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    Settore giovanile: risultati importanti per le squadre U19 e U17

    Oltre ai prestigiosi successi del Cisterna Volley in Superlega Credem Banca, prosegue con entusiasmo e determinazione il percorso di crescita del nostro settore giovanile, sviluppato in collaborazione con la Marino Pallavolo.
    Le nostre formazioni under, impegnate nei campionati di Eccellenza, stanno mostrando tutto esprimendo appieno il loro potenziale. La squadra Under 19 sta vivendo un avvio di campionato brillante: dopo quattro giornate si trova in vetta alla classifica, con un punteggio pieno di 14 punti, dopo l’ultimo successo con Roma 7 Volley. Risultati altrettanto entusiasmanti arrivano dall’Under 17, che ha conquistato 5 vittorie su 5 incontri, confermandosi un gruppo solido e competitivo in testa alla classifica di Eccellenza.
    Questa sinergia si conferma proficua per la valorizzazione dei talenti espressione del nostro territorio, avendo già contribuito alla valorizzazione di atleti come Alessandro Finauri e Jacopo Tosti, oggi protagonisti nella massima serie. Tuttavia, il cammino nei campionati seniores rappresenta ancora una sfida da affrontare con pazienza e impegno. In Serie B, la squadra guidata da coach Ronsini si trova attualmente al quattordicesimo posto, mentre in Serie C i ragazzi di coach Vazzana occupano l’undicesima posizione nella classifica regionale.
    “Ieri abbiamo disputato altre tre gare importanti – racconta il responsabile del settore giovanile Francesco Ronsini – Sia con l’Under 17 che con l’Under 19, affrontando anche uno scontro diretto decisivo. L’Under 19 ha giocato contro Roma 7, attualmente al primo posto, e ha vinto 3-2 in trasferta. L’Under 17, invece, ha affrontato KK Eur, vincendo 3-1 in casa loro. Entrambe le partite sono state vinte da noi, e questo conferma il buon momento che stiamo vivendo. In questo periodo ci stiamo consolidando al comando di entrambi i campionati, e questo non solo ci dà forza, ma ci motiva ulteriormente a continuare a lavorare sempre meglio. I nostri obiettivi sono importanti, non solo a livello regionale, ma soprattutto nazionale. Per questo, il nostro impegno quotidiano è focalizzato sul miglioramento e sulla crescita dei nostri atleti, sia dal punto di vista tecnico che globale, per tutte le categorie. Stiamo lavorando bene e vogliamo fare ancora meglio, anche nei campionati di Serie C e Serie B. L’Under 17 partecipa alla Serie C e l’Under 19 alla Serie B: vogliamo migliorare sia nei risultati che nella qualità del gioco. Stiamo già vedendo progressi concreti, e l’obiettivo è raccogliere sempre più soddisfazioni ed esperienza. Questo sarà fondamentale per il nostro percorso di crescita nel settore giovanile, per costruire un futuro sempre più solido e competitivo”. LEGGI TUTTO

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    Jennifer Boldini shock: “Sono stata vittima di stalking, un incubo. Ma adesso parlo”

    L’ultimo anno mi ha messa di fronte a una sfida che non avrei mai pensato di dover affrontare. Essere vittima di stalking non lascia segni visibili, ma incide profondamente sulla percezione di sé e sulla capacità di affrontare la vita con serenità. Ogni gesto quotidiano, ogni luogo frequentato, era accompagnato da una sensazione costante di vulnerabilità e impotenza. Mi sono ritrovata a dubitare di me stessa, della mia capacità di reagire e del mio valore come Persona, come Donna.

    Inizia così la lunga “lettera” affidata ai social da Jennifer Boldini, pilastro della UYBA Busto Arsizio, giocatrice amata e rispettata nel mondo della pallavolo italiana, ragazza sempre sorridente, solare, che però nell’ultimo anno ha dovuto fare i conti con l’incubo dello stalking.

    Il caso era scoppiato nel 2023 e il post di Boldini arriva all’indomani della sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Busto Arsizio che ha assolto il quarantunenne varesino che aveva dato vita a manifestazioni ossessive e intimidatorie nei confronti della giocatrice.

    L’assoluzione è arrivata in seguito a una perizia psichiatrica che ha ufficializzato la sua incapacità di intendere e volere, venendo così sottoposto a libertà vigilata con obbligo di seguire un percorso terapeutico in un centro specializzato.

    Riportiamo integralmente di seguito le parole di Boldini, ne sottolineato il coraggio, le mandiamo un forte abbraccio e ricordiamo ancora una volta a tutte le donne vittima di violenza o stalking il numero verde 1522 attivo 24h su 24.

    Per cercare di proteggermi, inizialmente mi sono chiusa in me stessa, sperando che con il tempo tutto si risolvesse. Ma quel tentativo di difesa si è trasformato in una prigione emotiva, che mi ha fatta sentire ancora più fragile, incidendo non solo sulla mia mente, ma anche sul mio corpo. Ho iniziato a somatizzare il peso delle emozioni negative che stavo vivendo, rendendomi conto, a un certo punto, che da sola non potevo farcela. È stato allora che ho trovato il coraggio di chiedere aiuto.

    Ed è proprio per questo motivo che ho fortemente voluto parlare oggi. Ho avuto la fortuna di avere al mio fianco persone e istituzioni che mi hanno supportata, ma so che non tutte le vittime possono contare sullo stesso aiuto, o magari non trovano il coraggio di parlare, come è successo a me all’inizio.

    Un grazie di cuore a chi mi è stato vicino: alla mia famiglia e alle persone a me care, alla società e alle compagne, all’avvocato e alle forze dell’ordine.Concludo oggi un capitolo doloroso, ma spero che questa mia voce possa offrire supporto a chi sta attraversando esperienze simili.Ognuno di noi merita rispetto, protezione e ascolto.E il silenzio non deve mai essere la risposta.

    (fonte: Instagram) LEGGI TUTTO

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    Alla scoperta di Natasza Ornoch: “Sogno di giocare in Italia e rappresentare la Polonia”

    Non abbiamo mai ben capito come definire il talento nella pallavolo, né come misurarlo: è qualcosa di vago, astratto, ci sfugge dalle mani come se provassimo ad afferrare un’anguilla. È equivoco, perché quando diciamo che quella giocatrice è un talento, potremmo riferirci a una certa idea di raffinatezza stilistica, alla continuità di prestazioni, oppure alla presenza di un qualche istinto naturale che guida il libero nella difesa prodigiosa, la centrale a muro e la schiacciatrice in attacco. Questo perché il talento è spesso descritto attraverso le sensazioni che suscita in chi lo guarda, piuttosto che una serie di attributi dello stesso: è perciò un concetto altamente soggettivo.

    Ecco perché parlare di Natasza Ornoch oggi come la “next big thing” della pallavolo europea ci espone al rischio di un’euforia che potrebbe sgonfiarsi e scemare già tra qualche settimana, o mese, lasciando il ricordo un po’ imbarazzante di quella volta che non ci siamo saputi controllare. Eppure, questa schiacciatrice polacca classe 2007 dell’SMS PZPS Szczyrk – che si è raccontata in esclusiva ai microfoni di Volley News – sembra essere davvero un diamante, neppure troppo grezzo, pronto a rivelarsi presto in tutta la sua brillantezza.

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    Natasza, per cominciare ci racconti com’è nata la tua passione per la pallavolo?

    “La pallavolo ha sempre avuto un ruolo significativo nella mia famiglia. Mia zia, infatti, era una pallavolista, e fin da piccola ho seguito questo sport con grande interesse. Ho iniziato con il basket, ma poi ho deciso di cimentarmi anche nel volley. Quando sono arrivata al bivio e ho dovuto scegliere una sola disciplina, poiché gli allenamenti erano diventati troppi, ho optato per la pallavolo. Ormai mi aveva conquistato!“.

    Quali sono state le tappe principali della tua carriera?

    “Ho iniziato a fare i primi allenamenti di pallavolo in terza elementare, presso un club scolastico. Lì ho appreso i fondamentali e mi sono innamorata di questo sport. Successivamente, sono passata all’UMKS MOS Wola Warszawa, dove ho avuto l’opportunità di crescere come giocatrice. Attualmente sono ancora legata al MOS Wola, ma ogni giorno studio e mi alleno all’SMS PZPS Szczyrk“.

    Invece quali sono stati i momenti più importanti che hai vissuto con le nazionali giovanili polacche?

    “Ci sono molti momenti che resteranno per sempre impressi nella mia memoria. Tuttavia, i ricordi più belli sono legati ai piazzamenti nella Top 4 con le nazionali U18 e U20 (ai Campionati Europei 2024, ndr). Era uno dei miei sogni più grandi e, anche se in entrambi i casi abbiamo chiuso al quarto posto, considero queste esperienze preziose per le competizioni future“.

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    Parlaci un po’ della tua esperienza all’SMS PZPS Szczyrk? In che modo ti sta plasmando come giocatrice e come persona?

    “Fin da bambina, ho sempre sognato di andare all’SMS PZPS Szczyrk. Questa scuola offre l’opportunità di studiare e giocare a pallavolo, grazie a un’organizzazione che permette di combinare entrambi gli ambiti. All’SMS PZPS Szczyrk posso raggiungere i massimi livelli sotto la guida dei migliori allenatori, il che è fondamentale per la mia crescita pallavolistica. Dal punto di vista personale, posso dire che stare lontano da casa mi ha insegnato a diventare indipendente; inoltre, ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose che sono diventate come una famiglia per me“.

    Come sta andando la vostra stagione nella 1. Ligi (la seconda lega polacca)? Quali sono le tue impressioni dopo le prime partite?

    “Penso che la nostra stagione sia iniziata in modo positivo. In alcune partite avremmo potuto ottenere risultati migliori. Tuttavia, abbiamo anche conquistato vittorie contro squadre molto forti“.

    Qual è il vostro obiettivo quest’anno?

    “Il nostro obiettivo è raggiungere le prime sei posizioni in classifica, tenendo presente che ci sono 13 squadre nella 1. Ligi. Siamo un gruppo giovane e giocare in questo campionato ci offre l’opportunità di crescere e acquisire esperienza. Però, siamo anche ragazze coraggiose e sono convinta che saremo in grado di tenere testa alle squadre più forti!“.

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    Come ti descriveresti come giocatrice? Ti piace il paragone con Elena Pietrini o ti vedi diversamente?

    “Certo, mi piacerebbe diventare come Elena Pietrini! Tuttavia, il mio idolo è Gabi Guimaraes. La sua dinamicità e il suo coinvolgimento nel gioco mi impressionano sempre. Credo di avere alcune affinità con lei, in quanto sono forte e dinamica. Perciò, penso che sia un buon modello da cui trarre ispirazione“.

    Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto durante il tuo percorso sportivo?

    “Credo che il consiglio più importante che abbia ricevuto venga da mio padre. Infatti, mi ripete sempre di avere pazienza, poiché un giorno il mio impegno e il mio duro lavoro daranno i loro frutti“.

    Dove ti vedi nel giro di qualche anno? Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

    “Sogno di giocare nel campionato italiano e di rappresentare la Polonia a livello internazionale. Inoltre, desidero che la pallavolo continui a regalarmi la stessa gioia e soddisfazione che mi dà adesso“.

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    Come ti descriveresti al di fuori del campo? Quali sono i tuoi interessi?

    “Nella vita di tutti i giorni sono una persona piuttosto tranquilla. Tuttavia, in palestra, il mio atteggiamento cambia radicalmente: mi piace urlare e motivare la squadra! Ho un ottimo rapporto con la mia famiglia, che mi sostiene in ogni momento. Amo gli animali e sport come il pattinaggio, il ciclismo, la corsa e la ginnastica. Senza sport impazzirei (ride, ndr)! Infine, mi piace viaggiare, sono appassionata di fotografia e me la cavo bene in cucina“.

    Un’ultima curiosità. Quali sono i tuoi libri, film e cantanti preferiti?

    “È difficile scegliere un solo film, ma la mia serie preferita è senza dubbio ‘Gilmore Girls’ (‘Una mamma per amica’, ndr). Per quanto riguarda i libri, prediligo i gialli. Quando si tratta di musica, invece, non mi lascio influenzare dagli artisti, ma scelgo in base alle canzoni che mi piacciono“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    EnergyTime Spike Devils, Giuseppe Bua nuovo allenatore

    Da ex centrale vuol murare – per quanto possibile graniticamente – l’attuale momento poco felice del team rossoblù, che deve fare i conti con lo scomodo ruolo di fanalino di coda del Girone Blu della Serie A3 Credem Banca e con la prospettiva della sfida sul campo della leader Sorrento dell’agnonese Stefano Patriarca (a proposito di posti tre).
    Gli EnergyTime Spike Devils Campobasso hanno sciolto le riserve sul trainer chiamato a proseguire la stagione. Sarà Giuseppe Bua, infatti, il nuovo allenatore dei campobassani. In mattinata c’è stata la firma dell’intesa col club per l’allenatore che, nella sua carriera sul rettangolo di gioco, ha avuto fermate, tra gli altri club, a Catania, Lamezia Terme e Gioia del Colle, mentre nel suo percorso in panchina è stato a Modica, Galatina e Lecce ma anche in Superlega ad interim sulla panchina del Catania, di cui è stato pure assistente allenatore.
    «Lo spirito con cui mi approccio all’avventura di Campobasso è quello che mi ha sempre accompagnato in carriera. Fare del mio meglio e lavorare sodo cioè. L’intento è quello di condurre questo team alla salvezza. Non sarà un percorso semplice, lo sappiamo, ma questo non vuol dire che sia impossibile. Per riuscirci occorrerà lavorare sodo per invertire la rotta, soprattutto a livello psicologico-motivazionale, perché, in questi casi, è il morale il primo a difettare».
    Bua non guarda, al momento, a quello che sarà il calendario. «Più che alle avversarie, sarà determinante trovare una nostra identità, cercando di migliorare qualità e determinazione. In primis, va effettuato un percorso di carattere mentale. Poi, a livello tecnico, cercheremo – per quelle che sono le qualità dei nostri centrali – di dare ancora più sostanza nel gioco a centro, andando a verificare le singole situazioni. Anche perché avere un attacco dal centro credibile può anche influire sulle opzioni del muro avversario. Importante sarà anche implementare in pieno la parte centrale del campo da seconda linea (le cosiddette pipe, ndr). Ulteriore situazione di verifica sarà quella degli aspetti gestionali dei finali di set per capire il perché di qualche approccio altalenante, che, in un momento come questo, può anche essere legato alla classifica, perché commettere un errore finisce per diventare un macigno e la sua onda lunga essere portata negli scambi successivi. Sostanzialmente c’è da fare un lavoro a 360 gradi, ma la priorità, inizialmente, è far risaltare i nostri punti di forza, inserendo poi pian piano le mie idee».
    La filosofia sotto rete del nuovo allenatore campobassano è eclettica, andando al di là delle singole scuole di pensiero. «In campo – spiega – occorre essere il più costanti possibile per sfruttare al meglio le proprie possibilità. Il gioco deve essere produttivo, occorre far risaltare le qualità e sfruttare tutte le possibili opzioni per essere il meno leggibili in assoluto. Tutto dipende dal materiale umano a disposizione, per questo il gioco veloce o una palla ‘con più pancia’ devono essere legate a quelle che sono le uscite per il palleggiatore. Con certezza non mi piacciono gli errori in serie e penso che sia anche tutta una questione di lucidità ed intelligenza».

    «Il mio compito ora – aggiunge Bua – è quello di liberare la squadra dall’assillo di guardare alla classifica. Con la mente libera nelle partite che ci attenderanno dovremo dare in campo il massimo in ogni frangente e poi vedremo quello che sarà il risultato. Solo così potremo essere con la coscienza in ordine. Tutti dovremo dare il massimo senza lasciare il passo ad alibi o discussioni, consapevoli che i problemi ci sono e ci saranno, ma da oggi sino al 29 marzo dovremo fare un campionato che ci porti ad uno step da permanenza in categoria, prima di tutto a livello emotivo-motivazionale. Se avremo dato tutto, saremo senza rimpianti con noi stessi. Quanto fatto sinora non dico che non sia stato buono, ma probabilmente non è bastato. Dovremo ora cercare di fare di tutto per andare oltre. In questa fase serve quello switch necessario ad avere tutt’altro atteggiamento».
    Qualcosa, per forza di cose, dovrà anche arrivare dal mercato. «La società vuol fare bene – aggiunge – ma sappiamo anche che ora siamo in dodici e con un solo opposto, ossia Diaferia. Anche per il sei contro sei in allenamento è necessario almeno un altro elemento e, con certezza, verificheremo se apportare dei correttivi».
    Infine, un piccolo grande appello arriva anche ai tifosi: «Devono continuare a sostenere la squadra come fatto sinora ed essere i primi a crederci perché insieme loro, squadra e noi staff siamo chiamati a dare il massimo. Da parte mia, a livello personale, cercherò di portare l’esperienza di chi da 36 anni vive appieno questo universo». LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi: “2024 da sogno. Rigiocherei la partita di Wimbledon contro Medvedev”

    Simone Vagnozzi

    Simone Vagnozzi reputa il 2024 vissuto insieme a Jannik Sinner un’annata “magica”, forte di importanti miglioramenti al servizio e vittorie che ancora lo emozionano. Se potesse vorrebbe rigiocare la partita di quarti di finale a Wimbledon, persa contro Medvedev. Il coach del n.1 del mondo l’ha raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere Adriatico dalla sua casa nelle Marche, dove sta trascorrendo qualche giorno di riposo prima di riprendere l’attività. Questi i passaggi più significativi dell’intervista.

    “La Davis l’ho seguita dalla mia casa di Castorano, soffrendo sul divano davanti alla tv. L’anno è stato lungo e intenso, la Davis è una competizione diversa e secondo noi era giusto che Jannik la vivesse con i compagni di nazionale e il capitano Volandri”. Ma non è mancato un messaggio dopo il successo, nel quale “Vagno” ha scritto a Jannik “Missione compiuta. Era partito per rivincerla un anno dopo e lo ha fatto nonostante le fatiche”.
    “Rigiocherei la partita con Medvedev a Wimbledon. Uno slam dove vogliamo arrivare in fondo”.
    Per Simone, Jannik e Carlos giocherebbero “una partita fantastica anche nel cortile di casa”, non fa differenza se fosse una finale Slam o un primo turno.
    Sul momento eccezionale del tennis italiano: “Non è un momento bensì un percorso. Brava la Federazione a investire sulla preparazione. Tanti ex giocatori come me, Santopadre, Cipolla hanno intrapreso la strada da allenatori. Sono arrivati i risultati: Fognini, Seppi, Cecchinato, Berrettini e poi Sinner. Ora i ragazzini sognano di diventare Jannik. Bisogna gestire il momento”.
    L’importanza del passo in avanti al servizio di Sinner: “Lo ha reso più sicuro, in particolare nei momenti chiave. Basti pensare che ha fatto ace per dodici volte nel primo set domenica in finale con l’olandese Griekspoor”
    Sul 2025 pesa la conclusione del ricorso della WADA al CAS. Netta la posizione di Vagnozzi in merito: “Tutti sanno che non ha fatto niente di male. Non si può squalificare un giocatore per una contaminazione acclarata dove non poteva evitare di essere contagiato”.
    Natale e contatto con le Marche, la terra del coach: “Natale? Ognuno a casa sua. In famiglia. Quando è passato da queste parti si è è innamorato delle olive all’ascolana. Durante le feste credo che apprezzerà altro. Il padre Hanspeter è un cuoco professionista, un mostro dei fornelli. A proposito di fenomeni”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP Awards: nessuna nomination per Sinner e il suo team, la Petkovic: ‘L’ATP vuole tutelarsi’”

    Andrea Petkovic nella foto – foto getty images

    L’assenza di nomination per Jannik Sinner e il suo team agli ATP Awards 2024 sta alimentando numerose discussioni nel mondo del tennis. Una decisione che sorprende considerando i risultati straordinari dell’italiano: due Slam vinti, il titolo alle ATP Finals, la Coppa Davis e il numero 1 del ranking mondiale.Nessuna nomination sia per il premio di giocatore più corretto (Stefan Edberg Sportsmanship Award) che per quello di miglior allenatore dell’anno, categoria in cui Vagnozzi e Cahill avevano trionfato nel 2023. Un’esclusione che colpisce particolarmente considerando che il team di Sinner ha guidato il tennista italiano alla miglior stagione della sua carriera.
    L’ANALISI DELLA PETKOVICAndrea Petkovic, ex numero 9 WTA, ha offerto la sua interpretazione a Tennis Uptodate: “Credo che si stiano tutelando da una possibile situazione delicata. L’ipotesi di assegnare il premio Fair Play a Sinner e quello di allenatore dell’anno a Darren in questo momento potrebbe creare una situazione complessa”.
    Lo scorso anno il team di Sinner aveva ottenuto un importante riconoscimento con Vagnozzi e Cahill premiati come migliori allenatori. Un premio che aveva certificato l’eccellente lavoro svolto con l’altoatesino e che quest’anno, nonostante risultati ancora migliori, non potranno difendere.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Mercatino di Natale di Porta Aperta e Arca Lavoro al PalaPanini

    Il 4 dicembre 2024, dalle 16.30 alle 20.30, nell’atrio del PalaPanini a Modena, l’associazione Porta Aperta di Modena e la sua impresa sociale Arca Lavoro saranno presenti con uno speciale Mercatino di Natale con originali proposte natalizie, con i prodotti di Dinuovo Charity Shop (abiti, accessori e chicche vintage), e con originali complementi d’arredo rimessi a nuovo dai volontari di Rigenera, attraverso il colore e piccoli e sapienti interventi di falegnameria e tappezzeria, all’insegna del riuso e della creatività.
    L’evento si inserisce nei mercoledì di Time Out di Modena Volley, durante i quali la squadra si ritrova per un aperitivo con i tifosi, dopo l’allenamento aperto a tutti.
    Porta Aperta sarà inoltre presente al PalaPanini anche l’8 e il 15 dicembre, in occasione delle partite, con le sue speciali proposte natalizie, regali solidali che raccontano alcune storie di Porta Aperta e che possono essere un bel pensiero per amici, familiari, colleghi… “Scegliendo i nostri regali di Natale, è possibile sostenere la nostra mensa dove, ogni giorno, chi vive in strada e chi sta passando un momento difficile trova la porta aperta e un tavolo al quale sedersi per mangiare e trovare ristoro – dicono da Porta Aperta – Vi aspettiamo con i nostri Chicchi generosi e i nostri auguri di sogni e bellezza per un Natale davvero originale e speciale”. Per maggiori informazioni: www.portaapertamodena.it/regala-il-natale-di-porta-aperta LEGGI TUTTO

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    Rumors di Volley Mercato: Skinner e Cambi nel mirino di Scandicci

    Avery Skinner e Carlotta Cambi potrebbero vestire molto presto la maglia della Savino del Bene Scandicci.

    Dopo aver sistemato la questione allenatore con l’avvicendamento in panchina tra Antiga e Gaspari, ora a Scandicci ci sono due nodi importanti da sciogliere riguardanti il roster. Il primo riguarda una banda forte, complice anche l’infortunio che terrà Ruddins fuori, si vocifera, per tutto il resto della stagione. Il secondo riguarda invece il palleggio con la necessità di avere una giocatrice italiana all’altezza per gestire meglio le rotazioni, oggi di fatto quasi obbligate per le tante straniere in rosa.

    Secondo indiscrezioni da noi raccolte, Scandicci proverà a portare in Toscana già a gennaio la schiacciatrice statunitense, attualmente in forza alla Reale Mutua Fenera Chieri, mettendo sul piatto una proposta economica di quelle “irrinunciabili”. Nel caso in cui la trattativa non andasse in porto subito, Chieri ha comunque i suoi obiettivi da raggiungere in questa stagione e sostituire una come Skinner non è certo cosa semplice in corso d’opera, la Savino del Bene farà comunque di tutto per averla il prossimo anno.

    Diverso invece il discorso che riguarda Cambi. Lei di sicuro non lascerà Pinerolo nei prossimi mesi, ma il suo passaggio alla corte di Gaspari il prossimo anno dovrebbe avere una percentuale di riuscita molto alta. Per il club rappresenterebbe non solo la soluzione a un rebus di formazione, ma anche l’opportunità di avere una palleggiatrice in forte ascesa, medaglia d’oro olimpica, considerata all’unanimità dagli addetti ai lavori come una delle migliori palleggiatrici in circolazione. Per Cambi, d’altro canto, sarebbe la meritata chiamata in un top club protagonista tanto in Italia quanto nell’Europa che conta.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO