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    MotoGP, Valentino Rossi incoronato dalla FIM: “Leggenda più grande di tutti”

    ROMA – Valentino Rossi è stato uno dei protagonisti dei FIM Awards che si sono tenuti a Rimini nell’ultimo weekend. L’ex pilota di Tavullia, nove titoli del Motomondiale in bacheca di cui sei in classe regina è stato infatti nominato “MotoGP Legend”. A incoronare il Dottore c’era il rieletto presidente Jorge Viegas: “Quando vediamo il giallo e il 46 pensiamo tutti a lui -ha detto -. È un momento emozionante. Valentino, i nostri cuori sono con te.Potrai correre a quattro o sei ruote, ma sarai sempre visto come il nostro eroe e la nostra leggenda più grande, sarai sempre con noi. Abbiamo prodotto un trofeo speciale, che riassume tutta la storia dei tuoi titoli e dei tuoi successi”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La gioia di Rossi
    Anche lo stesso Rossi ha parlato in occasione del riconoscimento: “Grazie a tutti. È un grande piacere essere qui. Questa festa mi ricorda sempre un sacco di bei momenti perché se sei qui vuol dire che hai vinto il campionato del mondo e quindi è un momento indimenticabile per la carriera di tutti i piloti. Poi essere qui a Rimini, vicino a casa, vicino a Tavullia, anche noi facciamo parte della “Rider’s land” e quindi è un posto dove da sempre si respirano motori, moto, macchine. Grazie nuovamente a tutti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Tost: “Hamilton non lotterà per il titolo. Leclerc e Russell sfideranno Verstappen”

    ROMA – Franz Tost ha parlato in vista della stagione 2023 di Formula 1, in cui tutti andranno a caccia del due volte campione Max Verstappen, in primis la Ferrari con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Secondo il team principal di AlphaTauri, però, tra i candidati al prossimo Mondiale non ci sarà Lewis Hamilton, sette volte vincitore del titolo piloti. “Una superiorità come quella dimostrata da Verstappen e dalla Red Bull Racing quest’anno è piuttosto rara – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Mi aspetto una battaglia a tre tra Max, Charles Leclerc e George Russell, che è già più forte di Lewis Hamilton”.
    Le parole di Tost
    Tost ha poi parlato della sanzione che la Fia ha imposto alla Red Bull per la violazione del budget cap: “La sanzione della FIA avrà senza dubbio un impatto negativo sulla Red Bull, anche se la squadra dispone di alcuni dei tecnici migliori. Ma confido che saranno in grado di lottare di nuovo per il titolo mondiale”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Horner sull’addio di Binotto: “Non sono sorpreso”

    ROMA – “Sorpreso dalle dimissioni di Binotto? Non proprio. È ovviamente una scelta della Ferrari,credo che il prossimo sarà il sesto team principal di fronte al quale mi siederò da quando sono alla Red Bull”. Christian Horner, team principal della Red Bull, ha commentato così la notizia delle dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di team principal della Ferrari. La scuderia di Maranello è ora alla ricerca di un sostituto dell’ingegnere italiano in vista della prossima stagione di Formula 1, che avrà inizio tra pochi mesi.
    Le parole di Horner
    “È ovviamente difficile per lui – ha aggiunto Horner ai microfoni di “Sky Sports” -. Avevano una grande macchina quest’anno, erano sicuramente molto competitivi. Io in Ferrari nel futuro? Il mio impegno con il team Red Bull è molto forte. Sono stato lì fin dall’inizio e ovviamente ho un legame molto stretto”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “In Brasile la mia miglior gara del 2022”

    ROMA – Carlos Sainz ha parlato a poche settimane dalla fine del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota della Ferrari ha chiuso quinto in classifica, mentre nella scorsa estate ha ottenuto il suo primo trionfo in carriera al Gran Premio della Gran Bretagna. “Il mio miglior weekend della stagione è stato probabilmente quello a Interlagos, dove credo che sarei partito in seconda posizione in gara senza la penalità per la sostituzione della power unit – ha detto ai microfoni di “Sky UK” -. E avrei potuto lottare per la vittoria, sì”. 
    Le parole di Sainz
    “Ad Austin ho ottenuto la pole e saremmo stati molto veloci in gara, se solo l’avessi fatta – ha aggiunto Sainz, ricordando il ritiro in Texas -. La vittoria ha sempre un sapore speciale, ovviamente, ma onestamente ho guidato molto meglio in Brasile o ad Austin rispetto a quanto ho fatto a Silverstone” LEGGI TUTTO

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    F1, Horner punge la Ferrari: “Dimissioni Binotto? Non mi sorprendono”

    ROMA – Christian Horner, team principal della Red Bull, ha commentato la notizia delle dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di team principal della Ferrari. La scuderia di Maranello è ora alla ricerca di un sostituto dell’ingegnere italiano in vista della prossima stagione di Formula 1, che avrà inizio tra pochi mesi. “Sorpreso dalle dimissioni di Binotto? Non proprio – ha detto -. È ovviamente una scelta della Ferrari,credo che il prossimo sarà il sesto team principal di fronte al quale mi siederò da quando sono alla Red Bull”. 
    Sul futuro
    “È ovviamente difficile per lui – ha aggiunto Horner ai microfoni di “Sky Sports” -. Avevano una grande macchina quest’anno, erano sicuramente molto competitivi. Io in Ferrari nel futuro? Il mio impegno con il team Red Bull è molto forte. Sono stato lì fin dall’inizio e ovviamente ho un legame molto stretto”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz: “La vittoria a Silverstone non è stata la mia miglior gara”

    ROMA – Il mio miglior weekend della stagione è stato probabilmente quello a Interlagos, dove credo che sarei partito in seconda posizione in gara senza la penalità per la sostituzione della power unit. E avrei potuto lottare per la vittoria, sì”. Carlos Sainz ha parlato così ai microfoni di “Sky UK” a poche settimane dalla fine del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota della Ferrari ha chiuso quinto in classifica, mentre nella scorsa estate ha ottenuto il suo primo trionfo in carriera al Gran Premio della Gran Bretagna.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Su Austin e Interlagos
    “Ad Austin ho ottenuto la pole e saremmo stati molto veloci in gara, se solo l’avessi fatta – ha aggiunto Sainz, ricordando il ritiro in Texas -. La vittoria ha sempre un sapore speciale, ovviamente, ma onestamente ho guidato molto meglio in Brasile o ad Austin rispetto a quanto ho fatto a Silverstone”
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    MV Agusta torna in MotoGP? La risposta di Pierer Mobility

    ROMA – Il panorama recente del motorsport ha visto protagonista il lavoro incessante e ben strutturato del Pierer Mobility Group, che ha portato a risultati notevoli a partire dalle classi minori fino alla MotoGP. Il costruttore, infatti, possiede marchi come KTM, GASGAS e Husqvarna. Un ingresso avvenuto nel 2017 e che, grazie anche al lavoro delle Accademie, ha portato alla fioritura di talenti come Iker Lecuona, Remy Gardner, Raul e Augusto Fernandez, senza dimentica Pedro Acosta. Un progetto che ora potrebbe riportare nella classe regina un’icona del motorsport come MV Agusta. Infatti, il gruppo austriaco ha di recente rilevato il 25,1 % del marchio di lusso italiano, e secondo quanto riferito dal CEO Stefan Pierer, lo scenario non è affatto da escludere, a 46 anni dall’ultima apparizione nell’allora classe 500. “La prima cosa a cui dobbiamo pensare è fare ordine – ha spiegato Pierer nelle dichiarazioni riportate da Speedweek -, dobbiamo tenere d’occhio la situazione difficile che sta vivendo il marchio. Un ritorno in MotoGP? Non si può escludere nulla. Nel caso, sarebbe un lavoro sistematico, come fatto con GASGAS”.
    Troppi talenti sono un problema: parola di KTM
    Nel mondo Pierer, come detto, il cavallo di battaglia è il progetto KTM, che sta vivendo una situazione paradossale: negli ultimi anni, infatti, si sono distinti un numero impressionante di piloti talentuosi, e ciò ha portato anche ad un problema di abbondanza, che a sua volta rischia di “bruciare” i talenti stessi. Parola del direttore degli sport motoristici della casa austriaca, Pit Beirer, che ai microfoni di motorsport.com ha sottolineato: “Abbiamo spinto troppi grandi piloti della Moto2 in MotoGP troppo velocemente. Ci sono piloti che sono passati dalla Rookies Cup alla Moto2 come razzi, ma poi la MotoGP è tutto un altro mondo. Una seconda stagione in Moto2 non farebbe male ai piloti, anche Marc Marquez la fece”. Il chiaro riferimento è a Pedro Acosta, astro nascente del motomondiale, che al primo anno nella classe intermedia ha raccolto tre vittorie e che già scalpita alle spalle di Augusto Fernandez, appena promosso dopo aver appena vinto il mondiale di Moto2.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Stefan Pierer: “Ritorno MV Agusta ipotesi da non escludere”

    ROMA – Il Pierer Mobility Group si può considerare tra i maggiori protagonisti degli anni recenti della MotoGP, con un lavoro che ha interessato tutte le classi del motomondiale. Il costruttore, infatti, possiede marchi come KTM, GASGAS e Husqvarna. Un ingresso avvenuto nel 2017 e che, grazie anche al lavoro delle Accademie, ha portato alla fioritura di talenti come Iker Lecuona, Remy Gardner, Raul e Augusto Fernandez, senza dimentica Pedro Acosta. Un progetto che ora potrebbe riportare nella classe regina un’icona del motorsport come MV Agusta. Infatti, il gruppo austriaco ha di recente rilevato il 25,1 % del marchio di lusso italiano, e secondo quanto riferito dal CEO Stefan Pierer, lo scenario non è affatto da escludere, a 46 anni dall’ultima apparizione nell’allora classe 500. “La prima cosa a cui dobbiamo pensare è fare ordine – ha spiegato Pierer nelle dichiarazioni riportate da Speedweek -, dobbiamo tenere d’occhio la situazione difficile che sta vivendo il marchio. Un ritorno in MotoGP? Non si può escludere nulla. Nel caso, sarebbe un lavoro sistematico, come fatto con GASGAS”.
    KTM: “Alcuni piloti saliti troppo velocemente in MotoGP”
    Nel mondo Pierer, come detto, il cavallo di battaglia è il progetto KTM, che sta vivendo una situazione paradossale: negli ultimi anni, infatti, si sono distinti un numero impressionante di piloti talentuosi, e ciò ha portato anche ad un problema di abbondanza, che a sua volta rischia di “bruciare” i talenti stessi. Parola del direttore degli sport motoristici della casa austriaca, Pit Beirer, che ai microfoni di motorsport.com ha sottolineato: “Abbiamo spinto troppi grandi piloti della Moto2 in MotoGP troppo velocemente. Ci sono piloti che sono passati dalla Rookies Cup alla Moto2 come razzi, ma poi la MotoGP è tutto un altro mondo. Una seconda stagione in Moto2 non farebbe male ai piloti, anche Marc Marquez la fece”. Il chiaro riferimento è a Pedro Acosta, astro nascente del motomondiale, che al primo anno nella classe intermedia ha raccolto tre vittorie e che già scalpita alle spalle di Augusto Fernandez, appena promosso dopo aver appena vinto il mondiale di Moto2.  LEGGI TUTTO