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    Giro d’Italia, la 19^ tappa in diretta live

    È il giorno dell’appuntamento più atteso di questa 106^ edizione del Giro: partenza da Longarone, cinque GPM e gran finale sulle Tre Cime di Lavaredo a dieci anni dall’epica vittoria di Vincenzo Nibali sotto la neve. Thomas riuscirà a difendere la maglia rosa? Il tappone dolomitico di 183 km è in diretta su Eurosport, canale 210 di Sky. Sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti
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    Giro d’Italia, la 18^ tappa in diretta live

    Arrivano da oggi le grandi salite dolomitiche al Giro d’Italia. La 18^ tappa da Oderzo a Val di Zoldo è l’antipasto di quanto vedremo venerdì, con l’arrivo alle Tre Cime di Lavaredo. Sarà grande duello tra Thomas, Almeida e Roglic. La tappa in diretta sul canale 210 Sky, sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, Dainese vince la tappa di Caorle, Thomas in rosa

    Quarterman passa per 1° al traguardo volante di Lido di JesoloQuarterman si aggiudica il traguardo volante di Lido di Jesolo. Attenzione al vento, che potrebbe condizionare la volata. Il gruppo ora a una trentina di secondi dai quattro fuggitivi, 1) Charlie Quarterman (Team Corratec-Selle Italia) 3” di abbuono, 10 punti per i traguardi volanti2) Thomas Champion (Cofidis) 2”, 6 pts3) Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa) 1”, 3 pts LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, la 16^ tappa da Sabbio Chiese al Monte Bondone in diretta live

    Il percorsoArchiviato l’ultimo giorno di sosta, il Giro d’Italia 2023 riprende dalla terza tappa per scalatori di questa edizione, con arrivo in salita sul Monte Bondone. Si parte lungo la costiera del Lago di Garda, tra gallerie illuminate (30 in tutto, nel passaggio dalla Provincia di Brescia alla Provincia di Trento) e pavimento stradale in buono stato, per un percorso pianeggiante per i primi 60km da da Sabbio Chiese fino a Torbole. Da qui in poi, cambia completamente la conformazione della tappa, con una sequenza di salite e discese che parte una volta superata Riva del Garda. La prima scalata è quella del Passo di Santa Barbara, 12,7km tra i tornanti con pendenza media dell’8,3% e punte del 14%; poi dopo una breve discesa tocca al Passo Bordala, altri 4,5km di salita al 6,7% medio di pendenza, per entrare nella Valle dell’Adige. Dopo il traguardo volante di Rovereto si passa alle salite di Matassone (circa 13km al 5% di pendenza) e di Serrada (17,7km al 5,5% di pendenza). Una volta attraversata Folgaria, inizia la discesa che porta fino ad Aldeno, da dove parte l’ultima scalata verso i 1.632m di Monte Bondone: 21,4km di salita, pendenza media del 6,7%, con la frazione iniziale (i primi 3km) al 9% e punte del 15% a circa 6km dall’arrivo LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Mark Cavendish annuncia il ritiro a fine stagione

    Se nasci sull’isola di Man la velocità non può che essere un destino. Mark Cavendish la storia non l’ha scritta però in moto, ma in bicicletta, raggiungendo ugualmente velocità impressionanti. ‘Cannonball’ o “The Manx Missile” i suoi soprannomi, e tanto basta per capire di chi stiamo parlando. L’amore per la bicicletta scoppiato a 11 anni, prima un esordio da terzino e il tifo per il Leeds, anche qualche esperienza con la danza prima di dedicarsi anima e corpo alle due ruote. Impressionante il suo palmares. Al Tour ha vinto 34 tappe, come un certo Eddy Merckx, eguagliando il record del belga. Ha conquistato nel 2009 la Milano-Sanremo, l’unica classica adatta a un velocista come lui. Un mondiale in linea nel 2011 a Copenaghen, tre volte oro iridato in pista nell’americana, argento olimpico nell’omnium a Rio nel 2016. Competitivo, veloce, un missile appunto. Già da ragazzo, quando lavorava come impiegato in banca e si mise in testa di battere il record di transazioni fatte in una singola giornata. Cavendish ha annunciato il ritiro a fine stagione, lo ha fatto in conferenza stampa, sulle strade del Giro oggi di riposo, il giorno dopo il suo 38esimo compleanno. Come si dice in questi casi, chapeau Mark, e grazie di tutto. 

    “Ho vissuto un sogno assoluto”

    Queste le parole di Cavendish, nella conferenza stampa in cui ha ufficializzato il ritiro a fine stagione: “Ho adorato correre ogni km. Sento che è il momento perfetto per dire che questo sarà il mio ultimo Giro d’Italia e che il 2023 sarà la mia ultima stagione da ciclista professionista. Il ciclismo è la mia vita da oltre 25 anni. Ho vissuto un sogno assoluto. La bici mi ha dato l’opportunità di vedere il mondo e incontrare persone incredibili, molte delle quali sono orgoglioso di chiamare amici. Amo questo sport più di quanto possiate immaginare e non riesco a vedermi andare troppo lontano da esso, questo è certo. Quando capisci che non è per sempre, è più facile godere di ogni sensazione che questo sport ha da offrire” LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, la 15^ tappa da Seregno a Bergamo in diretta live

    110 km al traguardo C’è in corso una fuga di 17 corridori: Ben Healy (EF), Simone Velasco (Astana), Martin Marcellusi (Green Project Bardiani Csf Faizanè), Alberto Dainese (DSM), Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious), François Bidard (Cofidis), Brandon McNulty (UAE), Davide Ballerini (Quick Step), Bauke Mollema (Trek Segafredo), Vincenzo Albanese e Francesco Gavazzi (Eolo Kometa), Niccolò Bonifazio e Laurens Huys (Intermarché Circus Wanty), Marco Frigo e Sebastian Berwick (Israel Premier Tech), Josè Rojas ed Einer Rubio (Movistar). Tra questi, soltanto Ben Healy finora ha conquistato una tappa in questo Giro, l’ottava con arrivo a Fossombrone. L’irlandese si è anche aggiudicato il primo GPM di giornata al valico di Valcava LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, Denz vince la tappa di Cassano Magnago, Armirail nuova maglia rosa

    -14 km: gli inseguitori rientrano sui fuggitivi, -25” dai quattro in testaAccorciano le distanze gli inseguitori dai quattro battistrada, ora a meno di 30” di distacco mentre ci si avvicina a Cassano Magnago, con strade tortuose e continui saliscendi. Ecco il gruppo degli inseguitori: Pieter Serry (Soudal – Quick Step), Nicolas Prodhomme (AG2R Citroën Team), Larry Warbasse (AG2R Citroën Team) Luis León Sánchez (Astana Qazaqstan Team), Andrea Pasqualon (Bahrain – Victorious),Jasha Sütterlin (Bahrain – Victorious), Nico Denz (BORA – hansgrohe), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Davide Bais (EOLO-Kometa), Mattia Bais (EOLO-Kometa), Mirco Maestri (EOLO-Kometa), Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Bruno Armirail (Groupama – FDJ), Simon Clarke (Israel – Premier Tech), Derek Gee (Israel – Premier Tech), Fernando Gaviria (Movistar Team), Will Barta (Movistar Team), Warren Barguil (Team Arkéa Samsic), Thibault Guernalec (Team Arkéa Samsic) Marius Mayrhofer (Team DSM), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Bauke Mollema (Trek – Segafredo), e Otto Vergaerde (Trek – Segafredo) LEGGI TUTTO

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    Arturo Gravalos morto a 25 anni: era una promessa del ciclismo

    Lutto nel mondo del ciclismo. È morto a 25 anni Arturo Gravalos, corridore della Eolo-Kometa che da tempo lottava con un tumore al cervello, scoperto nel 2021. Operato a novembre di quell’anno, Gravalos ha subito altri interventi chirurgici nei mesi successivi per tentare di sradicare il male che l’ha portato via così giovane. Nato a Saragozza nel 1998, Gravalos era diventato professionista proprio con la Eolo-Kometa di Ivan Basso e Alberto Contador. Davide Bais aveva dedicato proprio a lui la vittoria nella tappa del Giro d’Italia con arrivo sul Gran Sasso. La sua squadra correrà al Giro con il lutto al braccio. 

    Il comunicato della Eolo-Kometa
    “La sua morte lascia un vuoto insostituibile nei nostri cuori, poiché non dimenticheremo mai la sua gioia e il suo sorriso eterno. La sua voglia di vivere, sempre presente anche prima dell’inizio della malattia, ci ha lasciato migliaia di momenti magici dentro e fuori le competizioni Arturo non si è mai arreso, perché quella era la sua natura: voler rimettere il pettorale. Non ha fissato una scadenza per quel ritorno, ma era chiaro che avrebbe affrontato ogni gara come un’opportunità datagli dalla vita. Arturo ha voluto lasciare il segno nello sport che amava tanto e nel quale generava tanto affetto e tanto affetto; quel segno che ha lasciato così bene alla sofferenza dei rivali in quelle accelerazioni di cui è stato protagonista durante la sua permanenza in ambito amatoriale o addirittura da professionista, come nella sua ultima corsa: il Giro del Medio Brenta del 2021. La vita gli ha messo davanti negli ultimi tempi molti ostacoli e lui ha sempre reagito con il meglio di sé, superandoli con la massima positività. Ha tenuto per sé il suo dolore o il suo rimpianto, rifiutandosi di dargli continuità. Armato del suo enorme sorriso, si è occupato di costruire, sostenere, lodare e ringraziare. Non ti dimenticheremo mai, Arturo”. LEGGI TUTTO