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    Ducati Mania, vendute in poche ore le repliche delle moto di Bagnaia e Bautista

    TORINO – Ducati Mania. La storica stagione della Casa di Borgo Panigale, che dopo anni di inseguimento e sogni infranti ha centrato insieme sia la Tripla Corona nella MotoGP che nella Superbike, portando a casa tutti i titoli mondiali disponibili delle due ruote, sta porranno immediati effetti anche sui risultati industriali, per altro già straordinario da anni. L’ultima dimostrazione è il fatto che le serie limitate delle Panigale V4 replica con i colori delle moto vincenti quest’anno con Pecco Bagnaia e Alvaro Bautista sono stati venduti in poche ore.
    Autografo sul serbatoio
    Un successo straordinario, perché parliamo di 260 esemplari della Panigale V4 Bagnaia 2022 World Champion Replica e altrettanti della Panigale V4 Bautista 2022 World Champion Replica, pezzi unici perché numerati e con la firma originale del pilota sul serbatoio, protetta da una speciale vernice trasparente. Moto celebrative vendute a 63.000 euro (giocando sul numero di gara del torinese).Basta poco per fare i conti in tasca alla Ducati: si tratta di oltre 3 milioni di euro al netto delle due moto, la numero 63 e la numero 19, che l’a.d. Claudio Domenicali ha deciso di regalare a Bagnaia e Bautista.
    Centenario del 2026
    «Il 2022 è stato un anno incredibile per Ducati sia in pista che sul mercato, a conferma dell’integrazione e del continuo travaso di tecnologia e competenze tra la produzione di serie e le corse che non ha eguali nel mondo delle due ruote – il commento di Francesco Milicia, VP Global Sales & After Sales Ducati -. Abbiamo pensato che il modo migliore per condividere i successi del 2022 con i più appassionati Ducatisti fosse quello di mettergli a disposizione delle moto esclusive e numerate, firmate singolarmente da Pecco e Alvaro. In questo momento, in cui il nostro marchio è quanto mai solido e proiettato al futuro, abbiamo voluto anche fare un omaggio alla nostra storia, ricordando con entrambe le replica la fondazione di Ducati che risale al 1926». LEGGI TUTTO

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    Ferrari a San Valentino per scaldare il cuore dei tifosi. Probabilmente a Imola

    TORINO – I commenti sul web sono il miglior indicatore della passione Ferrari. Feroci quando gli uomini in Rosso meriterebbero poco più di una tiratina d’orecchie, entusiasti oltre misura – succede anche questo – quando arriva qualche risultato che accende il sorriso. Aver deciso di svelare la nuova auto il giorno di San Valentino (ovvero il prossimo 14 febbraio) è una di quelle scelte che sembrano fatte apposta perché il cuore rosso riprenda a battere dopo il letargo invernale. Una scelta che si deve a Mattia Binotto, anche se l’officiante della cerimonia non sarà più lui, ma il suo successore Frederic Vasseur.
    Ci vuole ancora un po’ di pazienza
    Anche il luogo del “reveal” è stato individuato per scaldare gli animi, ovvero l’autodromo di Imola, quello intitolato a Enzo e Piero Ferrari, quello che è tornato a ospitare le Rosse (e le sue rivali) da due anni a questa parte. In verità, da Maranello ufficializzano solo il quando (14 febbraio 2023, appunto) ma non il dove. Però sono tanti gli indizi che puntano sul circuito del Santerno, anche se bisognerà attendere un po’ per saperlo con esattezza.
    I ritmi incalzanti del Mondiale
    La Formula 1 ha ormai ritmi incalzanti: il Mondiale sembra finito da pochissimo (in effetto l’ultima gara è stata un mese fa) e – a parte i rivolgimenti in casa Ferrari – già si profila il prossimo all’orizzonte. Il giorno prima tocca alla sempre più ambiziosa Aston Martin. E presto arriveranno tutte le altre. Del resto, l’unica sessione di test sarà in Bahrain dal 23 febbraio, una decina di giorni dopo la presentazione.
    Il vuoto di potere non c’è stato
    In questo contesto, l’aspetto positivo è che il vuoto di potere al vertice della Scuderia sembra essere alle spalle. Binotto è formalmente in carica sino al 31, ma di fatto ha concluso il suo rapporto nei giorni scorsi, passando le consegne a Vasseur. Anche il francese sarà formalmente operativo dal 9 gennaio, ma in realtà ha preso possesso dell’ufficio da qualche giorno. Ora ci sono le vacanze natalizie, ma di fatto il nuovo corso è già cominciato. Contando anche sul pieno d’amore che – si spera – arriverà il prossimo San Valentino.
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    F1: test in IndyCar per Robert Shwartzman

    ROMA – Anche per il 2023, Robert Shwartzman dovrà accontentarsi di un ruolo di riserva in Formula 1. Il pilota israeliano, che quest’anno ha disputato alcune sessioni di prove libere con la Ferrari, rimarrà collaudatore della scuderia di Maranello anche per la prossima stagione. Intanto, però, il classe 1999 comincia a guardare anche ad altre possibilità al di fuori del Circus.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Tes con Chip Ganassi
    Come riportato dal portare “Racer”, Shwartzman effettuerà infatti una sessione di test in IndyCar con il team Chip Ganassi Racing nel mese di gennaio. La scuderia è infatti alla ricerca del successore di Alex Palou, che lascerà il suo posto al termine del 2023. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa sul rifiuto alla Ducati: “Il mio cuore ha scelto Honda”

    ROMA – Dani Pedrosa nel 2009 ha rischiato di lasciare il team Honda dopo tre titoli vinti tra 125 e 250. Per il pilota spagnolo arrivò un’offerta inaspettata dalla Ducati.  “Ho cercato di valutare la situazione del team perché tutti ritenevano come la Ducati fosse una moto difficile e i compagni di Stoner, Melandri per ultimo, se ne erano andati sofferenti. Ma in Honda – spiega durante la trasmissione Dazn ‘Cuatro Tiempos’ – la situazione non era ottimale, perchè dopo l’addio di Rossi si era persa la strada giusta”.
    Il perché del rifiuto
    Non fu facile per Pedrosa prendere una decisione in quel momento delle carriera. Alla fina a prevalere però fu il cuore, tanto da rimanere in Honda fino al 2018. “Fu una sorpresa, perché in quel periodo della mia carriera non avevo intenzione di cambiare team. Quindo ho dovuto pensarci bene, ma non era nei miei piani. Il mio cuore ha sempre voluto correre con la Honda e così è stato”, conclude così il pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    F1: nuova avventura per Shwartzman, test in IndyCar per il pilota Ferrari

    ROMA – Robert Shwartzman non è riuscito nemmeno per il 2023 a ottenere un sedile fisso in Formula 1. Il pilota israeliano, che quest’anno ha disputato alcune sessioni di prove libere con la Ferrari, rimarrà collaudatore della scuderia di Maranello anche per la prossima stagione. Intanto, però, il classe 1999 comincia a guardare anche ad altre possibilità al di fuori del Circus.
    Test in IndyCar
    Come riportato dal portare “Racer”, Shwartzman effettuerà infatti una sessione di test in IndyCar con il team Chip Ganassi Racing nel mese di gennaio. La scuderia è infatti alla ricerca del successore di Alex Palou, che lascerà il suo posto al termine del 2023. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e il mancato passaggio in Ducati: “Ecco perché rifiutai”

    ROMA – Dani Pedrosa dopo i tre titoli, tra 125 e 250, vedeva il suo futuro legato indissolubilmente alla Honda e per questo motivo nel 2009 l’offerta della Ducati ha preso lo spagnolo di sorpresa. “Ho cercato di valutare la situazione del team perché tutti ritenevano come la Ducati fosse una moto difficile e i compagni di Stoner, Melandri per ultimo, se ne erano andati sofferenti. Ma in Honda – ha dichiarato allo speciale Dazn ‘Cuatro Tiempos’ – la situazione non era ottimale, perchè dopo l’addio di Rossi si era persa la strada giusta”.
    Il motivo del rifiuto
    Una decisione non facile per Pedrosa, che fece però prevalere le ragioni di cuore, tanto da rimanere in Honda fino al 2018. “Fu una sorpresa, perché in quel periodo della mia carriera non avevo intenzione di cambiare team. Quindo ho dovuto pensarci bene, ma non era nei miei piani. Il mio cuore ha sempre voluto correre con la Honda e così è stato”, queste le motivazioni del pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton su Mick Schumacher: “Ha un grande talento, sarà una risorsa per Mercedes

    ROMA – Lewis Hamilton ha parlato dell’arrivo di Mick Schumacher in Mercedes, dove occuperà il posto di terzo pilota per la stagione 2023 di Formula 1. Il sette volte campione del mondo, ai microfoni di “Sport Bild”, si è detto molto felice dell’approdo del figlio di Michael, che nelle ultime due stagioni ha corso nel Circus per la Haas. “Mick ha un grande talento. È una vittoria per la Mercedes. È un pilota tedesco. Suo padre Michael e la Mercedes erano già molto legati”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Hamilton
    “Oggi non lavori così a stretto contatto con il terzo pilota, è molto lavoro al simulatore e non come prima, anche se continueremo ad essere compagni di squadra – ha aggiunto Hamilton, che ha poi parlato del suo futuro in Mercedes e nella Formula 1 -. Non sarà per molto tempo, ma rimarrò”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari 2023: la data ufficiale della presentazione

    ROMA – La Ferrari ha annunciato ufficialmente la data in cui verrà presentata la monoposto per il Mondiale 2023 di Formula 1. La vettura, appartenente al progetto 675, non ha ancora un nome ufficiale, ma nel frattempo è stato reso noto che l’evento in cui sarà svelata al grande pubblico si svolgerà martedì 14 febbraio 2023. Con la nuova macchina, Charles Leclerc e Carlos Sainz punteranno nuovamente ai vertici dei campionati piloti e costruttori, dopo un anno che ha visto il monegasco chiudere al secondo posto e lo spagnolo al quinto, mentre la Rossa si è posizionata seconda dietro alla Red Bull.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Il comunicato Ferrari
    “Sarà un San Valentino speciale per tutti i tifosi della Scuderia: la monoposto Ferrari per la stagione 2023 verrà infatti svelata in concomitanza con la festa dedicata agli innamorati – si legge nel comunicato della Ferrari -. Numero di progetto 675 – mentre il nome ufficiale deve ancora essere deciso -, la nuova vettura prenderà parte alla 73^ edizione del campionato del mondo di Formula 1 e sarà affidata ancora una volta a Charles Leclerc e Carlos Sainz, al terzo anno da compagni di squadra”.
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