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    La Fia ferma i messaggi sulle magliette dei piloti

    TORINO – Cambiamenti al regolamento sportivo. Ritocchi, però di peso. Uno riguarda la cerimonia di premiazione sul podio, che dovrà essere seguita in maniera rigorosa per evitare sanzioni. Non che ci siano state recentemente delle interpretazioni personali del protocollo, ma in passato è accaduto. In ogni caso questo piccolo cambiamento è legato a un altro: i piloti non potranno più indossare capi d’abbigliamento che rechino messaggi politici. Anzi, testualmente, “politici o religiosi o personali”. Dunque stop alle scritte di Hamilton (come quella esibita al Mugello due anni fa) o ai messaggi tipo “Same Love” che aveva indossato Vettel. Il tedesco, in Canada, aveva sfoggiato anche un “stop all’estrazione delle sabbie bituminose” che certamente non era piaciuto al governo canadese. Tutto questo finisce. A meno che sia sottoposto alla Fia e approvato. Per la federazione è necessario per attenersi al principio di neutralità degli sporto automobilistici, in linea con quanto stabilisce e pratica anche il Cio. Ognuno la pensi come vuole, ma usare un podio di Formula 1 (o altri momenti simili) per mandare messaggi, sia pure con intenti costruttivi, è sempre parsa una forzatura.
    Incarichi e porte girevoli
    Un altro cambiamento riguarda il divieto per chi abbia lavorato per la Federazione stessa con ruoli senior (presidente o vice presidente) di assumere incarichi presso le squadre prima di sei mesi. Misura giusta, ma forse la si sarebbe dovuta allargare anche alle figure manageriali e tecniche, visto che spesso c’è visto un sistema di “porte girevoli” che ha alimentato polemiche e sospetti.
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    MotoGP, Bezzecchi ripercorre il 2022: “Incredibile la prima volta in Ducati”

    ROMA – Marco Bezzecchi difficilmente dimenticherà la stagione 2022, valsa il titolo di “Rookie of the Year” della MotoGP. Il pilota durante i festeggiamenti a Viserba di Rimini ha ripercorso un’annata davvero esaltante in cui è arrivato il primo podio centrato ad Assen. “Siamo insieme per festeggiare il lavoro fatto quest’anno – spiega ai microfoni di TeleRomagna24 –  e sono felice di vedere così tante persone contente. Per la vittoria è mancata un po’ di esperienza, ma ho quasi sempre fatto Top-10 rimanendo competitivo”.
    Obiettivo continuità
    Ancora in forza al Mooney VR46, Bezzecchi è fiducioso in vista della stagione che verrà. “Sono felice di continuare con la famiglia VR46 ancora per un altro anno. Ormai siamo insieme dai tempi della Moto2 e sono contento di aver ancora Luca Marini come mio compagno di squadra. Speriamo di fare bene ma sono fiducioso, ho provato la nuova moto nei test di Valencia chiusi al terzo posto. Ho visto già qualche miglioramento rispetto al 2022”, così conclude un Bezzecchi a caccia di un 2023 da protagonista. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi pronto per il 2023: “Ho visto già dei miglioramenti”

    ROMA – Il 2022 è stata una stagione indimenticabile per Marco Bezzecchi. Il titolo di “Rookie of the Year” della MotoGP, il primo podio centrato ad Assen: il pilota italiano ripercorre così l’annata appena terminata. “Siamo insieme per festeggiare il lavoro fatto quest’anno – afferma ai microfoni di TeleRomagna24 –  e sono felice di vedere così tante persone contente. Per la vittoria è mancata un po’ di esperienza, ma ho quasi sempre fatto Top-10 rimanendo competitivo”.
    La fiducia di Bezzecchi
    Bezzecchi ha buone sensazioni in vista del 2023. “Sono felice di continuare con la famiglia VR46 ancora per un altro anno. Ormai siamo insieme dai tempi della Moto2 e sono contento di aver ancora Luca Marini come mio compagno di squadra. Speriamo di fare bene ma sono fiducioso, ho provato la nuova moto nei test di Valencia chiusi al terzo posto. Ho visto già qualche miglioramento rispetto al 2022”, queste le parole di Bezzecchi voglioso di vivere un’altra stagione protagonista. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Ferrari più debole senza Binotto”

    ROMA – Helmut Marko ha parlato delle dimissioni di Mattia Binotto dalla carica di team principal della Ferrari, che ha scelto Frederic Vasseur come suo successore dalla prossima stagione in Formula 1. “Nel caso della Ferrari, non capisco bene il cambiamento,considero Binotto un ottimo tecnico e politico – ha detto ai microfoni di “Auto, Motor und Sport” -. Era semplicemente sopraffatto dal suo compito. Ma sarebbe bastato dotarlo di un direttore sportivo che lo affiancasse in pista e con la strategia. L’arrivo di uomo nuovo, che ha tanti altri incarichi, lo vedo come un indebolimento per la Ferrari”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Marko
    “Chi temo di più tra Ferrari e Mercedes? Sicuramente Mercedes – ha aggiunto Marko in vista del 2023 -. Sono la squadra più stabile e hanno Hamilton. Anche se potrebbe essere in calo quest’anno. I suoi tempi sul giro hanno ripetutamente dimostrato che è un pilota di vertice. In più hanno un pacchetto molto più forte della Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Senza Binotto la Ferrari è più debole”

    ROMA – “Nel caso della Ferrari, non capisco bene il cambiamento, considero Binotto un ottimo tecnico e politico. Era semplicemente sopraffatto dal suo compito. Ma sarebbe bastato dotarlo di un direttore sportivo che lo affiancasse in pista e con la strategia. L’arrivo di uomo nuovo, che ha tanti altri incarichi, lo vedo come un indebolimento per la Ferrari”. Helmut Marko ha parlato così ai microfoni di “Auto, Motor und Sport” delle dimissioni di Mattia Binotto dalla carica di team principal della Ferrari, che ha scelto Frederic Vasseur come suo successore dalla prossima stagione in Formula 1.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Ferrari e Mercedes
    “Chi temo di più tra Ferrari e Mercedes? Sicuramente Mercedes – ha aggiunto Marko in vista del 2023 -. Sono la squadra più stabile e hanno Hamilton. Anche se potrebbe essere in calo quest’anno. I suoi tempi sul giro hanno ripetutamente dimostrato che è un pilota di vertice. In più hanno un pacchetto molto più forte della Ferrari”.
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    MotoGP, il retroscena di Ciabatti: “Miller ha rifiutato un posto in Ducati”

    ROMA – Il 2023 per Jack Miller significa passaggio dalla Ducati alla KTM. L’australiano cambierà scuderia dopo cinque anni, gli ultimi due passati sulla moto ufficiale del team in compagnia di Francesco Bagnaia. A inizio 2022 la casa di Borgo Panigale ha optato per un cambio, con la scelta ricaduta su Enea Bastianini. Per Miller era stato però tenuto un posto per tornare in casa Prima Pramac Racing, ma il pilota ha rifiutato come ha confermato il direttore sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti.
    “Rifiuto comprensibile”
    Per Ciabatti una decisione comprensibile da parte di Miller. “Nel caso di Jack, avevamo altri piani per lui. Volevamo offrirgli una moto ufficiale alla Pramac, ma con solo un anno contratto. E comprensibilmente gli è stata data l’opportunità di essere un pilota ufficiale su una KTM per due anni, probabilmente anche con uno stipendio leggermente migliore. Quindi – conclude il dirigente italiano – è del tutto comprensibile che abbia rifiutato la nostra offerta”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ciabatti sull’addio di Miller: “Ha rifiutato la nostra offerta”

    ROMA – Sarà un 2023 diverso per Jack Miller, pronto ad affrontare la nuova avventura in KTM. Per l’australiano niente più Ducati dopo cinque stagioni, le ultime due passate sulla moto ufficiale del team in compagnia di Francesco Bagnaia. A inizio 2022 la casa di Borgo Panigale ha optato però per un cambio, scegliendo Enea Bastianini. A Miller è stata prospettata l’idea di tornare in Prima Pramac Racing, ma il pilota ha rifiutato come ha confermato il direttore sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti.
    “Offerto un anno di contratto”
    Ciabatti ha comunque capito la scelta di Miller. “Nel caso di Jack, avevamo altri piani per lui. Volevamo offrirgli una moto ufficiale alla Pramac, ma con solo un anno contratto. E comprensibilmente gli è stata data l’opportunità di essere un pilota ufficiale su una KTM per due anni, probabilmente anche con uno stipendio leggermente migliore. Quindi è del tutto comprensibile che abbia rifiutato la nostra offerta”, ha così concluso il direttore sportivo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Rivola: “Vi spiego la filosofia di Aprilia”

    ROMA – “Penso che ora siamo più veloci perché siamo solo un’azienda migliore. Non è un segreto che abbiamo assunto nuove persone da quando sono in azienda. Molti arrivano direttamente dall’università, ma ci sono anche profili più esperti della MotoGP e della Formula 1. La domanda è come possiamo continuare a crescere in questa direzione. Questa è la sfida”. Massimo Rivola ha parlato così dell’ultima stagione in MotoGP, che ha visto Aprilia raggiungere un grande risultato con il quarto posto di Aleix Espargaro. Il pilota catalano era stato in lotta per il titolo fino a poche gare dalla fine.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Mentalità Aprilia
    L’amministratore delegato della casa di Noale, ai microfoni di “Speedweek”, ha spiegato la crescita enorme certificata nelle ultime stagioni: “Non abbiamo fatto niente di speciale. Si tratta di ricordare alle persone che se lavori sodo, puoi farcela. Aleix ha un tatuaggio che dice ‘Credi in te stesso’. Ciò riflette molto bene questa filosofia”. LEGGI TUTTO