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    MotoGP, gli obiettivi di Honda dopo il flop 2022: “Puntiamo al titolo”

    ROMA – Sono state numerose le critiche rivolte a Honda da Marc Marquez durante questo 2022. Per la prima volta dopo tanti anni, il pilota di Cervera e con lui la casa giapponese hanno chiuso una stagione di MotoGP senza vittorie, facendo scattare l’allarme soprattutto visti i risultati degli altri centauri Honda. Koji Watanabe, presidente di HRC, ha cercato di rasserenare l’ambiente: “Non abbiamo festeggiato una vittoria in MotoGP nel 2022, ma Marc Marquez ci ha regalato un podio nella seconda parte della stagione” – le sue parole durante l’evento Honda di Motegi.
    Le parole di Watanabe
    “Il nostro obiettivo è il titolo MotoGP, questa è la massima priorità – ha aggiunto Watanabe -. E’ stata una stagione molto frustrante per noi. Per apportare miglioramenti stiamo lavorando con il nostro dipartimento F1 per migliorare il pacchetto aerodinamico 2023. Stiamo già vedendo i primi segnali di questa collaborazione. In futuro uniremo i nostri sforzi in modo da poter essere di nuovo più competitivi”. LEGGI TUTTO

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    F1, come Schumacher è arrivato in Ferrari: la rivelazione della moglie

    ROMA – “Eravamo in giardino, Michael si avvicinò e mi chiese cosa ne pensassi di un suo possibile trasferimento alla Ferrari. Io gli risposi che se avesse realmente avuto la possibilità di andare lì avrebbe dovuto farlo, sarebbe stato fantastico”. Corinna Betsch, intervistata ai microfoni di “Canal+”, ha raccontato alcuni retroscena del passaggio del marito Michael Schumacher in Ferrari, avvenuto nel 1996. L’arrivo dell’ex pilota tedesco alla scuderia di Maranello arrivò dopo i due titoli arrivati in Formula 1 con Benetton.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Il ruolo di Jean Todt
    “Molto importante fu il legame con Jean Todt – ha aggiunto Corinna Betsch -. Michael capiva subito su chi poter davvero contare. Penso che Jean fosse fra quelle persone. Voleva vincere qualcosa con Todt. Ma sarebbe bello che a raccontare questa storia potesse essere Michael. Io non ero sempre con loro. A Jean dobbiamo molto. Essere amico di Schumacher negli anni è stato per tutti così divertente”.

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    Ferrari, Sainz sulla nuova era della F1: “Gare sempre più interessanti”

    ROMA – Il nuovo regolamento della Formula 1 ha portato cambiamenti in positivo. E’ questo il bilancio tracciato da Carlos Sainz al termine del Mondiale 2022, il primo della “nuova era” per il Circus, con diverse modifiche al regolamento e auto progettate per rendere le gare più appassionanti. “Penso che nel complesso sia stato positivo – le parole del pilota Ferrari riportate dal sito ufficiale della F1 -. Nelle gare abbiamo visto più sorpassi. In termini di guida, per noi è più facile guidare su certi tracciati. Da questo lato penso che il nostro sport sia migliorato”.
    Le parole di Sainz
    “Speravo in più varietà nell’ordine di arrivo al vertice, con più squadre a lottare per il podio – ha aggiunto Sainz -. Si spera che questo aspetto possa migliorare nei prossimi anni, con più team in lotta per il podio. Spero che il tempo trascorso in galleria del vento porti tutti i team ad avere risultati simili”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz promuove la ‘nuova’ F1: “Gare più interessanti degli anni scorsi”

    ROMA – Il primo anno in Formula 1 con le nuove regole? Sicuramente positivo. E’ questo il bilancio tracciato da Carlos Sainz al termine del Mondiale 2022, il primo della “nuova era” per il Circus, con diverse modifiche al regolamento e auto progettate per rendere le gare più appassionanti. “Penso che nel complesso sia stato positivo – le parole del pilota Ferrari riportate dal sito ufficiale della F1 -. Nelle gare abbiamo visto più sorpassi. In termini di guida, per noi è più facile guidare su certi tracciati. Da questo lato penso che il nostro sport sia migliorato”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Ottimismo per il futuro
    “Speravo in più varietà nell’ordine di arrivo al vertice, con più squadre a lottare per il podio – ha aggiunto Sainz -. Si spera che questo aspetto possa migliorare nei prossimi anni, con più team in lotta per il podio. Spero che il tempo trascorso in galleria del vento porti tutti i team ad avere risultati simili”.
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    La Honda verso il ritorno in F1 dal 2026

    ROMA – Manca sempre meno al ritorno di Honda in F1. Le power unit della casa giapponese spingono già in pista l con Red Bull e Alpha Tauri, ma con nome Red Bull Powertrains, e il raggiungimento delle vittorie negli ultimi due anni, più la svolta del Circus verso una maggiore elettrificazione a partire dal 2026, hanno fatto rinascere l’entusiasmo in Honda che, secondo quanto afferma Autosport, potrebbe rientrare con una collaborazione ufficiale proprio con la scuderia di Milton Keynes.
    La conferma di Watanabe
    Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma anche Koji Watanabe, presidente di Honda Racing ha confermato la registrazione, condizione indispensabile per il rientro in F1. “Come HRC ci siamo registrati in veste di costruttore Power Unit a partire dal 2026 – spiega lo stesso Watanabe – bisogna considerare che la scadenza per l’iscrizione era al 15 novembre ed è stata nostra premura effettuarla per continuare la ricerca nelle corse”
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    F1, Honda: il rientro nel Circus è sempre più vicino

    ROMA – Il rientro in F1 dell’Honda appare sempre più realistico. Le power unit della casa giapponese sono in pista con Red Bull e Alpha Tauri, ma con nome Red Bull Powertrains, e i risultati degli ultimi due anni, più la svolta del Circus verso una maggiore elettrificazione a partire dal 2026, hanno solleticato l’entusiasmo di Honda che, secondo quanto afferma Autosport, potrebbe rientrare con una collaborazione ufficiale proprio con la scuderia di Milton Keynes.
    Registrazione effettuata
    Finora sono solo voci, ma intanto – come confermato da Koji Watanabe, presidente di Honda Racing – è arrivata la registrazione, condizione indispensabile per il rientro in F1. “Come HRC ci siamo registrati come costruttore Power Unit a partire dal 2026 – afferma lo stesso Watanabe – bisogna considerare che la scadenza per l’iscrizione era al 15 novembre ed è stata nostra premura effettuarla per continuare la ricerca nelle corse”
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    Valentino Rossi alla conquista di Bathurst: ecco quando e dove tornerà in pista

    ROMA – Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma secondo i rumours usciti nelle ultime ore Valentino Rossi sarà tra i protagonisti della 12 Ore di Bathurst tra il 2 e 5 febbraio. La gara, atto inaugurale della stagione 2023 dell’Intercontinental GT Challenge è senza dubbio una delle più entusiasmanti dell’intero calendario del Gran Turismo. Per il “Dottore” un’altra opportunità di cimentarsi con il mondo a quattro ruote che sicuramente lo vedrà impegnato nel GTWC 2023 come nuovo pilota BMW.
    Le esperienze degli altri motociclisti
    In attesa di vedere Rossi alle prese con i saliscendi di Mount Panorama, sono diversi i campioni a due ruote già impegnati in questa affascinante esperienza. Partendo da Gregg Hansford, l’unico capace di vincere su questo tracciato sia a due che a quattro ruote, passando per Troy Bayliss che nel 2009 finì contro un muro dopo 59 giri sui 161 previsti, per concludere con Casey Stoner, anche a lui finito contro il muro quando era in lotta per la top-5. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur sempre più vicino alla Ferrari: arriva il via libera di Sauber

    ROMA – Non sono ancora arrivati annunci ufficiali, ma Frederic Vasseur sembra davvero vicino a diventare il nuovo team principal della Ferrari. Il dirigente francese, che ha ricoperto fino a oggi il medesimo ruolo in Alfa Romeo, rimarrà in Formula 1 passando alla scuderia di Maranello, che cerca un sostituto dopo le dimissioni di Mattia Binotto. Nell’ultimo mese sono state tante le voci che portavano a Vasseur, ultima delle quali quella di Peter Sauber, fondatore dell’omonima scuderia ora in pista con Alfa Romeo.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    L’annuncio di Sauber
    “Quando si riceve un’offerta dalla Ferrari, si deve andare – ha detto Sauber ai microfoni di “Blick” -. Se si conosce la storia della Ferrari, a partire dal fondatore Enzo, si sa che i capisquadra hanno di solito vita breve. L’unica eccezione è Jean Todt, che ha governato per oltre dodici anni”.

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