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    MotoGP: Quartararo in Suzuki? La rivelazione di Livio Suppo

    ROMA – Fabio Quartararo in Suzuki? Secondo Livio Suppo, un matrimonio che non sarebbe stato impossibile se la casa giapponese non avesse abbandonato la MotoGP al termine del Mondiale 2022. In un’intervista a “MOW Magazine”, il manager italiano ha parlato di chi preferirebbe tra Marc Marquez e il campione del mondo 2021 nella sua squadra: “Domanda difficile. Fabio e Marc sono due dei piloti più forti, ma sulla carta dovranno lottare con la loro moto e questo per il mondiale è un po’ un peccato. Per quanto riguarda Fabio non vorrei che fosse arrivato al punto di smettere di crederci, lui ci mette una pezza da tanti anni: se la moto continua a soffrire così tanto in velocità massima potrebbe scendergli la catena”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Il racconto di Suppo
    “Invece credo che Marc abbia perso un po’ la fiducia nei confronti della Honda, almeno dalle dichiarazioni che fa e dal fatto che abbia smesso di provare molto presto a Valencia – ha aggiunto Suppo -. Sembra che non ci creda più tanto, quindi è veramente difficile capire chi potrà essere più competitivo tra loro. Dipenderà molto da quanto i rispettivi reparti corse riusciranno a migliorare la moto. Mi sembra che siano tutti e due abbastanza stufi della loro situazione, al punto che Fabio Quartararo sarebbe venuto da noi molto volentieri. E sarebbe stato divertente vederlo su di una Suzuki”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel crede in Mick Schumacher: “Ha le potenzialità per tornare”

    ROMA – Sebastian Vettel crede ancora in un futuro nel Circus per Mick Schumacher. I due piloti, che saranno protagonisti in coppia per la Germania nella prossima Race of Champions, hanno un rapporto privilegiato e secondo l’esperto tedesco, il connazionale figlio d’arte potrà ritrovare presto un ruolo effettivo in F1. “Un peccato che non ci sia l’anno prossimo – ha dichiarato Vettel al programma Sport und Talk aus dem Hangar 7- ma spero ovviamente che ritrovi la strada perché ha le potenzialità per farlo. Credo sia un ragazzo a cui serve tempo e spero per lui di tornare in futuro in un ambiente migliore dell’ultimo”.
    “Ora lavorare per tornare”
    Vettel dice la sua sul futuro di Schumacher in Mercedes. “Si tratta di un ruolo completamente diverso, non si punta a essere il terzo pilota perchè non si corre. Ma credo che ora abbia l’opportunità di imparare molto, dalla squadra, dagli altri piloti. E sì, credo che spetti a lui lavorare sodo e tornare”. Due parole in chiusura sul perché di questo rapporto così stretto. “Andiamo d’accordo, ma ovviamente c’è di più. Voglio dire, Michael è il mio idolo – conclude il nativo di Heppenheim – e naturalmente conosco Mick da moltissimi anni e quindi è naturalmente più vicino al mio cuore”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Martin: “Ho rischiato di fare a botte con un pilota italiano”

    ROMA – Per Jorge Martin la seconda stagione in MotoGP si è chiusa al nono posto, così com’era terminato il 2021. Un anno che non è andato nel migliore dei modi quello del pilota spagnolo, che oltre ai diversi problemi fisici ha dovuto fare i conti con la scelta da parte di Ducati di promuovere Enea Bastianini nel team ufficiale, lasciandolo con Pramac per un’altra stagione. Nonostante i “soli” 24 anni, però, l’iberico ha mostrato già grande maturità nell’analizzare anche i lati negativi del suo sport: “Sei solo un numero, se non vinci non vali niente – ha detto in un’intervista a “Nude Sport” -. Il problema di questo sport è che non ti godi il momento, vuoi talmente tante cose che a volte perdi la prospettiva dimenticando da dove sei partito”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il racconto di Martin
    “Amici? No, non ci sono amici in MotoGP. Non superi un tuo amico con la stessa facilità di uno con cui non parliSe ho avuto rivalità violente? Beh, è un terreno scivoloso – ha aggiunto Martin -. Diciamo che capita di litigare e magari per passare un altro pilota finisci per toccarlo. C’era questo pilota italiano con cui mi giocavo il mondiale quando ero più giovane e in un paio di occasioni abbiamo rischiato di fare a botte, ma ora in MotoGP è tutto più tranquillo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Martin e la rissa sfiorata con un pilota italiano

    ROMA – Jorge Martin ha chiuso al nono posto la sua seconda stagione in MotoGP, eguagliando il risultato del 2021. Un anno che non è andato nel migliore dei modi quello del pilota spagnolo, che oltre ai diversi problemi fisici ha dovuto fare i conti con la scelta da parte di Ducati di promuovere Enea Bastianini nel team ufficiale, lasciandolo con Pramac per un’altra stagione. Nonostante i “soli” 24 anni, però, l’iberico ha mostrato già grande maturità nell’analizzare anche i lati negativi del suo sport: “Sei solo un numero, se non vinci non vali niente – ha detto in un’intervista a “Nude Sport” -. Il problema di questo sport è che non ti godi il momento, vuoi talmente tante cose che a volte perdi la prospettiva dimenticando da dove sei partito”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Rivalità violente
    “Amici? No, non ci sono amici in MotoGP. Non superi un tuo amico con la stessa facilità di uno con cui non parliSe ho avuto rivalità violente? Beh, è un terreno scivoloso – ha aggiunto Martin -. Diciamo che capita di litigare e magari per passare un altro pilota finisci per toccarlo. C’era questo pilota italiano con cui mi giocavo il mondiale quando ero più giovane e in un paio di occasioni abbiamo rischiato di fare a botte, ma ora in MotoGP è tutto più tranquillo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff sul 2022: “C’è voluto tempo per correggere gli errori”

    ROMA – Non ripetere gli errori commessi nel mondiale F1 2022. E’ questo l’obiettivo di Toto Wolff e della Mercedes in vista di un 2023 che a Brackley sperano sia nuovamente pieno di successi. “Ricordo le discussioni sulla nuova macchina dell’ottobre 2021 e penso che in quel momento abbiamo commesso degli errori. Dopo otto vittorie consecutive nel mondiale Costruttori – spiega l’austriaco su YouTube – sapevamo che prima o poi il momento difficile sarebbe arrivato, ma non abbiamo capito in tempo cosa ci stava succedendo”.
    “Errori costati una stagione”
    Wolff comunque ha tratto degli insegnamenti importanti dal 2022. “La cosa più difficile da accettare è il fatto che ci siano voluti mesi per risolvere il problema fondamentale. E questo ci è costato una stagione. Tuttavia si impara di più dalle difficoltà e sarebbe stata una storia diversa se avessimo avuto ancora successo. La ricorderò come un’annata importante sia come sviluppo personale che come leadership, nonostante tutti i momenti difficili”, queste le parole del team principal Mercedes. LEGGI TUTTO

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    F1, il rimpianto di Wolff: “Gli errori dell’inizio ci sono costati una stagione”

    ROMA – Mettere da parte l’ultima stagione senza però voler ripetere gli errori commessi. E’ questo il pensiero di Toto Wolff e della sua Mercedes in vista di un 2023 che a Brackley sperano sia nuovamente di altissimo spessore. “Ricordo le discussioni sulla nuova macchina dell’ottobre 2021 e penso che in quel momento abbiamo commesso degli errori. Dopo otto vittorie consecutive nel mondiale Costruttori – confessa l’austriaco su YouTube – sapevamo che prima o poi il momento difficile sarebbe arrivato, ma non abbiamo capito in tempo cosa ci stava succedendo”.
    “Si impara dalle difficoltà”
    Wolff non vuole disperdere la lezione ricevuta da questo 2022. “La cosa più difficile da accettare è il fatto che ci siano voluti mesi per risolvere il problema fondamentale. E questo ci è costato una stagione. Tuttavia si impara di più dalle difficoltà e sarebbe stata una storia diversa se avessimo avuto ancora successo. La ricorderò come un’annata importante – conclude Wolff – sia come sviluppo personale che come leadership, nonostante tutti i momenti difficili”.
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    MotoGP, l’avvertimento di Pedrosa: “Marquez una minaccia per la Ducati”

    ROMA – Le condizioni di Marc Marquez sono uno dei grandi interrogativi in vista del prossimo motomondiale. Le ultime tre stagioni del fuoriclasse spagnolo sono state piene di infortuni e per tanti addetti ai lavoro lo spagnolo della Honda è l’unico a poter interrompere il dominio Ducati. Di questo pensiero è anche il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa. “Se Marc sta bene fisicamente e trova feeling con la moto può smantellare i piani Ducati – ha dichiarato ai microfoni di Dazn – è un ragazzo imprevedibile che può fare cose che non ti aspetti”.
    “Marc impressionante”
    Secondo Pedrosa l’otto volte campione del mondo può vincere anche senza una moto perfetta. “Marquez ha capacità di vincere anche con moto imperfette. Per esempio durante gli anni che siamo passati dalla Bridgestone alla Michelin, abbiamo avuto parecchie difficoltà ma lui è riuscito ugualmente a vincere il campionato mondiale adattandosi comunque alle gomme. Marc è un pilota diverso, in pista fa cose impressionanti perché faceva cose speciali impossibile di eguagliare”, così l’ex pilota spagnolo classe 1985. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa punta su Marquez: “Può rovinare i piani Ducati”

    ROMA – Che Marc Marquez vedremo nel 2023? E’ questa la domanda che tanti addetti ai lavori e tifosi si stanno ponendo prima dell’inizio del nuovo mondiale. Le ultime tre stagioni del fuoriclasse spagnolo sono state all’insegna degli infortuni e in tanti vedono Marquez come l’unico a poter interrompere il dominio Ducati e tra questi anche il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa. “Se Marc sta bene fisicamente e trova feeling con la moto può smantellare i piani Ducati – spiega ai microfoni di Dazn – è un ragazzo imprevedibile che può fare cose che non ti aspetti”.
    “Marc speciale”
    Secondo Pedrosa, il pilota di Cervera può vincere anche in condizioni non ottimali. “Marquez ha capacità di vincere anche con moto non perfette. Per esempio durante gli anni che siamo passati dalla Bridgestone alla Michelin, abbiamo avuto parecchie difficoltà ma lui è riuscito ugualmente a vincere il campionato mondiale adattandosi comunque alle gomme. Marc è un pilota diverso, in pista fa cose impressionanti perché faceva cose speciali impossibile di eguagliare”, conclude l’ex pilota spagnolo classe 1985. LEGGI TUTTO