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    MotoGp, Bagnaia scatenato in Thailandia: pole e record della pista

    BURIRAM (THAILANDIA) – Per recuperare punti dal leader della classifica Jorge Martin sa che deve spingere forte e Francesco Bagnaia si è scatenato nelle qualifiche in Thailandia. Il pilota italiano, campione iridato in carica e secondo nel mondiale della MotoGp, ha conquistato la pole position per la gara sprint e per il Gran Premio. LEGGI TUTTO

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    Giacomo Agostini: “Mi sarebbe piaciuto duellare con Marquez”

    «Se pensiamo alla boxe ci viene in mente Muhammad Ali, il riferimento al basket è Michael Jordan. Se prendiamo invece il calcio, ovviamente ci sono Pelé e Diego Armando Maradona. Giacomo Agostini è sullo stesso piano per quanto riguarda il motociclismo». Il regista Giangiacomo De Stefano non poteva scegliere un modo più efficace per spiegare il soggetto protagonista del docufilm “Ago”, proiettato nel corso del Festival del Cinema di Roma mercoledì sera e distribuito da Adler Entertainment.  
    Agostini il precursore
    Ospite nella redazione del Corriere dello Sport e Motosprint, il 15 volte campione del Mondo e 122 (più una nella 750) volte vincitore nel Motomondiale (con 10 trionfi nell’inferno del Tourist Trophy), è l’uomo dei record, ma al tempo stesso è un mostro di longevità, grazie anche alla capacità di essere precursore. Tutto questo è negli 80 minuti dedicati alla storia di uno sportivo senza età, perché gli 82 anni di “Mino” non gli impediscono di intraprendere viaggi intercontinentali – nel passato weekend era in Australia per la MotoGP – e salire ancora in moto. Come sull’amatissima MV Agusta tre cilindri, dove il rituale è lo stesso di mezzo secolo fa. «La moglie di Ago, Maria, è rimasta impressionata proprio da questo» ha raccontato il regista. «La sequenza dei gesti, oggi, è la stessa di quando si apprestava a salire in sella nel 1970».  Quello in cui Agostini era Valentino Rossi trent’anni prima del Dottore, era un motociclismo nel quale lo spirito temerario prevaleva sulla professionalità e si andava all’avventura in corse nelle quali gli standard di sicurezza non erano paragonabili al presente. «Non c’era un medico del Motomondiale, quando avevamo un piccolo problema andavamo dalla moglie di un pilota, Jack Findlay, che era medico» ha ricordato ieri il campionissimo. «Scelsi questo sport sapendo come poteva finire, all’inizio mi seguiva il panettiere del mio paese, dicevo che era il mio meccanico ma non sapeva cambiare nemmeno una candela… L’incidente fatale a Gilberto Parlotti al Tourist Trophy cambiò tutto, la sicurezza divenne un chiodo fisso per me. Poi arrivò anche la tragedia di Jarno Saarinen e Renzo Pasolini a Monza. Andai da Lino Dainese a mostrare una tuta che era quasi di carta, e dissi che volevo protezione».  
    I duelli di Giacomo Agostini
    Avanti a tutti per meticolosità e professionalità, Ago ha vinto duelli con campioni da leggenda – Mike Hailwood, Saarinen, Pasolini, Phil Read, fino a Kenny Roberts – rappresentando un orgoglio per l’Italia in particolare negli anni del binomio con la MV Agusta. «Ricordo una vittoria in Belgio, a Spa, sotto il podio era pieno di italiani in lacrime. Il giorno dopo sarebbero andati in miniera dicendo “abbiamo vinto”». Agostini, interpretato dal figlio Piergiacomo nelle scene odierne con tute e caschi anni 60 e 70, si racconta in un film che porta anche al presente da nonno, con una videochiamata alla figlia Maria Vittoria e alla nipotina. La pellicola ospita numerose testimonianze, anche di Marco Lucchinelli (primo italiano campione della 500 dopo l’epopea di Agostini), Freddie Spencer (ammaliato dall’apparizione vincente di Ago a Daytona nel 1974 al debutto sulla Yamaha), del CEO Dorna Carmelo Ezpeleta (impressionato dalla popolarità di cui gode un pilota che si è ritirato quasi da mezzo secolo), di un’altra icona degli anni 60 come Gianni Morandi e di Marc Marquez, l’ultimo cannibale del Motomondiale che ha sempre ammirato Ago.  
    Agostini su Marquez e Bagnaia
    «Con Marc sarebbero stati bei duelli» ha concluso il 15 volte iridato, parlando di un presente nel quale un altro duo tutto italiano, Bagnaia-Ducati, difende il numero 1. «Pecco e Martin non possono più sbagliare, i 20 punti di Martin non sono pochi, ma dipende da come verrà gestita la tensione. Il fatto che Pecco abbia vissuto più volte queste situazioni potrebbe essere un vantaggio». Un’arte, quella della gestione della tensione, che Ago insegna anche nel docufilm, che in TV sarà visibile nei prossimi mesi su Sky e TV8.   LEGGI TUTTO

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    Ferrari, operazione rimonta: ecco perché il Mondiale costruttori è possibile

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    F1, Verstappen getta l’amo e Lando Norris abbocca: Max vince la lotta Mondiale

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    Marquez batte Martin e trionfa in Australia. Bagnaia chiude terzo

    ROMA – Un implacabile Marc Marquez ha vinto il gran premio d’Australia di motoGp battendo il leader della classifica iridata Jorge Martin in una vera e propria battaglia con Francesco Bagnaia relegato al terzo posto. Dalla sfortuna alla partenza alla rimonta fino alla vittoria: si è concluso con il lieto fine il Gran Premio d’Australia per Marquez, al suo terzo successo stagionale dopo uno start che sembrava quasi condannarlo a rimanere fuori dalla zona podio. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Australia, Bagnaia chiude quarto. Martin domina la Sprint Race

    Jorge Martin ha vinto la Sprint Race del Gran Premio di Australia di MotoGp. Sul tracciato di Phillip Island, lo spagnolo della Ducati-Pramac ha chiuso la gara breve davanti a Marc Marquez (Ducati-Gresini) e a Enea Bastianini (Ducati). Quarto posto per Francesco Bagnaia, che cede 6 punti a Martin nella lotta per il titolo e ora si trova staccato di 16 punti dal leader della classifica. La gara è in programma domani mattina alle 5, ora italiana, con Martin in pole position. LEGGI TUTTO

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    Ralf Schumacher duro contro Hamilton: “È lontano anni luce da mio fratello”

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    Pileri Academy, grande successo per il primo test con i giovani

    Il primo test della Pileri Academy è andato in scena sul circuito di Varano de’ Melegari e ha registrato un’ottima partecipazione, con una ventina di giovani talenti iscritti, provenienti da tutta Italia insieme ai propri genitori. Il primo step del trofeo internazionale Mir Finetwork Agm Oil prende così forma. Un evento che ha confermato le grandi aspettative e ha segnato un importante passo avanti per il progetto di Francesco Pileri, volto a scoprire e valorizzare i futuri campioni del motociclismo. LEGGI TUTTO