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    MotoGP, la paura di Marquez: “Stiamo diventando come la F1”

    ROMA – Marc Marquez arriva da una stagione tutt’altro che facile in MotoGP. Alle tante difficoltà personali, dovute da problemi fisici che si trascinano da anni, si sono aggiunte quelle di una Honda che, in classe regina, ha perso su tutti i fronti con le scuderie rivali. In un’intervista ai microfoni di “Autosport”, il numero 93 ha sottolineato come la differenza di qualità tra le moto sia ogni anno più determinante nei risultati in pista: “Con il passare degli anni, mi sembra che la moto stia diventando più importante del pilota. Il pilota è ancora più importante della moto, o questo è ciò che voglio credere. Ma ogni volta si dipende sempre di più da ciò che si ha, perché se non si ha una moto competitiva non si può fare nulla”.
    Lo spettro F1
    “Non è come la Formula 1, che è una cosa estrema, ma stiamo andando in quella direzione e dobbiamo stare attenti – ha aggiunto Marquez -. E ho già detto in alcune Safety Commission che dobbiamo fare attenzione, perché alla fine dobbiamo mantenere quest’idea che i piloti sono più importanti delle moto. Questa è una cosa, ma con le moto attuali i piloti più veloci sono quelli che sono in testa; questi sono Bastianini, Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaro quest’anno. Vedremo se in futuro potremo lottare con loro”. LEGGI TUTTO

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    Audi, nuovo stabilimento per la Formula 1

    TORINO – L’Audi si candida, come da sua tradizione, a diventare protagonista nel panorama della Formula 1, sostenendo anche il non indifferente onore di portare il Gruppo Volkswagen dentro un mondo nel quale non è mai stato. Ma avere dei dubbi sulla capacità dell’Audi è impossibile, a favore della casa degli Anelli parlano i risultati (tanti, per tanti anni e in tante diverse categorie). Di questi giorni è la notizia dell’apertura del nuovo edificio di 3 mila metri quadri che ospiterà i banchi di prova per lo sviluppo della power unit presso il Competence Center Motorsport di Neuburg an der Donau (vicino a Ingolstadt, dove c’è la sede di Audi), un complesso inaugurato nell’estate del 2014, centro d’eccellenza da dove vengono coordinate le attività sportive del marchio. Qui sono state realizzate vetture che hanno scritto pagine di storia del motorsport, dal prototipo elettrico con range extender Audi RS Q e-tron (vincitore di quattro tappe alla Dakar 2022), alle R18 e-tron quattro (la prima ibrida a imporsi nella 24 Ore di Le Mans), alle RS 5 DTM, alle monoposto per la Formula E. I motori saranno forniti alla svizzera Sauber.
    Organici in crescita
    Cresceranno anche gli organici e, nel rispetto delle politiche ambientali (dell’Audi, ma anche di Fia e Formula 1), il nuovo stabilimento è certificato carbon neutral per quanto attiene approvvigionamento termico ed energetico: il sito è riscaldato grazie a calore di scarto industriale e alimentato con energia rinnovabile prodotta da centrali idroelettriche. Insomma, si procede a passo spedito. Il 2026 (data del debutto) non è vicinissimo, ma nemmeno così distante.  Gli avversari devono prepararsi, fare i conti con l’Audi sarà dura per tutti.
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    MotoGP, Cecchinello sul flop Honda: “Ecco come abbiamo reagito”

    ROMA – Non è stata certo una stagione facile per la Honda in MotoGP, e insieme alla casa giapponese le difficoltà sono arrivate anche al team LCR. Alex Marquez, ora passato in Gresini, ha chiuso diciottesimo, mentre Takaaki Nakagami non è andato oltre il diciottesimo posto. Di questo ha parlato il boss Lucio Cecchinello ai microfoni di “GPOne”:”Nonostante le difficoltà, ho sempre cercato di prendere il toro per le corna.Non ci siamo mai arresi, abbiamo continuato a lavorare sodo e la nostra squadra era quasi sempre l’ultima a lasciare il paddock la sera.Non abbiamo mai mollato, così come i piloti Alex e Nakagami”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Risultati sotto le aspettative
    “Anche quando era chiaro che non avremmo potuto continuare a lavorare con Alex, non abbiamo mai saltato un incontro per cercare di migliorare almeno un decimo di secondo – ha aggiunto Cecchinello -. Ovviamente non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo e questo è stato frustrante. Perché se ottieni punti solo perché qualche altro pilota è caduto, è tutt’altro che facile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Cecchinello: “Nonostante le difficoltà, non ci siamo mai arresi”

    ROMA – Il 2022 è stato un anno complicato in MotoGP per Honda e il team LCR. Alex Marquez, ora passato in Gresini, ha chiuso diciottesimo, mentre Takaaki Nakagami non è andato oltre il diciottesimo posto. Di questo ha parlato il boss Lucio Cecchinello ai microfoni di “GPOne”:”Nonostante le difficoltà, ho sempre cercato di prendere il toro per le corna.Non ci siamo mai arresi, abbiamo continuato a lavorare sodo e la nostra squadra era quasi sempre l’ultima a lasciare il paddock la sera.Non abbiamo mai mollato, così come i piloti Alex e Nakagami”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Cecchinello
    “Anche quando era chiaro che non avremmo potuto continuare a lavorare con Alex, non abbiamo mai saltato un incontro per cercare di migliorare almeno un decimo di secondo – ha aggiunto Cecchinello -. Ovviamente non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo e questo è stato frustrante. Perché se ottieni punti solo perché qualche altro pilota è caduto, è tutt’altro che facile”. LEGGI TUTTO

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    F1, ufficiale: niente GP di Cina nel 2023

    ROMA – La Formula 1 non tornerà in Cina neanche nella stagione 2023. La voce girava già da diversi giorni ma nel corso della mattinata è arrivata anche l’ufficialità. Il Circus sarebbe dovuto tornare a Shanghai per la prima volta dal 2019, ma è arrivato l’annullamento ancora per questioni legate alle politiche anti-Covid applicate in Cina e le persistenti difficoltà organizzative che rendono impossibile la trasferta.
    Fia vuole mantenere 24 GP
    La FIA e Liberty Media sono già all’opera per sostituire la gara di Shanghai – al contrario di quanto successo quest’anno con il GP di Russia – e mantenere il calendario ufficiale a 24 Gran Premi. Al momento la località favorita sembra essere Portimao, in Portogallo, già in calendario nelle stagioni 2020 e 2021, ma allo stato attuale è soltanto una delle ipotesi valutate dai vertici della F1. LEGGI TUTTO

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    F1, cancellato il GP di Cina 2023

    ROMA – Per il quarto anno consecutivo non ci sarà nessun GP in Cina. La voce girava imperterrita già da diversi giorni ma nel corso della mattinata è arrivata anche l’ufficialità. La Formula 1 sarebbe dovuta tornare a Shanghai per la prima volta dal 2019, ma è arrivato l’annullamento per questioni legate alle politiche anti-Covid applicate in Cina e le persistenti difficoltà organizzative che rendono impossibile la trasferta.
    In ballo una possibile sostituzione
    Al contrario di quanto accaduto quest’anno per la cancellazione del GP di Russia, la FIA e Liberty Media stanno vagliando le varie opzioni per sostituire la gara di Shanghai e mantenere il calendario ufficiale a 24 Gran Premi. Al momento la località favorita sembra essere Portimao, in Portogallo, già in calendario nelle annate 2020 e 2021, ma allo stato attuale è soltanto una delle ipotesi valutate dai vertici della F1.
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    MotoGP, Quartararo: “Mi sono sentito lasciato solo da Yamaha”

    ROMA – La complicata stagione di Fabio Quartararo in MotoGP ha complicato anche il suo rapporto con la Yamaha. Già a inizio Mondiale, il francese aveva criticato spesso il lavoro del suo team e il ritardo sulle altre moto. Dopo aver chiuso al secondo posto l’ultimo campionato dietro alla Ducati del campione del mondo Pecco Bagnaia, il vincitore del titolo 2021 è tornato a parlare della scuderia giapponese. “Mi sono sentito solo a lottare contro il mondo- ha detto Quartararo in un’intervista al giornalista Manuel Pecino -. In pista c’erano quattro Yamaha, ma sia il team satellite che il mio compagno (Morbidelli, ndr) hanno avuto molti problemi. Era difficile trovare il limite”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Quartararo
    La svolta definitiva sulla lotta al titolo è arrivata nel weekend di Misano, come ha spiegato Quartararo: “L’anno scorso ero a tre secondi da Bagnaia e sono arrivato secondo. Quest’anno ho finito cinque secondi ed ero quinto. È stato molto frustrante perché ho dato il 100% e a quel punto ho capito che eravamo troppo lontani. Quest’anno ho guidato meglio dell’anno scorso, ma ci sono stati momenti difficili. Questo mi ha colpito, sono salito in moto con meno entusiasmo rispetto agli anni precedenti. Te ne accorgi inconsciamente quando non ti piace. Ho fatto molte gare in cui non mi sono divertito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo accusa Yamaha: “Mi hanno lasciato solo”

    ROMA – “Mi sono sentito solo a lottare contro il mondo. In pista c’erano quattro Yamaha, ma sia il team satellite che il mio compagno (Morbidelli, ndr) hanno avuto molti problemi. Era difficile trovare il limite”. La complicata stagione di Fabio Quartararo in MotoGP ha complicato anche il suo rapporto con la Yamaha. Già a inizio Mondiale, il francese aveva criticato spesso il lavoro del suo team e il ritardo sulle altre moto. Dopo aver chiuso al secondo posto l’ultimo campionato dietro alla Ducati del campione del mondo Pecco Bagnaia, il vincitore del titolo 2021 è tornato a parlare della scuderia giapponese.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sul GP di Misano
    La svolta definitiva sulla lotta al titolo è arrivata nel weekend di Misano, come ha spiegato Quartararo in un’intervista al giornalista Manuel Pecino: “L’anno scorso ero a tre secondi da Bagnaia e sono arrivato secondo. Quest’anno ho finito cinque secondi ed ero quinto. È stato molto frustrante perché ho dato il 100% e a quel punto ho capito che eravamo troppo lontani. Quest’anno ho guidato meglio dell’anno scorso, ma ci sono stati momenti difficili. Questo mi ha colpito, sono salito in moto con meno entusiasmo rispetto agli anni precedenti. Te ne accorgi inconsciamente quando non ti piace. Ho fatto molte gare in cui non mi sono divertito”. LEGGI TUTTO