consigliato per te

  • in

    Presentazione Ducati, Bagnaia ha scelto il numero: la decisione del campione MotoGP

    ROMA – La Ducati ha tolto il velo alle sue nuove moto per affrontare la stagione 2023, sia in MotoGP che in Superbike. Una prima volta storica, la cerimonia unita a Madonna di Campiglio, per celebrare l’incredibile risultato dello scorso anno, vincendo entrambi i campionati. Per quanto riguarda il motomondiale, c’era grande attesa per la scelta di Francesco Bagnaia, che doveva scegliere se tenere il 63 oppure fregiarsi del prestigioso “1”. La scelta è ricaduta su quest’ultimo numero, con al suo interno un piccolo 63. “È stata una scelta complicata, ma della quale sono molto contento. L’ho scelto nel momento dello shooting – ha dichiarato Pecco -. Il 63 rimarrà sempre, anche nel casco. Ho ragionato sul fatto che è da tanto che non si vede l’1 in MotoGP (da Casey Stoner, nel 2012, ndr), e ho sempre ammirato chi correva con l’1. È giusto rispettare il fatto di essere il più veloce del mondo. L’1 rappresenta chi sei, era giusto celebrare il risultato dello scorso anno”.
    L’emozione di Bastianini
    Al fianco del pilota torinese, c’era ovviamente anche Enea Bastianini, passato al team ufficiale dopo la splendida stagione con il Team Gresini. “L’emozione è tanta, credo che il 2022 sia stata una delle mie stagioni migliori. Ma ora arriva questa nuova avventura e devo rimanere concentrato. La responsabilità di avere la tuta rossa è sempre importante. Credo che faremo un bel lavoro, abbiamo già iniziato a lavorare, ci sono tutte le carte per bene. Daremo tutti il 100%”, ha assicurato Enea. Che ha poi concluso con un commento sulla novità delle sprint race in ogni weekend di gara: “È una motivazione in più, in totale ci saranno 42 gare per cui sarà un campionato tosto dove sarà fondamentale mantenere la costanza. Quello che mi aveva bloccato finora è stata la qualifica, la sprint race per me sarà importante. I primi giri ci metto un po’, sono un po’ un diesel: sarà un’avventura”.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, l’obiettivo Ducati: “Siamo campioni, vogliamo il bis anche nel 2023”

    ROMA – La voglia di vincere e rimanere in alto sia per quanto riguarda la MotoGP che per la Superbike. Questo si evidenzia dalle parole dei dirigenti della Ducati durante l’evento “Campioni in Pista” in programma a Madonna di Campiglio che ha svelato le moto per la stagione 2023. Il primo a prendere la parola è stato l’Amministratore Delegato Claudio Domenicali. “Qui ha un sapore diverso. Tutti gli appassionati sono ansiosi di togliere i veli dopo un 2022 importante. Scelta di Campiglio è emozionante e per la prima volta presentiamo insieme MotoGP e Superbike. Veniamo da un anno straordinario, e sempre per la prima volta nella storia dell’azienda siamo riusciti a portare a compimento la doppietta mondiale piloti MotoGP e Superbike, conquistando anche il titolo team e a squadre, un en plein pazzesco. Il migliore anno di sempre non solo per parte sportiva”.
    Le parole di Dall’Igna e Ciabatti
    Il direttore generale di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna ha sottolineato le difficoltà del ripetersi. “Mi piacciono le sfide e provarle a vincere. Ripetersi? Difficile, lo dicono anche le statistiche, sono pochi i piloti che ci sono riusciti. Siamo campioni, dobbiamo tenere i piedi per terra e rimanere modesti, qualità importante nello sport e nella vita. Nel corso di questi anni Ducati ha introdotto tante novità tecniche, erano anni in cui dovevamo rincorrere e prenderci rischi. L’anno scorso ci ha insegnato che restare un po’ più fermi aiuta la prestazione. Alcune novità sono già presenti, altre le mostreremo a Sepang”. In chiusura Paolo Ciabatti ricorda i numeri dei piloti. “Ho rivisto le immagini del 2022: un anno particolare, siamo campioni del mondo, ma ora l’obiettivo è ripeterci. Avremo una MotoGp con Bagnaia campione iridato con 7 vittorie, Enea Bastianini, terzo in classifica con 4 successi, ben 11 su 20 totali. Il campione del mondo Superbike, Alvaro Bautista ha vinto 16 gare, finendo 15 volte sul podio, con Michael Rinaldi autore di 4 podi e 17 top five”, così conclude il direttore sportivo della scuderia di Borgo Panigale. LEGGI TUTTO

  • in

    Ducati elettrica, la MotoE esemplare storico: la prima volta di Borgo Panigale

    ROMA – Dopo un 2022 da sogno, in cui ha vinto tutto quello che c’era da vincere tra MotoGP e Superbike, la Ducati si appresta a diventare sempre più protagonista in MotoE. Infatti, dal 2023 l’azienda di Borgo Panigale diventa il fornitore ufficiale delle moto per il campionato elettrico, subentrando ad un’altra azienda tricolore, Energica. Il modello è il V21, la cui produzione, in vista dell’inizio ufficiale delle competizionei, è già cominciata. Il primo prototipo è stato svelato durante la presentazione del Team Gresini di MotoGP, e subito i commenti entusiastici si sono sprecati, per quello che rappresenta un vero e proprio “nuovo inizio” del campionato che fa da corollario al motomondiale.

    I commenti dei piloti

    A comporre il Team Gresini in MotoE sarà la confermatissima coppia formata da Alessio Finello e Matteo Ferrari, con quest’ultimo che ha detto: “Nel primo anno della MotoE ho vinto il titolo. Ora si ricomincia da zero e voglio ripetermi”. Entusiasta anche Luigi Dall’Igna, che ha aggiunto: “Siamo contenti del feedback ricevuto dai nostri tester e siamo molto curiosi di conoscere le impressioni dei piloti che ci correranno. Per noi questo è solo l’inizio dell’avventura nel mondo dell’elettrico”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Puig: “Marquez una certezza per Honda. La moto invece…”

    ROMA – Marc Marquez è pronto a riprendersi un ruolo importante in MotoGP, dopo le ultime, travagliate stagioni passate in gran parte lontano dalla pista. Il pilota catalano, infatti, si è sottoposto alla bellezza di quattro interventi al braccio destro, e, nonostante gli acciacchi, nelle poche apparizioni in pista si è confermato il pilota più performante di Honda, nonostante il momento buio che sta vivendo la casa giapponese. Tutti temi toccati da Alberto Puig in una recente intervista a Motorsport.com, in cui ha candidamente ammesso: “Marc è lo stesso di sempre, con la stessa voglia di andare a tutto gas fin dal primo momento. È stato uno dei suoi migliori inverni degli ultimi anni, si è riposato e anche allenato, sta andando veloce. Quello che rimane da verificare è la potenzialità della moto. I test di Valencia non sono andati come volevamo, ma è chiaro che dobbiamo migliorare. Ci vorrà più o meno tempo, ma arriveremo ad avere una moto competitiva. La priorità è dare a Marquez una moto che gli permetta di vincere”.
    Le novità, Mir e Kawauchi
    Se da una parte del box c’è un Marc Marquez che scalpita, dall’altra c’è un Joan Mir che, anch’esso in qualità di campione del mondo, non può certo essere trattato come una seconda guida. “Joan ha girato con noi già a Valencia, ma la moto non è andata come ci aspettavamo – sottolinea ancora Puig -. Joan ci ha dato una sua prima valutazione approssimativa, soprattuto nel confronto con la Suzuki. Quando un pilota arriva da una moto che ha vinto due delle ultime tre gare, logicamente il cambiamento lo nota. A lui, così come a tutti i piloti Honda, chiediamo che vinca; ma allo stesso modo dobbiamo prima trovare un equilibrio e dare loro una moto che funzioni”. Honda ha dovuto affrontare anche diversi cambiamenti nel proprio organico, tra i quali spicca l’arrivo di Ken Kawauchi come nuovo responsabile tecnico: “Non ci aspettiamo che da solo risolva subito tutti i problemi, non possiamo darci una scadenza. È un vero appassionato di corse, abbiamo approfittato del ritiro di Suzuki per ingaggiarlo, altrimenti penso che sarebbe rimasto da loro”.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Puig: “Marquez lo stesso di sempre, dobbiamo verificare la moto”

    ROMA – Dopo le ultime stagioni, passate più sotto ai ferri che in pista, Marc Marquez si approccia al 2023 con la volontà di tornare a competere ai massimi livelli in MotoGP. Il pilota catalano, infatti, si è sottoposto alla bellezza di quattro interventi al braccio destro, e, nonostante gli acciacchi, nelle poche apparizioni in pista si è confermato il pilota più performante di Honda, nonostante il momento buio che sta vivendo la casa giapponese. Tutti temi toccati da Alberto Puig in una recente intervista a Motorsport.com, in cui ha candidamente ammesso: “Marc è lo stesso di sempre, con la stessa voglia di andare a tutto gas fin dal primo momento. È stato uno dei suoi migliori inverni degli ultimi anni, si è riposato e anche allenato, sta andando veloce. Quello che rimane da verificare è la potenzialità della moto. I test di Valencia non sono andati come volevamo, ma è chiaro che dobbiamo migliorare. Ci vorrà più o meno tempo, ma arriveremo ad avere una moto competitiva. La priorità è dare a Marquez una moto che gli permetta di vincere”.
    “Ai piloti chiediamo di vincere”
    Se da una parte del box c’è un Marc Marquez che scalpita, dall’altra c’è un Joan Mir che, anch’esso in qualità di campione del mondo, non può certo essere trattato come una seconda guida. “Joan ha girato con noi già a Valencia, ma la moto non è andata come ci aspettavamo – sottolinea ancora Puig -. Joan ci ha dato una sua prima valutazione approssimativa, soprattuto nel confronto con la Suzuki. Quando un pilota arriva da una moto che ha vinto due delle ultime tre gare, logicamente il cambiamento lo nota. A lui, così come a tutti i piloti Honda, chiediamo che vinca; ma allo stesso modo dobbiamo prima trovare un equilibrio e dare loro una moto che funzioni”. Honda ha dovuto affrontare anche diversi cambiamenti nel proprio organico, tra i quali spicca l’arrivo di Ken Kawauchi come nuovo responsabile tecnico: “Non ci aspettiamo che da solo risolva subito tutti i problemi, non possiamo darci una scadenza. È un vero appassionato di corse, abbiamo approfittato del ritiro di Suzuki per ingaggiarlo, altrimenti penso che sarebbe rimasto da loro”.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Hamilton e Alonso inseguono un record storico nel 2023

    ROMA – Lewis Hamilton e Fernando Alonso cercano il riscatto nella nuova stagione di F1, dopo un 2022 fatto di molti alti e bassi, anche se per motivi diversi. Infatti, il pilota britannico ha dovuto fare i conti con le enormi difficoltà della Mercedes nell’anno della rivoluzione delle monoposto: le Frecce d’Argento sono poi riuscite a rimediare a un progetto di fatto sbagliato con un ottimo lavoro di sviluppo nel corso della stagione, ma Hamilton non è riuscito a vincere nemmeno una gara. Lo spagnolo, invece, ha dovuto fare i conti soprattutto con i problemi di affidabilità della sua Alpine, oltre al fatto che si tratta di una monoposto chiaramente meno performante rispetto a Red Bull, Ferrari e alla stessa Mercedes.
    Entrambi, però, sono accomunati dalla possibilità di centrare un record che mai nessuno ha fatto registrare, ovvero vincere dopo aver gareggiato in oltre 300 Gran Premi. Un’impresa mai riuscita a nessuno: attualmente, il primato spetta a Kimi Raikkonen, che, con 349 gare disputate, ha vinto la sua ultima in occasione della sua 288° partecipazione, negli Stati Uniti nel 2018. Secondo, ecco proprio Hamilton, con l’ultima vittoria risalente al GP dell’Arabia Saudita nel 2021, sua 287° gara. Decisamente più staccato Alonso, che nonostante sia il pilota con più gare disputate (355), paga il fatto di aver corso le ultime stagioni con monoposto non propriamente competitive: l’asturiano ha vinto la sua ultima gara nel 201° GP corso, in Spagna nel 2013. Un traguardo che rimane complicato per entrambi i piloti, vista la forte concorrenza portata da Max Verstappen e Charles Leclerc. 

    Barrichello completa il podio
    Al terzo posto in questa particolare statistica c’è Rubens Barrichello, che con 322 gare disputate, ha vinto la sua ultima in occasione della 280°, mentre quatro ecco un altro ex ferrarista, ovvero nientemeno che Michael Schumacher, con la sua ultima vittoria al 246° Gran Premio disputato. Sebastian Vettel, che si è fermato a 299 vittorie, ha vinto la sua ultima nella 234° partecipazione, mentre tra chi ha superato i 300 GP c’è anche Jenson Button, con l’ultima vittoria al 228° disputato.  LEGGI TUTTO

  • in

    Hamilton e Alonso: nel 2023 caccia al record mai visto in F1

    ROMA – Lewis Hamilton e Fernando Alonso sono reduci da una stagione non brillante, anche se per motivi diversi, e vedono il 2023 di F1 come un’occasione per cercare il riscatto. Infatti, il pilota britannico ha dovuto fare i conti con le enormi difficoltà della Mercedes nell’anno della rivoluzione delle monoposto: le Frecce d’Argento sono poi riuscite a rimediare a un progetto di fatto sbagliato con un ottimo lavoro di sviluppo nel corso della stagione, ma Hamilton non è riuscito a vincere nemmeno una gara. Lo spagnolo, invece, ha dovuto fare i conti soprattutto con i problemi di affidabilità della sua Alpine, oltre al fatto che si tratta di una monoposto chiaramente meno performante rispetto a Red Bull, Ferrari e alla stessa Mercedes.
    Entrambi, però, sono accomunati dalla possibilità di centrare un record che mai nessuno ha fatto registrare, ovvero vincere dopo aver gareggiato in oltre 300 Gran Premi. Un’impresa mai riuscita a nessuno: attualmente, il primato spetta a Kimi Raikkonen, che, con 349 gare disputate, ha vinto la sua ultima in occasione della sua 288° partecipazione, negli Stati Uniti nel 2018. Secondo, ecco proprio Hamilton, con l’ultima vittoria risalente al GP dell’Arabia Saudita nel 2021, sua 287° gara. Decisamente più staccato Alonso, che nonostante sia il pilota con più gare disputate (355), paga il fatto di aver corso le ultime stagioni con monoposto non propriamente competitive: l’asturiano ha vinto la sua ultima gara nel 201° GP corso, in Spagna nel 2013. Un traguardo che rimane complicato per entrambi i piloti, vista la forte concorrenza portata da Max Verstappen e Charles Leclerc. 

    Il resto della classifica
    Al terzo posto in questa particolare statistica c’è Rubens Barrichello, che con 322 gare disputate, ha vinto la sua ultima in occasione della 280°, mentre quatro ecco un altro ex ferrarista, ovvero nientemeno che Michael Schumacher, con la sua ultima vittoria al 246° Gran Premio disputato. Sebastian Vettel, che si è fermato a 299 vittorie, ha vinto la sua ultima nella 234° partecipazione, mentre tra chi ha superato i 300 GP c’è anche Jenson Button, con l’ultima vittoria al 228° disputato. 
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Di Giannantonio e la crisi del 2022: “Mai detto di voler smettere”

    ROMA – Il Mondiale 2022 di MotoGP non ha portato grandi soddisfazioni a Fabio Di Giannantonio, come spiegato da lui stesso in un post di sfogo pubblicato su Instagram. Pochi mesi fa, il pilota romano aveva mostrato di non essere delice del campionato appena concluso, soprattutto a causa del ventesimo posto finale in classifica e dei risultati quasi mai arrivati. In occasione della presentazione del team Gresini per la nuova stagione, però, Di Giannantonio ha chiarito la sua situazione dello scorso autunno: “Non ho mai detto di voler smettere di guidare. E’ stata una stagione di alti e bassi, quando si è rookie bisogna fare tanti tentavi ed errori. Anche fallire per capire qual è il problema e poi ripartire da quel punto”. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Verso la nuova stagione
    “Abbiamo fatto i nostri errori, ma è normale sbagliare, perché tutte le persone della mia squadra erano rookie – ha aggiunto Di Giannantonio -. Grazie a Frankie abbiamo l’esperienza giusta per poter alzare il livello e fare qualcosa di più. Voglio essere il migliore della MotoGP e in gara. Tutto il programma invernale è stato realizzato sul migliorarsi, essere più forti, avere più concentrazione e resistenza. Credo che andrà bene per me. Sul nuovo responsabile della squadra credo che ha molta esperienza e ci aiuterà a rimuovere degli errori che abbiamo fatto l’anno scorso. Le sensazioni sono buone,e non vedo l’ora di iniziare”. LEGGI TUTTO