principal della Ferrari in Formula 1 è davvero ai titoli di coda. A due settimane dalle indiscrezioni che davano l’ingegnere italiano via da Maranello, la situazione sembra essere andata ulteriormente verso questa direzione, tanto che si attende solamente l’annuncio ufficiale dalla casa emiliana, pronta a cambiare team principal. In Ferrari, infatti, avrebbero accettato la decisione di dimettersi da parte di Binotto, ma per formalizzare la separazione va trovato un accordo sulla buonuscita.Guarda la galleryBinotto via dalla Ferrari? Sui social si scatena l’ironia
    Il sostituto
    Nelle scorse settimane il nome più caldo per sostituire Binotto era quello di Frederic Vasseur, il quale attualmente ricopre lo stesso ruolo all’Alfa Romeo. La smentita della Ferrari, arrivata poche ore dopo l’uscita delle indiscrezioni, aveva calmato almeno in parte le acque in vista dell’ultimo appuntamento stagionale ad Abu Dhabi, per evitare di influenzare l’ambiente quando mancava ancora un weekend al termine del Mondiale. Adesso, però, appare davvero imminente la separazione tra Binotto e la scuderia di Maranello.
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    Petrucci in Superbike con Ducati: correrà nel team Barni

    ROMA – Ora è ufficiale: Danilo Petrucci correrà in Superbike con Ducati. Il pilota ternano, che nel 2022 ha disputato il campionato MotoAmerica, nella prossima stagione sarà nel Mondiale delle derivate di serie con il team Barni, che ha annunciato ufficialmente l’ingaggio dell’ex MotoGP, il quale monterà sulla V4 R. “Sono molto contento di essere tornato da Barni, quella del 2011 è stata una delle mie migliori stagioni di sempre, ma soprattutto non potevo dire di no alla possibilità di correre nel mondiale Superbike con una moto molto competitiva. È un campionato che non ho mai fatto e non vedo l’ora di misurarmi in pista. Voglio ringraziare tutto il team Barni per avermi dato questa opportunità e tutte le persone che hanno reso possibile questo accordo”, le parole di Petrucci subito dopo l’accordo.
    Un nuovo inizio per Petrucci
    Riparte quindi dalla Superbike la carriera di Danilo Petrucci che, dopo l’addio alla MotoGP, aveva provato l’esperienza Oltreoceano. Un ritorno al passato per il ternano, riaccolto a braccia aperte da Marco Bernabò, team manager di Barni: “Sono contento di poter riabbracciare Danilo e di riaverlo in squadra. Come sempre ci impegneremo al massimo per mettere il pilota nelle condizioni di essere competitivo. Le sue qualità non si discutono. Sappiamo che ci sarà tanto lavoro da fare perché ci confronteremo con piloti che hanno molta più esperienza di lui in Superbike, ma con la sua motivazione e il nostro lavoro sappiamo che si può far bene. Il mio ringraziamento a tutti gli sponsor e a Ducati”, ha concluso Bernabò.  LEGGI TUTTO

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    Le penalità: Gasly, Stroll, l’Alpine e un sistema da ritoccare

    TORINO – Perdere i punti sulla patente è una grande seccatura. Per i piloti di Formula 1, prendere penalità sulla Superlicenza è più o meno la stessa cosa. Quando si arriva a 12 punti scatta una gara di sospensione. Anni fa, quando venne introdotta la norma, saltare una gara pareva una pena enorme. Oggi, nell’era del covid (anni di pandemia e anni di post pandemia, poco importa) in tanti sono stati costretti a saltare una o più gare. Ovvio, nessuno è mai stato contento per questo, dal momento che nessun pilota suol cedere il volante, e qualche volta i sostituti hanno corso così bene (vedasi Russell l’anno scorso in Bahrain o Hulkenberg quest’anno al posto del contagiato Vettel) che ne hanno tratto vantaggio per la carriera. I punti di penalità hanno una durata annuale, calcolata sull’anno “mobile” (cioè da quando è stata presa la prima), e dunque passano da un Mondiale all’altro.
    La ripicca in Giappone
    Il pilota più a rischio penalità è attualmente il francese Pierre Gasly, che ha appena lasciato il pianeta Red Bull (sponda AlphaTauri) per passare all’Alpine. Ha già 10 punti e i primi verranno cancellati solo dopo 7 gare. Da qui a dire che Gasly dovrà correre alzando il piede dell’acceleratore ce ne passa, ovviamente. Ma certamente un condizionamento ce l’avrà, fino a quando non si sentirà libero di correre come sempre. Lui stesso, raccogliendo il consenso di altri colleghi, ha chiesto una revisione del sistema di attribuzione delle penalità, perché se si va a leggere il rapporto della Fia, si scopre che una volta è stato punito per superamento dei track limits (obiettivamente un peccato veniale che, secondo buon senso, dovrebbe essere azzerato a fine anno), un’altra per il controverso episodio accaduto In Giappone (nella sostanza aveva ragione lui, ha pure ricevuto un cartellone pubblicitario in faccia, le penalità sono sembrate una ripicca più che una punizione). Stroll e Albon sono altri piloti che hanno molte penalità, i ferraristi quasi nessuna (Leclerc 1 punto, Sainz 0). Ma certamente qualche aggiustamento al sistema sarà da apportare.
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    F1: Wolff apre a Schumacher in Mercedes

    ROMA – “Mick è vicino al nostro cuore per Michael e tutta la famiglia Schumacher. Ralf ha corso per noi a lungo nel DTM, suo figlio corre su Mercedes nel GT. È un ragazzo intelligente, di buone maniere e ha avuto molto successo nelle categorie junior”. Toto Wolff apre la porta a Mick Schumacher. Il team principal di Mercedes, a pochi giorni dal termine della stagione di Formula 1, non ha escluso un arrivo del classe 1999 tedesco per il prossimo anno nella scuderia britannica, dove andrebbe in pista come terzo pilota.
    Niente di fatto
    Dopo il divorzio dalla Haas, che ha preferito Nico Hulkenberg per la stagione 2023, Mick Schumacher potrebbe quindi approdare in Mercedes come terzo pilota. “Crediamo di poterci prendere cura di lui se dovesse concretizzarsi la situazione, con qualcuno che si adatta alla squadra – ha aggiunto Wolff, come riportato dal sito ufficiale della Formula 1 -. Però non c’è ancora nulla di fatto, non siamo nemmeno vicini a una qualsiasi condizione. Lo dico apertamente perché ritengo che lui sia adatto e noi abbiamo bisogno di realizzare questa cosa. Se lo vorrà lui, se lo vorrà Sabine (la sua manager, ndr), poi vedremo dove ci porterà”, conclude.

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    MotoGP: annunciata la serie su Marquez, ecco dove sarà visibile

    ROMA – Un trailer ha annunciato l’uscita per il mese di febbraio di una serie dedicata a Marc Marquez. Il docu-film in onda su Amazon Prime ripercorre le tappe del recupero dall’infortunio dello spagnolo della Honda fino al centesimo podio conquistato in Australia. La serie è prodotta da Fast Brothers in collaborazione con Red Bull Media House, TBS e Dorna e durerà cinque episodi. Non è la prima volta per Amazon nel mondo della MotoGP: lo scorso marzo sempre sulla stessa piattaforma è stato presentato in anteprima “MotoGP Unlimited”.
    “Un viaggio difficile”
    Marquez ha celebrato l’uscita della serie così. “È stato un viaggio difficile con un solo obiettivo, tornare ai massimi livelli. Ne vale la pena? Per me sì. ALL IN”. Il comunicato stampa ufficiale di presentazione parla invece di “un accesso finora unico, il lato più personale di Marc: i rischi di sottoporsi a un intervento chirurgico, la sofferenza, il sostegno della sua famiglia ma soprattutto la sua capacità di superare le avversità, l’emozione di sentirsi di nuovo un pilota e di salire su un podio. Ripercorre anche alcuni dei momenti chiave della sua carriera, quelli che hanno reso Marc Marquez uno dei migliori piloti della storia”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff apre la porta a Mick Schumacher: “Adatto a Mercedes”

    ROMA – Toto Wolff, team principal Mercedes, è pronto ad accogliere Mick Schumacher come terzo pilota della casa della Stella per il 2023 garantendo così al giovane pilota tedesco di rimanere nel giro della Formula 1. “Mick è vicino al nostro cuore per Michael o tutta la famiglia Schumacher. Ralf ha corso per noi a lungo nel DTM, suo figlio corre su Mercedes nel GT. È un ragazzo intelligente, di buone maniere e ha avuto molto successo nelle categorie junior”, le sue parole riportate dal sito ufficiale della Formula 1.
    Una possibilità per Mick
    Dopo il divorzio dalla Haas, che gli ha preferito Nico Hulkenberg per la prossima stagione, il figlio del sette volte campione del mondo potrebbe quindi accasarsi alla Mercedes come pilota di sviluppo. Una possibilità non ancora concreta ma che Toto Wolff non esclude: “Crediamo di poterci prendere cura di lui se dovesse concretizzarsi la situazione, con qualcuno che si adatta alla squadra. Però non c’è ancora nulla di fatto, non siamo nemmeno vicini a una qualsiasi condizione. Lo dico apertamente perché ritengo che lui sia adatto e noi abbiamo bisogno di realizzare questa cosa. Se lo vorrà lui, se lo vorrà Sabine (la sua manager, ndr), poi vedremo dove ci porterà”, conclude Wolff.

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    MotoGp, Amazon Prime annuncia una serie su Marc Marquez

    ROMA – Con la messa in onda del trailer, Amazon Prime annuncia l’uscita per il mese di febbraio di una serie dedicata a Marc Marquez. Il docu-film racconta il recupero dall’infortunio dello spagnolo della Honda fino al centesimo podio conquistato in Australia. La serie di cinque episodi è prodotta da Fast Brothers in collaborazione con Red Bull Media House, TBS e Dorna. Non è il primo progetto di Amazon che riguarda il mondo delle due ruote: lo scorso marzo sempre sulla stessa piattaforma è stato presentato in anteprima “MotoGP Unlimited”.
    Una serie molto personale
    Marquez annunciando l’uscito della serie ha scritto. “È stato un viaggio difficile con un solo obiettivo, tornare ai massimi livelli. Ne vale la pena? Per me sì. ALL IN”. Il comunicato stampa ufficiale di presentazione parla di “un accesso finora unico, il lato più personale di Marc: i rischi di sottoporsi a un intervento chirurgico, la sofferenza, il sostegno della sua famiglia ma soprattutto la sua capacità di superare le avversità, l’emozione di sentirsi di nuovo un pilota e di salire su un podio. Ripercorre anche alcuni dei momenti chiave della sua carriera, quelli che hanno reso Marc Marquez uno dei migliori piloti della storia”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen e quell’errore di Leclerc: “Lì ho capito che potevo vincere”

    ROMA – Max Verstappen ha parlato della Ferrari in un’intervista ai microfoni di “Viaplay”, in cui ha ripercorso alcuni momenti della stagione 2022 di Formula 1. Il pilota olandese non si è risparmiato nel commentare il Mondiale a due facce della scuderia di Maranello, che ha concluso al secondo posto il campionato costruttori e quello piloti con Charles Leclerc. “La Ferrari ha iniziato molto bene, ma nel corso del 2022 hanno commesso diversi errori – ha detto -. Una cosa di cui noi abbiamo approfittato, soprattutto dopo che nei primi tre GP aveva fatto fatica a trovare il bilanciamento ideale con la macchina. Evidentemente, la pressione ricaduta su di loro non è stata gestita al meglio e quello che è accaduto in pista è stata solo una conseguenza”.
    Le parole di Verstappen
    Verstappen è poi tornato sull’incidente di Charles Leclerc, finito a muro durante il Gran Premio di Francia. Il monegasco ha definito l’errore di Le Castellet come uno dei momenti cruciali del 2022, ma anche lo stesso Verstappen ha ritenuto fondamentale la tappa francese: “Per me è stato un segnale, da quel momento mi sono detto che possiamo fare la differenza”.
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