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    MotoGP, Aprilia e il sogno italiano di Rivola: “Ecco il pilota che avevo chiamato”

    ROMA – Massimo Rivola ha parlato così degli obiettivi di Aprilia, che in MotoGP sta vivendo il suo miglior momento, dopo aver portato Aleix Espargaro conquistare il quarto posto nell’ultimo Mondiale. L’amministratore delegato della casa di Noale ha anche evidenziato la possibilità di ingaggiare nuovi piloti tramite il team RNF, affiliatosi ad Aprilia a partire dal 2023. “Mi sarebbe piaciuto avere un pilota italiano. Non è un segreto che ho parlato con Enea Bastianini due anni fa – le sue parole riportate da “Speedweek” -. Ma sognava quello che ha ora e sono felice per lui”. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Gli obiettivbi di Aprilia
    “Penso che ci siano bravi italiani e forse possono unirsi a noi attraverso il team RNF – ha aggiunto Rivola -. Penso che ci siano già degli ottimi italiani in MotoGP. Per entrare in questa classe, i ragazzi della Moto2 non sono ancora pronti, perché abbiamo visto molti alti e bassi con loro. Dobbiamo aspettare e vedere come andranno le cose nel 2023.Ma ad essere sincero non mi interessa molto cosa accadrà nel 2023 perché il nostro progetto dovrebbe durare due anni”. LEGGI TUTTO

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    Due piloti di F1 nei 50 sportivi più pagati al mondo: ecco chi sono

    ROMA – Quello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen è un duello infinito. I due fuoriclasse dopo essersi giocati il mondiale 2021 fino all’ultima curva, con vittoria finale dell’olandese, sono anche gli unici esponenti della F1 presenti nella classifica di Forbes sugli sportivi più pagati al mondo nella stagione 2022. In questo caso però, al contrario delle ultime sfide in pista,  a spuntarla è stato il britannico della Mercedes, diciassettesimo nella classifica generale stilata dalla rivista americana.
    Verstappen nella top-30
    Lewis Hamilton un guadagno di ben 65 milioni di dollari: 57 arrivano dal suo contratto sportivo più 8 milioni di extra., cifre che lo collocano al settimo posto tra gli atleti non statunitensi. Scende invece al ventiseisimo posto Max Verstappen con un totale di 48 milioni di dollari: 46 arrivano dagli accordi nel mondo della F1 con solo 2 legati ad altre attività esterne. Al primo posto di questa speciale classifica il neo campionato del mondo Lionel Messi, primo a quota 130 milioni di dollari, seguito dal campione dei Lakers Lebron James e dalla stella portoghese Cristiano Ronaldo.
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    Classifica Forbes: Hamilton e Verstappen tra i 50 sportivi più pagati del mondo

    ROMA – Un duello entusiasmante che ora si è spinto anche al di fuori della pista. Tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, dopo essersi giocati il mondiale 2021, con vittoria finale dell’olandese, sempre una lotta senza fine. I due piloti infatti sono gli unici esponenti della F1 presenti nella classifica di Forbes sugli sportivi più pagati al mondo nella stagione 2022. In questo caso però a spuntarla è stato il britannico della Mercedes, diciassettesimo nella classifica generale stilata dalla rivista americana.
    Verstappen al 26° posto
    Per Lewis Hamilton, settimo tra gli atleti non statunitensi, un guadagno di ben 65 milioni di dollari, 57 arrivano dal suo contratto sportivo più 8 milioni di extra. Si piazza invece al ventiseisimo posto Max Verstappen con un totale di 48 milioni di dollari: 46 arrivano dagli accordi nel mondo della F1 con solo 2 legati ad altre attività esterne. Comanda la classifica il neo campionato del mondo Lionel Messi, primo a quota 130 milioni di dollari, seguito dal cestista dei Lakers Lebron James e la stella portoghese Cristiano Ronaldo. LEGGI TUTTO

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    Vettel lancia Mick Schumacher: “Ha il talento per la F1, ecco di cosa ha bisogno per tornare”

    ROMA – Sebastian Vettel punta ancora su Mick Schumacher. I due piloti, che correranno insieme per la Germania la prossima Race of Champions, hanno un rapporto privilegiato e secondo l’esperto tedesco, il connazionale figlio d’arte potrà rientrare presto in F1. “Un peccato che non ci sia l’anno prossimo – spiega Vettel al programma Sport und Talk aus dem Hangar 7- ma spero ovviamente che ritrovi la strada perché ha le potenzialità per farlo. Credo sia un ragazzo a cui serve tempo e spero per lui di tornare in futuro in un ambiente migliore dell’ultimo”.
    “Non si corre per essere terzo pilota”
    Sul futuro di Schumacher in Mercedes. “Si tratta di un ruolo completamente diverso, non si punta a essere il terzo pilota perchè non si corre. Ma credo che ora abbia l’opportunità di imparare molto, dalla squadra, dagli altri piloti. E sì, credo che spetti a lui lavorare sodo e tornare”. In chiusura chiarisce da dove nasce questo rapporto così stretto. “Andiamo d’accordo, ma ovviamente c’è di più. Voglio dire, Michael è il mio idolo – conclude Vettel – e naturalmente conosco Mick da moltissimi anni e quindi è naturalmente più vicino al mio cuore”.
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    MotoGP: Quartararo in Suzuki? La rivelazione di Livio Suppo

    ROMA – Fabio Quartararo in Suzuki? Secondo Livio Suppo, un matrimonio che non sarebbe stato impossibile se la casa giapponese non avesse abbandonato la MotoGP al termine del Mondiale 2022. In un’intervista a “MOW Magazine”, il manager italiano ha parlato di chi preferirebbe tra Marc Marquez e il campione del mondo 2021 nella sua squadra: “Domanda difficile. Fabio e Marc sono due dei piloti più forti, ma sulla carta dovranno lottare con la loro moto e questo per il mondiale è un po’ un peccato. Per quanto riguarda Fabio non vorrei che fosse arrivato al punto di smettere di crederci, lui ci mette una pezza da tanti anni: se la moto continua a soffrire così tanto in velocità massima potrebbe scendergli la catena”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Il racconto di Suppo
    “Invece credo che Marc abbia perso un po’ la fiducia nei confronti della Honda, almeno dalle dichiarazioni che fa e dal fatto che abbia smesso di provare molto presto a Valencia – ha aggiunto Suppo -. Sembra che non ci creda più tanto, quindi è veramente difficile capire chi potrà essere più competitivo tra loro. Dipenderà molto da quanto i rispettivi reparti corse riusciranno a migliorare la moto. Mi sembra che siano tutti e due abbastanza stufi della loro situazione, al punto che Fabio Quartararo sarebbe venuto da noi molto volentieri. E sarebbe stato divertente vederlo su di una Suzuki”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel crede in Mick Schumacher: “Ha le potenzialità per tornare”

    ROMA – Sebastian Vettel crede ancora in un futuro nel Circus per Mick Schumacher. I due piloti, che saranno protagonisti in coppia per la Germania nella prossima Race of Champions, hanno un rapporto privilegiato e secondo l’esperto tedesco, il connazionale figlio d’arte potrà ritrovare presto un ruolo effettivo in F1. “Un peccato che non ci sia l’anno prossimo – ha dichiarato Vettel al programma Sport und Talk aus dem Hangar 7- ma spero ovviamente che ritrovi la strada perché ha le potenzialità per farlo. Credo sia un ragazzo a cui serve tempo e spero per lui di tornare in futuro in un ambiente migliore dell’ultimo”.
    “Ora lavorare per tornare”
    Vettel dice la sua sul futuro di Schumacher in Mercedes. “Si tratta di un ruolo completamente diverso, non si punta a essere il terzo pilota perchè non si corre. Ma credo che ora abbia l’opportunità di imparare molto, dalla squadra, dagli altri piloti. E sì, credo che spetti a lui lavorare sodo e tornare”. Due parole in chiusura sul perché di questo rapporto così stretto. “Andiamo d’accordo, ma ovviamente c’è di più. Voglio dire, Michael è il mio idolo – conclude il nativo di Heppenheim – e naturalmente conosco Mick da moltissimi anni e quindi è naturalmente più vicino al mio cuore”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Martin: “Ho rischiato di fare a botte con un pilota italiano”

    ROMA – Per Jorge Martin la seconda stagione in MotoGP si è chiusa al nono posto, così com’era terminato il 2021. Un anno che non è andato nel migliore dei modi quello del pilota spagnolo, che oltre ai diversi problemi fisici ha dovuto fare i conti con la scelta da parte di Ducati di promuovere Enea Bastianini nel team ufficiale, lasciandolo con Pramac per un’altra stagione. Nonostante i “soli” 24 anni, però, l’iberico ha mostrato già grande maturità nell’analizzare anche i lati negativi del suo sport: “Sei solo un numero, se non vinci non vali niente – ha detto in un’intervista a “Nude Sport” -. Il problema di questo sport è che non ti godi il momento, vuoi talmente tante cose che a volte perdi la prospettiva dimenticando da dove sei partito”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il racconto di Martin
    “Amici? No, non ci sono amici in MotoGP. Non superi un tuo amico con la stessa facilità di uno con cui non parliSe ho avuto rivalità violente? Beh, è un terreno scivoloso – ha aggiunto Martin -. Diciamo che capita di litigare e magari per passare un altro pilota finisci per toccarlo. C’era questo pilota italiano con cui mi giocavo il mondiale quando ero più giovane e in un paio di occasioni abbiamo rischiato di fare a botte, ma ora in MotoGP è tutto più tranquillo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Martin e la rissa sfiorata con un pilota italiano

    ROMA – Jorge Martin ha chiuso al nono posto la sua seconda stagione in MotoGP, eguagliando il risultato del 2021. Un anno che non è andato nel migliore dei modi quello del pilota spagnolo, che oltre ai diversi problemi fisici ha dovuto fare i conti con la scelta da parte di Ducati di promuovere Enea Bastianini nel team ufficiale, lasciandolo con Pramac per un’altra stagione. Nonostante i “soli” 24 anni, però, l’iberico ha mostrato già grande maturità nell’analizzare anche i lati negativi del suo sport: “Sei solo un numero, se non vinci non vali niente – ha detto in un’intervista a “Nude Sport” -. Il problema di questo sport è che non ti godi il momento, vuoi talmente tante cose che a volte perdi la prospettiva dimenticando da dove sei partito”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Rivalità violente
    “Amici? No, non ci sono amici in MotoGP. Non superi un tuo amico con la stessa facilità di uno con cui non parliSe ho avuto rivalità violente? Beh, è un terreno scivoloso – ha aggiunto Martin -. Diciamo che capita di litigare e magari per passare un altro pilota finisci per toccarlo. C’era questo pilota italiano con cui mi giocavo il mondiale quando ero più giovane e in un paio di occasioni abbiamo rischiato di fare a botte, ma ora in MotoGP è tutto più tranquillo”. LEGGI TUTTO