consigliato per te

  • in

    Sinner in finale alle Atp Finals: il montepremi e quanto vale il titolo

    Jannik Sinner sta riscrivendo, ancora una volta, i libri di storia. A livello statistico, con numeri da record come la striscia di 30 successi consecutivi a livello indoor, le tre finali consecutive alle Finals e il fatto di esserci arrivato da imbattuto. Proprio questo dato consente a Jannik di essere molto vicino a un altro primato: quello del guadagno più alto nella storia di un torneo Atp. Già, perché vincendo oggi la finale delle 18 (in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW), Sinner diventerebbe il giocatore ad incassare il prize money più cospicuo in un solo torneo, oltre 5 milioni di dollari. 

    Quanto vale la vittoria alle Finals: il montepremi
    Il montepremi complessivo delle Atp Finals è di 15.500.000 dollari. Quest’anno il premio per il campione imbattuto è di 5,07 milioni di dollari: si tratta del premio più alto mai messo in palio nella storia dell’Atp. Di seguito il prize money turno per turno:

    Campione imbattuto: $5.071.000
    Vittoria in finale: $2.367.000
    Vittoria in semifinale: $1.183.500
    Vittoria in ogni match del girone: $396.500
    Quota di partecipazione: $331.000
    Riserva: $155.000 LEGGI TUTTO

  • in

    Martino: “Reggio è pronta,l’appuntamento con Campobasso è da urlo

    REGGIO CALABRIA – Una location atipica, ma ormai familiare per la Domotek Volley: una scuola. È qui che, nel vivo del progetto di coinvolgimento cittadino che cresce giorno dopo giorno, abbiamo incontrato il Direttore Generale Marco Tullio Martino, per fare il punto in vista della prossima, importante sfida di campionato, programmata per oggi, domenica 17 novembre alle ore 18:00 al Palacalafiore contro Campobasso.Come procede?“Procede benissimo”, esordisce Martino, parlando del clima in casa amaranto. “Stiamo toccando con mano l’entusiasmo di questi ragazzi che si approcciano a questa realtà con una grandissima voglia di conoscere, di partecipare. Siamo orgogliosi delle risposte che la città ci sta regalando”.
    La conversazione si sposta subito sul match di domenica contro Campobasso, una partita che va oltre i semplici tre punti in palio. “Arrivano gli amici di Campobasso con cui c’è una grandissima tradizione, dai tempi della Serie B e della Coppa Italia di Serie B. Siamo stati sfidanti in tante battaglie, alcune le abbiamo perse, tante altre le abbiamo vinte. Sarà l’occasione per ospitarli nuovamente. C’è una bellissima amicizia con il presidente e con tutto lo staff, per cui non vediamo l’ora di ospitarli e di fargli sentire il nostro calore”.
    Le sinergie con le Scuole? “Abbiamo voluto regalare una giornata di sport anche con i genitori perché crediamo che la condivisione di una bella giornata sportiva sia un valore aggiunto nella crescita di ognuno. Ringraziamo tutti i plessi che stanno cavalcando insieme questa bellissima onda”.
    Un’onda che porta con sé un messaggio sociale importante, rivolto a tutti i giovani. “Ci sono tantissimi ragazzi che purtroppo non fanno sport o non conoscono questo mondo. Noi cerchiamo di portare anche un messaggio”, spiega il DG. E lo fa citando l’esempio di uno dei suoi giocatori: “Abbiamo Saverio De Santis, il nostro libero, un ragazzo laureato, in gamba e molto impegnato anche nella vita privata. Vogliamo dimostrare che lo studio è importantissimo, fondamentale e vitale, ma si può tranquillamente accompagnare a uno sport svolto in maniera professionistica, senza rinunciare a nulla”.
    Un concetto che Martino chiude con una sua personale convinzione: “Il mondo appartiene ai giovani, lo dico sempre. Loro devono sapere che se vogliono possono veramente arrivare in fondo a tutti i settori della vita, nello studio e nello sport.
    [embedded content] LEGGI TUTTO

  • in

    Impresa di Belluno, Reggio Emilia superata al tiebreak sul suo campo

    Il Belluno Volley sfila l’imbattibilità a una squadra che, nelle prime quattro giornate, non aveva lasciato neppure un punticino per strada: la Conad Reggio Emilia. Al PalaBigi, i rinoceronti portano a termine un autentico colpaccio. E la spuntano al tie-break, al termine di una sfida indecifrabile, per i continui cambi di scenario. Ma interpretata alla grande dai Marzola boys, capaci di ottenere la più classica delle vittorie di squadra, in cui ognuno ha posto il suo mattoncino: da Marsili in regia a Hoffer, la solita aspirapolvere in seconda linea, passando per Giannotti (22 punti: top scorer dei suoi), Berger, la coppia di centrali. E un ex di turno, come Gianluca Loglisci, artefice di una prova chirurgica. E da incornniciare. Prende forma, quindi, il terzo successo nel campionato di Serie A3 Credem Banca: il primo lontano dalle mura amiche della VHV Arena. E dal valore inestimabile.

    DOPPIO “POSTER” – I bellunesi scattano al meglio dai blocchi di partenza. E alzano subito la voce a muro: in particolare con Basso, capace di stampare due “poster”, utili a dare lo strappo iniziale alla gara, mentre l’ace di Berger vale il +3. Grazie a un efficace turno al servizio di Mian, i padroni di casa tornano in linea di galleggiamento, ma sul 16-16 arriva un break dolomitico di 3-0, che risulterà decisivo. Break su cui sono marcate le impronte del duo Giannotti-Berger. Gli emiliani non riusciranno più a colmare il divario e, nel finale di set, chiude i conti Loglisci, con un inedito, quanto spettacolare pallonetto mancino. 

    DEBUTTO – Ma Reggio non è capoclassifica per puro caso. E può contare su atleti di qualità, oltre che di esperienza. Basti pensare al suo capitano: il trentasettenne Rocco Barone. Un centrale che, in passato, ha vestito la maglia della Nazionale. È lui a “imbrigliare” l’attacco bellunese, con un paio di muri destinati a lanciare la fuga granata (15-9). Ed è sempre lui, in virtù dell’ace del 17-10, a far scorrere in ampio anticipo i titoli di coda di un parziale che verrà ricordato col sorriso da un solo giocatore in maglia biancoblù: Leonardo Michielon, in campo nelle battute conclusive. E al debutto in A3. 

    RESET – È una gara strana. Perché, dopo il dominio reggiano nel secondo round, è il Belluno Volley a prendere prepotentemente il comando delle operazioni, in un terzo atto a senso unico. Il gruppo di Marzola, infatti, ha il merito di “resettare” e di ripresentarsi sul taraflex con una ferocia agonistica intrecciata a un’adeguata lucidità e a una perfetta interpretazione del copione. Giannotti e Mozzato prendono ben presto cazzuola, secchio, livella e mattoni per erigere un paio di muri, mentre Loglisci inchioda il pallone dell’8-2. Reggio prova a risalire la corrente, ma i biancoblù mettono in mostra una pallavolo ordinata. E trovano ottime risposte dall’intero sestetto titolare, dal libero Hoffer. E pure da Cengia, che entra dalla panchina e punge al servizio, contribuendo a dare la spallata decisiva agli avversari. 

    PENDOLO – La squadra padrona del match? Oscilla come un pendolo. Così, al cambio di campo, è di nuovo la Conad a salire di colpi. In particolare a muro: il solito Barone inchioda quello del 15-9, mentre tre “Monster Block” di fila, due di Alberghini e uno di Scaltriti, spezzano qualsiasi tentativo di rimonta di Marsili e compagni: 25-15. E si va al tie-break. La partenza è in salita (2-0 emiliano), ma i rinoceronti reagiscono prontamente e mettono la freccia con Berger, dai 9 metri (5-4 dolomitico). E mentre Mian manda out l’attacco del 9-6, Loglisci firma il muro dell’11-7. Reggio prova a rifarsi sotto grazie a Chevalier (ace del -2): l’epilogo, però, è dei bellunesi. 

    Conad Reggio Emilia 2Belluno Volley 3(21-25, 25-15, 17-25, 25-15, 11-15)Conad Reggio Emilia: Santambrogio 3, Chevalier 17, Barone 10, Mian 28, Mazzon 8, Sighinolfi 4, Zecca (L), Signorini 0, Marini (L), Scaltriti 5, Alberghini 3, Catellani 0. N.E. Bertoni, Sanguanini. All. Zagni.Belluno Volley: Marsili 0, Berger 13, Basso 7, Giannotti 22, Loglisci 13, Mozzato 3, Tosatto (L), Hoffer (L), Pozzebon 0, Michielon 0, Corrado 0, Cengia 0. N.E. Marini Da Costa, Bortoletto. All. Marzola.ARBITRI: Faia, Pasin.NOTE – durata set: 29′, 23′, 27′, 26′, 18′; tot: 123′.

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

  • in

    Melendugno fa sul serio, Trento battuta a domicilio in cinque set

    Sotto due set ad uno e 21-24 nel quarto set, l’Itas Trentino trova le energie per allungare la sfida fino al tie break, inchinandosi dopo quasi due ore e mezza di gioco alla Narconon Volley Melendugno. Rimane un pizzico di rammarico in casa trentina per non aver saputo portare a termine la rimonta: nonostante una situazione di emergenza per le assenze di Pamio e Laporta, le gialloblù hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, trovando le risorse finisce e tecniche per rientrare in partita e andare ad un soffio dalla vittoria in un tie break approcciato al meglio da Trento ma deciso dal lunghissimo turno al servizio della neo entrata Sturniolo.

    Da rimarcare in casa trentina i 30 punti firmati da Lazda e i 6 muri di Cosi, mentre tra le leccesi spiccano le prove dell’ex Bassi (22 punti con 5 muri e 4 ace) e di Babatunde, premiata come mvp grazie ai suoi 16 punti con ben 7 muri.

    STARTING PLAYERSBeltrami, orfano delle infortunate Pamio e Laporta, si affida nuovamente a Monza al palleggio, Lazda opposto, Giuliani e Andrich laterali, Marconato e Cosi al centro e Ristori Tomberli libero. Simone Giunta, tecnico di Melendugno, risponde con Avenia in regia, Bassi opposto, Joly e Bulaich Simian in posto 4, Batatunde e Riparbelli al centro e Morandini libero.

    PRIMO SETLe ex di turno Joly e Bassi firmano il primo strappo delle salentine (3-7) con Beltrami costretto a ricorrere immediatamente al time out. L’Itas entra in partita, cresce a muro e in un batter d’occhio ritorna in parità, grazie agli spunti di Lazda e Giuliani sul lungo turno al servizio di Marconato (10-10). Il set rimane sul filo dell’equilibrio fino al 22-22, quando l’ace di Bassi regala il +2 a Melendugno (22-24), che alla seconda occasione si prende il set con il preciso attacco di Joly (23-25).

    SECONDO SETTrento riemerge subito dallo svantaggio iniziale (da 0-3 a 6-6) e prova ad allungare con il muro di Marconato e la pipe di Andrich (12-10). Melendugno non ci sta e con Babatunde rimette il naso avanti (13-15) ma due perentori stampi di Cosi rianimano il sestetto di casa (18-15). Il finale è in discesa per l’Itas Trento che con due lampi al centro di Marconato e un attacco di Lazda ristabilisce la parità dei set (25-20).

    TERZO SETAltra partenza ad handicap di Trento, subito sotto nel punteggio con Beltrami costretto a fermare il gioco dopo i muri di Riparbelli (2-6) e Babatunde (4-9). La reazione trentina non c’è, un altro ottimo turno al servizio di Bassi incrementa il divario (5-12) con Beltrami che si gioca le carte Colombo e Guerra per provare ad invertire la rotta. Trento giunge fino al -4 (16-20) ma Melendugno torna a spingere sull’acceleratore e con Bulaich e Bassi si prende la frazione (18-25).

    QUARTO SETBeltrami conferma Colombo, ma l’approccio migliore anche in questo caso lo ha la Narconon (2-6). Bulaich tiene avanti le pugliesi fino all’8-12, quando un ace di Cosi e una magia di Monza valgono la nuova parità (12-12). L’ace di Bassi, con l’aiuto del nastro, spinge Melendugno sul +3 (15-18), Trento reagisce e con due muri di Cosi e Colombo mette la freccia (20-19). Il finale è però di marca ospite con Bulaich e Bassi che regalano tre match point a Melendugno (21-24). L’Itas Trentino (con Andrich nuovamente in campo) ha un ulteriore sussulto e annulla tre match point consecutivi aggrappandosi a Lazda (24-24), che trova anche l’ace del sorpasso (25-24). In una girandola di emozioni e colpi di scena il set non poteva che chiuderlo Ristori Tomberli, il libero, con un intelligente palleggio che sorprende la difesa ospite (30-28).

    QUINTO SETIl tie break si apre nel segno di Marconato e Lazda (5-1), ma due ace della neo entrata Sturniolo cambiano nuovamente l’inerzia della gara (5-6). L’Itas non riesce a togliere dal servizio la numero cinque ospite fino al 5-10 incassando un parziale di 9-0 con Babatunde attentissima a muro. Gli ingressi di Guerra e Colombo scuotono Trento (7-10), che arriva fino al -2 con l’ace di Marconato. Un’ottima Bulaich, però, trova i due attacchi decisivi per spegnere i sogni trentini (11-14), con la neo entrata Colombino che trova l’ace dell’11-15.

    ITAS TRENTINO 2NARCONON VOLLEY MELENDUGNO 3(23-25, 25-19, 18-25, 30-28, 11-15)ITAS TRENTINO: Andrich 8, Marconato 12, Monza 3, Giuliani 15, Cosi 10, Lazda 30, Ristori Tomberli (L), Colombo 5, Pamio, Zeni, Laporta (L), Iob, Guerra. All. Beltrami.NARCONON VOLLEY MELENDUGNO: Bulaich Simian 17, Riparbelli 5, Bassi 22, Joly 17, Babatunde 16, Avenia 3, Morandini (L), Colombino 3, Sturniolo 2, Roserba (L), Perfetto, Gianfico, Maruotti. All. Giunta.ARBITRI: Russo, Testa.NOTE – Durata set: 26′, 26′, 25′, 39′, 17′; Tot: 133′.MVP: Babatunde.

    (fonte: Itas Trentino femminile) LEGGI TUTTO

  • in

    La Personal Time batte Sarroch al tie break

    Personal Time 3
    Sarroch 2
    (30-28; 29-27; 25-27; 18-25; 16-14)

    PERSONAL TIME: Salvador 2, Grespan, Barbon 18, Bellucci 2, Lazzarini 9, Zilio, Paludet, Garra 11, Filippelli, Marzorati 11, Cunial 25, Zanatta, Fedricci 4. All.: Rigamonti.
    SARROCH:  Curridori 2, Capelli 9,  Leccis 11, Parneio, Vaskelis 26, Mocci, Giuffreda, Matani 4, Saibene 18, Kubaszek, Romoli, Agrusti 8 Pisu, Iannacone 9. All.: Caporusso.
    Arbitri: Emilio Sabia e Deborah Vangone
    Primo set. Prova a scappare la Personal Time (4-2), Sarroch però resta attaccata al set trovando il pareggio (5-5), arriva pure il vantaggio ospite (5-6). I sardi sono on fire e un po’ alla volta prendono il largo salendo a +5 (15-20). C’è un moto di orgoglio della Personal Time che va a pareggiare (23-23), Vaskelis però regala il set point agli isolani (23-24), il gran muro di Marzorati e Barbon vale il pareggio (24-24). Sbaglia la battuta San Donà (24-25), ci pensa Marzorati (25-25), il solito Vaskelis (25-26), risponde Cunial (26-26), ancora Vaskelis (26-27), errore in battuta di Sarroch (27-27), il muro esterno vale un altro set point (27-28), muro out dei sardi (28-28). Set infinito il primo, Barbon per il sorpasso (29-28), time out per Sarroch. La battuta di Cunial vale il set per la Personal Time (30-28).
     Secondo set.  La Personal Time galvanizzata dal primo set, prova subito a prendere in mano le redini del parziale, ma deve fare i conti con la forza di Sarroch.  Piccolo break interno (4-2), gli ospiti pareggiano (4-4). Prova a scappare la squadra di casa (8-5), qui arriva il time out di Caporusso. Al rientro due punti esterni (8-7), i veneti reagiscono (9-7), ma fa un altro break Sarroch (11-13)., sul punto successivo Rigamonti chiama time out (11-14). Al rientro punto Personal Time (12-14), attacco out di Sarroch (13-14), Barbon ritrova il pareggio (14-14). Break esterno (15-18), contro break sandonatese (19-19), (20-20), Garra (21-20), pareggia Agrusti (21-21). Vaskelis per la nuova parità (22-22), avanti i locali (23-22), (23-23), sull’assist di Agrusti set point esterno (23-24). Time out per Rigamonti, al rientro set point annullato (24-24), muro out e altro punto set per gli ospiti (24-25), Marzorati rimedia (25-25), errore Personal Time (25-26), rimedia Cunial (26-26), il solito Vaskelis (26-27),  muro vincente sandonatese (27-27), altro muro interno (28-27) e coach Caporusso chiama la sospensione. Altro giro e altro muro vincente della squadra veneta (29-27).
    Terzo set. Il volume al PalaBarbazza si alza, i locali sono più reattivi (8-4), contro break sardo (8-9).  Mette la freccia la Personal Time (11-9), arriva però il 4-0 esterno (11-13), parità a quota 14. Torna sul +2 Sarroch (14-16), un vantaggio che costringe Rigamonti al time out.  Barbon punto interno (15-16), Sarroch tiene il muso avanti di misura (17-18), sul 18-19 Caporusso chiede un minuto di sospensione.  Il vantaggio esterno sale a 2 (19-21), ribatte la Personal Time (20-21), errore in battuta di San Donà (20-22), schiacciata di Cunial (21-22). Battuta corta di Fedrici ed ace (22-22), (22-23), (23-23), (23-24), (24-24), (24-25), (25-25), (25-26), (25-27). Si va al quarto set.
    Quarto set. Che partita al PalaBarbazza (2-2). Sarroch prende il largo e Rigamonti chiama time out (2-6). I sardi però dilagano e la forbice si allarga (6-11), (9-15).  Cerca di rimanere a galla la Personal Time (12-17), i veneti risalgono a -4 (14-18).
    Gli ospiti provano a chiudere il set (14-20), (15-21). La forbice si allarga a 7 (16-23), e Sarroch porta a casa il tie break (18-25).
    Quinto set. Questo lo sviluppo del punteggio: 1-0, 1-1, 1-2, 2-2, 2-3, 2-4, 3-4, 4-4, 4-5, 4-6, 5-6, 5-7, 6-7, 7-7, 7-8, 8-8, 9-8, 9-9, 10-9, 10-10, 10-11, 11-11, 11-12, 12-12, 12-13, 13-13, 14-13, 14-14, 15-14, 16-14. LEGGI TUTTO

  • in

    Blitz a Reggio Emilia: successo di valore per il Belluno Volley

    Il Belluno Volley sfila l’imbattibilità a una squadra che, nelle prime quattro giornate, non aveva lasciato neppure un punticino per strada: la Conad Reggio Emilia. Al PalaBigi, i rinoceronti portano a termine un autentico colpaccio. E la spuntano al tie-break, al termine di una sfida indecifrabile, per i continui cambi di scenario. Ma interpretata alla grande dai Marzola boys, capaci di ottenere la più classica delle vittorie di squadra, in cui ognuno ha posto il suo mattoncino: da Marsili in regia a Hoffer, la solita aspirapolvere in seconda linea, passando per Giannotti (22 punti: top scorer dei suoi), Berger, la coppia di centrali. E un ex di turno, come Gianluca Loglisci, artefice di una prova chirurgica. E da incornniciare. Prende forma, quindi, il terzo successo nel campionato di Serie A3 Credem Banca: il primo lontano dalle mura amiche della VHV Arena. E dal valore inestimabile.
    DOPPIO “POSTER” – I bellunesi scattano al meglio dai blocchi di partenza. E alzano subito la voce a muro: in particolare con Basso, capace di stampare due “poster”, utili a dare lo strappo iniziale alla gara, mentre l’ace di Berger vale il +3. Grazie a un efficace turno al servizio di Mian, i padroni di casa tornano in linea di galleggiamento, ma sul 16-16 arriva un break dolomitico di 3-0, che risulterà decisivo. Break su cui sono marcate le impronte del duo Giannotti-Berger. Gli emiliani non riusciranno più a colmare il divario e, nel finale di set, chiude i conti Loglisci, con un inedito, quanto spettacolare pallonetto mancino.
    DEBUTTO – Ma Reggio non è capoclassifica per puro caso. E può contare su atleti di qualità, oltre che di esperienza. Basti pensare al suo capitano: il trentasettenne Rocco Barone. Un centrale che, in passato, ha vestito la maglia della Nazionale. È lui a “imbrigliare” l’attacco bellunese, con un paio di muri destinati a lanciare la fuga granata (15-9). Ed è sempre lui, in virtù dell’ace del 17-10, a far scorrere in ampio anticipo i titoli di coda di un parziale che verrà ricordato col sorriso da un solo giocatore in maglia biancoblù: Leonardo Michielon, in campo nelle battute conclusive. E al debutto in A3.
    RESET – È una gara strana. Perché, dopo il dominio reggiano nel secondo round, è il Belluno Volley a prendere prepotentemente il comando delle operazioni, in un terzo atto a senso unico. Il gruppo di Marzola, infatti, ha il merito di “resettare” e di ripresentarsi sul taraflex con una ferocia agonistica intrecciata a un’adeguata lucidità e a una perfetta interpretazione del copione. Giannotti e Mozzato prendono ben presto cazzuola, secchio, livella e mattoni per erigere un paio di muri, mentre Loglisci inchioda il pallone dell’8-2. Reggio prova a risalire la corrente, ma i biancoblù mettono in mostra una pallavolo ordinata. E trovano ottime risposte dall’intero sestetto titolare, dal libero Hoffer. E pure da Cengia, che entra dalla panchina e punge al servizio, contribuendo a dare la spallata decisiva agli avversari.
    PENDOLO – La squadra padrona del match? Oscilla come un pendolo. Così, al cambio di campo, è di nuovo la Conad a salire di colpi. In particolare a muro: il solito Barone inchioda quello del 15-9, mentre tre “Monster Block” di fila, due di Alberghini e uno di Scaltriti, spezzano qualsiasi tentativo di rimonta di Marsili e compagni: 25-15. E si va al tie-break. La partenza è in salita (2-0 emiliano), ma i rinoceronti reagiscono prontamente e mettono la freccia con Berger, dai 9 metri (5-4 dolomitico). E mentre Mian manda out l’attacco del 9-6, Loglisci firma il muro dell’11-7. Reggio prova a rifarsi sotto grazie a Chevalier (ace del -2): l’epilogo, però, è dei bellunesi.
    L’ANALISI – «È stata una buona prova – è l’analisi di coach Marco Marzola – all’interno di una gara molto tesa, in cui si sono fronteggiate due fra le squadre più forti di questo campionato. Un po’ di tensione si sentiva, era inevitabile. Ora godiamoci i due punti, frutto di un’ottima vittoria. E da domani ci concentreremo sulla prossima sfida contro San Donà».

    CONAD REGGIO EMILIA-BELLUNO VOLLEY 2-3
    PARZIALI: 21-25, 25-15, 17-25, 25-15, 11-15.
    CONAD REGGIO EMILIA: Chevalier 17, Barone 11, Mian 27, Sighinolfi 4, Mazzon 8, Santambrogio 3; Marini (L), Signorini, Scaltriti 4, Alberghini 2, Catellani. N.e. Bigozzi, Sanguanini, Zecca (L). Allenatore: T. Zagni.
    BELLUNO VOLLEY: Marsili, Giannotti 22, Berger 13, Loglisci 12, Mozzato 3, Basso 7; Hoffer (L), Pozzebon, Michielon, Cengia, Corrado. N.e. Marini da Costa, Bortoletto, Tosatto (L). Allenatore: M. Marzola.
    ARBITRI: Riccardo Faia di Cagliari e Marco Pasin di Torino.
    NOTE. Durata set: 30’, 24’, 27’, 26’, 18’; totale: 2h05’. Reggio Emilia: battute sbagliate 22, vincenti 8, muri 11. Belluno: b.s. 10, v. 2, m. 6. LEGGI TUTTO

  • in

    5ª Giornata And. (16/11/2025) – Regular Season Serie A3 Credem Banca Girone Bianco, Stagione 2025 – TABELLINO ANTICIPO

    5ª Giornata And. (16/11/2025) – Regular Season Serie A3 Credem Banca Girone Bianco, Stagione 2025
    Conad Reggio Emilia – Belluno Volley 2-3 (21-25, 25-15, 17-25, 25-15, 11-15) – Conad Reggio Emilia: Santambrogio 3, Chevalier 17, Barone 10, Mian 28, Mazzon 8, Sighinolfi 4, Zecca (L), Signorini 0, Marini (L), Scaltriti 5, Alberghini 3, Catellani 0. N.E. Bertoni, Sanguanini. All. Zagni. Belluno Volley: Marsili 0, Berger 13, Basso 7, Giannotti 22, Loglisci 13, Mozzato 3, Tosatto (L), Hoffer (L), Pozzebon 0, Michielon 0, Corrado 0, Cengia 0. N.E. Marini Da Costa, Bortoletto. All. Marzola. ARBITRI: Faia, Pasin. NOTE – durata set: 29′, 23′, 27′, 26′, 18′; tot: 123′. LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner-Alcaraz alle Atp Finals, dove vedere in tv e streaming

    Roland Garros, Wimbledon, US Open e ora Atp Finals. Dopo tre finali Slam consecutive, arriva anche il titolo di Maestro: sarà ancora Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz. L’italiano per il tris, il murciano per il primo titolo in carriera a Torino, dove la Inalpi Arena sarà tutta colorata di azzurro. Sarà il sesto confronto a livello Atp del 2025. L’appuntamento è per domenica alle 18 in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su NOW.  LEGGI TUTTO