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    MotoGP Ducati, Dall’Igna e la lezione del 2022: “Ecco l’errore da non ripetere”

    ROMA – Ducati è reduce dalla sua miglior stagione in MotoGP. La casa di Borgo Panigale, nel 2022, ha portato a casa i titoli piloti (con Pecco Bagnaia), costruttori e team. A inizio anno, però, le cose non sembravano andare così bene, come raccontato anche da Luigi Dall’Igna, che ha spiegato alcuni errori commessi: “Il nostrofinale di stagione 2021è statomolto buono, con tutti i piloti – ha detto il direttore generale ai microfoni di “Speedweek” -. Abbiamo messo in pista la moto 2022 dopo l’ultimo Gran Premio di Valencia e sostanzialmente i piloti ne erano rimasti abbastanza contenti. Quindi abbiamo dato per scontato che quello che avevamo era buono”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La lezione del 2022
    “Siamo arrivati a Sepang con le moto 2022 e non avevamo riferimenti degli anni precedenti – ha aggiunto Dall’Igna -. Poi abbiamo iniziato a vedere che qualcosa non andava, poi abbiamo imparato da quella cosa per quest’anno. Quest’anno, anche se i test di Valencia sono andati bene, porteremo a Sepang una moto 2022 e una 2023 per avere il riferimento ed essere sicuri che i progressi siano davvero competitivi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Non solo Red Bull, ho parlato anche con altri team”

    ROMA – Lando Norris è tra i piloti che meno ha brillato in F1 nel 2022, e che punta sicuramente a fare meglio nella prossima stagione, ancora alla guida della McLaren. Infatti, il pilota britannico nel febbraio del 2022 aveva firmato un prolungamento di contratto fino al 2025 con la scuderia di Woking, dando un segnale importante in un momento di scarsa brillantezza. Un rinnovo che ha seguito colloqui e contatti anche con altre scuderie, come ammesso dallo stesso classe ’99. “Ho parlato con la Red Bull, ma a livello generale – ha ammesso Norris in un’intervista concessa a motorsport.com -. Quando ti avvicini alla scadenza del tuo contratto, vuoi sempre parlare con più persone per poter soppesare le varie opportunità e scegliere quella che più ti si addice. Quindi non ho parlato solo con loro, ma con tante persone. Ti chiedi sempre cosa potrebbe succedere in futuro, quindi tutti hanno questo tipo di colloqui”. Una situazione da cui il nativo di Bristol ha voluto interrompere almeno momentaneamente con questo rinnovo: “Ho firmato per così a lungo perché non volevo pensare a queste cose. In questo momento della mia carriera, restare in McLaren era di gran lunga la scelta migliore per me. Nel giro di qualche anno, questi discorsi si ripresenteranno, ma per ora sono molto contento”. 
    Il commento di Horner
    A novembre, il team principal della Red Bull Christian Horner aveva commentato la situazione legata a Norris, confermando che i colloqui c’erano stati, prima della firma del pilota con McLaren: “Negli anni, abbiamo parlato con Lando diverse volte. Ma ogni volta che abbiamo parlato, subito dopo firmava un prolungamento con McLaren”. Insomma, per il momento Norris si è dimostrato convinto nel proseguire con il “papaya team”, a cui è legato fin dal suo debutto nel Circus, nel 2018.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Jarvis: “Team satellite? Spero entro il 2025”

    ROMA – Solo due moto in pista per Yamaha nel Mondiale 2023 di MotoGP. La casa di Iwata, impegnata sarà in griglia di partenza solo con il team factory, dopo il passaggio di RNF in Aprilia. A dicembre, però, il presidente della FIM Jorge Viegas aveva dato per certo il passaggio del team VR46 proprio con Yamaha entro il 2024. Della possibilità di ripristinare una squadra satellite ha parlato il managing director di Yamaha, Lin Jarvis: “Per quanto riguarda i piani futuri per la squadra satellite, è vero che quest’anno saremo senza squadra satellite – le sue parole ai microfoni di “TMCBlog.com” -. Quest’anno non credo che ci sarà un grande deficit. Ci permetterà di concentrarci esclusivamente sulle moto ufficiali. Dobbiamo assicurarci di avere una moto molto competitiva per questa gara e anche per il 2024-2025″.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Jarvis
    “Vogliamo tornare ad avere una squadra satellite, su questo non ci sono dubbi – ha aggiunto Jarvis -. È troppo complicato spiegare le opportunità e gli ostacoli che dobbiamo affrontare. Ma se riusciamo a sciogliere certi nodi, potremmo prendere in considerazione il 2024. In caso contrario, sono abbastanza sicuro che entro il 2025 avremo di nuovo una squadra satellite, quindi aspettiamo e vediamo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Yamaha chiama la VR46? “Team satellite, ecco quando”

    ROMA – La Yamaha scenderà in pista nel Mondiale 2023 di MotoGP con due sole moto in pista. La casa di Iwata, impegnata sarà in griglia di partenza solo con il team factory, dopo il passaggio di RNF in Aprilia. A dicembre, però, il presidente della FIM Jorge Viegas aveva dato per certo il passaggio del team VR46 proprio con Yamaha entro il 2024. Della possibilità di ripristinare una squadra satellite ha parlato il managing director di Yamaha, Lin Jarvis: “Per quanto riguarda i piani futuri per la squadra satellite, è vero che quest’anno saremo senza squadra satellite – le sue parole ai microfoni di “TMCBlog.com” -. Quest’anno non credo che ci sarà un grande deficit. Ci permetterà di concentrarci esclusivamente sulle moto ufficiali. Dobbiamo assicurarci di avere una moto molto competitiva per questa gara e anche per il 2024-2025″.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Tra il 2024 e il 2025
    “Vogliamo tornare ad avere una squadra satellite, su questo non ci sono dubbi – ha aggiunto Jarvis -. È troppo complicato spiegare le opportunità e gli ostacoli che dobbiamo affrontare. Ma se riusciamo a sciogliere certi nodi, potremmo prendere in considerazione il 2024. In caso contrario, sono abbastanza sicuro che entro il 2025 avremo di nuovo una squadra satellite, quindi aspettiamo e vediamo”. LEGGI TUTTO

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    F1, la Ferrari Driver Academy presenta la stagione 2023: ecco tutti i piloti

    ROMA – E’ stato presentato il programma 2023 della Ferrari Driver Academy. Si parte dal campionato di Formula 2, dove correranno per la prima volta Oliver Bearman e Arthur Leclerc, fratello di Charles. In F3 sarà invece la volta di Dino Beganovic in Prema. Nella serie Regional saranno impegnati Rafael Camara sempre con il team Prema Maya Weug. In Formula 4 correrà la brasiliana Aurelia Nobels, mentre in F4 UAE toccherà a James Wharton.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Il commento di Matassa
    “L’inizio di un nuovo anno accademico è un momento molto particolare – ha detto Marco Matassa, numero uno della Ferrari Driver Academy -. è bello ritrovare i ragazzi che conosciamo già ed è ancora più speciale aprire le porte ai nuovi allievi: ci aspetta una stagione particolarmente intensa perché sette su otto saranno esordienti in una nuova categoria e sono quindi attesi da una sfida ancora più impegnativa.Nel 2022 siamo tornati a vincere titoli e dal canto nostro siamo pronti a dare il massimo, con ancora più impegno sotto il profilo degli strumenti e delle persone che metteremo a disposizione dei nostri talenti, per supportarli e aiutarli a conseguire i risultati che sappiamo essere alla loro portata”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari Driver Academy: tutti i piloti per il 2023

    ROMA – La Ferrari Driver Academy ha presentato il suo programma per la stagione 2023, tra novità e conferme. Si parte dal campionato di Formula 2, dove correranno per la prima volta Oliver Bearman e Arthur Leclerc, fratello di Charles. In F3 sarà invece la volta di Dino Beganovic in Prema. Nella serie Regional saranno impegnati Rafael Camara sempre con il team Prema Maya Weug. In Formula 4 correrà la brasiliana Aurelia Nobels, mentre in F4 UAE toccherà a James Wharton.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Le parole di Matassa
    “L’inizio di un nuovo anno accademico è un momento molto particolare – ha detto Marco Matassa, numero uno della Ferrari Driver Academy -. è bello ritrovare i ragazzi che conosciamo già ed è ancora più speciale aprire le porte ai nuovi allievi: ci aspetta una stagione particolarmente intensa perché sette su otto saranno esordienti in una nuova categoria e sono quindi attesi da una sfida ancora più impegnativa.Nel 2022 siamo tornati a vincere titoli e dal canto nostro siamo pronti a dare il massimo, con ancora più impegno sotto il profilo degli strumenti e delle persone che metteremo a disposizione dei nostri talenti, per supportarli e aiutarli a conseguire i risultati che sappiamo essere alla loro portata”.
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    F1, pazzia GP Miami: il paddock si sposta nello stadio da rugby

    ROMA – Il 2022 ha visto il debutto del Gran Premio di Miami nel calendario della F1, entrando da subito tra gli appuntamenti più attesi della stagione. E gli organizzatori non hanno certamente intenzione di fermarsi, per rendere sempre più coinvolgente e attrattivo il weekend in Florida. Come riporta il sito ufficiale della F1, innanzitutto si andrà incontro al rinnovamento dell’asfalto del circuito, con un completo rifacimento affidato allo studio Tilke Engineers & Architects, con la promessa di aumentare i duelli ravvicinati e favorire i sorpassi.
    Ma il pezzo forte del nuovo GP di Miami, che quest’anno si svolgerà tra il 5 e il 7 maggio, è la rivoluzione del paddock. Una parte dell’hospitality verrà infatti spostata niente di meno che nell’Hard Rock Stadium, lo stadio, che di norma ospita le partite di NFL dei Miami Dolphins, attorno al quale sorge il circuito. L’idea è quella di creare un vero e proprio “villaggio” per i team, snellendo la zona attualmente dedicata al paddock. Secondo quanto sostengono gli organizzatori, i tifosi che acquisteranno il Campus Pass potranno inoltre salire i vari livelli dello stadio per poter vedere dall’alto il villaggio. La terza novità riguarda la costruzione del “Paddock Club”, una struttura a tre piani assolutamente esclusiva e che sormonterà il paddock, con una capienza di oltre 6.000 persone, che potranno muoversi in suite di classe con tanto di club lussuoso sul tetto. 

    Il commento degli organizzatori
    “Dopo l’incredibile gara di debutto, stiamo lavorando senza sosta per assicurare che l’evento del 2023 possa rappresentare un’esperienza ancora migliore per chiunque deciderà di visitare il Miami International Autodrome. Stephen Ross e Tom Garfinkel (rispettivamente uno sviluppatore immobiliare e il presidente dei Miami Dolphins) sono al lavoro per rendere l’appuntamento di maggio un’esperienza di livello assoluto, completamente diverso da qualsiasi altro in Formula 1 – ha affermato Tyler Epp, il presidente del GP di Miami -. Con nuove e migliori esperienze di hospitality, la creazione del villaggio per i team direttamente nello stadio e una capienza aumentata, ci aspettiamo che questa seconda gara sia ancora migliore per tutti, i fan, i team, i piloti e i partner”. 
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    F1, rivoluzione GP Miami: lo stadio ospiterà parte del paddock

    ROMA – Entrato come novità del 2022 in F1, il GP di Miami si è preso subito la scena, assestandosi subito tra gli appuntamenti più attesi del calendario. E gli organizzatori non hanno certamente intenzione di fermarsi, per rendere sempre più coinvolgente e attrattivo il weekend in Florida. Come riporta il sito ufficiale della F1, innanzitutto si andrà incontro al rinnovamento dell’asfalto del circuito, con un completo rifacimento affidato allo studio Tilke Engineers & Architects, con la promessa di aumentare i duelli ravvicinati e favorire i sorpassi.
    Ma il pezzo forte del nuovo GP di Miami, che quest’anno si svolgerà tra il 5 e il 7 maggio, è la rivoluzione del paddock. Una parte dell’hospitality verrà infatti spostata niente di meno che nell’Hard Rock Stadium, lo stadio, che di norma ospita le partite di NFL dei Miami Dolphins, attorno al quale sorge il circuito. L’idea è quella di creare un vero e proprio “villaggio” per i team, snellendo la zona attualmente dedicata al paddock. Secondo quanto sostengono gli organizzatori, i tifosi che acquisteranno il Campus Pass potranno inoltre salire i vari livelli dello stadio per poter vedere dall’alto il villaggio. La terza novità riguarda la costruzione del “Paddock Club”, una struttura a tre piani assolutamente esclusiva e che sormonterà il paddock, con una capienza di oltre 6.000 persone, che potranno muoversi in suite di classe con tanto di club lussuoso sul tetto. 

    La promessa di Epp
    “Dopo l’incredibile gara di debutto, stiamo lavorando senza sosta per assicurare che l’evento del 2023 possa rappresentare un’esperienza ancora migliore per chiunque deciderà di visitare il Miami International Autodrome. Stephen Ross e Tom Garfinkel (rispettivamente uno sviluppatore immobiliare e il presidente dei Miami Dolphins) sono al lavoro per rendere l’appuntamento di maggio un’esperienza di livello assoluto, completamente diverso da qualsiasi altro in Formula 1 – ha affermato Tyler Epp, il presidente del GP di Miami -. Con nuove e migliori esperienze di hospitality, la creazione del villaggio per i team direttamente nello stadio e una capienza aumentata, ci aspettiamo che questa seconda gara sia ancora migliore per tutti, i fan, i team, i piloti e i partner”.  LEGGI TUTTO