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    Sinner nella leggenda: record unico tra Davis, Slam e ATP Finals

    Jannik Sinner nella foto – (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner ha scritto una pagina di storia del tennis che nemmeno il “Big 3” era riuscito a realizzare. L’azzurro è diventato il primo tennista nella storia a vincere, nello stesso anno, due Slam (Australian Open e US Open), le ATP Finals e la Coppa Davis. Un poker di successi che testimonia la straordinarietà della sua stagione.
    IL RECORD DI FEDERER E SERENAMa non è l’unico primato del 2024. Sinner ha eguagliato Roger Federer e Serena Williams come unici tennisti nella storia a vincere almeno un set in ogni partita disputata in una stagione. Federer ci riuscì nel 2005 (81 vittorie e 4 sconfitte), Serena nel 2013 (78.4% di vittorie). L’italiano ha chiuso il 2024 con 72 vittorie e solo 6 sconfitte, tutte con almeno un set vinto: tre contro Alcaraz e una ciascuna contro Tsitsipas, Rublev e Medvedev.
    NUMERI DA LEGGENDAIl record di Federer nel 2005 vide lo svizzero perdere solo contro Safin, Gasquet, Nadal e Nalbandian. Serena nel suo anno magico cedette solo contro Azarenka (due volte), Lisicki e Stephens. Sinner si unisce a questi mostri sacri con una stagione che lo proietta definitivamente nell’olimpo del tennis.
    UNIVERSALITÀLa grandezza di Sinner si è manifestata su tutte le superfici e in tutti i formati di gioco, dai tornei individuali alle competizioni a squadre. Una versatilità che lo rende unico anche rispetto ai più grandi campioni della storia del tennis.Una stagione che conferma non solo il talento straordinario dell’altoatesino, ma anche la sua capacità di essere competitivo ai massimi livelli in ogni condizione e contro qualsiasi avversario.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bergamo torna a vincere, Pinerolo battuto a domicilio in tre set

    La Wash4Green Pinerolo cade sotto i colpi di Bergamo in un match dominato quasi interamente dalle ragazze di Parisi. Che non sarebbe stata una partita semplice Akrari e compagne lo sapevano bene e così è stata, le ospiti si sono imposte in tre set, concedendo poco alle padrone di casa e lavorando molto bene al servizio (6 ace contro i 2 di Pinerolo) e in attacco (48%, 39% per le pinelle). Solo a muro Pinerolo supera le avversarie 8-2.

    Cese Montalvo è la top scorer con 16 punti ed Mvp del match. Grande prestazione anche della compagna di reparto Mlejnkova (14) e di Manfredini (12 di cui 3 ace). Tra le fila di casa la migliore è Smarzek che chiude con 12 punti, seguita da Akrari (11). 

    1° SET – Bergamo subito in doppio vantaggio con Evans e Mlejnkova. Cese Montalvo incrementa le lunghezze alternando colpi di potenza a pallonetti ben piazzati (7-11). Piani dai nove metri è una potenza, porta le compagne a +9 (7-16) creando grosse difficoltà alla ricezione di casa. Il primo tempo di Strubbe vale il 12-21. Nel finale la Wash4Green sembra ritornare in partita ma il distacco è troppo ampio e Bergamo chiude 17-25.

    2° SET – Avvio equilibrato nel secondo parziale. Marchiaro schiera Bracchi al posto di Sorokaite. Sylves si piazza bene su Manfredini (5-5) poi è Bergamo a piazzare un mini break che vale il +2 (10-12). Pinerolo riporta palla nella propria metà campo con Akrari, pareggia i conti e supera sempre con la centrale in attacco (13-12). L’errore di Piani regala il 14-12 e coach Parisi ferma il gioco. Manfredini al servizio riporta Bergamo con la testa avanti (17-18). È un testa a testa serrato. Ci pensa Piani al servizio a portare Bergamo sul 2-0 (23-25).

    3° SET – Le ospiti partono forte (1-4) ma la Wash4Green si rimette sulla giusta carreggiata con Smarzek in attacco (6-6). L’equilibrio dura poco, Bergamo in prima linea fa la voce grossa (8-13) e Pinerolo è costretta ad inseguire. Le pinelle provano a rientrare con un buon turno in battuta di Cambi (13-14) ma le ospiti, ripresa palla con Piani si riportano a +4. Nulla da fare per Akrari e compagne, Bergamo vince anche il terzo set 20-25.

    WASH4GREEN PINEROLO 0BERGAMO 3(17-25 23-25 20-25)

    WASH4GREEN PINEROLO: Sylves 8, Cambi 1, Sorokaite 1, Akrari 11, Smarzek 12, Perinelli 5, Di Mario (L), Bracchi 9, Avenia, Moreno Reyes. Non entrate: D’odorico, Bussoli (L), Olinga Andela, Cosi. All. Marchiaro.BERGAMO: Mlejnkova 14, Manfredini 12, Evans 5, Cese Montalvo 16, Strubbe 6, Piani 11, Armini (L). Non entrate: Mistretta, Spampatti (L), Bolzonetti, Alcantara, Carraro, Farina, Adriano. All. Parisi.

    ARBITRI: Serafin, Cavalieri. NOTE – Spettatori: 1283, Durata set: 26′, 28′, 29′; Tot: 83′. MVP: Cese Montalvo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Vidya Viridex Sabaudia cede in tre set in casa del Reggio Calabria

    SABAUDIA – Il Vidya Viridex Sabaudia cede in tre set nella trasferta di Reggio Calabria contro la Domotek. Con questo risultato i pontini restano fermi a 12 punti nella classifica del girone blu del campionato di pallavolo maschile di serie A3, raggiunti proprio dai calabresi che salgono proprio a 12 punti.
    «Per due set siamo stati in gara, penalizzati nel primo da qualche errore gratuito sotto rete e nel secondo da un turno di battuta degli avversari molto efficace che ha annullato un buon vantaggio nostro – analizza coach Nello Mosca a fine partita – In generale abbiamo sofferto molto la loro battuta e non siamo stati bravi a sopperire con l’attacco di palla alta. Il terzo set lo abbiamo un po mollato e questo non deve più avvenire perché una squadra come la nostra deve sempre lottare e provare sempre a portar via anche solo un set quando gli avversari ci sono superiori. Complessivamente posso dire che finora abbiamo fatto bene e siamo proprio dove mi auguravo di essere in questo momento del campionato. Adesso testa alla prossima partita in casa col Modica, una squadra ostica e che dobbiamo assolutamente affrontare con la dovuta determinazione per tenerla a debita distanza in classifica».
    Il match inizia in salita per i pontini che perdono il primo set 25-22. Sotto per 1-0 il secondo parziale è combattuto (18-19) ma il Sabaudia si stacca e cresce fino al 18-20 ma nel finale sono i padroni di casa a spuntarla (ai vantaggi) 27-25. Le cose non cambiano nel terzo spicchio si partita perché il Sabaudia non riesce a riaprire la sfida e cede 25-17 con il parziale che, di fatto, chiude la partita.
    Alla vigilia della sfida Gabriele Canari, assistant coach del Sabaudia, aveva messo in guardia sulle insidie rappresentate da questa partita: «anche perché i calabresi, pur perdendo, avevano giocato alla pari per lunghi tratti con la capolista Sorrento, senza dimenticare il fatto che si tratta di una delle trasferte più lunghe della stagione».
    Per il Sabaudia il calendario del girone blu prevede due partite consecutive in casa: al Pala Vitaletti di viale Conte Verde il prossimo primo dicembre arriverà l’Avimecc Modica e il 7 dicembre i pontini se la vedranno con la capolista Romeo Sorrento mentre il girone d’andata si concluderà con la trasferta del PalaVazzieri di Campobasso con l’Energy Time, sfida anticipata al 14 dicembre.
    Domotek Reggio Calabria – Vidya Viridex Sabaudia 3-0Domotek Reggio Calabria: Esposito 1, Lazzaretto 16, Stufano 8, Laganà 19, Lamp 4, Picardo 0, Lopetrone (L), De Santis (L), Spagnol 0, Murabito 4, Pugliatti 0, Soncini 4. N.E. Galipò. All. PolimeniVidya Viridex Sabaudia: Mazzon N. 2, Mazzon R. 13, De Vito 2, Onwuelo 13, Ruiz 5, Tomassini 5, Stamegna 0, Menichini 0, Rondoni (L), Catinelli Guglielminetti 0. N.E. Abagnale, Serangeli. All. Mosca.ARBITRI: Giorgianni Giovanni e De Sensi Danilo DomenicoPARZIALI 25-22, 27-25, 25-17NOTE – durata set: 32′, 36′, 28′; tot: 96′. LEGGI TUTTO

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    La MINT Vero Volley non contiene i Campioni d’Europa dell’Itas

    Itas Trentino – MINT Vero Volley Monza 3-0 (25-15; 25-16; 25-20)Itas Trentino: Michieletto 14, Sbertoli 3, Pellacani 5, Rychlicki 18, Laurenzano (L), Lavia 11, Resende Gualberto 8, Garcia Fernandez. N.E. Bristot, Pesaresi, Magalini, Acquarone, Sandu (L), Bartha. All. Soli.MINT Vero Volley Monza: Rohrs 2, Marttila 6, Beretta 1, Kreling 1, Di Martino 3, Averill 5, Gaggini (L), Zaytsev 5, Szwarc 11. N.E: Lee, Lawani (L), Mancini, Picchio All. Eccheli.
    NOTEArbitri: Michele Brunelli, Andrea Pozzato
    Durata set: 22′, 23′, 26′. Tot: 1h11′
    Spettatori: 3695
    Itas Trentino: battute vincenti 6, battute sbagliate 14, muri 4, errori 17, attacco 67%.MINT Vero Volley Monza: battute vincenti 3, battute sbagliate 10, muri 2, errori 16, attacco 39%.
    MVP: Kamil Rychlicki (Itas Trentino)
    Impianto: IlT Quotidiano Arena – Trento
    TRENTO, 24 NOVEMBRE 2024 – Trasferta in Trentino amara per la MINT Vero Volley Monza. A distanza di sei mesi dalla Semifinale Scudetto vinta proprio sul campo della IlTQuotidiano Arena, la prima squadra maschile del Consorzio non è riuscita a contenere la potenza dei Campioni d’Europa dell’Itas Trentino, nella nona giornata di andata della Regular Season. I brianzoli escono dunque sconfitti dal campo di Trento in tre set (25-15; 25-16; 25-20) con Szwarc top scorer e unico in doppia cifra (11 punti). Una partita in rincorsa per Monza che nonostante il buon avvio in ciascun set non è riuscita a rimanere attaccata ai padroni di casa. Sul finale del match Marttila e Di Martino hanno provato a smuovere il punteggio avvicinando la formazione brianzola, ma non abbastanza per prolungare la sfida. Archiviato il match contro l’Itas, è ora in arrivo un’altra sfida cruciale per la MINT: domenica 1 dicembre alle ore 16:00, sul campo dell’Opiquad Arena i brianzoli affronteranno i Campioni d’Italia della Sir Susa Vim Perugia, nel remake della Finale Scudetto della scorsa stagione.
    Contro Trento, coach Eccheli schiera il sestetto con Kreling e Szwarc in diagonale, Zaytsev e Rohrs come schiacciatori, Averill e Beretta al centro, mentre Gaggini nel ruolo di libero.
    Questo nuovo capitolo tra Monza e Trento inizia in equilibrio: Rychlicki è preciso in attacco per i trentini, mentre Averill risponde con un ace, portando il punteggio sul 5-5. I padroni di casa, nonostante qualche errore in battuta, tentano la fuga e sul 10-7 Monza si ritrova a inseguire. L’ace di Kreling accorcia le distanze portando i brianzoli a -1, ma un nuovo allungo di Trento costringe coach Eccheli al time-out (12-9). Szwarc spezza la difesa avversaria e limita il distacco a -3 (15-12). L’ace di Michieletto spinge l’Itas sul 18-13, costringendo Monza a un altro stop. Dopo quattro punti consecutivi di Trento, Szwarc interrompe la serie siglando il 20-14. Il finale del parziale è saldamente in mano all’Itas che, con il set point sul 24-15, chiude con un attacco vincente di Rychlicki.
    Sulla scia del set precedente, Trento parte forte nella seconda frazione, portandosi rapidamente sul 7-3. Dopo il time-out chiamato da coach Eccheli, i brianzoli si affidano a Rohrs e Szwarc per provare a recuperare terreno e ridurre lo svantaggio (9-5, 11-6). La MINT fatica soprattutto in ricezione, ma Zaytsev spinge i suoi sul 14-8. Un momento di confusione in campo per l’Itas permette a Monza di raggiungere la doppia cifra (17-10), con Szwarc che firma poi il quattordicesimo punto e fissa il parziale sul 20-14. Nel finale di set si vedono in campo anche Di Martino e Marttila, ma Trento mantiene il controllo e chiude la frazione 25-16, nonostante il tentativo di Szwarc sul primo set point.
    La MINT prova a scuotersi e nella terza frazione conquista subito un break (0-2). I padroni di casa però ristabiliscono rapidamente la parità sul 3-3 e tornano avanti con Michieletto (5-3). Marttila impatta bene con un attacco vincente (6-4), seguito da Averill che accorcia sul -1 (7-6). Monza però fatica a contenere Lavia, costringendo coach Eccheli a chiamare il time-out. Alla ripresa, Marttila firma un ace per l’11-8 e Averill aggiunge un punto per il 12-9. Di Martino con esperienza mantiene Monza viva nel set, accorciando sul 14-12, e ancora Marttila spinge per il 18-15. Michieletto allunga nuovamente per Trento (22-16), inducendo così Monza a un’altra sospensione per spezzare il ritmo. Nel finale, Zaytsev colpisce in lungolinea per il 23-17 e poi per il 23-19, ma l’Itas non si lascia sfuggire l’occasione. Dopo che Di Martino annulla il primo match point, Rychlicki chiude il set e la partita sul 25-20.
    LE DICHIARAZIONI POSTMarco Gaggini, libero MINT Vero Volley Monza: “Oggi è stata dura sotto tutti gli aspetti, soprattutto in ricezione. Loro hanno battuto molto bene, spingendo tanto. Bisogna lasciarsi subito alle spalle questa gara, e da martedì pensare alle prossime gare, che sono molto importanti. Ci aspetta infatti prima Perugia e poi di nuovo la Champions”. LEGGI TUTTO

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    Chieri in crescendo trova contro Vallefoglia il primo successo stagionale da tre punti

    La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 ottiene contro Vallefoglia la prima vittoria stagionale da 3 punti al PalaFenera. Con una prova in crescendo le biancoblù vincono 3-1 in due ore tonde tonde e aggiungono alla loro classifica punti di fondamentale importanza, dando continuità alla vittoria esterna con Bergamo del fine settimana precedente.

    Spirito e compagne sono protagoniste di un ottimo avvio di gara, ma sul 18-14 a loro favore si arenano sul turno servizio di Weitzel (alla prima da ex al PalaFenera), nel finale Vallefoglia è più brillante e fa suo il primo set 23-25. Appannaggio di Chieri secondo e terzo set, entrambi conclusi 25-20: nel secondo le chieresi piazzano l’allungo decisivo sul 13-13; nel terzo in rimonta da 3-9 dopo un lungo tira e molla trovano il break risolutivo sul 18-17. Senza storia la quarta frazione che Chieri si aggiudica 25-13 imprimendo un ritmo forsennato grazie anche a una serie di strepitose difese.

    Il premio di MVP va a Gicquel, miglior realizzatrice con 20 punti. Spiccano nel tabellino anche i 18 punti di Zakchaiou (con ben 8 muri) e i 10 di Bujis che entra in campo nel terzo set dando la svolta alla partita.

    1° SET – L’incontro si apre con un muro di Skinner su Bici. Sono appannaggio di Chieri anche quattro scambi successivi e quando l’attacco di Bici si ferma sul nastro Pistola chiara il primo time-out (5-1). Al rientro in campo l’incontro si fa più equilibrato. Il distacco rimane pressoché invariato fin quando sul 18-14 il turno di servizio di Weitzel frutta la rimonta a 18-18 grazie a un attacco di Giovannini, due muri di Candi su Skinner e l’attacco lungo di Gicquel.

    Ottenuta la parità le marchigiane passano in vantaggio grazie a una pipe di Lee. Chieri torna a muovere il suo punteggio quando Weitzel serve in rete (19-19). Si prosegue punto a punto fino al 23-23. Il primo tempo di Weitzel dà una palla set a Vallefoglia, nello scambio successivo il mani-out di Bici sancisce il 23-25.

    2° SET – Vallefoglia prende un paio di punti di vantaggio con Bici (1-3). Chieri rientra sul 6-6 (Gicquel) ma le ospiti tornano subito ad allungare e dopo l’attacco fuori di Omoruyi Bregoli ferma il gioco (6-9). Nuova parità sul 9-9 (Gicquel), quindi le biancoblù passano avanti per la prima volta nel set con Zakchaiou (11-10).

    Da 13-13 Chieri sale a 15-13 con Skinner e un attacco fuori di Bici, quindi allunga ulteriormente sul turno di servizio di Van Aalen che piazza pure due ace (19-14). Di lì in avanti Chieri gestisce bene il vantaggio. Sul 24-18 Vallefoglia annulla due set-point, finché sul 20-24 il tocco di seconda da Van Aalen chiude 25-20. Nelle statistiche del set svetta Gicquel con 9 punti e il 66% di positività in attacco.

    3° SET – Vallefoglia riparte fortissimo sul servizio di Giovannini che piazza anche quattro ace. Sull’1-5 Bujis dà il cambio a Skinner. Chieri interrompe il filotto ospite con Omoruyi che mette a terra il pallone del 2-7. Sul 3-9 le padrone di casa realizzano un break di 5 punti su battuta di Omoruyi (8-9). Il pallonetto di Bujis e la diagonale di Gicquel riportano il punteggio in parità (10-10). Si prosegue a strappi: 10-12, 12-12, 13-15, 15-15, 15-17, 17-17- Le chieresi tornano avanti sul 18-17 con Zakchaiou. Ancora Zakchaiou (muro), Bujis (attacco da da posto 4) e Gray (muro) firmano il 22-20, Bujis sfonda il muro ospite e realizza il 24-20, quindi un’incomprensione di Vallefoglia sotto rete frutta il 25-20.

    4° SET – Bujis viene confermata nel sestetto al posto di Skinner. I muri di Zakchaiou e i servizi di Gicquel scavano subito un solco importante (4-1). Sulle ali dell’entusiasmo a Chieri continua ad allungare, non lascia più cadere un pallone sfoderando una straordinaria difesa e imprime al gioco un ritmo forsennato. Eloquente l’andamento del punteggio nella prima metà del set: 8-1 (attacco di Gicquel), 14-2 (muro di Van Aalen). Pistola inserisce Kobzar, Michieletto, Storck e Torcolacci senza però riuscire a cambiare l’inerzia. Chieri raggiunge il vantaggio massimo di 15 punti sul 22-17 (primo tempo di Zakchaiou), infine alla seconda palla match fa scendere i titoli di coda con Bujis (25-13).

    REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76 3MEGABOX OND. SAVIO VALLEFOGLIA 1(23-25 25-20 25-20 25-13)

    REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Van Aalen 5, Skinner 7, Gray 9, Gicquel 20, Omoruyi 9, Zakchaiou 18, Spirito (L), Buijs 10, Rolando, Anthouli, Alberti. Non entrate: Guiducci, Carletti (L), Lyashko. All. Bregoli.MEGABOX OND. SAVIO VALLEFOGLIA: Weitzel 6, Bici 15, Giovannini 12, Candi 10, Perovic 2, Lee 9, De Bortoli (L), Michieletto 3, Storck 1, Kobzar, Feduzzi, Torcolacci. All. Pistola.

    ARBITRI: Rossi, Armandola. NOTE – Spettatori: 1316, Durata set: 29′, 25′, 29′, 28′; Tot: 111′. MVP: Gicquel.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Italia-Olanda 2-0, la finale della Davis: Berrettini vince. Jannik Sinner trionfa e L’Italia conquista la terza Davis nella sua storia

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

    La finale della Coppa Davis 2024 mette di fronte l’Italia, che cerca il bis dopo il trionfo dello scorso anno, e l’Olanda, alla prima finale nella sua storia. Una sfida che promette spettacolo e che incoronerà i campioni del mondo.
    LE AMBIZIONIL’Italia punta a diventare la prima nazione a vincere due titoli consecutivi dai tempi della Repubblica Ceca, più di dieci anni fa. L’Olanda vive già un momento storico, come sottolineato dal capitano Paul Haarhuis: “Per un paese piccolo come il nostro, quello che stiamo facendo è più unico che per l’Italia che ha il numero 1 al mondo. Se loro vincono, dicono ‘bravi, facile’. Per noi essere in finale è un’impresa molto più grande”.
    I PROTAGONISTIJannik Sinner arriva alla finale in forma smagliante, avendo perso solo 10 game nei due match contro Baez e De Minaur. Per l’Olanda, Botic van de Zandschulp è l’uomo del momento dopo le vittorie su Nadal e Altmaier. L’Italia può contare anche su un Berrettini ritrovato, decisivo in semifinale contro Kokkinakis.
    LE PAROLE DEI PROTAGONISTI“C’è il peso di tutto il paese sulle spalle”, ha ammesso Sinner. “Sono momenti in cui mi piace giocare. Domani è l’ultimo giorno ufficiale per noi. Se vinciamo è fantastico, se no abbiamo comunque fatto un lavoro incredibile”.Per Koolhof sarà l’ultima partita in carriera: “È una sensazione incredibile giocare il tuo ultimo match in finale. Far parte di una squadra che fa la storia dell’Olanda è meraviglioso”.Berrettini ha parlato del suo momento: “Ho giocato un anno solido quando sono stato in campo. Mi è mancato giocare contro i migliori per tanto tempo, servono partite per essere costanti a quel livello”.
    I PRECEDENTIL’Italia domina con 9 vittorie su 10 confronti, incluso il successo nella fase a gironi a Bologna quest’anno. L’unica vittoria olandese risale al lontano 1923.
    LA CHIAVE DEL SUCCESSO OLANDESEHaarhuis ha sottolineato l’importanza del gruppo: “Si sentono più fiduciosi. Tre su cinque, quattro qui, giocano insieme da cinque anni e questo aiuta”. LEGGI TUTTO

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    Nardi si prende tutto: trofeo, sorrisi e Australian Open

    Luca Nardi e Francesco Maestrelli – Foto Stefano Eccel

    Una finale piuttosto semplice contro uno stanco Francesco Maestrelli regala a Luca Nardi il sesto Challenger in carriera. Grazie a questo successo, ha conquistato il main draw dell’Australian Open. “L’anno prossimo voglio azzerare gli alti e bassi”. Entusiasmo del pubblico, soddisfazione degli organizzatori: Rovereto ha passato l’esame.
    Il momento più emozionante è arrivato dopo l’ultimo punto. Al termine di una partita quasi a senso unico, Luca Nardi e Francesco Maestrelli si sono lungamente abbracciati. In quell’istante hanno ripreso a essere grandi amici dopo essere stati avversari per lo spazio di una partita, dominata da Nardi e chiusa col punteggio di 6-1 6-3. Salvo un paio di palle break per il pisano nel game inaugurale, non c’è mai stata la sensazione che il match potesse sfuggire al pesarese, che dunque ha blindato il suo posto nel main draw dell’Australian Open. “È un grande sollievo – ha detto – era l’obiettivo di inizio settimana, non avevo alternative ed è davvero una bella soddisfazione”. Il match ha preso una direzione ben precisa con un break al quarto game, sigillato da un rovescio in rete di Maestrelli. Col suo tennis vario, Nardi ha tolto ogni punto di riferimento al suo avversario, stanco dopo le maratone dei giorni precedenti. Nel secondo set, lo strappo è arrivato già al terzo game, con un doppio fallo sul 30-30 e una riga di Nardi nel punto successivo. A quel punto è subentrato un po’ di scoramento in Maestrelli, brekkato anche sul 3-1 in un game nel quale ha commesso tre doppi falli. In svantaggio 4-1, dopo l’ennesimo errore, ha tirato un paio di urlacci per esprimere la sua frustrazione. Il pubblico ha provato a incoraggiarlo, ma i buoi erano ormai scappati. Il pisano si è riavvicinato da 5-1 a 5-3, ma un passantino di dritto ha sigillato la fine del Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). “Penso di aver giocato un match solido – riflette Nardi – inoltre conosco molto bene Francesco, so come giocare contro di lui. Devo ammettere che non ha giocato benissimo, secondo me era un po’ stanco dopo una settimana faticosa. Ho avuto un po’ di esitazione sul 5-1 nel secondo, ma sono comunque riuscito a chiudere. Direi che è stata una buona partita”.
    GRANDI AMICIDopo l’ultimo punto c’è stato il lungo, bellissimo, abbraccio tra i due. È stato come se Nardi abbia compreso la sofferenza dell’avversario e abbia voluto incoraggiarlo. Ha continuato a farlo anche durante la premiazione, quando è andato a sedersi sulla panchina dell’avversario, accanto a lui. Durante il suo discorso, Maestrelli si è poi emozionato ed è caduta qualche lacrima al momento di ringraziare chi gli sta vicino, prendendosi l’abbraccio virtuale dei circa 500 spettatori. “Ci sentiamo quasi ogni giorno per parlare di qualsiasi cosa tranne che di tennis” ha rivelato Nardi durante la premiazione. Quando gli abbiamo chiesto cosa c’era dentro quell’abbraccio, ha aggiunto. “Siamo molto legati, è un vero amico. Abbiamo passato tanto tempo insieme, anche fuori dal campo. Sapevo che non veniva da un bel periodo, vederlo in finale mi ha fatto piacere. Sapevo che l’esito di questa partita era molto importante anche per lui perché si giocava l’accesso alle qualificazioni dell’Australian Open. Tuttavia, la prossima settimana gioca il Challenger di Maia e spero che riesca a raccogliere i punti di cui ha bisogno”. Termina dunque così, con un successo di un giovane italiano, l’edizione numero 19 del Trofeo Perrel-Faip, che in quattro delle ultime cinque edizioni ha portato enorme fortuna ai suoi vincitori: Berrettini, Sinner, Rune e Draper. L’augurio di Nardi (che ha speso belle parole per il torneo e per l’accoglienza ricevuta a Rovereto) è di poter imitare quanto fatto dai predecessori.
    LA SODDISFAZIONE DEGLI ORGANIZZATORIImmensa soddisfazione anche per gli organizzatori, a partire dalla direzione torneo, affidata a Marco Fermi e Luca Del Federico. Il presidente del Comitato Organizzatore, Giovanni Laezza, ha sottolineato come si sia creato uno splendido connubio tra professionisti e volontari per mettere in piedi un torneo così importante, ringraziando le istituzioni che sono state vicine all’evento: la Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Rovereto (c’era l’Assessore allo Sport Michele Dorigotti), senza dimenticare l’Azienda per il Turismo di Trento (APT), rappresentata da Carla Costa. È stato molto importante anche il contributo del CT Rovereto, presente nel Comitato Organizzatore con Luca Stoppini ed Elisa Visentin. Immancabile la presenza, durante la premiazione, di Gabriele Magoni (“Mister Perrel”) e Giuseppe Magoni (“Mister FAIP”), che hanno scelto di restare a fianco di un torneo in un’edizione giocata a circa 200 km da Bergamo e che – come da tradizione – hanno omaggiato i vincitori con un quadro dipinto a mano con cornice d’oro e i “mitici” prodotti FAIP (un idropulitore e un aspirapolvere di ultima generazione). Rovereto si è mostrata pienamente all’altezza di un evento così importante, con Marco Fermi che ha incassato il gradimento del supervisor Carmelo Di Dio e di tutti i giocatori, i quali hanno apprezzato anche la tecnologica Foxtenn in sostituzione dei giudici di linea. È dunque terminata con una giornata tutta “Made in Italy” la lunga stagione dei Challenger italiani, proprio nel giorno in cui l’Italia si stava giocando la finale di Coppa Davis. E non c’è dubbio che un posticino in Nazionale possa essere uno dei prossimi obiettivi di Luca Nardi. “Adesso mi prendo una settimana di vacanza insieme alla mia ragazza – racconta – tornerò i primi di dicembre, poi effettuerò la preparazione invernale a Tirrenia. Ci resterò per 3-4 settimane, poi sarà tempo di partire per l’Australia”. L’ultima parola è ancora per il pesarese, che ha dedicato il successo alla fidanzata Marta (“Domani è il suo compleanno”) e alla sorella Giulia (“Viene da un periodo non semplicissimo ed è stato stupendo vederla in tribuna a fare il tifo per me”). “Propositi per il 2025? Non voglio più avere alti e bassi all’interno di una stagione. Voglio essere costante nei risultati e non limitarmi a exploit seguiti da tante eliminazioni al primo turno. L’obiettivo è essere il più costante possibile”. Dovesse riuscirci, sarebbe l’ennesima notizia per un tennis italiano più splendente che mai. LEGGI TUTTO

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    Tre punti d’oro per Fano: 3-0 su Palmi

    Smartsystem Essence Hotels Fano 3OmiFer Palmi 0(25-21, 25-23, 25-21)
    Fano: Coscione 1, Rizzi, Merlo 8, Roberti 15, Raffa (L), Mandoloni, Klobucar, Magnanelli, Sorcinelli, Acuti 4, Marks 17, Compagnoni, Mengozzi 11, Tonkonoh. All. Mastrangelo
    Palmi: Mariani, Iovieno 1, Gitto 5, Donati, Maccarone 6, Corrado 10, Paris 1, Prosperi, Sala 13, Concolino, Carbone, Lawrence, Guastamacchia 1, Benavidez 4. All. Canestracci
    arbitri: Marotta Michele e Nava Stefano
    Fano: bv 4, bs 15, muri 7; Palmi: bv 1, bs 12, muri 5
    Fano – Tre punti d’oro per la Smartsystem Essence Hotels Fano che, di fornte al proprio pubblico, non fallisce l’appuntamento con la vittoria superando un mai domo Palmi.Gara sofferta al Palas Allende per i virtussini che solo nel terzo set sono riusciti a sciogliersi e dominare l’avversario.Nella prima frazione Sala trascina i suoi (9-12), poi Marks dà la scossa a Fano e, assieme a Merlo e Roberti, ricuce lo strappo portando avanti i locali (18-17). Cresce il muro della coppia Mengozzi e Acuti con il finale di parziale tutto a favore di Fano.L’OmiFer non si demoralizza e inizia alla grande il secondo set (6-10) ma la coppia Marks-Roberti, ben imbeccati da un ispirato Coscione, permette alla Smartsystem Essence Hotels Fano di recuperare punto su punto (16-16). I marchigiani sono bravi a tenere il cambio palla e Acuti, in attacco ed in battuta, spinge Fano su 2 a 0.Apparente equilibrio nel terzo parziale (9-9), Mengozzi diventa però imprendibile in attacco, Raffa difende di tutto ed i locali allungano (19-13). Palmi non ne ha più, i virtussini chiudono la contesa nel tripudio del Palas Allende.
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