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    L'Italia reagisce nella ripresa: Ucraina sconfitta 97-89

    RIGA (Lettonia) – L’Italia di Gianmarco Pozzecco vince all’Arena Riga contro l’Ucraina per 97-89 con 20 punti di Simone Fontecchio e 17 di un monumentale Nicolò Melli. Inizio di partita complicata per gli Azzurri che all’intervallo inseguono di 11 punti (45-34) soffrendo molto nell’area (65% da parte degli avversari) e complessivamente la maggior aggressività dell’Ucraina. Nel 2° tempo arriva la reazione: l’Italia fa suo per 38-22, con tripla sulla sirena di Gallinari, il 3° periodo entrando negli ultimi 10′ sul 72-68 e nell’ultima frazione doma l’Ucraina. A 65″ dalla sirena finale Fontecchio confeziona il decisivo gioco da 3 punti per il +8 (93-85) che manda i titoli di coda. Per i ragazzi del Poz primo successo nella seconda fase delle qualificazioni ai Mondiali 2023. Sabato si torna in campo al PalaLeonessa di Brescia per il 2° match del Gruppo L contro la Georgia. LEGGI TUTTO

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    DeMario Mayfield: “Dall’Iraq al Kosovo, ora segno per Torino”

    TORINO – DeMario Mayfield, lo dice e te lo dimostra con i fatti, il modo di porsi e comportarsi. Che dagli errori s’impara e che è inutile nascondere ciò che si è stati. Mayfield è stato arrestato e ha svolto 10 mesi e mezzo di lavori socialmente utili. Per giocare a basket è ripartito dall’Iraq, nientemeno. L’unica offerta ricevuta grazie a un amico. Quando tutti voltavano le spalle a un talento che alle superiori era considerato. L’Iraq e poi il Kosovo a Pristina, altro territorio colpito dalla guerra. Poi l’Olanda, la scorsa stagione a Ferrara. E Torino, dove si candida a essere il principale terminale.Mayfield, la seconda stagione in Italia e ora a Torino.«Chi non vuole venire in Italia? Una Paese meraviglioso, popolato da belle persone. La scorsa stagione a Ferrara non è andata secondo le aspettative a livello di squadra. Da un punto di vista individuale, poi, uno può fare sempre meglio. Fin dal mio arrivo a Torino tutto è andato per il meglio. La società ha fatto tutto quanto per mettermi a mio agio e sistemare al meglio la mia famiglia. Sono tutti qui con me, i miei due bambini: il primo DeMario jr, ha 11 anni e poi c’è il piccolo, di un anno. Maverick. E c’è mia moglie Jas, cioè Jasmine. La donna della mia vita, da 13 anni assieme, sposati da 6».Ha dovuto cominciare il professionismo in Iraq dopo qualche problema legale.«Non ho mai avuto problemi a parlare del mio passato. La mia storia si può trovare facilmente online del resto, una rapina ideata ma fermata ancora prima. Soprattutto non sarei la persona che sono adesso, senza ciò che ho vissuto. Ho fatto un sacco di interviste sulla vicenda e l’ho postato sui miei social media. Il ricordo mi spinge a lavorare individualmente per essere giorno dopo giorno una persona migliore. Io non ho rimpianti. O meglio: rimpiango ciò che ho fatto, ma ripeto, non sarei il padre e il marito, l’uomo che sono oggi senza questo percorso. Stavo per rovinare tutto».L’Iraq e poi il Kosovo.«Lo so, non ho avuto il percorso tradizionale di un giocatore. Uno statunitense che va nel Middle East. Ma per me è stata un’opportunità fondamentale. E ho colto al volo l’offerta. Tutti vedono l’Iraq come un territorio di guerra. È una visione sbagliata, distorta. Come in ogni Paese ci sono parti belle e brutte. Penso persino in Italia. Io sarò per sempre grato agli iracheni, mi hanno naturalizzato, dato un passaporto, mi hanno aiutato a lanciare la mia carriera da professionista. Mi hanno cambiato definitivamente la vita. E per me sono come una seconda famiglia. Ho giocato e continuerò a giocare in nazionale fino a che mi convocheranno»Perché il basket?«Tutta la mia famiglia è sportiva. Io ho giocato a football americano, baseball, ma il basket era quello in cui riuscivo meglio. Tutta la famiglia veniva dal basket,peraltro. Mia mamma Valerie Mayfield ha giocato a Tennessee University, a Chattanooga. Play-guardia, ha stabilito record dell’ateneo. Lei capisce il basket a fondo ed è stata per me un’insegnante, mi ha spiegato come giocare, senza pensare soltanto a segnare»Ha avuto un idolo, un riferimento?«Allen Iverson è il giocatore che ha segnato la mia generazione, la nostra cultura e il tipo della comunità. Ha definito il più grande cambiamento della cultura cestistica».Torino inzialmente cercava un playmaker, poi ha deciso per una guardia. Lei come si definisce?«Non sono un playmaker, ma posso giocare in più posizioni, posso contribuire anche negli aspetti non tangibili. Posso anche giocare in regia, da numero 3 e difendere sulle tre posizioni di esterno. Sono una combo, ecco».Avendo già giocato in A2, le sue prime impressioni su questa Reale Mutua?«La Serie A2 è una lega anche migliore di molte prime leghe in altri Paesi. E questa squadra è stata costruita per arrivare lontano, essere impegnata nella lotta promozione».Cosa conosceva dell’Italia?«Solo i cenni storici. Conoscevo Gallinari che ha giocato per uno dei miei team preferiti, gli Atlanta Hawks. Ho chiesto informazioni a qualche amico che aveva già giocato qui, Jason Bunell e Gerald Robinson, al mio agente italiano, a Tommaso Fantoni, che è una gran bella persona. Sarà mio amico per sempre».Suo figlio giocherà a basket?«Sì, DeMario jr andrà alla Pallacanestro Moncalieri che mi è stata fortemente raccomandata. Anche il mio agente che conosce il basket italiano mi ha detto di mandarlo lì».Ha un sacco di tatuaggi«Tutti hanno una storia. È il percorso della mia vita. Quello che amo di più è l’impronta del piede di mio figlio, che ho sul petto». LEGGI TUTTO

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    Happy Casa Brindisi, ufficiale Bocevski dalla Stella Azzurra

    Dino Bocevski è un giocatore dell’Happy Casa Brindisi. L’atleta, classe 2003, è stato rilevato in prestito dalla Stella Azzurra Roma. “Ala di 205 cm per 86 kg, di origini serbo-macedoni, è un prodotto del settore giovanile Stella Azzurra Roma a partire dalla leva Under 14 – scrive Brindisi – Nel corso degli anni ha maturato esperienza in campionati professionistici di C-Silver, C-Gold Lazio e Serie B Nazionale. Nelle ultime stagioni ha partecipato all’International Junior Tournament e all’Adidas Next Generation Tournament, eventi in cui si sfidano i migliori giovani talenti della pallacanestro giovanile europea”.Sullo stesso argomentoReggio Emilia, il colpo di mercato è Ponitka: è ufficialeSerie A LEGGI TUTTO

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    Happy Casa Brindisi, ufficiale l'arrivo in prestito di Bocevski

    Happy Casa Brindisi ha rilevato, in prestito dalla Stella Azzurra Roma, l’atleta classe 2003 Dino Bocevski. Lo rende noto la stessa società di basket brindisina: “Ala di 205 centimetri per 86 chili, di origini serbo-macedoni, Bocevski è del settore giovanile Stella Azzurra Roma a partire dalla leva under 14. Nel corso degli anni ha maturato esperienza in campionati professionistici di C-Silver, C-Gold Lazio e serie B Nazionale. Nelle ultime stagioni ha partecipato all’International Junior Tournament e all’Adidas Next Generation Tournament, eventi in cui si sfidano i migliori giovani talenti della pallacanestro giovanile europea.Dino Bocevski sarà a disposizione dello staff tecnico della prima squadra per l’intera stagione sportiva”. LEGGI TUTTO

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    Kevin Durant resta ai Brooklyn Nets: l'annuncio ufficiale

    “Abbiamo deciso di andare avanti insieme, siamo concentrati sul basket con un obiettivo comune in mente: costruire una squadra per portare il titolo a Brooklyn”. Con queste parole Sean Marks, general manager dei Brooklyn Nets, annuncia la permanenza di Kevin Durant, scongiurando l’addio dell’ex stella dei Golden State dopo l’ultima deludente stagione. Durant è legato da un contratto ancora di 4 anni con i Nets, ma alla fine dello scorso campionato aveva chiesto ufficialmente alla dirigenza di voler andare via. Sulle tracce del 33enne all star, campione Nba con Golden State, si erano subito messe diverse squadre, tra cui i vicecampioni in carica Boston Celtics, i Phildalphia 76er, i Miami Heat, i Toronto Raptors e i Phoenix Suns. Dopo una serie di trattative non andate a buon fine, Durant e i Nets hanno scelto di continuare insieme. LEGGI TUTTO

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    Anche il Los Angeles di Chiellini ricorda Kobe Bryant

    TORINO – (e.e.) Nel giorno del suo compleanno (era nato a Filadelfia il 23 agosto 1978), anche il Los Angeles di Giorgio Chiellini ricorda Kobe Bryant. Un’enorme gigantografia in tribuna con Gigi e un messaggio da batticuore: «Mamba Forever. Happy Birthday, Kobe». L’ex fuoriclasse dei Lakers e la figlia (al secolo Gianna Maria-Onore) sono morti il 26 gennaio 2020 nell’incidente con l’elicottero, sulle colline attorno alla città californiana. Il dolore, nella famiglia, è ancora enorme, ma le altre eredi Natalia Diamante, Bianka Bella e Capri crescono e mamma Vanessa fa di tutto perché siano forti, in tutto, ogni giorno. Con l’Italia dentro: erano in vacanza da noi, qualche settimana fa. Nei loro nomi c’è poi l’amore che Kobe aveva per il Belpaese dove era cresciuto al seguito di papà Joe.Guarda la galleryLa figlia di Kobe Bryant splende in Sicilia LEGGI TUTTO

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    Trento, Udom: “Sarà il mio anno della svolta”

    “Sarà una stagione divertente e impegnativa, si respira grande entusiasmo. L’impatto con la città e il club è stato bellissimo e sorprendente: sapevo di una realtà solida e preparata, ho trovato un’organizzazione fantastica. Credo che possiamo diventare una squadra davvero tosta da affrontare: c’è un bel gruppo di lavoro, di giocatori che danno tutto in campo, e non manca il talento. Tutti mi danno l’idea di essere giocatori pronti a fare ciò che serve per la squadra, per vincere. Per me questo è un anno molto importante, voglio che sia un anno di svolta: ho apportato tanti cambiamenti al mio modo di vivere anche al di là della sfera prettamente sportiva, mi sento pronto a fare un passo in più e raggiungere il massimo del mio potenziale”. Sono le parole di Mattia Udom, che da questa stagone vestirà la maglia di Dolomiti Energia Trentino.
    Le dichiarazioni di Udom
    L’ala della Nazionale di basket ha poi aggiunto: “Posso assicurare che metterò sempre in campo le qualità che ho sempre provato ad esprimere: entusiasmo, voglia di migliorare e di sacrificarsi, altruismo. In campionato ed EuroCup ci aspettano tantissime sfide di altissimo livello, non vediamo l’ora di scendere in campo e stiamo lavorando al massimo per farci trovare pronti. La coppa europea? Ho firmato con Trento senza che ancora si sapesse che avremmo giocato l’EuroCup, ma quando l’ho saputo ovviamente sono stato contentissimo: potersi confrontare con questo tipo di competizioni e di avversarie è stimolante ed emozionante”.
    Le parole del presidente
    Secondo il presidente Luigi Longhi: “Udom rafforza il nostro gruppo italiano, speriamo possa rimanere con noi a lungo. Il nucleo dei giocatori italiani è il cuore del nostro progetto sportivo, la garanzia del progetto. Ogni club ha un’anima e un’identità: la nostra è sempre stata e continuerà a maggior ragione ad essere legata al gruppo italiano, che dà un contributo determinante ai nostri successi. In questo senso la scelta di Udom è perfetta e dà slancio e continuità alla nostra visione”. LEGGI TUTTO