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    Formula 1, vi ricordate Montoya? Ora spunta il figlio in F3!

    ROMA – Sebastian Montoya sarà un nuovo pilota per il team Hitech in Formula 3. Il figlio dell’ex pilota di F1 Juan Pablo ha firmato con la scuderia britannica per il 2023, poche settimane dopo l’ufficialità del suo accasamento al Red Bull Junior Team. Il pilota colombiano era già sceso in pista in due gare di Formula 3 nel 2022, durante la tappa olandese di Zandvoort, ma nel nuovo anno, a quasi 18 anni, farà il suo esordio come pilota fisso nella categoria.Guarda la galleryToto Wolff e la sua Ferrari F40 del ’90
    La soddisfazione di Montoya
    Grande felicità da parte di Montoya per l’ufficialità del suo arrivo in Hitech: “Lavoreremo tutti insieme per avere un grande anno e per lottare costantemente nelle prime posizioni- le sue parole -. Voglio solo ringraziare la mia famiglia e tutte le persone coinvolte. Diamo il via alla stagione e diamo il massimo

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    F1, pronto il cambio di global partner: arriva Qatar Airways

    ROMA – Nuovo sponsor in arrivo per la Formula 1. La fine della stagione 2022, infatti, è coincisa con la naturale scadenza di contratto con Emirates come global partner. Un accordo da 25 milioni di dollari, quello firmato nel 2018 con la compagnia aerea di Dubai, come prolungamento del primo contratto siglato ormai nel 2013. In vista del 2023, quindi, i dialoghi per cercare un nuovo compromesso sono proseguiti ma senza mai arrivare ad un punto di incontro, in virtù soprattutto della valutazione al rialzo fatta da Liberty Media, passando a 50 milioni per l’espansione del marchio e le prospettive di crescita a nuovi mercati. Emirates, da canto suo, non si è voluta smuovere dai 25 milioni precedenti. 
    Il nuovo accordo
    Ecco quindi che a subentrare in questa situazione di stallo è Qatar Airways, secondo quanto anticipato da SportBusiness. La compagnia aerea rivale di quella del Dubai sarebbe pronta a piazzare il colpo per una cifra molto vicina ai 50 richiesta dall’azienda che controlla la F1. L’annuncio, secondo questa indiscrezione, arriverà necessariamente prima della gara inaugurale della nuova stagione, e quindi nel weekend tra il 3 e il 5 marzo in Bahrain.  LEGGI TUTTO

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    F1, Emirates lascia: ecco il nuovo sponsor da 50 milioni

    ROMA – La Formula 1 si prepara a cambiare sponsor. La fine della stagione 2022, infatti, è coincisa con la naturale scadenza di contratto con Emirates come global partner. Un accordo da 25 milioni di dollari, quello firmato nel 2018 con la compagnia aerea di Dubai, come prolungamento del primo contratto siglato ormai nel 2013. In vista del 2023, quindi, i dialoghi per cercare un nuovo compromesso sono proseguiti ma senza mai arrivare ad un punto di incontro, in virtù soprattutto della valutazione al rialzo fatta da Liberty Media, passando a 50 milioni per l’espansione del marchio e le prospettive di crescita a nuovi mercati. Emirates, da canto suo, non si è voluta smuovere dai 25 milioni precedenti. 
    L’indiscrezione su Qatar Airways 
    Ecco quindi che a subentrare in questa situazione di stallo è Qatar Airways, secondo quanto anticipato da SportBusiness. La compagnia aerea rivale di quella del Dubai sarebbe pronta a piazzare il colpo per una cifra molto vicina ai 50 richiesta dall’azienda che controlla la F1. L’annuncio, secondo questa indiscrezione, arriverà necessariamente prima della gara inaugurale della nuova stagione, e quindi nel weekend tra il 3 e il 5 marzo in Bahrain. 
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    MotoGP, Bezzecchi si racconta: “Ecco il mio momento più buio”

    ROMA – Alla sua prima stagione in MotoGP, Marco Bezzecchi si è distinto subito con risultati importanti. Una crescita costante sia in termini di prestazioni pure, sia come continuità di risultati in gara, una parabola ascendente che ha riflettuto di pari passo la crescita di tutta la famiglia Ducati, portando il pilota del Mooney VR46 Racing Team a concludere il suo primo anno nella classe regina con ben dieci top-10 in gara, compreso il secondo posto di Assen. Risultati che sono valsi al classe ’98 la palma di “best rookie”, ovvero di migliore tra i piloti che hanno debuttato in MotoGP, portandolo al 14esimo posto finale con 111 punti all’attivo. Ai microfoni di MotoGP, Bezzecchi ha scelto proprio il podio olandese come miglior momento nella sua carriera: “I podi e le vittorie sono tutti momenti speciali, ma quello che ricordo più piacere è sicuramente il primo podio in MotoGP”, ha infatti dichiarato.
    Non solo alti: il “basso” più importante
    Insieme al suo momento preferito, Bezzecchi ha raccontato anche qual è stato il passaggio più complicato della sua carriera: “L’anno più brutto è stato il primo in Moto2, in cui ho faticato molto: venivo dagli ottimi risultati in Moto3, ma ho passato una stagione complicata, con diverse cadute e molti risultati negativi”, ha ricordato il pilota nativo di Rimini, che infatti chiuse quella stagione, quella del 2019, con soli 17 punti e il 23esimo posto finale in classifica.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Ultimo infortunio duro, ma sono pronto per la battaglia”

    ROMA – Marc Marquez è pronto a tuffarsi con positività nella stagione 2023, provando a mettersi alle spalle l’ultimo biennio in MotoGP, condizionato pesantemente dagli infortuni. Il pilota spagnolo della Honda, infatti, come ben noto, negli ultimi due anni è riuscito a scendere in pista poche volte, subendo nel frattempo ben quattro interventi al braccio destro. Poi, il nuovo ritorno in pista nella seconda parte dell’ultima stagione, con risultati decisamente buoni ma senza riuscire a evitare l’onta del primo campionato senza vittorie. Ora le ambizioni sono di nuovo alte, mettendo nel mirino addirittura il titolo detenuto da Franceso Bagnaia: “Vorrei lottare per il titolo – ha infatti dichiarato Marquez in un’intervista a Teledeporte -. È una nuova sfida, perché fino al 2020 la mia carriera è stata da sogno, poi con tutti gli infortuni e i problemi, ho visto anche l’altra faccia della medaglia. Non sarà facile, perché l’ultimo infortunio è stato duro, ma devo prepararmi come so, per andare in battaglia”. 
    “Solo Honda può uscire da questo momento”
    “Il lavoro da fare è molto. I test di Valencia non sono andati come ci aspettavamo. Però la Honda è l’unico team in grado di reagire a una situazione simile”, ha aggiunto il pluricampione della classe regina riguardo la propria scuderia. Honda, da parte sua, ha infatti dimostrato di attraversare una crisi molto profonda, in cui di fatto solo Marquez sembra riuscire a raggiungere risultati discreti, al contrario di tutti i compagni di marca.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi: “Podio di Assen il mio ricordo migliore”

    ROMA – Marco Bezzecchi è stata una delle sorprese più belle del 2022, raccogliendo ottimi risultati al primo anno in MotoGP. Una crescita costante sia in termini di prestazioni pure, sia come continuità di risultati in gara, una parabola ascendente che ha riflettuto di pari passo la crescita di tutta la famiglia Ducati, portando il pilota del Mooney VR46 Racing Team a concludere il suo primo anno nella classe regina con ben dieci top-10 in gara, compreso il secondo posto di Assen. Risultati che sono valsi al classe ’98 la palma di “best rookie”, ovvero di migliore tra i piloti che hanno debuttato in MotoGP, portandolo al 14esimo posto finale con 111 punti all’attivo. Ai microfoni di MotoGP, Bezzecchi ha scelto proprio il podio olandese come miglior momento nella sua carriera: “I podi e le vittorie sono tutti momenti speciali, ma quello che ricordo più piacere è sicuramente il primo podio in MotoGP”, ha infatti dichiarato.
    “In Moto2 l’anno più brutto”
    Insieme al suo momento preferito, Bezzecchi ha raccontato anche qual è stato il passaggio più complicato della sua carriera: “L’anno più brutto è stato il primo in Moto2, in cui ho faticato molto: venivo dagli ottimi risultati in Moto3, ma ho passato una stagione complicata, con diverse cadute e molti risultati negativi”, ha ricordato il pilota nativo di Rimini, che infatti chiuse quella stagione, quella del 2019, con soli 17 punti e il 23esimo posto finale in classifica.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari. Vasseur e l’arma per un team vincente: “Il lavoro di squadra conta più dei singoli”

    ROMA – E’ cominciata da poche settimane la nuova esperienza di Frederic Vasseur come team principal della Ferrari. A inizio marzo prenderà il via la prima stagione dell’ingegnere francese alla guida della scuderia di Maranello in Formula 1, dopo un quadriennio targato Mattia Binotto. In un’intervista ai microfoni di “Racecaar Engineering”, Vasseur ha parlato di alcuni dei punti che possono rendere vincente una squadra nel Circus: “Oggi il peso specifico del lavoro di squadra è molto più importante di quello dei singoli, molto più di quanto non fosse appena qualche anno fa. Si tratta più di una questione di risultati dell’intero team, perché le squadre di grandi dimensioni richiedono un maggiore coordinamento all’interno dei diversi reparti. L’influenza del singolo è minore, ma non significa che sia meno determinante, perché parliamo di persone più specializzate che mai”.Guarda la galleryLa Ferrari F40 di Toto Wolff
    Le parole di Vasseur
    “I team stanno osservando una nuova generazione di ingegneri che si stanno affacciando alla Formula 1, con un punto di vista completamente nuovo. Dunque è essenziale avere un management con molta esperienza per poter coordinare il tutto nel modo più efficace, cercando di non far confliggere tra loro i diversi punti di vista”. Poi, sui regolamenti introdotti nel 2022: “Sono buoni se le squadre sono davanti. Scherzi a parte, tutti i cambiamenti sono andati nella direzione della convergenza prestazionale. I motori congelati hanno funzionato, andando nella direzione di una lotta più serrata per il mondiale. Nel 2017 e nel 2018 i team erano distanziati un 5% nelle prestazioni in qualifica, ora la maggior parte è entro il 2% e nel 2022 cinque team avevano un margine prestazionale dell’1%. Credo che se manterremo questi regolamenti per un po’, la F1 sarà uno sport fantastico”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, annunciata docuserie sul 2022 per ripercorrere trionfo Bagnaia

    ROMA – La cavalcata trionfale di Francesco Bagnaia su Ducati nella scorsa stagione viene riproposta in una docuserie di quattro puntate: lo annuncia la MotoGP. Un successo storico, quello di Pecco, sia per la scuderia che tutto il motorsport italiano, visto che era da oltre 10 anni che un italiano non si laureava campione del mondo della classe regina, con il binomio pilota italiano su moto italiana che non si ripeteva addirittura da 50 anni, dai tempi di Giacomo Agostini. Dalle difficoltà iniziali alla splendida seconda parte di stagione di Bagnaia nel testa a testa con la Yamaha di Fabio Quartararo, passando per i continui problemi fisici per Marc Marquez e la notizia shock dell’addio di Suzuki al motomondiale. Tutto questo e molto altro è “There can be only one”: questo il titolo della serie su quattro episodi, a sottolineare come le storie da raccontare siano molteplici, con il focus puntato su Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaro, Joan Mir e Marc Marquez, ma alla fine è solo un privilegiato a potersi insignire del titolo più prestigioso. 
    La scansione temporale delle puntate 
    La docuserie, che appunto seguirà i cinque protagonisti menzionati con dietro le quinte e immagini inedite, sarà visibile sulla piattaforma della MotoGP stessa, il cosiddetto Videopass, previo abbonamento al prezzo di 29.99€ al mese (l’offerta prevede la possibilità di vedere anche tutte la gare dal 1992 ad oggi). La prima puntata, il capitolo uno, sarà disponibile da venerdì 27 gennaio, con i primi Gran Premi di stagione. Il 31 gennaio, ecco il capitolo due, con la striscia positiva di Quartararo e l’ascesa di Aprilia, mentre Bagnaia scende sempre più giù. Il 3 febbraio arriverà il terzo capitolo, con la seconda parte di stagione: comincia la rimonta di Bagnaia, e Marc Marquez torna dopo il quarto intervento al braccio; il quarto e ultimo capitolo è previsto per il 7 febbraio, e racconterà gli ultimi due appuntamenti della stagione. LEGGI TUTTO