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    Basso positivo al Covid, la Ineos si ritira dal Campionato italiano

    Ieri la festa per il tricolore a cronometro di Filippo Ganna. Oggi però la Ineos ha dovuto invece ritirare i propri corridori dalla prova in linea del Campionato italiano, che si correrà domani tra Bassano del Grappa e Cittadella. Il team britannico ha scelto questa misura precauzionale in linea con i protocolli Covid dopo che Leonardo Basso è risultato positivo ad un tampone effettuato ieri. Il ragazzo è asintomatico e negli ultimi dieci giorni si è sempre allenato da solo nei dintorni di Asolo, dove vive con la sua ragazza.Martedì scorso il 26enne era risultato negativo ad un controllo. Ieri, invece, ha effettuato la ricognizione a cronometro con Filippo Ganna e questa mattina è andato ad allenarsi con lui, Salvatore Puccio e Gianni Moscon, gli altri italiani della Ineos.In linea con i protocolli, tutti e quattro i ciclisti ora si autoisoleranno per 14 giorni. Nessuno di loro era comunque nella rosa del Tour de France. Quattro membri del personale si isoleranno allo stesso modo poiché sono considerati contatti secondari. Nonostante siano stati in contatto con i corridori che indossavano maschere, osservando le distanze sociali e altri protocolli, il team ritiene che questa sia una precauzione prudente ma necessaria. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Filippo Ganna si conferma campione italiano a cronometro

    CITTADELLA – Ha tenuto fede al pronostico, Filippo Ganna (Team Ineos), che da grande favorito domina la gara a cronometro individuale dei campionati italiani di ciclismo. Il campione del mondo dell’inseguimento su pista ha fatto il bis nella prova contro il tempo della rassegna tricolore, completando i 38,4 km del percorso da Bassano del Grappa a Cittadella in 45 minuti netti. Medaglia d’argento per Alessandro De Marchi, staccato di 50″, bronzo per Edoardo Affini, a 1’31”.Nella prova femminile, Elisa Longo Borghini ha firmato addirittura il poker. La piemontese della Trek Segafredo, oggi in maglia Fiamme Oro, ha infatti vinto questa gara per la quarta volta. Succede nell’albo d’oro a Elena Cecchini, staccata 1’09” e giunta quarta. LEGGI TUTTO

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    Ineos, la rivoluzione necessaria: tutti per Bernal

    I segnali li avevano dati loro, al Delfinato. Geraint Thomas aveva incassato 53 minuti in cinque frazioni da Daniel Martinez, il vincitore della breve corsa a tappe. Froome aveva fatto anche peggio: 71° finale a 1h26’14”. Due prestazioni che erano quasi una richiesta a Brailsford: caro Dave, lasciaci a casa. Accontentati. Thomas e Froome vedranno il Tour comodamente dal divano e tiferanno (chissà) per Bernal e gli altri compagni della Ineos-Grenadier (nuova denominazione, solo per il Tour, per sponsorizzare un enorme fuoristrada prodotto dalla casa madre). Oltre al colombiano, sulle strade gialle ci saranno Amador, Carapaz, Castroviejo, Kwiatkowski, Rowe, Sivakov e Van Baarle. Il capitano è Bernal, seconde punte Carapaz e Sivakov, poi tutti gregari. In questo disegno Froome e Thomas avrebbero dovuto fungere da capitani di riserva nel caso di defaillance di Bernal. Non sarà così. A sorprendere di più è l’esclusione del gallese, dirottato sul Giro d’Italia. «Come avete visto, purtroppo quest’anno non sarò al Tour» ha spiegato il vincitore della Grande Boucle 2018. «È stato un anno divertente dal punto di vista delle gare e dell’allenamento, ma abbiamo preso la decisione di puntare al Giro e cercare di vincere la maglia rosa, quindi sarà una grande sfida. Non vedo l’ora. Per il momento ho intenzione di rilassarmi nei i prossimi giorni, magari tagliarmi i capelli e trascorrere un bel weekend, poi e lavorare duro per l’inizio del Giro».Froome, la Vuelta e poi addioEra nell’aria da settimane, invece, l’esclusione di Froome, mai tornato a livelli vagamente accettabili dopo il tremendo incidente di Roanne al Delfinato 2019: «È di sicuro un riassestamento per me cambiare obiettivo dal Tour alla Vuelta – ha detto il quattro volte vincitore del Tour – ma credo che visto quello che ho passato nell’ultimo anno e il grande recupero che ho avuto dopo la caduta dello scorso anno, sono davvero fortunato ad essere tornato correre e non credo che riuscirei a fare il lavoro che mi è richiesto». Finisce comunque un’era in casa Ineos, anche perché Froome è in scadenza e per il 2021 ha già firmato con la Israel Start-Up Nation. Il contratto di Thomas scade a fine 2021, quando il gallese avrà 35 anni, l’età attuale di Froome. L’operazione di de-anglizzazione della Ineos (un solo britannico, il gallese Rowe, a fronte di un buon blocco di latinos e tre nord-europei) pone tutte le responsabilità su Bernal ma ha anche l’obiettivo di confondere le carte in casa Jumbo-Visma, dove invece i capitani saranno due e mezzo, Roglic e Dumoulin, più l’acciaccato Kruijswijk. Come insegnano i ripetuti e vani tentativi della Movistar dei tre tenori, più capitani non fanno una squadra forte, non necessariamente. Dal team olandese trapela un senso di sorpresa: «Onestamente ci aspettavamo anche Froome e Thomas» ha spiegato il ds Zeeman, «ma siamo sicuri che saranno in grado di lottare per la maglia gialla anche con gli uomini che hanno selezionato». Dal 2012 il gruppo sportivo un tempo Sky ha vinto tutti i Tour de France a cui ha partecipato tranne uno, quello del 2014 di Nibali, e con quattro corridori diversi: Wiggins, Froome, Thomas e Bernal. L’ha sempre vinto di forza e con una sola tattica, quella del controllo totale della corsa. Ora dovrà saper improvvisare. Sarà questo il motivo dominante del Tour settembrino. Insolita la collocazione e insolite le gerarchie. Dopo molti anni, Brailsford non ha la squadra più forte. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, 'scarsa condizione': il Team Ineos esclude Froome e Thomas dal Tour

    ROMA – ”Scarsa condizione”. E’ la motivazione con la quale il team Ineos ha escluso sia il quattro volte vincitore del Tour de France Chris Froome, sia  il vincitore dell’edizione 2018 Geraint Thomas dalla selezione di otto corridori che parteciperanno all’edizione 2020, che scatterà il prossimo 29 agosto.La scelta è dovuta agli scarsi risultati dei due ciclisti al Criterium del Delfinato, ultima grande gara di preparazione prima del Tour. Egan Bernal quindi, vincitore della scorsa edizione, sarà l’indiscusso capitano dello squadrone britannico.”Chris ha bisogno di quel poco di più per arrivare al livello più alto”, ha dichiarato il general manager del Team Dave Brailsford. Froome, che lascerà la squadra al termine della stagione in corso, sarà presente invece alla Vuelta di Spagna, mentre Thomas parteciperà al Giro d’Italia. “Chris è un vero campione, ha dimostrato una grinta e una determinazione incredibili nel recupero dall’incidente dell’anno scorso”, ha aggiunto riferendosi all’infortunio riportato da Froome durante il Giro del Delfinato. “Vogliamo aiutarlo a competere per un altro titolo del Grand Tour e la Vuelta gli dà quel po’ più di tempo per continuare i suoi progressi ai massimi livelli”.  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, tricolori sul pavé: Nibali, Aru e Viviani insidiano Formolo

    CITTADELLA – E’ tutto pronto per il campionato italiano di ciclismo, che scatterà venerdì alle 16,15, con la crono individuale donne elite, in programma su un percorso lungo 34,7 km. Subito dopo, alle 18,30, sarà la volta della crono elite maschile, sui 38,8 km di un tracciato che partirà Bassano del Grappa, affronterà la salita de ‘La Rosina’ da San Michele, poi proseguirà per Marostica e Colceresa fino a Cittadella. Domenica 23 agosto, il gran finale: alle 10,30 è prevista la gara in linea Elite maschile (lunga 253,7 km).Nibali, Aru e Viviani sfidano FormoloAl via ci saranno tutti i big, a cominciare dal campione in carica Davide Formolo, per proseguire con il campione europeo su pista Elia Viviani. Tra gli altri nomi di spicco ai nastri di partenza, Vincenzo Nibali, Sonny Colbrelli, Fabio Aru, Giulio Ciccone, Matteo Trentin e Gianluca Brambilla. Dopo la partenza da Bassano del Grappa, il percorso toccherà Cittadella, Castelfranco Veneto e Asolo, con la salita del Foresto Vecchio, da dove poi i corridori scenderanno verso Pagnano, quindi imboccheranno la Marosticana e torneranno a Bassano del Grappa. Sulla Rosina, altro luogo-simbolo del ciclismo, gli atleti dovranno affrontare 11 giri con il pavé del muro della Tisa, a Colceresa. Gran finale con l’ultimo passaggio sulla Rosina e il tempio ossario. Infine, attraversamento della statale 47 con arrivo previsto verso le 17 a Cittadella. LEGGI TUTTO