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    MotoGP, Quartararo riconosce i meriti Ducati: “Non potevo giocarmela con Bagnaia”

    ROMA – Sicuramente la stagione 2022 per Fabio Quartararo non è stata magica come la precedente. Ciononostante “El Diablo” ha lottato per il bis iridato fino all’ultimo Gran Premio. Alla fine però niente da fare contro Francesco Bagnaia e la Ducati. “All’inizio della stagione, da campione MotoGP uscente, speravo di fare meglio – ha dichiarato al quotidiano “Le Monde” – ma è stato chiaro fin da subito che non avevo armi per competere alla pari con la Ducati in rettilineo. Ho guidato al limite per tutta la stagione e arrivare dietro secondo a Bagnaia può essere un risultato soddisfacente, ma a me non basta”.
    “Non ho paura in moto”
    Una stagione che però conferma ancora una volta come Quartararo sia ormai una certezza della MotoGP: neanche i problemi evidenti della sua Yamaha e un piccolo problema al dito subito a Sepang lo hanno frenato. “Non ho paura quando sono in moto anche se a volte mi spaventa perdere l’aderenza dell’anteriore quando sono verso i 400Km/h. Alla fine cerco di non pensarci perchè la paura di cadere fa perdere decimi decisivi”, queste le parole del vice-campione del mondo in carica pronto a riprendersi lo scettro già dalla prossima stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Newey: “Ho pensato di andare in Ferrari”

    ROMA -Adrian Newey è stato vicino in passato al passaggio Ferrari. Il britannico capace di ottenere grandissimi risultati in Williams, McLaren e Red Bull, è sempre stato corteggiato della casa di Maranello, ricevendo in cambio sempre dei rifiuti per restare in patria. Però lo stesso Newey ha affermato al portale The Race che all’inizio dell’era ibrida in F1 ha pensato a un cambio di scuderia. “Ero piuttosto disilluso dall’intera faccenda -ha dichiarato al sito britannico – tanto che stavo per andare alla Ferrari”.
    “Ho riflettuto sull’opportunità”
    “Stavo bene in Red Bull e non volevo cambiare squadra, ma il pensiero di non avere un motore competitivo mi aveva fatto riflettere sull’opportunità di andare via. Il nostro fornitore sembrava più interessato al marketing che alla competitività. Se hai un partner che ti propone una power unit inferiore alle altre ma con la voglia di migliorare, risolvere il problema lo accetti, ma se invece uno non si rende conto di essere indietro e non sembra intenzionato a fare qualcosa di meglio, le motivazioni vengono meno”, queste le parole di Newey che spiega il perché sia stato vicino alla Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Newey e l’aneddoto sulla Ferrari

    ROMA -Adrian Newey per tanti tifosi Ferrari è un sogno ricorrente. Il britannico ha ottenuto grandissimi risultati in Williams, McLaren e Red Bull, rifiutando sempre la corte della Rossa per restare in patria. Però lo stesso Newey ha affermato al portale The Race che all’inizio dell’era ibrida in F1 ha pensato a un cambio di scuderia. “Ero piuttosto disilluso dall’intera faccenda – spiega al sito britannico – tanto che stavo per andare alla Ferrari”.
    “Avevo perso le motivazioni”
    “Stavo bene in Red Bull e non volevo cambiare squadra, ma il pensiero di non avere un motore competitivo mi aveva fatto riflettere sull’opportunità di andare via. Il nostro fornitore sembrava più interessato al marketing che alla competitività. Se hai un partner che ti propone una power unit inferiore alle altre ma con la voglia di migliorare, risolvere il problema lo accetti, ma se invece uno non si rende conto di essere indietro e non sembra intenzionato a fare qualcosa di meglio, le motivazioni vengono meno”, così commenta Newey una vicenda che lascerà l’amaro in bocca ai tifosi della Ferrari.
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    F1, Verstappen sul futuro: “Non correrò fino a 40 anni”

    ROMA – Manca sempre meno all’inizio della stagione di F1, con Lewis Hamilton, all’alba dei 38 anni, pronto a vivere una nuova stagione da protagonista, mentre il suo rivale Max Verstappen non sembra intenzionato a rimanere così tanto all’interno del Circus. Intervistato da “De Limburger”, l’olandese spiega i suoi piani per i prossimi anni: “Il calendario così duro è il motivo principale per cui non continuerò a correre quando compirò 40 anni. Viaggiare molto e cose simili non sono salutari, per ora mi piace, ma costano rinunce. Sembra assurdo, perché guidare la Formula 1 è ovviamente un sogno di molte persone, ma quando sei molto lontano da casa e da chi ami, arriva un momento in cui dici basta”. Il suo contratto con la Red Bull scadrà nel 2028: “Continuerò a lavorare duramente fino ad allora, poi se per gli stessi soldi mi divertirò ancora, continuerò a farlo per un altro anno o due, altrimenti farò altro”.
    Verstappen e il sogno famiglia
    Per Verstappen, a 25 anni, è arrivata l’ora di iniziare a immaginarsi anche lontano dalle piste, sicuramente con una famiglia e, se possibile con dei figli: “Li voglio decisamente e se vorranno correre, per me nessun problema, però darei loro un’educazione diversa da come hanno fatto con me papà e mamma. Loro hanno fatto di tutto per spingermi a correre. Io lascerò i miei bambini decidere, dovranno volerlo loro. Se sarà così, per me sarà importante stare con loro quando avranno tre-quattro anni, per iniziare a gettare le basi. Seppure per me sia facile parlare ora che non li ho – conclude il campione in carica – magari ragionerò diversamente quando arriverà il momento in futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen e il ritiro: “Non prima del 2028, poi…”

    ROMA – Mentre Lewis Hamilton si prepara a iniziare, all’alba dei 38 anni, una nuova stagione in Formula 1, il suo rivale Max Verstappen fa capire che la sua avventura nel Circus potrebbe non avere la stessa durata. Intervistato da “De Limburger”, l’olandese spiega i suoi piani per i prossimi anni: “Il calendario così duro è il motivo principale per cui non continuerò a correre quando compirò 40 anni. Viaggiare molto e cose simili non sono salutari, per ora mi piace, ma costano rinunce. Sembra assurdo, perché guidare la Formula 1 è ovviamente un sogno di molte persone, ma quando sei molto lontano da casa e da chi ami, arriva un momento in cui dici basta”. Il suo contratto con la Red Bull scadrà nel 2028: “Continuerò a lavorare duramente fino ad allora, poi se per gli stessi soldi mi divertirò ancora, continuerò a farlo per un altro anno o due, altrimenti farò altro”.
    Verstappen e il futuro
    A 25 anni, Verstappen inizia a immaginarsi un futuro anche lontano dalle piste, con una famiglia e, se possibile, dei figli: “Li voglio decisamente e se vorranno correre, per me nessun problema, però darei loro un’educazione diversa da come hanno fatto con me papà e mamma. Loro hanno fatto di tutto per spingermi a correre. Io lascerò i miei bambini decidere, dovranno volerlo loro. Se sarà così, per me sarà importante stare con loro quando avranno tre-quattro anni, per iniziare a gettare le basi. Seppure per me sia facile parlare ora che non li ho, magari ragionerò diversamente quando arriverà il momento in futuro”.
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    MotoGP, Marquez punta sulla Honda: “Mi fido di loro, voglio tornare a vincere il Mondiale”

    ROMA – “Honda sta reagendo, mi fido di loro al cento per cento, mi sto preparando perché voglio vincere il Mondiale. Più avanti, quando proveremo la nuova moto, si vedrà dove siamo e dove ci mettono i rivali. Perché a volte migliori tu, ma il rivale migliora di più”. Marc Marquez ha parlato così della situazione in Honda dopo un 2022 complicato sotto tutti i punti di vista in MotoGP. Senza il pilota di Cervera, ai box per gran parte dell’anno e a secco di vittorie, la casa giapponese ha raccolto solo risultati deludenti, ma il Cabroncito è convinto di poter invertire la rotta nel 2023.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La crisi in Honda
    “In Honda la crisi è iniziata quando mi sono infortunato gravemente, prima vincevamo da quattro anni, nel 2019 praticamente stravinto – ha aggiunto Marquez ai microfoni di “Europa Press” -. Poi mi sono infortunato, il loro pilota di punta non era in pista ed è lì che sono iniziate le complicazioni. Ma mi fido molto della Honda, mi hanno rispettato molto. Si fidano di me e il mio obiettivo è tornare ai massimi livelli per ambire al massimo insieme alla Honda LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Mi fido della Honda, voglio tornare ai massimi livelli”

    ROMA – Marc Marquez ha parlato della situazione in Honda dopo un 2022 complicato sotto tutti i punti di vista in MotoGP. Senza il pilota di Cervera, ai box per gran parte dell’anno e a secco di vittorie, la casa giapponese ha raccolto solo risultati deludenti, ma il Cabroncito è convinto di poter invertire la rotta nel 2023. “Honda sta reagendo, mi fido di loro al cento per cento, mi sto preparando perché voglio vincere il Mondiale – ha detto ai microfoni di “Europa Press” -. Più avanti, quando proveremo la nuova moto, si vedrà dove siamo e dove ci mettono i rivali. Perché a volte migliori tu, ma il rivale migliora di più”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Marquez
    “In Honda la crisi è iniziata quando mi sono infortunato gravemente, prima vincevamo da quattro anni, nel 2019 praticamente stravinto – ha aggiunto Marquez -. Poi mi sono infortunato, il loro pilota di punta non era in pista ed è lì che sono iniziate le complicazioni. Ma mi fido molto della Honda, mi hanno rispettato molto. Si fidano di me e il mio obiettivo è tornare ai massimi livelli per ambire al massimo insieme alla Honda LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc fa mea culpa: “Ecco quale è l’errore che mi è costato caro”

    ROMA – Charles Leclerc sin dagli esordi in F1 non è mai sfuggito dalle proprie responsabilità. E anche in un’intervista rilasciata al sito The Race, il monegasco della Ferrari ha ricordato l’errore commesso nel GP di Francia, quando era al comando della corsa, in una gara vinta poi dal futuro campione iridato Max Verstappen. “I momenti più difficili sono sempre gli errori, perché sono sempre stato severo con me stesso. Ripensando all’ultima stagione, ne ho commesso uno che mi è costato caro in Francia”.
    La reazione all’errore
    Leclerc, secondo in classifica generale dietro a Verstappen, dopo una lotta fino all’ultimo giro con l’altro pilota Red Bull Sergio Perez, ha analizzato la sua reazione agli errori. “Ogni volta che sbaglio reagisco sempre in un modo peggiore rispetto quando è un collega a commettere un errore. Parlando dell’annata in generale – spiega il ferrarista – purtroppo succede sempre di commettere degli errori. Questo sicuramente mi è costato caro in termine di punti e classifica perché in quel momento ero in testa al GP, però so che può succedere”.
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