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    F1, Ferrari: Vasseur sempre più vicino, la decisione entro il 2022

    ROMA – In casa Ferrari sembra ormai fatta per il dopo Binotto. La scelta della scuderia di Maranello, dopo le dimissioni dell’ormai ex team principal italiano, sembra esser ricaduta su Frederic Vasseur. Le ultimi voci arrivano dalla Germania e in particolar modo dal sito F1-Insider, che ha sottolineato come manchi solo l’ufficialità per l’arrivo dell’ingegnere francese alla Rossa con l’annuncio che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
    “Annuncio previsto per fine 2022”
    La dirigenza della Ferrari dopo aver vagliato varie opzioni e incassato alcuni rifiuti come quelli di Horner e Seidl ha scelto l’ex team principal dell’Alfa Romeo che “sarà il prossimo team principal della Ferrari, con l’annuncio che arriverà già entro la fine del 2022”. Infatti Binotto resterà in carica fino al 31 dicembre, per poi cedere il passo a Vasseur che diventerà quindi il successore dell’ingegnere reggiano con l’arduo compito di riportare la Ferrari alla vittoria. LEGGI TUTTO

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    “Ferrari, Vasseur il dopo Binotto: quando sarà ufficiale la decisione”

    ROMA – Mancano sempre meno giorni alla decisione della Ferrari sul dopo Mattia Binotto. L’ex team principal della Rossa ha rassegnato le proprie dimissioni lasciando un vuoto che dovrebbe essere colmato dall’ingaggio di Frederic Vasseur. Le ultimi voci arrivano dalla Germania e in particolar modo dal sito F1-Insider, che ha sottolineato come manchi solo l’ufficialità per l’arrivo dell’ingegnere francese a Maranello con l’annuncio che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

    “Annuncio entro fine anno”

    Incassato il rifiuto di alcuni manager come Christian Horner e Andreas Seidl, la dirigenza della Rossa avrebbe scelto proprio Vasseur che secondo il portale tedesco “sarà il prossimo team principal della Ferrari, con l’annuncio che arriverà già entro la fine del 2022”. Infatti Binotto resterà in carica fino al 31 dicembre, per poi cedere il passo all’ex Alfa Romeo che diventerà quindi il successore dell’ingegnere reggiano con l’arduo compito di riportare la Ferrari alla vittoria.
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    Ferrari, Sainz: “A inizio stagione non ero abituato a stare davanti”

    ROMA – Non sono i risultati la parte negativa dell’inizio di stagione di Carlos Sainz in Formula 1. Fino all’estate, tutte le gare in cui è arrivato al traguardo sono state concluse almeno con un quarto posto. Sono stati però quattro i ritiri fino al Gran Premio d’Austria dello scorso luglio. Come ammesso dallo stesso pilota della Ferrari, le difficoltà nella prima parte del campionato non sono mancate: “Non ero abituato allo stress che deriva da correre per le prime posizioni” – le sue parole riportate da “Racingnews365”.
    Le parole di Sainz
    “Ho dovuto abituarmi alla macchina all’inizio della stagione, e nelle prime gare sono stato meno competitivo rispetto al finale del campionato – ha aggiunto Sainz -. Spero di trarre vantaggio da questa situazione per l’anno prossimo, mi auguro di avere un inizio di stagione migliore. Anche in questo caso, speriamo di essere al via con una vettura competitiva nel 2023. Stiamo lavorando sodo su questo aspetto, sviluppando il progetto il più possibile”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz e lo stress a inizio stagione: “Non ero abituato a stare davanti”

    ROMA – Non è stato un brutto inizio di stagione per Carlos Sainz nel 2022 della Formula 1, almeno dal punto di vista dei risultati. Fino all’estate, tutte le gare in cui è arrivato al traguardo sono state concluse almeno con un quarto posto. Sono stati però quattro i ritiri fino al Gran Premio d’Austria dello scorso luglio. Come ammesso dallo stesso pilota della Ferrari, le difficoltà nella prima parte del campionato non sono mancate: “Non ero abituato allo stress che deriva da correre per le prime posizioni” – le sue parole riportate da “Racingnews365”.Guarda la galleryAll’asta la Ferrari di Niki Lauda
    Verso il 2023
    “Ho dovuto abituarmi alla macchina all’inizio della stagione, e nelle prime gare sono stato meno competitivo rispetto al finale del campionato – ha aggiunto Sainz -. Spero di trarre vantaggio da questa situazione per l’anno prossimo, mi auguro di avere un inizio di stagione migliore. Anche in questo caso, speriamo di essere al via con una vettura competitiva nel 2023. Stiamo lavorando sodo su questo aspetto, sviluppando il progetto il più possibile”.
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    Ferrari, il vuoto di potere e le settimane che scorrono

    TORINO – Ormai manca poco alla scadenza del mandato di Mattia Binotto alla guida della Ferrari. Non più di un paio di settimane, considerando i giorni festivi. Il Team Principal (ad interim) ha rappresentato la Ferrari all’ultimo Consiglio Mondiale e, conoscendo la persona, c’è da credere che l’abbia fatto al meglio, mettendo gli interessi della Scuderia davanti a tutto. Ma al Galà Fia di fine anno, che si terrà per la prima volta a Bologna, ha deciso di delegare Laurent Mekies: siamo agli sgoccioli. Binotto avrà tempo e modo per trovarsi una collocazione, la storia insegna che gli ex ferraristi in genere hanno sempre mercato. Stupisce che, invece, il processo di ricerca del suo sostituto sia ancora in corso.
    La spietatezza degli avversari
    La Formula 1 è un mondo nel quale la competitività rasenta spesso la spietatezza. Può darsi che a Maranello, senza lasciare trapelare nulla, siano già pronti a una scelta. Ma certo non è quella la sensazione che arriva all’esterno. E a parte i tifosi (o l’eterogeneo mondo del web) i rivali percepiscono questo silenzio come un vuoto di potere, come un segno di debolezza. Ed è certo che cercheranno di approfittarne fino in fondo. In Formula 1 si vince in pista, ma si costruisce la vittoria fuori dalla pista. Inutile fare l’elenco dei tanti casi che confermano questa tesi, è così da sempre.
    I ruoli dei progettisti
    È probabile che a Maranello il lavoro di completamento dell’auto 2023 vada avanti regolarmente, anche perché – molti “osservatori” fanno una grande confusione – il Team Principal non ha tra i suoi compiti quello di progettare un’auto. E nemmeno il direttore tecnico, a dirla tutta, ha questo compito: entrambi hanno una funzione manageriale, di coordinamento e direzione (per progettare ci sono gli ingegneri deputati alle singole aree tematiche). Ed è proprio la mancanza di queste figure di coordinamento che può risultare decisiva, ovviamente in negativo. Senza contare che qualcuno (tra i progettisti, ovviamente, italiano o stranieri) potrebbe avere la tentazione di cercare alternative professionali o magari di seguire il destino dello stesso Binotto. Dunque, non resta che augurarsi che il processo di selezione vada avanti più velocemente di quanto non appaia. Aiuterebbe tutti a trascorrere un sereno Natale.
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    Verstappen e l’ipotesi clamorosa MotoGP: arriva il diktat Red Bull!

    ROMA -L’attrazione che tanti piloti di F1 provano per il mondo delle moto è noto da tempo. Tornando indietro nel tempo Michael Schumacher ha sempre dichiarato la volontà di voler provare le due ruote, come Lewis Hamilton. Ora al coro si aggiunge anche il campione del mondo in carica Max Verstappen, come ha dichiarato lui stesso a Marc Marquez in occasione del Thanks Day, una chiacchierata organizzata dalla Honda a Motegi.
    “Guidare piano? Mi conosco”
    Una tentazione che per ora resterà tale. Infatti la Red Bull ha vietato a Verstappen di provare i bolidi della MotoGP per evitare infortuni. “Mi piacerebbe provarle. Questi ragazzi sono pazzi, la velocità che hanno in rettilineo è incredibile. Il team però non mi dà il permesso, potrei rompermi una gamba. Andare piano? Mi conosco bene – spiega l’olandese – se provo vorrei spingere, ma il problema è se qualcosa poi va storto. Comunque amo molto guardare le gare in tv e una delle cosa che preferisco è che sono tanti i costruttori che possono vincere”.
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    Verstappen e l’attrazione per la MotoGP: “Ma non ho il permesso Red Bull”

    ROMA -Sono tanti piloti di F1 che hanno dichiarato di ammirare il mondo delle moto. A partire da Michael Schumacher passando per Lewis Hamilton fino al campione del mondo in carica Max Verstappen, che in occasione del Thanks Day, una chiacchierata organizzata dalla Honda a Motegi, ha dichiarato a Marc Marquez come si senta attratto dalla possibilità di provare il mondo a due ruote.
    “Mi piacerebbe provare”
    Per ora resterà un sogno per Max Verstappen, che non ha il permesso della Red Bull al fine di evitare infortuni. “Mi piacerebbe provarle. Questi ragazzi sono pazzi, la velocità che hanno in rettilineo è incredibile. Il team però non mi dà il permesso, potrei rompermi una gamba. Andare piano? Mi conosco bene – sottolinea il campione iridato in carica – se provo vorrei spingere, ma il problema è se qualcosa poi va storto. Comunque amo molto guardare le gare in tv e una delle cosa che preferisco è che sono tanti i costruttori che possono vincere”.
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    MotoGP, Ciabatti e la lezione a Bagnaia: “Dopo l’episodio di Ibiza ha imparato”

    ROMA – In un 2022 terminato con il titolo di campione del mondo in MotoGP, per Francesco Bagnaia non è stato sempre tutto rose e fiori. Sia in pista dove all’inizio dell’anno ha commesso qualche errore di troppo prima della rimonta su Quartararo, ma anche al di fuori come nel caso dell’incidente di Ibiza. Un errore di cui Pecco si è subito pentito, come dichiara il direttore sportivo Ducati Paolo Ciabatti. “Abbiamo avuto una conversazione chiara con Pecco al riguardo, lui è stato il primo a sentirsi super dispiaciuto per l’accaduto e ha imparato la lezione”.
    “Tutti commettiamo errori”
    La forza di Bagnaia è stata quella di non abbattersi dopo quanto accaduto nell’isola spagnola e ripartire ancora più forte, con la volontà di non sbagliare più. “Siamo tutti essere umani e commettiamo errori, ma se impariamo la lezione e capiamo che non deve più accadere, va dato credito a una persona che si è sempre dimostrata rispettosa. La cosa peggiore è commettere uno sbaglio e pensare ‘non mi ha beccato nessuno lo rifarò’ ma non è stato questo il caso”, così conclude Ciabatti. LEGGI TUTTO