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    F1, Ben Sulayem: “Possiamo avere fino a 12 team in griglia”

    ROMA – La FIA conferma di essere alla ricerca di nuove squadre e costruttori da coinvolgere in Formula 1. Nelle ultime settimane, il team Andretti (assieme a Cadillac) e quello di Asia Panthera hanno espresso il loro interesse a unirsi al Circus nel 2026, quando avrà inizio una nuova era per il campionato sulle quattro ruote. Di questo ha nuovamente parlato Mohammed Ben Sulayem, presidente della federazione: “In generale, se guardiamo alla sostenibilità della Formula 1, dobbiamo aprirla ad altri marchi – ha detto durante una conferenza stampa in Arabia Saudita -. .Possiamo avere fino a 12 squadre in griglia”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Ben Sulayem
    “Dovremmo incoraggiare General Motors, una delle cinque case più grandi al mondo, a venire in F1 – ha aggiunto Ben Sulayem -. È così che vorrei che fosse il futuro. Poi, dall’altra parte, abbiamo il team Andretti. C’è un processo, dobbiamo aspettare e vedere se sono in grado di essere sulla griglia di partenza. Un nuovo costruttore contribuirà a migliorare la Formula 1 e non vedo perché non dovremmo accogliere nuove squadre, soprattutto statunitensi. Quest’anno abbiamo già disputato tre gare in USA. Accogliamo con favore qualsiasi proposta di essere uno dei 12 team. Accettiamo buone squadre, anche se piccole, come Haas. Speriamo che le cose cambino e che si possa avere un undicesimo team adeguato, vedremo cosa succederà”. LEGGI TUTTO

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    F1, la FIA chiama ancora nuovi team: “Possiamo averne fino a 12 in griglia”

    ROMA – Continua la ricerca e la valutazione della FIA sulle proposte di diversi team e costruttori interessati all’approdo in Formula 1. Nelle ultime settimane, il team Andretti (assieme a Cadillac) e quello di Asia Panthera hanno espresso il loro interesse a unirsi al Circus nel 2026, quando avrà inizio una nuova era per il campionato sulle quattro ruote. Di questo ha nuovamente parlato Mohammed Ben Sulayem, presidente della federazione: “In generale, se guardiamo alla sostenibilità della Formula 1, dobbiamo aprirla ad altri marchi – ha detto durante una conferenza stampa in Arabia Saudita -. .Possiamo avere fino a 12 squadre in griglia”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    L’apertura di Ben Sulayem
    “Dovremmo incoraggiare General Motors, una delle cinque case più grandi al mondo, a venire in F1 – ha aggiunto Ben Sulayem -. È così che vorrei che fosse il futuro. Poi, dall’altra parte, abbiamo il team Andretti. C’è un processo, dobbiamo aspettare e vedere se sono in grado di essere sulla griglia di partenza. Un nuovo costruttore contribuirà a migliorare la Formula 1 e non vedo perché non dovremmo accogliere nuove squadre, soprattutto statunitensi. Quest’anno abbiamo già disputato tre gare in USA. Accogliamo con favore qualsiasi proposta di essere uno dei 12 team. Accettiamo buone squadre, anche se piccole, come Haas. Speriamo che le cose cambino e che si possa avere un undicesimo team adeguato, vedremo cosa succederà”.
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    MotoGP, Marquez: “Valentino Rossi? Per batterlo l’ho preso come riferimento”

    ROMA – Marc Marquez arriva da anni pieni di difficoltà. A causa dei numerosi problemi fisici e dei quattro interventi chirurgici al braccio, il pilota spagnolo non ha mai trovato continuità in MotoGP a partire dal 2020. Alle sue difficoltà si sono aggiunte quelle della Honda, reduce da un 2022 con risultati deludenti. La fiducia del numero 93 è però ancora riposta nella casa giapponese: “Mi fido ancora della Honda al 100% – ha detto ai microfoni di DAZN -. E’ la casa che mi ha dato tutti i sei titoli in MotoGP e non è poco. E’ vero che ci siamo trovati in una situazione difficile con il mio infortunio e il team è andato un po’ fuori rotta, ma mi fido completamentente di loro”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Rossi punto di riferimento
    Marquez ha poi parlato di Jorge Lorenzo, ma anche di colleghi e rivali avuti nel corso della carriera, tra cui c’è Valentino Rossi: “Io e Jorge abbiamo sempre avuto un grande rispetto reciproco, ho imparato molto da lui. Per me è stato un punto di riferimento, come Dani Pedrosa, come Valentino Rossi. Sono stato in grado di competere con loro, di batterli, ma soprattutto ho imparato ciò che è più importante: a volte non basta essere il migliore. Devi essere il più completo, il più veloce, il più intelligente, usare l’esperienza e poi avere anche la squadra e la moto per lottare per un campionato del mondo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez oltre la rivalità con Valentino Rossi: “È stato un punto di riferimento”

    ROMA – Sono state stagioni complicate per Marc Marquez. A causa dei numerosi problemi fisici e dei quattro interventi chirurgici al braccio, il pilota spagnolo non ha mai trovato continuità in MotoGP a partire dal 2020. Alle sue difficoltà si sono aggiunte quelle della Honda, reduce da un 2022 con risultati deludenti. La fiducia del numero 93 è però ancora riposta nella casa giapponese: “Mi fido ancora della Honda al 100% – ha detto ai microfoni di DAZN -. E’ la casa che mi ha dato tutti i sei titoli in MotoGP e non è poco. E’ vero che ci siamo trovati in una situazione difficile con il mio infortunio e il team è andato un po’ fuori rotta, ma mi fido completamentente di loro”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Valentino punto di riferimento
    Marquez ha poi parlato di Jorge Lorenzo, ma anche di colleghi e rivali avuti nel corso della carriera, tra cui c’è Valentino Rossi: “Io e Jorge abbiamo sempre avuto un grande rispetto reciproco, ho imparato molto da lui. Per me è stato un punto di riferimento, come Dani Pedrosa, come Valentino Rossi. Sono stato in grado di competere con loro, di batterli, ma soprattutto ho imparato ciò che è più importante: a volte non basta essere il migliore. Devi essere il più completo, il più veloce, il più intelligente, usare l’esperienza e poi avere anche la squadra e la moto per lottare per un campionato del mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen su Ferrari e Mercedes: “Più vicine nel 2023”

    ROMA – Il 2023 è l’anno in cui Max Verstappen e Red Bull saranno chiamati alla conferma dei titoli piloti e costruttori di Formula 1. L’olandese, assoluto dominatore nella seconda parte dell’ultima stagione, non si aspettava una vittoria così netta: “Mi aspettavo che la Ferrari combattesse per il titolo più a lungo – ha detto -. Se si guarda a quanto fossero vicine le vetture, è un po’ sorprendente avere un divario così grande. Non ci sono stati molti weekend in cui siamo stati davvero dominanti”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Verstappen
    “Alla fine sono abbastanza soddisfatto di come sia andata a finire, soprattutto dopo la stagione che ho avuto l’anno scorso -ha aggiunto Verstappen -. Non è sempre bello avere ogni anno il tipo di lotta del 2021. E penso che l’anno prossimo tutto sarà comunque più vicino presso il vertice della classifica. Ci sarà la Ferrari, così come ci sarà sicuramente la Mercedes” – ha concluso l’olandese, che vede quindi maggiormente temibili le due scuderie rivali nel 2023. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Albesiano spiega il team satellite di Aprilia: quali sono i vantaggi

    ROMA – “Nella struttura factory abbiamo persone per l’analisi delle prestazioni e cose del genere, è piuttosto imponente. Non possiamo duplicare questa organizzazione, sarebbe impossibile. Ma i nostri uomini sosterranno RNF”. Romano Albesiano ha parlato così, ai microfoni di “Speedweek”, in vista della stagione 2023 di MotoGP, quando Aprilia schiererà quattro moto in pista forte della partnership con il team RNF di Razlan Razali, precedentemente motorizzato Yamaha. Il direttore tecnico della casa di Noale ha commentato il rapporto tra il quartiere generale e la squadra satellite: “Lo scopriremo giorno per giorno. L’organizzazione sta cambiando molto, soprattutto in pista. Sono molto motivato perché le potenziali opportunità di capire le prestazioni della nostra moto raddoppieranno. Penso che possiamo imparare molto di più”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Albesiano
    “Credo che i costruttori europei abbiano almeno raggiunto il livello dei giapponesi – ha poi aggiunto Albesiano, parlando della lotta tra costruttori che vede la Ducati davanti a tutti -. Sicuramente la mentalità è diversa, probabilmente anche il modello di sviluppo. Questo vale anche per la produzione di moto di serie. Loro sono estremamente attenti nello sviluppo per evitare qualsiasi tipo di problema. Questo è ovviamente positivo in alcune aree e generalmente molto buono per l’affidabilità, ma rallenta lo sviluppo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen avverte: “Ferrari più vicina nel 2023”

    ROMA – Max Verstappen si affaccia al 2023 da campione del mondo di Formula 1, mentre la Red Bull difenderà il titolo costruttori. Il pilota olandese, assoluto dominatore nella seconda parte dell’ultima stagione, non si aspettava una vittoria così netta: “Mi aspettavo che la Ferrari combattesse per il titolo più a lungo – ha detto -. Se si guarda a quanto fossero vicine le vetture, è un po’ sorprendente avere un divario così grande. Non ci sono stati molti weekend in cui siamo stati davvero dominanti”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Verso il nuovo anno
    “Alla fine sono abbastanza soddisfatto di come sia andata a finire, soprattutto dopo la stagione che ho avuto l’anno scorso -ha aggiunto Verstappen -. Non è sempre bello avere ogni anno il tipo di lotta del 2021. E penso che l’anno prossimo tutto sarà comunque più vicino presso il vertice della classifica. Ci sarà la Ferrari, così come ci sarà sicuramente la Mercedes” – ha concluso l’olandese, che vede quindi maggiormente temibili le due scuderie rivali nel 2023.

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