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    Ferrari e il 2023, rivoluzione e continuità

    TORINO – Non c’è stato il tempo per stilare un completo bilancio da parte della Ferrari per quanto riguarda il 2022, ma basta scorrere l’albo d’oro della Formula 1 per capire che non è stato affatto male, come dimostra il secondo posto nel Mondiale piloti colto da Charles Leclerc e del secondo nel Mondiale costruttori. Certo, dopo un inizio di stagione così scintillante (Leclerc ha vinto la prima e la terza gara e due volte è stato secondo), in molti pensavano che fosse finalmente l’anno del titolo piloti che manca dal 2007. Non è andata così, ma la Ferrari ha cercato di trarre il miglior insegnamento possibile da quanto accaduto. L’auto del 2023, che si sta assemblando a Maranello e che sarà pronta a breve (presentazione il 14 febbraio, poi test in Bahrain), nasce sulla base di quella del 2022 (riuscita, nonostante la crisi nei mesi centrale della stagione). Il limite principale, sviluppi a parte, è stato il motore: la Scuderia è stata costretta a depotenziarlo, per alzare un insufficiente livello di affidabilità. In questi mesi, considerando il sentiero stretto stabilito dalla Fia (si possono migliorare i motori per accrescere l’affidabilità, non per renderli più prestazionali), si è lavorato molto. Ed è probabile che si siano trovati quei 15 o 20 cavalli che erano rimasti in tasca.
    Il passaggio del timone
    Come tutti sanno, nonostante questi passaggi programmati (sui quali la Scuderia continuerà nel suo cammino, almeno nella prima parte del 2023) la Ferrari ha deciso di congedare Mattia Binotto e affidarsi a Frederic Vasseur. Il manager francese sta lavorando a tratti, perché sarà operativo appieno solo dal 9 gennaio. Difficile che possa prendere decisioni sul lato tecnico (proprio perché il lavoro è già impostato) e che ci sia margine per stravolgere l’organizzazione a breve sugli altri aspetti. Ma certo che i primi punti deboli che dovrà affrontare sono quelli che riguardano la gestione delle strategie, che nello scorso campionato hanno riservato tante sorprese (nessuna posivita) alla Ferrari e ai suoi tifosi.
    I galloni da prima guida
    Tema delicato sarà quello delle gerarchie tra i piloti in squadra. Non è un mistero per nessuno che Charles Leclerc non abbia gradito di doversi guadagnare gli eventuali galloni di prima guida in pista, contro un pilota fortemente determinato a crescere e migliorare in ogni aspetto come Carlos Sainz. Come vorrà procedere Vasseur su questo fronte? A ben guardare è più delicata questa questione che non quella delle strategie. Difficilmente sarà possibile intervenire sui contratti, che sono molto chiari. Si tratterà probabilmente di armonizzare ambizioni, risultati, obiettivi. In fondo il vero grande nodo da sciogliere è questo.
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    F1 e MotoGp, Ezpeleta e il futuro: “La sua popolarità può aiutare anche noi”

    ROMA – Seguire la popolarità della F1 e crescere anche come sistema. Questo è l’obiettivo di Carmelo Ezpeleta, capo della MotoGP, che ha parlato dell’importanza dell’ascesa del mondo a quattro ruote. “Si va a ondate. C’è stato un momento che la F1 è stata in difficoltà e noi eravamo il ‘meglio del meglio’. A livello di spettacolo, la F1 è il numero uno degli sport motoristici – ha dichiarato in un’intervista a Motorsport.es – e il nostro obbligo è quello di guadagnare popolarità, ma senza che la F1 sia il riferimento, ma sicuramente questa popolarità ci aiuta molto. È vero che ultimamente sono cresciuti molto, e non credo che ciò sia dovuto esclusivamente a Drive to Survive, anche se ha chiaramente contribuito”.
    I cambiamenti della MotoGP 2023
    Sicuramente l’introduzione delle Gare Sprint in MotoGp, in programma ogni sabato, sono la novità più importante della prossima stagione. “Fin dal primo momento abbiamo avuto chiaro che per dare un impulso all’attività del sabato, bisogna standardizzarlo per tutte le gare. Inoltre, questo nuovo formato ha un altro effetto sulla domenica. Con la scomparsa dei warm-up di Moto2 e Moto3 e la riduzione del warm-up della MotoGP, si apre una finestra in cui si possono svolgere più attività promozionali con i piloti. Un’iniziativa questa – conclude Ezpeleta – accolta con grande entusiasmo da promoter e operatori locali”. LEGGI TUTTO

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    Ezpeleta sul boom della F1: “Questo aumento della popolarità può aiutare anche noi”

    ROMA – Seguire la scia dell’aumento di popolarità in F1. Questo è l’obiettivo prima del capo della MotoGP, Carmelo Ezpeleta. che ha spiegato come l’ascesa del mondo a quattro ruote sia fondamentale anche il motomondiale. “Si va a ondate. C’è stato un momento che la F1 è stata in difficoltà e noi eravamo il ‘meglio del meglio’. A livello di spettacolo, la F1 è il numero uno degli sport motoristici – ha affermato in un’intervista a Motorsport.es – e il nostro obbligo è quello di guadagnare popolarità, ma senza che la F1 sia il riferimento, ma sicuramente questa popolarità ci aiuta molto. È vero che ultimamente sono cresciuti molto, e non credo che ciò sia dovuto esclusivamente a Drive to Survive, anche se ha chiaramente contribuito”.
    Le Sprint del sabato
    L’introduzione delle Gare Sprint in MotoGp, in programma ogni weekend nella giornata di sabato, sono senza dubbio la novità più rilevante in vista della stagione 2023. “Fin dal primo momento abbiamo avuto chiaro che per dare un impulso all’attività del sabato, bisogna standardizzarlo per tutte le gare. Inoltre, questo nuovo formato ha un altro effetto sulla domenica. Con la scomparsa dei warm-up di Moto2 e Moto3 e la riduzione del warm-up della MotoGP, si apre una finestra in cui si possono svolgere più attività promozionali con i piloti. Un’iniziativa questa – spiega in conclusione Ezpeleta – accolta con grande entusiasmo da promoter e operatori locali”. LEGGI TUTTO

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    F1, classifica punti penalità piloti: chi rischia il salto GP nel 2023

    ROMA – I punti di penalità accumulati nel 2022 potrebbero rendere dura la vita di alcuni piloti nella prima parte del Mondiale 2023 di Formula 1. Le infrazioni commesse da alcuni piloti, infatti, hanno fatto perdere a questi una grossa parte dei punti disponibili prima di ricevere la massima infrazione, che consiste nel saltare il Gran Premio successivo al raggiungimento dei 12 punti. Durante la stagione, i punti verranno via via recuperati da ogni pilota. Di seguito, la classifica dei piloti più a rischio al termine del 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, punti di penalità: Gasly a rischio, situazione complicata anche per Stroll

    ROMA – Non sarà un inizio di avventura facile quella di Pierre Gasly con l’Alpine. Il francese infatti ha acculumato, a partire dal 22 maggio del 2022, una serie di infrazioni che gli sono costati 10 dei 12 punti nella Super Licenza F1. Una spada di Damocle non da poco che non consentirà al pilota ex Alpha Tauri che non si può permettere altre penalità per non ricevere il Ban in un GP nella stagione 2023.
    Stroll a rischio
    Con 8 punti di penalità ricevuti nel mondiale 2022 anche per Lance Stroll la situazione non è delle più rosee. A favore del canadese il fatto di avere due lunghezze in meno rispetto a Gasly e che la sua prima infrazione sia arrivata il 9 aprile 2022, oltre un mese prima rispetto al collega francese. Anche Daniel Ricciardo si trova a quota 8, ma l’ex McLaren, ora terzo pilota Red Bull non dovrebbe correre rischi salvo stravolgimenti dell’ultima ora. Un solo punto perso invece per Charles Leclerc nel 2022, con Carlos Sainz ancora più “corretto” con 0 penalità al pari di Lewis Hamilton. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Aprilia e il sogno italiano di Rivola: “Ecco il pilota che avevo chiamato”

    ROMA – Massimo Rivola ha parlato così degli obiettivi di Aprilia, che in MotoGP sta vivendo il suo miglior momento, dopo aver portato Aleix Espargaro conquistare il quarto posto nell’ultimo Mondiale. L’amministratore delegato della casa di Noale ha anche evidenziato la possibilità di ingaggiare nuovi piloti tramite il team RNF, affiliatosi ad Aprilia a partire dal 2023. “Mi sarebbe piaciuto avere un pilota italiano. Non è un segreto che ho parlato con Enea Bastianini due anni fa – le sue parole riportate da “Speedweek” -. Ma sognava quello che ha ora e sono felice per lui”. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Gli obiettivbi di Aprilia
    “Penso che ci siano bravi italiani e forse possono unirsi a noi attraverso il team RNF – ha aggiunto Rivola -. Penso che ci siano già degli ottimi italiani in MotoGP. Per entrare in questa classe, i ragazzi della Moto2 non sono ancora pronti, perché abbiamo visto molti alti e bassi con loro. Dobbiamo aspettare e vedere come andranno le cose nel 2023.Ma ad essere sincero non mi interessa molto cosa accadrà nel 2023 perché il nostro progetto dovrebbe durare due anni”. LEGGI TUTTO

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    Due piloti di F1 nei 50 sportivi più pagati al mondo: ecco chi sono

    ROMA – Quello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen è un duello infinito. I due fuoriclasse dopo essersi giocati il mondiale 2021 fino all’ultima curva, con vittoria finale dell’olandese, sono anche gli unici esponenti della F1 presenti nella classifica di Forbes sugli sportivi più pagati al mondo nella stagione 2022. In questo caso però, al contrario delle ultime sfide in pista,  a spuntarla è stato il britannico della Mercedes, diciassettesimo nella classifica generale stilata dalla rivista americana.
    Verstappen nella top-30
    Lewis Hamilton un guadagno di ben 65 milioni di dollari: 57 arrivano dal suo contratto sportivo più 8 milioni di extra., cifre che lo collocano al settimo posto tra gli atleti non statunitensi. Scende invece al ventiseisimo posto Max Verstappen con un totale di 48 milioni di dollari: 46 arrivano dagli accordi nel mondo della F1 con solo 2 legati ad altre attività esterne. Al primo posto di questa speciale classifica il neo campionato del mondo Lionel Messi, primo a quota 130 milioni di dollari, seguito dal campione dei Lakers Lebron James e dalla stella portoghese Cristiano Ronaldo.
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    Classifica Forbes: Hamilton e Verstappen tra i 50 sportivi più pagati del mondo

    ROMA – Un duello entusiasmante che ora si è spinto anche al di fuori della pista. Tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, dopo essersi giocati il mondiale 2021, con vittoria finale dell’olandese, sempre una lotta senza fine. I due piloti infatti sono gli unici esponenti della F1 presenti nella classifica di Forbes sugli sportivi più pagati al mondo nella stagione 2022. In questo caso però a spuntarla è stato il britannico della Mercedes, diciassettesimo nella classifica generale stilata dalla rivista americana.
    Verstappen al 26° posto
    Per Lewis Hamilton, settimo tra gli atleti non statunitensi, un guadagno di ben 65 milioni di dollari, 57 arrivano dal suo contratto sportivo più 8 milioni di extra. Si piazza invece al ventiseisimo posto Max Verstappen con un totale di 48 milioni di dollari: 46 arrivano dagli accordi nel mondo della F1 con solo 2 legati ad altre attività esterne. Comanda la classifica il neo campionato del mondo Lionel Messi, primo a quota 130 milioni di dollari, seguito dal cestista dei Lakers Lebron James e la stella portoghese Cristiano Ronaldo. LEGGI TUTTO