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    Singapore, squillo Ferrari in FP1: doppietta Leclerc-Sainz, poi Verstappen

    SINGAPORE – Brilla la Ferrari nella prima sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore, valido come sedicesimo appuntamento del mondiale di F1. Le FP1 del circuito cittadino di Marina Bay, infatti, hanno visto Charles Leclerc firmare il miglior tempo in 1:33.350, seguito ad appena 78 millesimi dal compagno di squadra Carlos Sainz. Inizio incoraggiante su una pista che teoricamente non dovrebbe favorire il Cavallino, eppure anche sulle prime prove di passo gara le sensazioni paiono positive: per questo, serviranno le FP2 per avere indicazioni più precise, anche se i piloti hanno già dato riscontri positivi in termini di feeling. Al terzo posto di sessione, ecco la Red Bull di Max Verstappen, seguito dai britannici Lando Norris, Lewis Hamilton e George Russell. LEGGI TUTTO

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    Sainz: Ferrari ti sento mia. Singapore più difficile di Monza, ecco perché

    ROMA – E’ tutto pronto a Marina Bay per il Gran Premio di Singapore 2023 di Formula 1, che andrà in scena questo fine settimana. Le Ferrari, dopo la buona prestazione sul tracciato di casa di Monza, vanno a caccia di un altra prova importante che magari possa riportarle sul podio. Carlos Sainz arriva dal terzo posto del GP d’Italia e adesso ha intenzione di trovare maggiore costanza, per meritarsi la conferma e il rinnovo di contratto. Lo spagnolo, infatti, vuole battere ancora una volta il compagno di squadra Charles Leclerc dimostrando la propria crescita.
    Sainz: “Singapore più difficile”
    Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, nel corso della conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Singapore 2023, ha fissato il proprio obiettivo in vista del finale di stagione: “Nelle ultime gare mi sono sentito molto bene in macchina, stiamo iniziando a comprenderla meglio. Stiamo cercando di metterla nelle condizioni giuste per affrontare il weekend. Questo ti dà fiducia e ti permettere di costruire meglio le gare. Quest’anno sento di capire meglio la vettura e di guidare meglio, ma soltanto negli ultimi tre weekend sono riuscito a mettere insieme tutto. L’obiettivo in questa seconda parte di stagione spera di essere il più costante possibile. Credo che a Singapore sarà più difficile rispetto a Monza perché c’è maggiore carico aerodinamico. Il punto di corda è più acuto e si addice meno alla nostra vettura”. LEGGI TUTTO

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    Pedrosa, Binder ringrazia: “Con lui la KTM è a un altro livello”

    ROMA – Nella MotoGP attuale a dominare sono le case motociclistiche europee che, dopo anni difficili, hanno ridimensionato il dominio delle moto giapponesi come Honda, Yamaha e Suzuki. A guidare la truppa c’è ovviamente la Ducati, campione del mondo in carica, ma anche l’Aprilia e la KTM hanno fatto dei passi da gigante. Il team austriaco, per esempio, ha deciso di affidarsi a piloti abili come Brad Binder e Jack Miller, con l’auito di Daniel Pedrosa che, dopo una grande carriera, ha scelto di fare il collaudatore.
    Binder: “Pedrosa fantastico”
    Il pilota della KTM, Brad Binder, nel corso di un’intervista concessa ai media esteri, ha commentato la crescita del team austriaco e l’importanza che ha avuto Daniel Pedrosa nello sviluppo della moto: “E’ stata una cosa fantastica avere Dani Pedrosa con noi. Inizialmente abbiamo fatto un po’ fatica tutti quanti, ma lui era sempre lì a disposizione. Abbiamo potuto usare i suoi dati. Con la sua grande esperienza è riuscito a portare qualcosa in più alla nostra squadra, permettendoci di salire ad un altro livello”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel e il ritorno in pista: “Non posso dire di no…”

    ROMA – La Formula 1 in questa stagione è rimasta orfana di un pilastro come Sebastian Vettel che, dopo due anni alla guida dell’Aston Martin, ha deciso di lasciare il circus per dedicarsi ad altri progetti. Quando un pluricampione del mondo come il tedesco annuncia il ritiro ad un’età nella quale si potrebbe ancora scendere in pista, tutti si chiedono se un giorno possa tornare all’intero del circus automobilistico. Anche per Vettel vale la stessa cosa e lui stesso ha provato a rispondere a questa complicata domanda, non escludendo nulla.
    Vettel: “Non si può sapere”
    Il quattro volte campione del mondo di Formula 1, Sebastian Vettel, nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sports UK, è tornato a parlare di un suo possibile ritorno in pista nonostante abbia annunciato il ritiro lo scorso anno: “E’ una domanda a cui non posso rispondere di no, perché non si può saperlo. Se fosse stata rivolta a tutti i piloti che sono tornati, probabilmente avrebbero detto di no e che non lo sapevano. Alla fine poi sono tornati in pista tutti quanti, per questo io non posso escluderlo”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bastianini e l’infortunio alla mano: “Devo aspettare un mese”

    Bastianini: “Stagione complicata”
    Il pilota della Ducati, Enea Bastianini, nel corso di un’intervista rilasciata al sito ufficiale della MotoGP, è tornato a parlare del suo infortunio rimediato durante il Gran Premio di Catalogna: “Per me è stata una stagione molto complicata, ho sofferto tanto. Ancora non mi spiego la caduta di Barcellona, avevo un buon grip, ma poi la ruota anteriore si è bloccata sui freni. In questo momento sono posso muovere il piede e la mano. Il problema principale è la mano perché mi è stato inserito del metallo. Per questo la mobilità delle dita è limitata. Devo aspettare un mese prima che il metallo sia rimosso“. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bastianini e l’infortunio alla mano: ecco quanto devo aspettare

    ROMA – Stagione di MotoGP a due facce per la Ducati che, se da una parte si gode un Francesco Bagnaia in vetta alla classifica ed in lotta per il su secondo titolo consecutivo, dall’altra c’è Enea Bastianini che ha deluso le aspettative. Dopo una grande annata con il team Gresini tutti sperano di vedere un duello tutto italiano per il Mondiale, ma così non è stato. Bastianini è stato molto sfortunato, essendo stato costretto a saltare il primo terzo di campionato a causa di un infortunio rimediato nella prima gara di Portimao. Adesso è nuovamente fermo ai box e aspetta il suo momento.
    Bastianini: “Voglio fare qualcosa di buono”
    “Quest’anno è così, sto soffrendo molto. Ora devo prepararmi per il resto della stagione e cercare di fare qualcosa di buono. Dopo l’infortunio di Barcellona sono in grado di muovere il piede e la mano, ma quest’ultima è il problema più grande perché mi è stato inserito del metallo. La mobilità delle dita è limitata e dovrà aspettare un mese prima che possa essere rimosso il metallo”. Queste le dichiarazioni del pilota della Ducati, Enea Bastianini, rilasciata al sito MotoGP.com in merito alle sue condizioni fisiche. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur carico per Singapore: “Continuiamo il trend positivo”

    Vasseur: “Il pilota fa differenza”
    Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, in vista del Gran Premio di Singapore 2023, ha fissato l’obiettivo per i due piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz: “Siamo pronti per scendere in pista su un circuito completamente diverso da Monza. Visto che è un tracciato cittadino, il pilota a Singapore può fare una differenza ancora maggiore. Per questo motivo abbiamo preparato al meglio la gara al simulatore e metteremo in condizione Carlos e Charles di girare il più possibile. Veniamo da una gara di Monza esaltante, vogliamo continuare questo trend positivo”. LEGGI TUTTO

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    Viaggio nel Park 04, la risposta di Dovizioso al Ranch di Valentino Rossi

    Eccolo il paese dei balocchi di Andrea Dovizioso, accoccolato in un paradiso della Motor Valley, a due passi dalla sede dei team Gresini e AlphaTauri e dal circuito di Imola. L’altra faccia del Ranch di Valentino Rossi, come d’altronde lo era da pilota il forlivese. Due modi diversi di affrontare la pista e la vita, la stessa passione. E percorso, che nonostante continuino a sentirsi piloti (uno nelle auto, l’altro nel motocross), li ha portati a diventare imprenditori.
    Un parco di divertimenti per le due ruote offroad
    Se il Ranch, la pista di flat track tra gli uliveti dei colli di Tavullia, è il fulcro dell’Academy VR46, una scuola di giovani talenti portati in fretta a dominare la MotoGP, la sigla 04 identifica davvero un Parco di divertimenti che gira intorno alle due ruote offroad, dandole un futuro anche come centro federale. Con l’ambizione di essere molto più. Aperto. A tutti. Il Dovi ci accoglie al cancello che porta in cima a quasi 17 ettari che fino a un anno fa si chiamavano Monte Coralli, la meta di molti appassionati del cross. Scarpe da lavoro, pantaloncini corti neri e maglietta bianca. Il nostro viaggio nel divertimento non fine a sé stesso inizia su un buggy blu, l’unico modo per arrampicarsi su questo ottovolante di terra mentre il custode la liscia con un trattore per sistemare i solchi scavati nel weekend. «Prima l’alluvione che ha devastato questa zona e rallentato i lavori, adesso non piove mai e il terreno non si compatta» mugugna il Dovi, calato davvero nel ruolo di imprenditore, con una concessione ventennale ottenuta attraverso un bando pubblico dal Comune di Faenza e l’accesso ai fondi del PNNR.
    Il racconto di Andrea
    Che hanno permesso un progetto ambizioso, per il cui completamente servirà un altro anno. Intanto la pista di 1,7 km c’è ed è stata dotata di 200 irrigatori (forniti da un laghetto), scoli dell’acqua e 30 fondazioni cablate per illuminazione che la renderà unica in Italia. Con un ingombro ma soprattutto caratteristiche da Mondiale. «Abbiamo rimodellato la collina, abbassandola di sei metri per portare la pista più su possibile e far spazio al resto, anche agli spettatori – racconta Andrea fermandosi nel punto più alto, dopo una rampa che ricorda il cavatappi di Laguna Seca ma da percorrere in salita -. Ho voluto che fosse difficile, la più difficile in Italia. Qualità. Sì, ci sono grandi salti, ma tutti hanno dopo atterraggi, in modo da essere gestibili da professionisti e amatori».
    Gli stessi occhi determinati alla perfezione
    Lo guardi e vedi gli stessi occhi determinati alla perfezione che gli hanno e ci hanno vedere il Motomondiale in un crescendo più che ventennale di emozioni e personalità. 346 gare con 24 vittorie, 103 podi e 20 pole centrando il tipo 124 nel 2004 e sfiorando quella della MotoGP per almeno due anni, quelli del Marc Marquez più forte e cannibale che mai. Con la Ducati trasformata da eterna Godot sopraffatta dalle moto giapponesi in un gioiello che ora, sotto l’accelerazione della tecnologia da F1 e di Pecco Bagnaia, ha raggiunto il tetto del mondo. E dominato anche domenica a Misano, un’ora da qui, dove un anno fa il Dovi si ritirava. Per questa idea. «Continuo a vedermi come un pilota agonista, nel motocross – sorride il forlivese, ancora alla prese con l’incidente che nel dicembre scorso gli ha letteralmente spezzato in due il polso destro -. Non ho l’età e l’esperienza per fare quello che vorrei e tra infortunio e lavori qui non ho tempo per allenarmi bene, ma davanti a me ho ancora qualche anno di gare prima di mettermi sul divano e ingrassare». Nel frattempo farà anche l’imprenditore di Park 04.
    Park 04, molto più di una pista da cross
    Molto più, come detto di una pista da cross, già aperta tre giorni la settimana con un’affluenza di ottanta moto a volta destinata a raddoppiare. In alto sorgerà il tracciato da enduro e mbt anche elettriche che si integrerà con la pista e percorsi esterni. Andrea metterà a disposizione anche biciclette a noleggio e una fan track. Laggiù, dove siamo arrivati e dove sono in azione una ruspa e alcuni operai. Stanno demolendo il vecchio ristorante, poi toccherà ai prefabbricati gialli per il cronometraggio. «Riqualificheremo tutto. Sorgeranno cinque edifici e pianteremo 350 piante per compensare l’impatto e mantenere la bellezza di questo posto, il verde che regala serenità. Perché venire qui deve essere e sarà piacevole». All’ingresso nascerà il Boomerang, chiamato così per la sua forma. Ospiterà custode e federazione, bagni, docce e la rimessa dei mezzi. L’altro fulcro sarà il ristorante, con un grande parcheggio immerso nel verde.
    Le parole del Dove
    «Perché qui la gente potrà venire anche se non pratica il motocross – spiega il Dove -. Voglio creare un punto di ritrovo fuori città, un punto dove stare bene. Creare un’atmosfera, insomma. Tutto è funzionale allo sport, ma anche per le famiglie. Penso ad aperitivi come giri in moto, giornate di relax e divertimento». E un ulteriore sviluppo, pensato fin nel disegno stesso della pista, con la collocazione di passaggi e tunnel pedonali ma anche cartellonistica e spazi adatti ad eventi. Non solo sportivi. «Il mio sogno è sempre stato creare un parco. Sì, di quelli in cui la gente si diverte e le aziende, e non parlo di quelle collegate alle moto e alle bici, possono promuoversi. Sarà figo». E per un po’ lo terrà ancora lontano dal Motomondiale, dove gli hanno offerto più ruoli. Dalla sicurezza per i piloti a team manager. «Restare in MotoGP sarebbe stata la cosa più semplice, ma avevo bisogno di staccarmi un po’ da quel mondo. Non è una chiusura la mia, anzi, ma adesso ho un altro grande impegno. Questo». Stende la mano e l’abbraccia da sinistra a destra, con un gesto ampio e quasi paterno. Park 04, il paese dei balocchi delle due ruote e non solo. Per tutti. LEGGI TUTTO