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    F1: Hamilton riceve il premio “Azione dell’anno” 2022

    ROMA –  Lewis Hamilton ha ricevuto il premio “Azione dell’anno” per il Mondiale 2022 di Formula 1. Al pilota della Mercedes è stato riconosciuto il doppio sorpasso effettuato sulla Ferrari di Charles Leclerc e sulla Red Bull di Sergio Perez nel Gran Premio della Gran Bretagna, disputatosi la scorsa estate. La gara di Silverstone è stata vinta da Carlos Sainz, che ha conquistato così il suo primo successo in F1.
    Verso il 2023
    Nel 2023, però, l’obiettivo di Hamilton sarà quello di tornare a lottare costantemente per la vittoria delle gare e, soprattutto, per il titolo, come affermato dallo stesso pilota in un post di pochi giorni fa sui social: “Sono sicuro di parlare a nome di tutti noi quando dico che sono felice che la stagione sia giunta al termine. Non mi mancherà! Voglio comunque ringraziare la mia squadra per il duro lavoro svolto quest’anno. Attraverso tutto questo, siamo andati avanti e abbiamo imparato molto: un lavoro che ci farà tornare al top l’anno prossimo. Non ho dubbi che torneremo migliori. Torneremo. Tornerò”. LEGGI TUTTO

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    100 km dei Campioni: Marini vince la gara del day-1

    ROMA – Luca Marini apre con un successo la 100 km dei Campioni 2022, il tradizionale evento organizzato da Valentino Rossi al suo Ranch di Tavullia. Il pilota classe 1997 ha vinto la gara “Americana”, che ha chiuso il day-1 nella casa del fratello Valentino. In attesa della vera e propria gara prevista domenica, dopo le modifiche del programma per maltempo. Il campion e del mondo della MotoGP Pecco Bagnaia, invece, è sceso in pista con il numero 1, che nel Motomondiale è riservato ai campioni in carica.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    La gioia di Marini 
    “Penso di aver vinto un altro prosciutto o qualche altra salsiccia, che di inverno fa sempre comodo – ha esordito scherzando Marini dopo la vittoria -. Scherzi a parte, è sempre una grandissima emozione, ed è bello riuscirsi a confermare ogni anno. L’Americana di oggi è stata molto difficile perché ogni sabato al Ranch il livello si alza sempre di più”. LEGGI TUTTO

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    F1, doppio sorpasso su Leclerc e Perez: è di Hamilton il premio “Azione dell’anno” 2022

    ROMA –  Va a Lewis Hamilton il premio di “Azione dell’anno” per il Mondiale 2022 di Formula 1. Al pilota della Mercedes è stato riconosciuto il doppio sorpasso effettuato sulla Ferrari di Charles Leclerc e sulla Red Bull di Sergio Perez nel Gran Premio della Gran Bretagna, disputatosi la scorsa estate. La gara di Silverstone è stata vinta da Carlos Sainz, che ha conquistato così il suo primo successo in F1.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Voglia di rivalsa
    Nel 2023, però, l’obiettivo di Hamilton sarà quello di tornare a lottare costantemente per la vittoria delle gare e, soprattutto, per il titolo, come affermato dallo stesso pilota in un post di pochi giorni fa sui social: “Sono sicuro di parlare a nome di tutti noi quando dico che sono felice che la stagione sia giunta al termine. Non mi mancherà! Voglio comunque ringraziare la mia squadra per il duro lavoro svolto quest’anno. Attraverso tutto questo, siamo andati avanti e abbiamo imparato molto: un lavoro che ci farà tornare al top l’anno prossimo. Non ho dubbi che torneremo migliori. Torneremo. Tornerò”.
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    Comincia la 100 km al Ranch di Valentino Rossi: a Marini la gara del day-1

    ROMA – E’ Luca Marini ad aggiudicarsi la prima giornata della 100 km dei Campioni, il tradizionale evento organizzato da Valentino Rossi al suo Ranch di Tavullia. Il pilota classe 1997 ha vinto la gara “Americana”, che ha chiuso il day-1 nella casa del fratello Valentino. In attesa della vera e propria gara prevista domenica, dopo le modifiche del programma per maltempo. Il campion e del mondo della MotoGP Pecco Bagnaia, invece, è sceso in pista con il numero 1, che nel Motomondiale è riservato ai campioni in carica.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Le parole di Marini
    “Penso di aver vinto un altro prosciutto o qualche altra salsiccia, che di inverno fa sempre comodo – ha esordito scherzando Marini dopo la vittoria -. Scherzi a parte, è sempre una grandissima emozione, ed è bello riuscirsi a confermare ogni anno. L’Americana di oggi è stata molto difficile perché ogni sabato al Ranch il livello si alza sempre di più”. LEGGI TUTTO

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    Binotto-Ferrari, da Elkann a Leclerc: tutti i motivi dell’addio

    Dopo la vittoria di Charles Leclerc in Australia (terza gara della stagione, secondo centro del ferrarista dopo il successo nella prova inaugurale in Bahrain) nessuno avrebbe pensato – o forse nemmeno avrebbe potuto pensare – che a fine stagione si scatenasse l’inferno a Maranello. Né che Mattia Binotto, l’uomo che – pur con varie difficoltà – aveva traghettato la Ferrari dalle secche del post-Vettel sino al secondo posto del Mondiale, si sedesse alla scrivania per scrivere la lettera di dimissioni. Invece è accaduto. La stagione è proseguita sino a metà estate con una appassionante testa a testa tra il pilota monegasco e Max Verstappen, ma alla fine il pilota olandese e la Red Bull sono riusciti a prevalere senza se e senza ma. Il che ha dato la stura ai malumori.

    Le dimissioni una strada obbligata

    Leclerc deluso

    Attenzione: non si parla di qualche mal di pancia serpeggiante dentro alla Ferrari (ci lavorano centinaia di persone, è naturale che qualcuno non sia contento), ma del senso di delusione che si è impadronito di Charles Leclerc. Deluso, il monegasco, per non avere avuto un’auto competitiva lungo tutto il campionato e deluso soprattutto del fatto di non essere mai riuscito a ottenere lo status di prima guida. Non nel contratto (normale, non c’è mai una clausola di questo tipo), ma nemmeno in pista. A parte questo, ha pesato una certa distanza – più o meno reale, comunque percepita come tale da Binotto – da parte dei vertici aziendali, a cominciare dal presidente John Elkann. Quando quest’insieme di voci, illazioni e pettegolezzi è sfociato in una tempesta mediatica che s’è abbattuta tra il GP del Brasile e quello di Abu Dhabi, la Ferrari se l’è cavata con la smentita formale di qualsiasi ipotesi di siluramento di Binotto. Il minimo sindacale, diciamo.

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    Dimissioni di Binotto strada obbligata, ma ora alla Ferrari si apre un vuoto

    TORINO – Alla fine, l’unica possibilità rimasta erano le dimissioni. E Mattia Binotto le ha rassegnate. Ora sta trattando l’uscita dalla Ferrari ed è chiaro che l’annuncio dell’addio è solo una questione di tempo. Certo, in linea teorica esiste sempre l’opzione “dimissioni respinte”, ma non sembra essere questo il caso. I dirigenti della Ferrari – a cominciare dal presidente John Elkann – non sono soddisfatti dell’esito del Mondiale. Arrivare secondi non è l’obiettivo che la Scuderia possa avere, ma se si guarda al bilancio del 2022 appena concluso e lo si confronta con quello delle stagioni precedenti, ci sarebbero motivi di soddisfazione e anche di ottimismo. Ma tant’è, si è giunti a un punto da cui è difficile tornare indietro, perché la fiducia sembra essere definitivamente venuta a mancare. Binotto ha interpretato una certa distanza presidenziale, dopo la tempesta mediatica seguita al GP del Brasile, come un pesante segnale negativo. E non ha voluto attendere di essere logorato da settimane di voci, di illazioni, di ipotesi sul futuro suo e della sua squadra.

    Il primo esemplare della Ferrari 2023

    Viene da chiedersi se in questo momento, ovvero nelle settimane in cui si sta mettendo a punto il progetto 2023 e si va verso la realizzazione del primo esemplare della nuova monoposto, giorni di lavoro intenso e a volte frenetico, privarsi del responsabile principale sia una mossa giusta oppure avventata. Ma questo punto non sembra più essere un tema in discussione. Sullo sfondo, comunque, rimangono i problemi da risolvere (affidabilità e capacità di sviluppo lungo la stagione ) e quelli irrisolti (le gerarchie tra i due piloti, con Charles Leclerc che certamente non è soddisfatto e Carlos Sainz che coltiva ambizioni in grande). Trovare un equilibrio tra queste istanze non sarà un’impresa facile, né comporterà tempi brevi per chiunque sia chiamato al posto di Binotto. Non resta che attendere la stagione 2023: solo i risultati in pista daranno un giudizio inequivocabile sulle decisioni di queste ore.

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    MotoGP, Alex Marquez e la stoccata alla Honda: “Ducati ha cose che non trovavo”

    ROMA – Il 2023 sarà un anno particolare per Alex Marquez, che correrà per la prima volta con la Ducati. Lo spagnolo ha avuto una buona prima impressione dalla nuova moto ed è sempre più impaziente di iniziare la nuova avventura. “Il primo test di Valencia è stato una cosa strana. Hai avuto la stessa moto per tre anni e la posizione è molto diversa, non è la tua, ma a parte le sensazioni guardo i tempi. Mettere a segno quei parziale con una moto nuova, in sei giri, è stato qualcosa che mi ha sorpreso, la sensazione è stata davvero positiva”.
    “Honda? Dico la mia”
    Per Marquez dovrà essere l’anno del salto di qualità, soprattutto dopo un finale amaro in Honda. “Non hanno ottenuto da me quanto avrebbero potuto o io non li ho aiutati abbastanza, ma anche perché non mi hanno dato nulla. Mi sono sentito un po’ fuori posto alla Honda. Per quanto riguarda la mia stagione non mi pongo un obiettivo in termini di posizione. Alla fine, se mi diverto i risultati arrivano. So inoltre che devo migliorare nelle qualifiche, che sono metà di una gara in MotoGP”, così conclude lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, le parole di Vigna che tornano d’attualità

    Le parole di Vigna

    “L’ho detto in occasione dell’ultima trimestrale – aveva detto Vigna -, non sono soddisfatto del secondo posto perché il secondo è il primo dei perdenti. Abbiamo fatto dei progressi, quindi sono soddisfatto dei progressi fatti, non sono soddisfatto del secondo posto. Credo che il team abbia le carte in regola per poter migliorare nel tempo”. LEGGI TUTTO