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    Ferrari: Leclerc e Sainz provano le gomme da pioggia a Fiorano

    ROMA – Non è ancora finito il 2022 della Ferrari. Nonostante la conclusione del Mondiale di Formula 1 già diverse settimane fa, a Maranello proseguono i lavori in vista della prossima stagione. Sul circuito di Fiorano, Charles Leclerc e Carlos Sainz sono scesi in pista per effettuare dei test sulle gomme Pirelli da bagnato, come già preannunciato nelle scorse settimane.
    I test di Fiorano
    E’ cominciata nella mattina di martedì 6 dicembre la due giorni che vedrà Leclerc e Sainz provare gli pneumatici “Rain” in vista del 2023. A testimoniarlo le immagini pubblicate sui social dalla stessa Ferrari. Nella prossima stagione il Cavallino tenterà nuovamente l’assalto ai titoli piloti e costruttori, dopo essere stata in lotta solo per parte del campionato. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Honda deve fare come Ducati”

    ROMA – Nell’ultimo anno sono stati tanti i messaggi lanciati da Marc Marquez alla Honda, reduce da una stagione complicatissima in MotoGP e bersaglio di critiche continue dai suoi stessi piloti. Tra questi, anche il fratello di Marc, Alex Marquez, che ha lasciato la casa giapponese a fine 2022 per correre con Ducati nel team Gresini. Il numero 93 è tornato a parlare delle difficoltà della Honda ai microfoni di “As”: “Il carattere della moto è cambiato molto, e per il mio stile è peggiorato. Mi sento a disagio”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Marquez
    “Forse una moto ‘alla Marquez’ per il vecchio Marquez, ora non farebbe al caso mio – ha aggiunto Marquez -. Le moto prima erano molto basse e corte, ora stanno diventando alte e lunghe. La strada da seguire è quella di costruire una moto costante su tutte le piste, come la Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini respinge gli attacchi: “Ducati team migliore”

    ROMA – Il dominio della Ducati nella stagione MotoGP appena terminata è sempre al centro delle polemiche. Come nel caso di Aleix Espargaro che ha definito “frustrante” la superiorità numerica, e non solo, della scuderia italiana. Ad elogiare l’operato della scuderia di Borgo Panigale interviene Luca Marini, che con l’occasione risponde anche allo spagnolo dell’Aprilia. “Nel mondo delle corse è sempre andata così. La Honda ha dominato per dieci anni- sottolinea a Speedweek.com – e non ho mai sentito nessuno lamentarsi. E’ tutta una questione di soldi da investire e di chi esegue il lavoro migliore per crescere”.
    “Ecco la differenza”
    Numeri straordinari quelli raccolti in Ducati nel 2022: 32 podi conquistati con sette piloti diversi, 12 vittorie e 16 pole position in 20 gare. “In Ducati abbiamo tanti piloti veloci, gli ingegneri migliori, la moto più veloce e questo fa sicuramente la differenza. L’Aprilia ha già fatto grandi passi in avanti e Aleix – conclude Marini – deve essere felice del suo percorso di ciò che ha adesso a disposizione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez e i problemi della Honda: “Dobbiamo fare come Ducati”

    ROMA – “Il carattere della moto è cambiato molto, e per il mio stile è peggiorato. Mi sento a disagio”. Nell’ultimo anno sono stati tanti i messaggi come questo lanciati da Marc Marquez alla Honda, reduce da una stagione complicatissima in MotoGP e bersaglio di critiche continue dai suoi stessi piloti. Tra questi, anche il fratello di Marc, Alex Marquez, che ha lasciato la casa giapponese a fine 2022 per correre con Ducati nel team Gresini.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sulla Ducati
    “Forse una moto ‘alla Marquez’ per il vecchio Marquez, ora non farebbe al caso mio – ha aggiunto Marquez ai microfoni di “As” -. Le moto prima erano molto basse e corte, ora stanno diventando alte e lunghe. La strada da seguire è quella di costruire una moto costante su tutte le piste, come la Ducati”. LEGGI TUTTO

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    Anche Lorenzo celebra Valentino Rossi: “Ha aiutato tutta la MotoGP”

    ROMA – “La figura di Valentino Rossi ha aiutato molto lo sport in termini di popolarità. Questo è innegabile”. Anche Jorge Lorenzo ha evidenziato la grandezza di Valentino Rossi in MotoGP. Il pilota spagnolo, uno dei numerosi rivali che hanno dato battaglia al Dottore nella sua lunga carriera, ha parlato dell’importanza del numero 46 per il Motomondiale in un’intervista ai microfoni di “Motorbike Magazine”. “I grandi rivali di Valentino Rossi hanno beneficiato della sua popolarità – ha detto -, perché essendo il più grande rivale ha trasferito parte dell’attenzione anche su di noi. Inoltre avevamo un carattere forte e diverso da quello di Valentino. Quindi c’erano sempre diversi caratteri differenziati, con la nostra personalità molto marcata”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sulla MotoGP di oggi
    “A parte Marquez, che ha molta personalità, e Quartararo, un po’ meno, vedo una certa mancanza di quel carisma o carattere marcato che c’era prima – ha aggiunto Lorenzo -. Non mi sono ancora abituato a questi nuovi nomi, o forse non c’è un dominatore come prima. Ricordo che quando Schumacher non era in F1 non era la stessa cosa, perché era un grande dominatore; quando mancava Michael Jordan nel basket, anche quando mancheranno Messi e Cristiano Ronaldo ci sarà una certa flessione”. LEGGI TUTTO

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    Tra Perez e Ricciardo è già sfida alla Red Bull

    TORINO – La Red Bull ha precisato quali saranno i compiti di Daniel Ricciardo nel corso della prossima stagione. Pilota di riserva, ma non presente a tutte le gare, visto che ha manifestato l’intenzione di prendersi un po’ di riposo dalla Formula 1. E poi simulatore, ovviamente, e tanti impegni promozionali. Inoltre – ha spiegato sempre il Team Principal della red Bull – “aiuterà nello sviluppo della vettura, assistendo il team con la sua esperienza e la sua conoscenza”. In pratica, cosa significa tutto questo (a parte il lavoro al simulatore, che non ha bisogno di spiegazioni)? Suona un po’ strano che ci voglia un pilota del calibro di Ricciardo (seppure reduce da una parentesi disastrosa in McLaren) per le attività di marketing e promozione…
    Il rischio per Checo
    La sensazione è che, invece, si voglia poco alla volta puntare al pieno recupero di un pilota di valore per tenerlo pronto al posto di Sergio Perez. Il messicano (detto Checo) questo rischio (rischio per lui, s’intende) l’ha colto subito e certo non è rimasto bene impressionato. A parte qualche screzione con Verstappen (ma quelle sono cose che vanno e vengono, i piloti litigano e fanno pace continuamente) è proprio il rendimento di Perez – giudicato altalenante – che non ha convinto sino in fondo. E tuttavia, una squadra costruita si misura per un solo pilota e che ha vinto tre titoli in due anni (due piloti e uno costruttori), non ha bisogno né di un giovane arrembante, né di una seconda guida che faccia ombra all’olandese. Gli serve un pilota veloce, costante, bravo in qualifica, esperto in gara. L’identikit perfetto di Ricciardo, se riuscirà a ritrovare lo smalto perduto. Ovvio che Perez sia preoccupato, sarebbe strano il contrario.
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    F1, Hamilton: “Sono un bersaglio per alcuni piloti”

    ROMA – “Mi sento un bersaglio per alcuni piloti. Basta ascoltare le dichiarazioni sul mio conto fatte da certi individui o il modo con cui gli stessi si comportano quando si trovano vicino a me nei circuiti”. Lewis Hamilton ha parlato così del rapporto con alcuni colleghi nel paddock della Formula 1. Il pilota britannico, intervistato ai microfoni di “Channel 4”, ha chiuso al sesto posto la classifica del Mondiale 2022 dietro alla Ferrari di Carlos Sainz. “Non so spiegare il motivo esatto di questo comportamento. Penso sia dettato dall’esperienza e dal successo avuto nello sport. Del resto, quando ho esordito in F1, i più vincenti erano i bersagli e il mio obiettivo era batterli”.
    Su Verstappen
    Dopo aver perso il Mondiale 2021 all’ultimissima gara, stavolta Hamilton non è stato mai in lotta per il titolo vinto nuovamente da Max Verstappen: “Non è stato facile assistere al suo dominio, specialmente vedendo quel numero uno grosso – ha affermato il britannico -. È stato brutto vederlo vincere quasi ogni gara. Mi sarebbe piaciuto essere davanti e combattere”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Luis Enrique esalta Marquez: “Sportivo esemplare”. E il pilota ringrazia

    ROMA – Marc Marquez, nonostante un 2022 sottotono, con il pilota spagnolo che ha chiuso la stagione con un anonimo 12esimo posto, frutto di tantissime cadute, e un solo podio, quello ottenuto nel GP d’Australia, rimane uno dei big della MotoGP. Nonostante gli ultimi anni, però, Marc Marquez rimane sempre un esempio, come sottolineato dal tecnico della Spagna, Luis Enrique che, impegnato ai mondiali in Qatar, ha trovato il tempo di elogiare il pilota della Honda. “Márquez è un esempio di cosa significhi essere uno sportivo di alto livello; nonostante tutte le operazioni subite e gli infortuni, ogni volta che gareggia lo fa al massimo.Non l’ho mai sentito lamentarsi o piangere, è una bestia competitiva, un esempio nella buona e nella cattiva sorte. È ancora il migliore ed è il migliore anche in termini di superamento delle difficoltà. E se non è così, non importa. Quando dai il 100% come fa Marc Márquez, è sempre fantastico”, le sue parole nell’ormai consueto appuntamento del tecnico iberico sui social.
    Il pilota della Honda risponde a Luis Enrique
    Parole, quelle di Luis Enrique, che non hanno lasciato indifferente il campione della Honda che, su Twitter, ha voluto ripostare il video ringraziandolo e sottolineando come “l’ammirazione sia reciproca”. Oltre a questo, poi, Marquez ha incoraggiato le Furie Rosse in vista della sfida che potrebbe far ritornare la Spagna tra le prime otto nazionali al mondo per la prima volta dal 2010, anno in cui gli iberici vinsero il titolo, sperando di poter replicare quell’impresa. LEGGI TUTTO