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    MotoGP, Pedrosa punta su Marquez: “Può rovinare i piani Ducati”

    ROMA – Che Marc Marquez vedremo nel 2023? E’ questa la domanda che tanti addetti ai lavori e tifosi si stanno ponendo prima dell’inizio del nuovo mondiale. Le ultime tre stagioni del fuoriclasse spagnolo sono state all’insegna degli infortuni e in tanti vedono Marquez come l’unico a poter interrompere il dominio Ducati e tra questi anche il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa. “Se Marc sta bene fisicamente e trova feeling con la moto può smantellare i piani Ducati – spiega ai microfoni di Dazn – è un ragazzo imprevedibile che può fare cose che non ti aspetti”.
    “Marc speciale”
    Secondo Pedrosa, il pilota di Cervera può vincere anche in condizioni non ottimali. “Marquez ha capacità di vincere anche con moto non perfette. Per esempio durante gli anni che siamo passati dalla Bridgestone alla Michelin, abbiamo avuto parecchie difficoltà ma lui è riuscito ugualmente a vincere il campionato mondiale adattandosi comunque alle gomme. Marc è un pilota diverso, in pista fa cose impressionanti perché faceva cose speciali impossibile di eguagliare”, conclude l’ex pilota spagnolo classe 1985. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton carico per il 2023 : “Non vedo l’ora che arrivi la nuova stagione”

    ROMA – Lewis Hamilton è reduce da un 2022 complicato in Formula 1. Il britannico ha chiuso il Mondiale Piloti al sesto posto, peggior piazzamento dall’inizio della sua carriera nel Circus, senza raccogliere nemmeno una vittoria per la prima volta da quando ha iniziato a correre in questo campionato. Dopo un avvio disastroso, però, sia lui che la Mercedes sono riusciti a raccogliere qualche soddisfazione. In un’intervista ai canali ufficiali del team, Hamilton ha ricordato i momenti migliori della stagone: “A Budapest è stato fantastico – ha detto -. Anche a Zandvoort è andata bene, così come a Silverstone con l’atmosfera e l’opportunità di salire sul podio”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Hamilton
    “Il Brasile è stato il momento clou perché la squadra era così felice – ha aggiunto Hamilton -. Avevo paura di non fare doppietta doppietta e sono stato felice quando ce la siamo assicurata tagliando il traguardo. Non vedevo la squadra così felice da molto tempo. È stata una bella sensazione, considerando quanto sono stato respinto all’inizio. Non vedo l’ora che arrivi il 2023” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton sfida Ferrari e Red Bull: “Non vedo l’ora che arrivi il 2023”

    ROMA – Il 2022 è stato uno degli anni più difficili per Lewis Hamilton in Formula 1. Il britannico ha chiuso il Mondiale Piloti al sesto posto, peggior piazzamento dall’inizio della sua carriera nel Circus, senza raccogliere nemmeno una vittoria per la prima volta da quando ha iniziato a correre in questo campionato. Dopo un avvio disastroso, però, sia lui che la Mercedes sono riusciti a raccogliere qualche soddisfazione. In un’intervista ai canali ufficiali del team, Hamilton ha ricordato i momenti migliori della stagone: “A Budapest è stato fantastico. Anche a Zandvoort è andata bene, così come a Silverstone con l’atmosfera e l’opportunità di salire sul podio”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Su Interlagos
    “Il Brasile è stato il momento clou perché la squadra era così felice – ha aggiunto Hamilton -. Avevo paura di non fare doppietta doppietta e sono stato felice quando ce la siamo assicurata tagliando il traguardo. Non vedevo la squadra così felice da molto tempo. È stata una bella sensazione, considerando quanto sono stato respinto all’inizio. Non vedo l’ora che arrivi il 2023” – ha concluso.
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    MotoGP, Ciabatti: “Bagnaia con il numero 1? Sarebbe fantastico”

    ROMA – Paolo Ciabatti ha parlato della possibile scelta del numero 1 da parte di Pecco Bagnaia per il Mondiale 2023 di MotoGP. Il pilota torinese, grazie alla conquista del titolo nell’ultima stagione, potrà correre con la speciale numerazione riservata ai campioni, anche se la scelta non appare così semplice. Come sottolineato anche dal direttore sportivo di Ducati, infatti, molti vincitori del Mondiale rifiutano il numero per motivi di scaramanzia. “l punto di vista dell’azienda, sarebbe fantastico se i nostri piloti scegliessero il numero 1 – ha detto -. D’altra parte, capiamo anche che c’è un po’ di superstizione e che i piloti costruiscano la loro immagine e il loro merchandising attorno al loro numero”. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La scelta di Bagnaia
    “Bagnaia ha vinto il titolo Moto2 con il 42 e il titolo MotoGP con il 63 – ha aggiunto Ciabatti ai microfoni di “Speedweek” -. Infatti il suo originario 21 non era disponibile in Moto2 ed ha quindi raddoppiato in 42. All’arrivo in classe regina però questo numero era già in possesso di Aleix Rins, quindi ha aggiunto un altro 21 (42+21) per passare al 63. Forse questo potrebbe aiutarlo un po’ nella sua decisione. Però lasciamo questa decisione nelle mani del pilota. Perché è importante che possa guidare con il numero di partenza che lo rappresenta meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Lorenzo non ha dubbi sul futuro: “Ducati superiore per molti anni”

    ROMA – “Vedo il futuro piuttosto rosso nei prossimi anni, soprattutto con Dall’Igna. Se rimarrà in Ducati, credo che avranno la moto migliore per molti dei prossimi anni”. Jorge Lorenzo non ha dubbi: Ducati è destinata a dominare la scena in MotoGP anche negli anni a venire. Il maiorchino, intervenuto nel documentario “Cuatro Tiempos” su DAZN Spagna, ha evidenziato la superiorità delle moto di Borgo Panigale rispetto alle case concorrenti. Quest’anno, Ducati ha portato a casa i titoli piloti, costruttori e team.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Su Marquez
    Lorenzo ha poi parlato della situazione di Marc Marquez, reduce da stagioni complicate: “Marc vuole continuare a vincere campionati del mondo e ora con la Honda non può. Poi arriverà un momento in cui dovrà scegliere tra vincere il Campionato del Mondo o fare soldi, anche se non credo che la Honda continuerà a offrirgli lo stesso contratto. È chiaro che se Marc sta bene fisicamente e trova un certo livello di fiducia o una buona chimica con la moto, può facilmente smontare i piani della Ducati, perché Marc è un ragazzo molto imprevedibile, può fare cose in momenti che non ti aspetti.  E’ un pezzo che non puoi mettere fisso in un posto perché sarà sempre in movimento”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Lorenzo: “Con Dall’Igna, Ducati sarà superiore per molti anni”

    ROMA –  Jorge Lorenzo non ha dubbi: Ducati è destinata a dominare la scena in MotoGP anche negli anni a venire. Il maiorchino, intervenuto nel documentario “Cuatro Tiempos” su DAZN Spagna, ha evidenziato la superiorità delle moto di Borgo Panigale rispetto alle case concorrenti. Quest’anno, Ducati ha portato a casa i titoli piloti, costruttori e team. “Vedo il futuro piuttosto rosso nei prossimi anni, soprattutto con Dall’Igna – ha detto -. Se rimarrà in Ducati, credo che avranno la moto migliore per molti dei prossimi anni”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Lorenzo
    Lorenzo ha poi parlato della situazione di Marc Marquez, reduce da stagioni complicate: “Marc vuole continuare a vincere campionati del mondo e ora con la Honda non può. Poi arriverà un momento in cui dovrà scegliere tra vincere il Campionato del Mondo o fare soldi, anche se non credo che la Honda continuerà a offrirgli lo stesso contratto. È chiaro che se Marc sta bene fisicamente e trova un certo livello di fiducia o una buona chimica con la moto, può facilmente smontare i piani della Ducati, perché Marc è un ragazzo molto imprevedibile, può fare cose in momenti che non ti aspetti.  E’ un pezzo che non puoi mettere fisso in un posto perché sarà sempre in movimento”. LEGGI TUTTO

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    F1: Jean-Claude Blanc diventa Ceo di Ineos Sport: l’ex Juventus seguirà la Mercedes

    ROMA – Jean-Claude Blanc sarà Ceo di Ineos Sport a partire dal prossimo 1 gennaio. Il manager francese avrà il compito di supervisionare tutte le attività partecipate dal colosso britannico del settore chimico per quanto riguarda lo sport. Tra queste c’è anche il team Mercedes-AMG di Formula 1, detenuto al 33% da Ineos. Il restante 66% se lo dividono invece equamente il team principal Toto Wolff e Daimler AG. “Sono molto onorato e orgoglioso di unirmi a Jim Ratcliffe e al suo straordinario team esecutivo di Ineos – ha detto Blanc -. Non vedo l’ora di contribuire alla costruzione e all’ulteriore sviluppo di tutte le risorse sportive esistenti e di guidare, insieme al Consiglio di Amministrazione, ciascuno dei team esecutivi sportivi esistenti verso un successo ancora maggiore”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari

    Il passato in bianconero

    Blanc vanta un passato nel campo della dirigenza sportiva anche in Italia, alla Juventus, dov’è stato prima direttore generale e amministratore delegato dal 2005 al 2009, per poi venire nominato presidente al posto di Giovanni Cobolli Gigli fino al 2011, anno delle sue dimissioni.

     

     
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    Andrew Tate contro Greta Thunberg: “Ho 33 auto”. Ma la sua risposta è clamorosa

    Divertirsi e godersi la vita con tante supercar o rispettare l’ambiente, voi da che parte state? Il dibattito si è trasformato in un vero e proprio scontro, anche con parole abbastanza forti, tra Greta Thunberg, paladina dell’ecologia e l’ex kickboxer statunitense Andrew Tate, “colpevole” di avere tante potenti (e inquinanti) automobili e volerne sempre i più.Guarda la galleryTutte le supercar di Andrew Tate: lusso estremo per l’ex kickboxer
    Stop auto endotermiche: Greenpeace dice no alla proroga al 2040
    Non fate arrabbiare l’ambientalista
    “Ciao GretaThunberg, ho 33 auto. La mia Bugatti ha un w16 8.0L quad turbo. Le mie DUE Ferrari 812 Competizione hanno un V12 da 6,5L. Questo è solo l’inizio. Per favore, fornisci il tuo indirizzo e-mail in modo che possa inviarti un elenco completo della mia collezione di auto e delle rispettive enormi emissioni”. Una provocazione bella e buona (con tanto di foto allegata) quella pubblicata da Andrew Tate su Twitter, con tanto di tag all’attivista 19enne celebre per le sue battaglie a favore dello sviluppo sostenibile.
    La risposta della svedese non si è fatta attendere ma anzi, la ragazza non ha certo usato giri di parole: “Sì, per favore, illuminami. Scrivimi a smalldickenergy@getalife.com (energiaperil c***o piccolo@fattiunavita.com)”. Una replica non elegantissima, ma l’istigazione da parte dell’ex atleta è stata davvero una classica “spacconata” maschile, oltre che un esempio di bassissima maturità.
    Ma quali auto ha questo spocchioso e provocatorio milionario? Una Rolls Royce Wraith (431.383 euro), un’Aston Martin DBS Superleggera (358.729 euro), una  BMW M5 Competition (116.930 euro), una Bugatti Chiron (3.410.000 euro), una Ferrari 458 Italia (281.530 euro), una Ferrari 812 Superfast (414.360 euro), una Mercedes B63 Brabus (S63 Coupe) (283.800 euro), una  Porsche GT Street (358.730 euro), una Lamborghini Huracán EVO Spyder (261.100 euro), una McLaren 765LT (434.220 euro), una Mercedes-Maybach V-Class (170.280 euro), un’ Aston Martin DB11 (272.450) euro, una Bentley Continental GT (283.800 euro) e una McLaren 720S  (454.090 euro).
    Se l’elettrico non è per tutti, la CO2 non diminuirà LEGGI TUTTO