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    Formula 1, Hamilton e la gara rivelazione: “Mi è passata tutta la vita davanti”

    ROMA – Lewis Hamilton, oltre a essere un campione assoluto di F1, negli ultimi anni si è distinto per la sua lotta contro il razzismo e qualsiasi forma di discriminazione. Un lavoro sviluppatosi non solo come supporto al movimento Black Lives Matter, ma anche tramite la The Hamilton Commission, volta a indagare e identificare le possibili barriere al recrutamento di persone provenienti da minoranze etniche nel mondo del motorsport nel Regno Unito. Una lotta che ha avuto anche un apice nel GP di Turchia del 2020, come ha raccontato Hamilton al podcast On Purpose with Jay Shetty: “L’ultimo giro in Turchia ho visto tutta la mia vita passarmi davanti. Tutte le mie difficoltà, tutti i miei dubbi se ce l’avrei fatta o no, tutte le paure… Mi è passato tutto davanti agli occhi come un flash. Ho tagliato il traguardo e mi sono detto ‘ce l’hai fatta’. E voglio dire a tutti i bambini là fuori che anche loro ce la possono fare. È quello che provo a fare ogni giorno, cercare di essere di incoraggiamento per i più piccoli”.
    Il dialogo con Mercedes
    Il campione britannico ha poi proseguito raccontando quanto sia importante per lui assicurarsi che i propri partner siano aperti alle minoranze: “Di solito quando inizio i colloqui con uno sponsor o un’azienda chiedo sempre cosa fanno per promuovere le differenze e l’inclusione, e in che modo intendono creare un ambiente lavorativo migliore. Queste domande difficili le ho poste a quasi tutti i nostri sponsor. Mercedes e Daimler sono state così aperte da accettare di cambiare la nostra livrea da argento a nero – ha ricordato Hamilton -. Glielo dissi: ‘La macchina è sempre stata argento, sono sempre state le Frecce d’Argento. Immaginate il messaggio che possiamo mandare cambiando il colore in nero’. Abbiamo tenuto il nero per tutto l’anno. Non ne abbiamo nemmeno parlato troppo, abbiamo semplicemente lasciato che fosse così. E abbiamo vinto così, è stato quando ho vinto il mio settimo titolo”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “Come carisma, in molti mi paragonano a Valentino Rossi”

    ROMA – Per la terza stagione consecutiva, in MotoGP si ripropone il binomio tra Fabio Quartararo e la Yamaha factory. Una scuderia che è inevitabilmente collegata a Valentino Rossi, essendo stata il mezzo su cui il Dottore ha riscritto la storia del motorsport. E anche per questo il confronto tra Quartararo e la leggenda italiana risulta essere un tema che puntualmente emerge al centro del dibattito, come nel caso della recente intervista del transalpino a Road Racing World, in cui ha dichiarato: “Avere una mia personalità è importante, perché alcuni piloti sono molto veloci ma peccano di personalità. Alcuni dicono che a livello di carisma sono molto simile a Valentino Rossi, ed è una grande cosa”. Il paragone con Rossi, però, non si rifletterà sulla longevità della carriera di Quartararo: “Spero di correre ancora 10 anni in MotoGP, ma tanto dipenderà dagli infortuni. Spero di non averne troppi, ma di correre fino ai 32 o 33 anni”. 
    “In cinque giri capirò se la moto è migliorata”
    Tornando alla pista, Fabio Quartararo spera di poter contare su una Yamaha di nuovo competitiva, dopo una seconda stagione difficile, in cui il francese si è visto recuperare 91 punti da Bagnaia. “Mi basteranno cinque giri nei test per valutare la nuova moto – sentenzia il francese -. Per il telaio e tutto il resto servirà più tempo e lavoro, ma sul motore, soprattutto per la velocità di punta, saprò immediatamente se la moto sarà migliore dello scorso anno o no”.   LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “In molti dicono che assomiglio a Valentino Rossi”

    ROMA – Fabio Quartararo si appresta a iniziare la terza stagione di MotoGP in sella alla Yamaha ufficiale. Una scuderia che è inevitabilmente collegata a Valentino Rossi, essendo stata il mezzo su cui il Dottore ha riscritto la storia del motorsport. E anche per questo il confronto tra Quartararo e la leggenda italiana risulta essere un tema che puntualmente emerge al centro del dibattito, come nel caso della recente intervista del transalpino a Road Racing World, in cui ha dichiarato: “Avere una mia personalità è importante, perché alcuni piloti sono molto veloci ma peccano di personalità. Alcuni dicono che a livello di carisma sono molto simile a Valentino Rossi, ed è una grande cosa”. Il paragone con Rossi, però, non si rifletterà sulla longevità della carriera di Quartararo: “Spero di correre ancora 10 anni in MotoGP, ma tanto dipenderà dagli infortuni. Spero di non averne troppi, ma di correre fino ai 32 o 33 anni”. 
    Le prospettive per il 2023
    Tornando alla pista, Fabio Quartararo spera di poter contare su una Yamaha di nuovo competitiva, dopo una seconda stagione difficile, in cui il francese si è visto recuperare 91 punti da Bagnaia. “Mi basteranno cinque giri nei test per valutare la nuova moto – sentenzia il francese -. Per il telaio e tutto il resto servirà più tempo e lavoro, ma sul motore, soprattutto per la velocità di punta, saprò immediatamente se la moto sarà migliore dello scorso anno o no”.   LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Windsor: “A Silverstone capii che Binotto aveva i giorni contati”

    ROMA – La Ferrari si presenta ai nastri del campionato 2023 di F1 con la novità dell’avvicendamento tra Mattia Binotto e Frederic Vasseur per il ruolo di team principal, in seguito al complicato finale di stagione che ha portato all’addio dell’italiano. Un tema che ha generato un dibattito importante nel corso dei mesi, soprattutto alla luce della seconda parte di stagione non brillante da parte del Cavallino. A dire la propria sull’argomento è stato anche Peter Windsor, general manager della Rossa negli anni ’80, il quale ha spiegato qual è stato, secondo lui, il momento che ha decretato la definitiva rottura tra il mondo Ferrari e Binotto: “Penso che il cumine sia stato il finale del Gran Premio di Silverstone, in cui Charles Leclerc è stato inspiegabilmente lasciato in pista con gomme usate; era l’unico in quelle condizioni, e poi ne ha pagato le conseguenze”, ha spiegato sul proprio canale Twitch. La gara venne invece vinta da Carlos Sainz, che per la prima volta in carriera è salito sul gradino più alto del podio. 
    Il dito puntato a Leclerc
    “Era una gara che avrebbe dovuto vincere – ha aggiunto Windsor -, ed essendo ovviamente infuriato, nel team radio se l’è presa con tutti, credo soprattutto con Binotto. E dopo essere sceso nel parco chiuso, Mattia gli si è avvicinato e gli ha fatto quel gesto con il dito, come a dirgli ‘Non parlare così, sono io il capo qui’. È lì che ho pensato che Binotto avesse i giorni contati, perché non è possibile rivolgersi in questo modo a una forza della natura come Leclerc”.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Windsor: “Addio Binotto? Ecco l’episodio che fece traboccare il vaso”

    ROMA – La stagione 2023 di F1, per Ferrari, si apre con la grande novità del cambio di team principal, con la fine burrascosa del rapporto con Mattia Binotto e il conseguente avvicendamento con Frederic Vasseur. Un tema che ha generato un dibattito importante nel corso dei mesi, soprattutto alla luce della seconda parte di stagione non brillante da parte del Cavallino. A dire la propria sull’argomento è stato anche Peter Windsor, general manager della Rossa negli anni ’80, il quale ha spiegato qual è stato, secondo lui, il momento che ha decretato la definitiva rottura tra il mondo Ferrari e Binotto: “Penso che il cumine sia stato il finale del Gran Premio di Silverstone, in cui Charles Leclerc è stato inspiegabilmente lasciato in pista con gomme usate; era l’unico in quelle condizioni, e poi ne ha pagato le conseguenze”, ha spiegato sul proprio canale Twitch. La gara venne invece vinta da Carlos Sainz, che per la prima volta in carriera è salito sul gradino più alto del podio. 
    La ricostruzione
    “Era una gara che avrebbe dovuto vincere – ha aggiunto Windsor -, ed essendo ovviamente infuriato, nel team radio se l’è presa con tutti, credo soprattutto con Binotto. E dopo essere sceso nel parco chiuso, Mattia gli si è avvicinato e gli ha fatto quel gesto con il dito, come a dirgli ‘Non parlare così, sono io il capo qui’. È lì che ho pensato che Binotto avesse i giorni contati, perché non è possibile rivolgersi in questo modo a una forza della natura come Leclerc”.  LEGGI TUTTO

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    F1, GP Imola e Monza: da lunedì biglietti in vendita. I dettagli

    ROMA – E’ pronta a partire la seconda fase di vendita per i biglietti dei Gran Premi dell’Emilia Romagna e d’Italia. Le due tappe della Formula 1 2023 sulla penisola sono in programma rispettivamente il 21 maggio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e il 3 settembre all’Autodromo Nazionale di Monza. Da lunedì 30 gennaio sarà disponibile un quantitativo totale di 150mila biglietti, divisi tra 90mila per Imolza e 60mila per Monza. I tagliandi messi in vendita dall’Aci saranno disponibili all’indirizzo www.ticketone.it, o in alternativa sui siti dei due GP: www.monzanet.it e www.autodromoimola.it.Guarda la galleryFerrari 812 Competizione di Carlos Sainz
    Com’è andata nel 2022
    Lo scorso anno, a trionfare al Gran Premio di Imola fu Max Verstappen, che si aggiudicò la Sprint davanti a Charles Leclerc e la gara della domenica davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Successo dell’olandese anche a Monza, stavolta davanti a Leclerc che il giorno prima nel Gran Premio d’Italia si era preso la pole position. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Imola e Monza: da lunedì in vendita 150mila biglietti

    ROMA – Al via a breve la seconda fase di vendita dei biglietti per il GP dell’Emilia Romagna e il GP d’Italia. Le due tappe della Formula 1 2023 sulla penisola sono in programma rispettivamente il 21 maggio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e il 3 settembre all’Autodromo Nazionale di Monza. Da lunedì 30 gennaio sarà disponibile un quantitativo totale di 150mila biglietti, divisi tra 90mila per Imolza e 60mila per Monza. I tagliandi messi in vendita dall’Aci saranno disponibili all’indirizzo www.ticketone.it, o in alternativa sui siti dei due GP: www.monzanet.it e www.autodromoimola.it.Guarda la galleryFerrari 812 Competizione di Carlos Sainz
    I risultati del 2022
    Lo scorso anno, a trionfare al Gran Premio di Imola fu Max Verstappen, che si aggiudicò la Sprint davanti a Charles Leclerc e la gara della domenica davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Successo dell’olandese anche a Monza, stavolta davanti a Leclerc che il giorno prima nel Gran Premio d’Italia si era preso la pole position. LEGGI TUTTO

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    F1, Tost sicuro: “Mick Schumacher può essere un eroe come il padre”

    ROMA – Mick Schumacher sarà terzo pilota in Mercedes per la stagione 2023, rimanendo senza un sedile fisso in Formula 1. Secondo Franz Tost, però, il giovane tedesco, figlio della leggenda Michael, ha tutte le carte in regola per prendersi i suoi spazi nel Circus: “Sarebbe potuto diventare il nuovo eroe, ma sfortunatamente per ora è fuori dalla classe regina. Il che penso sia un peccato – ha detto il team principal di AlphaTauri in un’intervista a “Sport1” -. Mi sarebbe piaciuto vederlo all’AlphaTauri,non per il nome, ma perché ricordo il suo talento e crede nelle sue capacità”Guarda la galleryFerrari 812 Competizione di Carlos Sainz
    Eroe come Michael
    Tost ha poi parlato della situazione della Germania in Formula 1, tra team, marchi e piloti: “La carriera di Mick determina l’interesse per la Germania. Nico Hulkenberg non può farcela da solo. La gente ha bisogno di eroi, fatti di carne e ossa, non di metallo. I fan volevano vedere Michael Schumacher. Solo gli eroi innescano un boom. Come ha dimostrato Michael”. LEGGI TUTTO