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    Ferrari, Steiner: “Binotto sicuro, motore 2023 sarà una bomba”

    ROMA – A Faenza, nella cornice del Teatro Masini, si è tenuta la 29esima edizione del Trofeo Lorenzo Bandini, dedicato alla memoria del pilota scomparso tragicamente nel 1967 nella gara di Monte Carlo. Il premio è stato assegnato al pilota della Haas Kevin Magnussen, mentre il team principal della scuderia, Gunther Steiner, ha ricevuto la medaglia del Senato della Repubblica Italiana. “Sono stato a Faenza quando la Red Bull ha acquistato la Minardi di Paul Stoddard, seguendo i sei mesi del passaggio di proprietà”, ha esordito il dirigente nativo di Merano, nelle parole riportate da Ravenna Today. Steiner ha poi svelato un importante retroscena per il 2023, che vede da vicino anche il futuro della Ferrari in Formula 1: “Di recente ho incontrato Mattia Binotto, e mi ha detto che il motore del prossimo anno è una bomba. Se la Ferrari sarà competitiva sarà un aspetto positivo anche per noi, perché vuol dire che avremo un motore performante”. 
    Magnussen: “Nel 2023 voglio tornare sul podio”
    “Ci siamo rimessi in piedi, dopo due anni difficili a causa della pandemia – ha sottolineato ancora Steiner -. La stagione appena conclusa è andata bene, ma poteva andare meglio. Lo consideriamo un anno di crescita. Nel 2023 vogliamo fare un altro salto di qualità in classifica, lottare sempre per i punti e un bel giorno salire sul podio”. Presente, come anticipato, anche Kevin Magnussen, che ha dichiarato: “La pole position in Brasile è stata un’emozione forte. Il prossimo obiettivo è tornare sul podio, che mi manca dal 2014. Sono onorato di ricevere questo premio, perché è un riconoscimento che hanno ricevuto tantissimi altri grandi campioni in passato”. 
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    Cancellazione del GP di Cina: chi ci rimette davvero?

    TORINO – L’annullamento del GP di Cina, ufficializzato nei giorni scorsi ma ampiamente previsto (e prevedibile), si è reso necessario a causa delle restrizioni per Covid che Pechino ancora adotta. Restrizioni che non riguardano solo lo sporte che hanno provocato proteste e manifestazioni anti governative. Pare che la Cina voglia passare dal modello “Zero-Covid” a una politica “mortalità zero”, cosa che avvicinerebbe il modello cinese a quello usato nella gran parte dei paesi nel mondo. Ma intanto, in un quadro di incertezze, gli organizzatori del Mondiale – l’organizzazione diretta da Stefano Domenicali – sono stati costretti a cancellare la data. Ormai l’ultimo GP della Cina è quello del 2019.
    Guanyu Zhou, un’occasione sprecata
    Per la Formula 1 dover rinunciare al palcoscenico cinese è certamente un brutto colpo sotto l’aspetto commerciale. L’arrivo nel Mondiale del primo pilota cinese, Guanyu Zhou, ha acceso un interesse che in precedenza era sempre stato piuttosto tiepido. Correre a Shanghai sarebbe un tassello importante nella strategia di espansione della Formula 1, così come lo sarebbe anche per le altre categorie del motorsport, alle prese con le stesse difficili tematiche. Ma adesso viene da chiedersi se davvero tutti i mali finiscano con il nuocere o, più propriamente, a chi nuocciano. La Formula 1 sta crescendo ovunque: negli Stati Uniti ha incontrato un favore di pubblico come non era mai accaduto prima; i Paesi del Golfo pesano sempre di più; si sta preparando il ritorno in grande stile in Africa (ovvero in Sud Africa). Dunque, sembra essere più la Cina, con questa politica di estrema prudenza (e di conseguente isolamento) a perderci, che la Formula 1. E se, per mantenere il calendario a 24 gare, si trovasse un nuovo appuntamento europeo, per il vecchio Continente sarebbe un modo per bilanciare la crescita dei nuovi GP. Decisamente, potrebbe andare peggio…
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    F1, dalla Red Bull: “Mercedes meglio di Ferrari nel 2023”

    ROMA – “La Ferrari è forte, ma la Mercedes sarà ancora più forte considerando il pacchetto complessivo, soprattutto con un pilota come Lewis Hamilton, perché è ancora un pilota top”. Helmut Marko ha parlato così in vista della stagione 2023 di Formula 1. Il consigliere della Red Bull, ai microfoni di “Sport Bild”, si è espresso senza dubbi su chi tra Ferrari e Mercedes potrebbe fare più paura al team campione in carica della classifica piloti e costruttori nel prossimo Mondiale, in cui la scuderia di Milton Keynes subirà una riduzione di ore per quanto riguarda lo sviluppo aerodinamico.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sulla Ferrari
    “Anche la Ferrari ha un ottimo pilota come Charles Leclerc, ma commette ancora errori – ha aggiunto Marko -. Temo che Hamilton non resterà senza vittorie nel 2023, dato che il suo team avrà più tempo rispetto a noi in galleria del vento“. Il consigliere Red Bull però non ha dubbi sulla superiorità del suo team: “Non sono comunque troppo preoccupato, siamo sulla buona strada e con Max abbiamo il miglior pilota in griglia
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    F1, Marko verso il 2023: “Mercedes sarà più forte di Ferrari”

    ROMA – Helmut Marko ha parlato in vista della stagione 2023 di Formula 1. Il consigliere della Red Bull, ai microfoni di “Sport Bild”, si è espresso senza dubbi su chi tra Ferrari e Mercedes potrebbe fare più paura al team campione in carica della classifica piloti e costruttori nel prossimo Mondiale, in cui la scuderia di Milton Keynes subirà una riduzione di ore per quanto riguarda lo sviluppo aerodinamico: “La Ferrari è forte, ma la Mercedes sarà ancora più forte considerando il pacchetto complessivo, soprattutto con un pilota come Lewis Hamilton, perché è ancora un pilota top”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Le parole di Marko
    “Anche la Ferrari ha un ottimo pilota come Charles Leclerc, ma commette ancora errori – ha aggiunto Marko -. Temo che Hamilton non resterà senza vittorie nel 2023, dato che il suo team avrà più tempo rispetto a noi in galleria del vento“. Il consigliere Red Bull però non ha dubbi sulla superiorità del suo team: “Non sono comunque troppo preoccupato, siamo sulla buona strada e con Max abbiamo il miglior pilota in griglia
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    MotoGP, Viegas: “Dal 2024 il team VR46 potrebbe passare in Yamaha”

    ROMA –  Paolo Ciabatti lo aveva evidenziato pochi giorni fa ai microfoni di “Speedweek”, evidenziando la supremazia numerica delle Ducati nella griglia di MotoGP: “In una ottica di medio-lungo termine, non è una soluzione ideale avere quattro team”. Il dato non è passato inosservato a Jorge Viegas, rieletto presidente della Federazione Internazionale del Motociclismo a Rimini, il quale ha spiegato che in un prossimo futuro il numero di moto della casa emiliane potrebbe scendere.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Viegas
    Sarebbe il team VR46, che ha esordito in MotoGP nel 2022, a lasciare Ducati. “Non vedo bene questa situazione, ma credo che sarà solo per il 2023 – ha detto Viegas ai microfoni di Rai Sport -. Nel 2024 il team di Valentino Rossi potrebbe passare da Ducati a Yamaha. Per ora è un’idea e non c’è nulla di confermato, ma sto dando una notizia, ovvero che avremo sei Ducati e quattro Yamaha”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l’indiscrezione sul team di Valentino Rossi: “Dal 2024 con Yamaha”

    ROMA – “In una ottica di medio-lungo termine, non è una soluzione ideale avere quattro team”. Paolo Ciabatti aveva parlato così pochi giorni fa ai microfoni di “Speedweek”, evidenziando la supremazia numerica delle Ducati nella griglia di MotoGP. Un dato che non è passato inosservato a Jorge Viegas, rieletto presidente della Federazione Internazionale del Motociclismo a Rimini, il quale ha spiegato che in un prossimo futuro il numero di moto della casa emiliane potrebbe scendere.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    VR46 verso Yamaha
    Sarebbe il team VR46, che ha esordito in MotoGP nel 2022, a lasciare Ducati. “Non vedo bene questa situazione, ma credo che sarà solo per il 2023 – ha detto Viegas ai microfoni di Rai Sport -. Nel 2024 il team di Valentino Rossi potrebbe passare da Ducati a Yamaha. Per ora è un’idea e non c’è nulla di confermato, ma sto dando una notizia, ovvero che avremo sei Ducati e quattro Yamaha”.  LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz racconta: perché il 2022 è stato così importante

    ROMA – Il quinto posto non era il risultato sperato da inizio per Carlos Sainz, che nel 2023 riproverà l’assalto alle posizioni di vertice in Formula 1. Nonostante le tante difficoltà, quella appena terminata è stata una stagione fondamentale per lo spagnolo della Ferrari, che l’ha analizzata ai microfoni del sito ufficiale del Circus: “È stato un inizio di stagione molto impegnativo, subito in svantaggio e con sfide che probabilmente non mi aspettavo di dover affrontare. Ma sono onestamente molto orgoglioso del modo in cui ho recuperato la stagione, del modo in cui sono riuscito a rimanere motivato, anche con tutti gli alti e bassi che ho avuto, con tutte le battute d’arresto che abbiamo avuto”.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sul 2022
    “Come squadra e come singoli, con così tanti DNF, siamo comunque riusciti a ribaltare la stagione e ora sto guidando di nuovo al livello che so di poter guidare – ha aggiunto Sainz -. Prenderò gli aspetti positivi e li terrò in considerazione. Credo che in questo senso sia stato l’anno in cui ho imparato di più dal 2015, il mio primo anno in Formula 1. Poi ho avuto anni più difficili e altri più facili, ma mai un anno così impegnativo come il 2022”

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