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    Semeniuk resta alla Sir: «Questo club, tutto cio’ di cui ho bisogno!»

    Perugia, 25 Novembre 2024
    «Sono molto felice di continuare ad essere parte di questo grande club! Il fatto che la società voleva prolungare il mio contratto è molto importante perché mi dice che finora ho fatto bene il mio lavoro».
    Queste le prime dichiarazioni di Kamil Semeniuk dopo il rinnovo con il club del Presidente Gino Sirci, che si tiene stretto lo schiacciatore polacco fino al 2027.Il suo arrivo a Perugia, nella stagione 2022/2023, è coinciso con il suo esordio assoluto nel campionato italiano.
    Tre anni sono letteralmente volati, tre anni fatti di grandi successi e soddisfazioni.In tre sole stagioni il martello di casa bianconera ha collezionato con la Sir Susa Vim Perugia due Mondiali per Club, tre Supercoppe, una Coppa Italia e uno scudetto.
    Le ambizioni del club, che punta a continuare ad essere in prima linea in tutte le competizioni e che anche quest’anno si sta confermando al vertice del panorama del volley internazionale, ha reso piuttosto semplice e naturale la scelta di Kamil Semeniuk di accettare il prolungamento del contratto.
    «Naturalmente prima di prendere una decisione ho dovuto pensarci (solo un po’!) e parlare con la mia fidanzata, la mia famiglia ed il mio manager, ma questa riflessione non è durata molto a lungo: questo club ha tutto ciò di cui io ho bisogno, grandi giocatori, allenatore, staff, Presidente e tifosi per i quali io voglio giocare. Abbiamo anche raggiunto un accordo con il club sui termini del contratto di cui sono molto soddisfatto. Spero che potremo vincere tanti altri trofei con la squadra di Perugia e festeggiare insieme i successi!».
    UFFICIO STAMPA SIR SUSA VIM PERUGIA LEGGI TUTTO

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    Davis Cup 2024: una vittoria di squadra, trainata da Berrettini

    Matteo Berrettini esulta a Malaga (foto Brigitte Grassotti)

    Una manifestazione affascinante, complessa e pure “scomoda” come la Davis Cup la si vince di squadra, costruendo un team solido che sopperisce a qualche assenza pesante nelle varie fasi dell’evento e crea un clima positivo per spingere ogni membro a dare il massimo e reggere la pressione di partite mentalmente durissime. Tuttavia capita quasi sempre che all’interno di una squadra ci sia un tennista che spicca sugli altri, che trascina il gruppo moralmente e fisicamente sul campo, alzando il livello generale e risultando così decisivo al successo. Nell’edizione 2023 era stato indubbiamente Jannik Sinner a caricarsi tutto e tutti sulle proprie spalle, vincendo le proprie partite e dando sicurezza a Lorenzo Sonego, compagno di doppio altrettanto importante per il successo italiano. La vittoria di quest’anno porta ancora la firma del nostro magnifico n.1, impeccabile  nelle sue tre partite in singolare a Malaga, ma il giocatore simbolo dell’Italdavis 2024 è senza ombra di dubbio Matteo Berrettini. È lui il volto del team azzurro capace di alzare la terza “insalatiera”, colui che più di tutti desiderava vincere dopo aver solo assistito in panchina da “primo tifoso” al successo dell’anno scorso. Se l’era ripromesso, un chiodo fisso, e un patto con Jannik: il prossimo anno torniamo qua e la vinciamo insieme. Sinner è uomo di parola, non promette niente a caso e il suo verbo è scolpito nella pietra, perdura nel tempo e puoi fidarti ciecamente. Missione compiuta, grazie alla potenza dell’altoatesino, sempre più dominante nel tennis maschile, ma anche e soprattutto grazie a Berrettini che oltre ad esser stato decisivo a Malaga lo è stato a Bologna nella fase a gironi.
    Matteo infatti dopo US Open si è preparato a dovere per essere presente nella città emiliana a metà settembre e guidare la giovane truppa di Volandri, con Cobolli all’esordio e priva pure di Musetti, oltre che Sinner (campione a New York una manciata di giorni prima della Davis e per questo giustamente esentato). Berrettini è campione dentro, si è preso la responsabilità morale di guidare i compagni, lo si vedeva chiaramente nella settimana bolognese. È diventato Primus inter pares, leader morale di un gruppo di enorme potenziale ma ancora acerbo.
    Volandri ha fatto il suo da capitano, e la seconda vittoria di Malaga ha confermato ancor più quanto il suo ruolo sia stato sottovalutato… “Ha vinto Sinner da solo” pensava l’italiano tifoso-medio… Chiaro, l’anno scorso Jannik ha trascinato tutti con un’esuberanza tecnica e morale superiore, …come ha fatto in semifinale a battere un fortissimo Djokovic in singolare e poi “triturarlo” anche in doppio è roba già entrata nella leggenda del nostro sport per la porta principale. Ma “Filo” era lì, ha fatto da parafulmine in mille occasioni, silente e risoluto, e quest’anno non ha sbagliato una scelta, una mossa. Applausi sinceri. E il treno vincente è partito da Bologna, dai gironi, dove era necessaria la serenità in un gruppo giovane e ancor più il carisma di uno come Matteo, che tra sguardi seri e risate da amico della porta accanto è stato decisivo a sostenere moralmente i compagni.
    Testa, ma anche campo… a Bologna erano necessari i punti in singolare di Berrettini e lui ha marcato presente. Ha lottato, non ha giocato nemmeno il suo miglior tennis a differenza di Malaga, dove ha davvero impressionato ricordando a tratti il giocatore devastante capace di fare finale a Wimbledon, semi a Melbourne e US Open e tanto altro. Anche a Malaga erano necessari i suoi punti, nel doppio decisivo contro gli argentini e poi nei primi singolari di semifinale e finale. E Matteo non ha tradito le attese. Non poteva farlo, non era consentivo. Imperativo categorico diventato scudo protettivo contro ogni possibile malasorte o problema. No, stavolta no. Voglio vincere e vinceremo. Tutto è partito dalla sua forza morale, dalla sua voglia assoluta di rivalsa, di riprendersi almeno in parte quel che un fato maligno sotto forma di infortuni gli ha tolto per troppo tempo. Così che Berrettini ha affrontato un autunno solo discreto sul tour, con qualche sconfitta di troppo, ma l’obiettivo era affinare la condizione e sbarcare a Malaga con la massima forma possibile, per farsi trovare pronto ed esplodere tutta la sua potenza. Singolare o doppio non importa; conta solo giocare al proprio meglio e mettere in campo tutto e di più, per andare a prendersi la vittoria più pesante in carriera. Per una volta le cose sono andate esattamente come voleva lui, anzi, forse ancor meglio.
    Infatti in molti – incluso chi scrive – era non poco dubbioso sul rendimento in doppio del nostro Matteo-Nazionale. La sua storia nella disciplina è modestissima, e di grandi vittorie non c’era traccia. Ma si torna al punto di prima, anzi ai due punti focali. Sinner, la sua aura, quella che trasmette in campo ai compagni ed avversari; il desiderio diventato imperativo di vincere in Berrettini. Così Matteo ha giocato indubbiamente il suo miglior doppio in carriera. Pochi gli schemi “classici” applicati insieme a Jannik per chiudere l’angolo e aggredire lo spazio… ma c’era tanto di quel servizio, di quella potenza e di quella voglia di vincere che i due rispettabilissimi argentini pur giocando assai bene alla fine hanno ceduto. E nonostante il romano avesse a fianco il tennista più forte del mondo, i punti più belli e pesanti se li è presi proprio Matteo, con qualche risposta di rovescio che è andata oltre ai suoi difetti, con tempi di chiusura sul net ottimi, e bordate devastanti.
    Forte di questa vittoria decisiva, in semifinale c’era un minimo dubbio: tenerlo buono per un altro eventuale doppio decisivo, o mandarlo subito in campo a sfidare l’australiano? Probabilmente Volandri e Berrettini non avranno quasi parlato, sarà bastato uno sguardo. Matteo si è preso la responsabilità di giocare il primo match contro l’insidiosissimo davisman Kokkinakis e ha vinto una partita meravigliosa, dura, pure in rimonta. L’ha vinta con lo spirito guerriero di chi non contemplava la sconfitta come possibilità. Stavolta vinco io, la coppa voglio alzarla insieme agli altri. Da protagonista. Detto fatto, e bis nella finale, con una prestazione ancora superiore contro Van de Zandschulp, demolito nelle sue relative certezze dalla forza mentale e potenza di un Berrettini troppo voglioso di vincere per potersi permettere anche il minimo dubbio o incertezza. Lo sguardo verso la panchina prima del break strappato in finale, o quel recupero col taglio sotto di diritto contro Kokkinakis… giocate e momenti che non si possono spiegare affidandosi al libro del gioco, lì si entra in territori che rimandano all’animo, alla Forza del Pensiero di un ragazzo profondo, umile e determinato. Uno che per una volta è stato più forte della sfiga e degli avversari. Si è regalato e ci ha regalato una vittoria memorabile. Per lui è il titolo più “pesante” in carriera, dopo 10 ATP tra 250 e 500. Questa Davis Cup vale di più, tanto di più. Grazie Matteo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Italia da record in Davis: nel 2025 può fare la storia con il tris. Il prossimo anno nuovo format – l’Italia campione salta il primo turno

    Italia da record in Davis: nel 2025 può fare la storia con il tris – (foto Brigitte Grassotti)

    L’Italia del tennis non vuole fermarsi dopo il secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis. La squadra azzurra ha infatti la possibilità di compiere un’impresa mai riuscita a nessuno nella storia moderna della competizione: vincere tre titoli consecutivi.
    UN CLUB ESCLUSIVODal 1972, anno in cui la Davis assunse un formato più democratico e professionale, solo cinque nazioni sono riuscite a vincere due edizioni consecutive: Stati Uniti (1978-1979 e 1981-1982), Svezia (1984-1985 e 1997-1998), Germania (1988-1989), Spagna (2008-2009) e Repubblica Ceca (2012-2013). Nessuna è mai riuscita nell’impresa di vincerne tre di fila.
    LA NASCITA DI UN IMPEROI successi nelle ultime due edizioni non sono casuali ma riflettono una generazione di talenti straordinari, frutto di un lavoro istituzionale eccellente. Non si parla solo di Jannik Sinner, che meriterebbe un capitolo a parte, ma di un movimento intero che sta dominando il tennis mondiale.
    LA SFIDA DEL FORMATOIl nuovo formato della competizione rende difficile il confronto storico con il passato. Se prima le squadre potevano giocare tutte le eliminatorie in casa o in trasferta, con match al meglio dei cinque set che favorivano i grandi campioni, oggi il format concentrato rende tutto più imprevedibile.
    IL NUOVO CALENDARIOIl primo turno delle qualificazioni si terrà dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025, con 13 sfide che si disputeranno con la formula casa-trasferta. L’Italia, in quanto nazione detentrice del titolo, sarà esentata da questo turno insieme al paese ospitante delle Finals.
    IL PERCORSO DEGLI AZZURRIGli uomini di Volandri entreranno in gioco dal 12 al 14 settembre 2025, quando si disputerà il secondo turno di qualificazione che sostituirà la vecchia fase a gironi. Gli azzurri affronteranno una sfida con formula casa-trasferta, mentre il paese ospitante delle Finals sarà già qualificato per i quarti di finale.
    LE NOVITÀLa principale innovazione del format 2025 è la scomparsa della fase a gironi, sostituita da un sistema di eliminazione diretta. Un cambiamento significativo che rende il percorso verso la vittoria finale ancora più impegnativo, ma che premia le nazioni vincitrici con un cammino più agevole nell’edizione successiva.
    VERSO IL 2025L’Italia avrà quindi l’opportunità di scrivere una pagina unica nella storia della Davis nel 2025. Un’impresa che consoliderebbe definitivamente il dominio azzurro nel tennis mondiale e che testimonierebbe la forza di un movimento che sta vivendo la sua età dell’oro.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tutti i giorni: NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

    C’è una minoranza di uomini che sono il problema, la stragrande maggioranza invece deve essere la soluzione. Deve fare in modo che questa soluzione venga trovata per estirpare un malessere latente, visibile, tragico ed ingiusto della società moderna. Stop.
    Oggi è il 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, ma per noi del Volley Team Club ogni giorno è motivo di lotta. Lo scorso anno abbiamo deciso di mettere sulle nostre maglie la mano rossa con al centro il fiocco bianco; l’abbiamo ripetuto anche in questa stagione 2024/2025.
    Un gesto di riflessione, un simbolo da tenere ben impresso nella memoria.
    Ognuno di noi deve fare sentire forte la propria voce, donne e uomini assieme. Uomini e donne insieme in nome di Giulia Cecchettin e di tutte quelle anime pure che hanno perso la vita in questi anni.
    L’illusione della distanza non cancella il dolore ed è assenza. La nostra foto di squadra con le scarpe rosse al centro, è dedicata a tutte le donne che hanno perso la vita nell’ultimo anno.
    Stop,
    basta,
    mai più.
    Stop ai femminicidi,
    basta alla violenza di genere,
    gli abusi devono finire.
    Stop. (109)
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    Garcia annuncia il ritorno: “Dopo mesi difficili, pronta per gli Australian Open 2025”

    Caroline Garcia nella foto – Foto Getty Images

    Caroline Garcia ha deciso di tornare nel circuito dopo una pausa di riflessione necessaria per ritrovare se stessa. La tennista francese, che negli ultimi tempi aveva sviluppato un rapporto complicato con il tennis, ha annunciato attraverso i social media il suo ritorno in campo agli Australian Open 2025.
    La francese ha attraversato un periodo difficile, caratterizzato da una relazione “tossica” con il tennis e da una pressione, sia esterna che autoimposta, diventata insostenibile. Intrappolata in una spirale negativa, Garcia ha scelto di prendersi una pausa per riconnettersi con se stessa e ripensare il suo approccio allo sport.La decisione di fermarsi sembra aver dato i suoi frutti. L’annuncio del ritorno, condiviso con un messaggio emozionante sui social, suggerisce che Garcia ha ritrovato la giusta prospettiva e la motivazione per tornare a competere ai massimi livelli.
    Un ritorno che il tennis femminile attende con interesse, nella speranza di rivedere in campo una giocatrice rigenerata e pronta a esprimere tutto il suo talento.
    Ecco la lettera della transalpina ai propri tifosi: “Che l’avventura abbia inizio. Tra appena un mese, se tutto andrà bene, tornerò in campo agli Australian Open. Non è solo un ritorno alle competizioni, ma una sfida personale. Ogni giorno, lavoro duramente, mi spingo ad essere pronta fisicamente e mentalmente. Nella maggior parte dei casi, trovo gioia in questo processo, ma ci sono momenti in cui i dubbi si insinuano: la paura del fallimento, la paura di non essere all’altezza. Questi pensieri possono essere opprimenti, ma ho capito che il vero fallimento sarebbe cedere a loro, lasciarli definire chi sono.
    Voglio scoprire cosa significa giocare per me stessa: perseguire i miei obiettivi, trovare le mie ragioni, finalmente scoprire la gioia di essere una tennista. Non lasciare che gli altri mi definiscano. Non voglio più che vincere uno Slam o tornare in top 5 siano i miei obiettivi. Voglio che questi successi siano la conseguenza – il risultato dell’essere felice, del lavorare duramente e del migliorarmi continuamente come giocatrice e come persona.L’obiettivo non è più la destinazione, ma abbracciare il viaggio, con tutte le sue sfide e la sua bellezza. La vittoria deve essere una conseguenza, non un fine in sé. Voglio farlo, non per i trofei, né per le classifiche o le aspettative e i sogni di chi mi circonda, ma per la persona che diventerò attraverso questo processo.
    Quando questo capitolo si chiuderà, voglio poter guardare indietro e sapere che ce l’ho fatta – non solo come atleta, ma come essere umano. Che ho affrontato ogni difficoltà, ogni dubbio, e ho tracciato il mio percorso. Che ho lasciato alle spalle il peso insostenibile delle aspettative e sono andata avanti con coraggio e determinazione.Qualunque sia il risultato, voglio poter guardare indietro e dire: L’ho fatto a modo mio, ed è stato sufficiente.Grazie a tutti per il vostro supporto. Ci vediamo tra un mese a Melbourne.Caro”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    I bookie lanciano l’Italia: nel 2025 ancora Slam e numero uno per Sinner, in quota avanza anche Berrettini

    Jannik Sinner nella foto – (foto Brigitte Grassotti)

    Dopo un 2024 dominato in lungo e in largo, con successi in Slam, Olimpiadi, Finals e la storica doppietta Billie Jean King Cup-Coppa Davis, il tennis italiano guarda al 2025 con ambizioni sempre più alte.
    SINNER VERSO NUOVI RECORDJannik Sinner, dopo i trionfi agli Australian e US Open 2024, è il favorito numero uno per mantenere la prima posizione nel ranking anche nel 2025 (1,60). L’altoatesino punta a ripetersi negli Slam: una doppietta nel 2025 è quotata 1,80, mentre il tris sale a 6. Per un clamoroso poker la quota è 25. A gennaio, agli Australian Open, cercherà subito il bis: la sua vittoria a Melbourne è data a 2,80.
    LA RISALITA DI BERRETTINIDopo lo straordinario weekend di Coppa Davis, anche Matteo Berrettini si candida per un 2025 da protagonista. Il primo Slam in carriera per il finalista di Wimbledon 2021 è quotato 10, con gli Australian Open che lo vedono a 81.
    LE AMBIZIONI DI MUSETTI E PAOLINILorenzo Musetti, semifinalista a Wimbledon quest’anno, vede il suo primo Slam a 15 (81 per Melbourne). Non solo tennis maschile: Jasmine Paolini, dopo le finali raggiunte al Roland Garros e Wimbledon nel 2024, punta a un risultato importante già agli Australian Open, con una vittoria quotata 23.
    Il tennis italiano si presenta così al 2025 con un gruppo solido e ambizioso, deciso a confermare il dominio mostrato in questa stagione storica. LEGGI TUTTO

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    Cisterna Volley & Rotaract Club insieme per “My Voice, My Choice”

    Cisterna di Latina – Questa mattina, nella sala consiliare del Comune di Cisterna di Latina, una delegazione del Cisterna Volley, in collaborazione con il Rotaract Club Latina, ha presentato la campagna fotografica in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
    Il Rotaract Club Latina ha fortemente sostenuto questa iniziativa, rinnovando la collaborazione con il Cisterna Volley, a testimonianza di una sinergia tra due importanti realtà del territorio, unite nell’impegno contro la violenza di genere.
    “My Voice, My Choice. Il rispetto è il nostro miglior attacco: NO alla violenza sulle donne”, è il motto scelto per la campagna fotografica, che ha visto protagoniste le rappresentanze femminili del Rotaract Club Latina e i giocatori professionisti del Cisterna Volley.
    «Insieme – dichiara Alessia Beatrice, Presidente del Rotaract Club Latina – siamo più forti e possiamo ribadire, con una sola voce corale, il nostro NO alla violenza sulle donne, in qualsiasi forma, luogo e tempo. Il Rotaract Club Latina è onorato di collaborare con un’eccellenza sportiva come il Cisterna Volley, sotto il patrocinio del Comune di Cisterna di Latina, a conferma di un percorso che ha visto spesso queste due realtà del territorio unirsi per progetti di grande impatto sociale».
    Il Rotaract Club Latina, associazione di giovani professionisti tra i 18 e i 35 anni, si distingue per l’impegno nello sviluppo di progetti e iniziative ispirati ai valori di servizio, amicizia e professionalità, che contraddistinguono il club e ne rafforzano il ruolo attivo sul territorio. La campagna fotografica realizzata con il Cisterna Volley si inserisce in un percorso che ogni anno vede le due realtà impegnate su temi sociali di grande rilevanza.
    «È fondamentale che lo sport – sottolinea Alessia Beatrice – diventi un tramite e un megafono capace di amplificare messaggi di alleanza tra realtà associative, istituzionali e la società civile, per contrastare la violenza di genere e domestica».
    Le due realtà, inoltre, hanno già collaborato in passato per promuovere valori comuni come l’inclusività. Un esempio significativo è stata la recente giornata di sport integrato organizzata con l’Associazione Diaphorà di Latina, che si è tenuta presso il Palazzetto dello Sport di Cisterna. LEGGI TUTTO

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    Como si arrende a Melendugno, ma solo ai vantaggi del quarto set

    La Tecnoteam Albese Volley Como resta ancora a mani vuote. Dopo una battaglia di oltre due ore, al Palafrancescucci, la squadra di coach Mauro Chiappafreddo incassa la quarta sconfitta di fila di questo girone di andata del girone B della A2. Esulta la Narconon Melendugno che, con merito e cuore, porta a casa tre punti quasi insperati per come si era messo il quarto set.

    La squadra di coach Giunta è riuscita ad annullare tre set ball alle padrone di casa (che significavano tie-break) e a ribaltare tutto. Vantaggi e successo tra l’esultanza della panchina e di qualche tifoso presente in tribuna. Un finale pieno di emozione, con Melendugno che non ha tremato nei momenti decisivi. I punti del successo fatti anche senza una ottima palleggiatrice Caracuta, tolta da Giunta per alzare il muro a rete.

    Albese ci resta male perchè pregustava almeno il tie-break dopo una bella rimonta nel quarto set ed un secondo vinto con disinvoltura. Ma le pugliesi sono state spietate nel finale di primo e terzo set, poi addirittura con l’instinct killer nel quarto. Joly, Tanase, Riparbelli e Malik (poi Mvp) in doppia cifra per il Narconon. Cinque in doppia cifra anche per Tecnoteam con Longobardi top scorer (21). Ma non è servito per la squadra comasca a snuovere una classifica che dice ancora 9 punti

    Marika Longobardi (Tecnoteam Albese Volley Como): “Abbiamo iniziato bene si, per poi perderci set dopo set. Loro sempre concrete e brave nel finale dei set. Volevamo, anzi speravamo, arrivare al tie.break per giocarcela. Concretezza e carattere in meno a noi nei punti decisivi. Peccato si, ora dobbiamo reagire dopo queste sconfitta. Dobbiamo tornare in palestra da martedì per provare a cambiare qualcosa. Dobbiamo reagire subito”.

    Chiara Riparbelli (Narconon Volley Melendugno): “Non ci aspettavamo che una gara così. Complicata e diffiile, Sapevamo di fover combattere qui, ma siamo state brave a farlo. Abbiamo reagito bene alla sconfitta di sette giorni fa con Olbia. Siamo andate in palestra ed abbiamo voltato pagina. E’ stata una vittoria di gruppo, siamo soddisfatte. Ora continuare così per il nostro gioco e non fermarci”.

    TECNOTEAM ALBESE VOLLEY COMO 1NARCONON VOLLEY MELENDUGNO 3(25-27, 25-20, 17-25, 27-29)

    TECNOTEAM ALBESE VOLLEY COMO: Veneriano 12, Colombino 15, Longobardi 21, Taje’ 11, Rimoldi 2, Grigolo 12, Pericati (L), Baldi, Mancastroppa. Non entrate: Radice, Mazzon, Calervo (L), Bernasconi. All. Chiappafreddo. NARCONON VOLLEY MELENDUGNO: Malik 18, Joly 13, Biesso 8, Passaro, Tanase 17, Riparbelli 12, Ferrario (L), Andrich 2, Caracuta 1, Maruotti, D’onofrio. Non entrate: Fioretti. All. Giunta.

    ARBITRI: Lambertini, Galletti. NOTE – Durata set: 33′, 28′, 25′, 35′; Tot: 121′. MVP: Malik.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO