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    F1: l’ex Ferrari Tombazis diventa direttore delle monoposto

    ROMA – Sarà Nikolas Tombazis il nuovo direttore delle monoposto in Formula 1. Il tecnico greco, già nel direttivo FIA dal 2018, è una delle persone oggetto dei diversi cambiamenti attuati in federazione da Mohammed Ben Sulayem in vista del 2023. Tombazis vanta un passato ultradecennale in Ferrari: dal 1997 al 2003 si è occupato del lavoro sull’aerodinamica, mentre nel 2006 è tornato diventando capo progettista, ruolo ricoperto fino a dicembre 2014.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Tombazis
    “Sono entusiasta e onorato di assumere questa nuova posizione all’interno della FIA e sono molto grato al Presidente per la fiducia che sta dimostrando nei miei confronti – ha detto Tombazis -. Abbiamo un gruppo di persone estremamente talentuose e dedicate che lavorano senza sosta per offrire il livello di regolamentazione che la Formula 1 richiede e merita, e sono pienamente convinto che questa nuova struttura porterà le nostre risorse a un livello superiore e ci consentirà di apportare continui miglioramenti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Tardozzi: “Dall’Igna è un vero leader per Ducati”

    ROMA – Luigi Dall’Igna è tra i principali autori della rinascita di Ducati in MotoGP. Il direttore generale, come riconosciuto da molti colleghi, è stato uno dei protagonisti della risalita per la casa emiliana, reduce da una doppia tripletta tra Motomondiale e Superbike nel 2022. A spiegare la sua influenza a Borgo Panigale è stato anche Davide Tardozzi: “Ricordo che quando arrivò in Ducati disse che era un disastro – le parole del team manager riportate da “Speedweek” -. Ha trovato le persone giuste e si è dovuto occupare solo dell’organizzazione. La Ducati aveva già il know-how necessario”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Tardozzi
    “Direi che il 90 per cento dei dipendenti di quel periodo disastroso è ancora con noi – ha aggiunto Tardozzi, spiegando il ruolo da leader di Dall’Igna -. Ma qualcuno doveva organizzare il loro lavoro e decidere quale idea è quella giusta su cui continuare a lavorare. Gigi è un direttore d’orchestra fantastico e ovviamente un bravo ingegnere. Per scegliere le idee giuste, bisogna sapere di cosa stai parlando. Abbiamo circa 125 dipendenti, 100 dei quali hanno anche attraversato momenti difficili con noi nel 2012 e nel 2013. Gigi sta facendo un lavoro fantastico come leader. Non è quello che progetta il motore, è colui che riunisce tutto lo staff e ha assunto il ruolo di leader”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton e Alonso come le Ferrari: in pista per i test Pirelli

    ROMA – Lewis Hamilton e Fernando Alonso saranno tra i protagonisti della nuova sessione di test che la Pirelli ha indetto nei primi giorni di febbraio. Il produttore italiano, infatti, continua il proprio lavoro per migliorare la resa dei propri pneumatici soprattutto nelle condizioni di pioggia, problema che si è proposto nella scorsa stagione di F1. Infatti, diversi piloti avevano posto l’accento sulla necessità di studiare soluzioni anche aerodinamiche per ridurre le turbolenze d’aria e, di riflesso, convogliare in maniera diversa gli spruzzi d’acqua: un’ipotesi è quella di implementare dei copriruota in caso di maltempo, ma allo stesso tempo Pirelli lavora sul proprio prodotto.
    Il programma di febbraio
    Un lavoro che riguarda non solo i test su bagnato o condizioni intermedie, ma anche da asciutto. Un primo test aveva visto impegnati i due piloti della Ferrari, Carlos Sainz e Charles Leclerc, lo scorso dicembre in quel di Fiorano. L’1 e il 2 febbraio prossimi, le Mercedes saranno impegnate sul tracciato francese del Paul Ricard a Le Castellet. Nei due giorni successivi, il tracciato transalpino verrà allagato artificialmente e vedrà al lavoro le AlphaTauri. Il programma si chiuderà poi il 7 e l’8 febbraio, con le Aston Martin di scena a Jerez de la Frontera, in questa occasione tornando a testare le mescole da asciutto. 

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    F1, un ex Ferrari nominato direttore delle monoposto

    ROMA – Nikolas Tombazis sarà il nuovo direttore delle monoposto per la Formula 1. Il tecnico greco, già nel direttivo FIA dal 2018, è una delle persone oggetto dei diversi cambiamenti attuati in federazione da Mohammed Ben Sulayem in vista del 2023. Tombazis vanta un passato ultradecennale in Ferrari: dal 1997 al 2003 si è occupato del lavoro sull’aerodinamica, mentre nel 2006 è tornato diventando capo progettista, ruolo ricoperto fino a dicembre 2014.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    La gioia di Tombazis
    “Sono entusiasta e onorato di assumere questa nuova posizione all’interno della FIA e sono molto grato al Presidente per la fiducia che sta dimostrando nei miei confronti – ha detto Tombazis -. Abbiamo un gruppo di persone estremamente talentuose e dedicate che lavorano senza sosta per offrire il livello di regolamentazione che la Formula 1 richiede e merita, e sono pienamente convinto che questa nuova struttura porterà le nostre risorse a un livello superiore e ci consentirà di apportare continui miglioramenti”.
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    MotoGP Ducati, Tardozzi e l’importanza di Dall’Igna: “Un vero leader”

    ROMA – Se la Ducati è passata in circa un decennio dalla crisi alla sua miglior stagione di sempre in MotoGP, il merito è in buona parte di Luigi Dall’Igna. Il direttore generale, come riconosciuto da molti colleghi, è stato uno dei protagonisti della risalita per la casa emiliana, reduce da una doppia tripletta tra Motomondiale e Superbike nel 2022. A spiegare la sua influenza a Borgo Panigale è stato anche Davide Tardozzi: “Ricordo che quando arrivò in Ducati disse che era un disastro – le parole del team manager riportate da “Speedweek” -. Ha trovato le persone giuste e si è dovuto occupare solo dell’organizzazione. La Ducati aveva già il know-how necessario”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Il ruolo di Dall’Igna
    “Direi che il 90 per cento dei dipendenti di quel periodo disastroso è ancora con noi – ha aggiunto Tardozzi, spiegando il ruolo da leader di Dall’Igna -. Ma qualcuno doveva organizzare il loro lavoro e decidere quale idea è quella giusta su cui continuare a lavorare. Gigi è un direttore d’orchestra fantastico e ovviamente un bravo ingegnere. Per scegliere le idee giuste, bisogna sapere di cosa stai parlando. Abbiamo circa 125 dipendenti, 100 dei quali hanno anche attraversato momenti difficili con noi nel 2012 e nel 2013. Gigi sta facendo un lavoro fantastico come leader. Non è quello che progetta il motore, è colui che riunisce tutto lo staff e ha assunto il ruolo di leader”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la Yamaha si veste da guerra, ma avrà l’arma giusta?

    TORINO – Lenti? Immobili? Sconfitti? Ne abbiamo lette (e dette) di tutti i colori ai giapponesi della MotoGP, surclassati così nettamente dalla Ducati da dover stravolgere filosofie interne e finanche organizzazioni, facendo campagna acquisti di ingegneri nostrani e nel pianeta Formula 1 (vedi il motorista Luca Marmorini), per non dire “copiare” le soluzioni tecniche (specie quelle aerodinamiche) del Made in Italy targato Borgo Panigale e Noale (Aprilia), ma ora arriva la risposta. A Giacarta, in Indonesia, nella presentazione della Yamaha 2023 si sono presentati tutti in uniforme. «Pronti alla guerra» come certifica a parole il gran capo del team Lin Jarvis. Ma basta guardare Fabio Quartararo e Franco Morbidelli con tagli tattici (il romano addirittura rasato) da Marines e la nuova livrea camouflage della M1 disegnata da Aldo Drudi, la penna di caschi di Valentino Rossi, il totem che la Yamaha segue per riportarlo nella sua orbita mangani come team satellite nel 2024 (ma dovrà strapparlo alla Ducati). Messaggi più che chiari per gli avversari, che si presenteranno lunedì e martedì prossimo a Madonna di Campiglio, dove scopriremo se Pecco Bagnaia avrà messo sulla sua GP23 il numero 1 o avrà tenuto il suo 63.«La Yamaha si è fatta più giovane e aggressiva. Il tocco camouflage non è casuale. L’intento è quello di essere aggressiva: andremo in battaglia, andremo a sfidare gli avversari con un nuovo look che è anche una nuova percezione della Yamaha» assicura Jarvis, che comprensibilmente alza i toni e mette pressione. Il problema però sarà vedere quello che dirà la pista, anche perché il test di novembre a Valencia con il primo prototipo del motore di Marmorini non è piaciuto affatto a Quartararo. Ma lo scopriremo presto. Il 10-12 febbraio, con la prima sessione di prove ufficiali invernali collettive a Sepang, in Indonesia. Tre giorni ai quali ne seguiranno solo altri due a inizio marzo a Portimao, in Portogallo, dove poi scatterà il Mondiale. Senza più tempo per correrei ai ripari, come abbiamo capito in queste ultime stagioni. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Morbidelli e l’anno del riscatto: “Si riparte da zero”

    ROMA – “Si dice che quando perdi, è l’occasione per imparare di più. E’ per questo motivo che ho imparato molto nel 2022. In Yamaha siamo tutti molto carichi per questo 2023. Ho lavorato per adattarmi alla nuova moto e al nuovo pacchetto, adesso voglio sfruttare quello che ho imparato nella nuova stagione”. Franco Morbidelli ha parlato così in vista della stagione 2023 di MotoGP. Il pilota italo-brasiliano, in occasione della presentazione delle nuove Yamaha, ha mostrato l’intenzione di voltare pagina dopo un campionato concluso al diciannovesimo posto, nei bassifondi della classifica.
    Tutto azzerato
    “Ora è tutto azzerato e quindi ogni cosa è possibile nella prossima stagione, è una prospettiva entusiasmante – ha aggiunto Morbidelli -. Fisicamente e mentalmente sarà un Mondiale diverso con l’introduzione della Sprint Race, sarà fantastico per i tifosi, servirà un po’ di tempo per abituarsi, ma è un cambiamento che piacerà. Spero possa essere l’anno del riscatto per me, ho più esperienza e sento che stiamo lavorando nella direzione giusta, mi è mancato non poter salire sul podio e stappare lo champagne per festeggiare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Morbidelli: “Ora è tutto azzerato, ho imparato molto nel 2022”

    ROMA – Franco Morbidelli ha parlato in vista della stagione 2023 di MotoGP. Il pilota italo-brasiliano, in occasione della presentazione delle nuove Yamaha, ha mostrato l’intenzione di voltare pagina dopo un campionato concluso al diciannovesimo posto, nei bassifondi della classifica. “Si dice che quando perdi, è l’occasione per imparare di più – ha detto -. E’ per questo motivo che ho imparato molto nel 2022. In Yamaha siamo tutti molto carichi per questo 2023. Ho lavorato per adattarmi alla nuova moto e al nuovo pacchetto, adesso voglio sfruttare quello che ho imparato nella nuova stagione”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Morbidelli
    “Ora è tutto azzerato e quindi ogni cosa è possibile nella prossima stagione, è una prospettiva entusiasmante – ha aggiunto Morbidelli -. Fisicamente e mentalmente sarà un Mondiale diverso con l’introduzione della Sprint Race, sarà fantastico per i tifosi, servirà un po’ di tempo per abituarsi, ma è un cambiamento che piacerà. Spero possa essere l’anno del riscatto per me, ho più esperienza e sento che stiamo lavorando nella direzione giusta, mi è mancato non poter salire sul podio e stappare lo champagne per festeggiare”. LEGGI TUTTO