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    Pineto conferma Mattia Catone in regia: “Questa è casa mia e voglio regalare emozioni”

    Una grande stagione alle spalle e nuove ambizioni da cui ripartire. Mattia Catone sarà il palleggiatore dell’ABBA Pineto anche nella stagione 2025-26 di Serie A2 Credem Banca. Una nuova conferma per il club pinetese che mantiene sulle rive dell’Adriatico il figlio del Cerrano.

    Classe 2001, Catone è cresciuto nelle fila dell’ABBA partendo dai settori giovanili, affrontando le esperienze fuori casa di Bergamo e Motta di Livenza, per poi fare ritorno a casa nella passata stagione. Prestazioni in crescendo, confidenza con la categoria migliorata di partita in partita al primo anno da titolare in Serie A2 Credem Banca. E ora si guarda avanti ad una nuova annata da affrontare con rinnovati stimoli.

    Le parole di Mattia Catone: “Sono contentissimo e davvero carico. La società ha lavorato per allestire un roster davvero di ottimo livello e non vedo l’ora di ricominciare. Mi mancano l’affetto e il calore del nostro pubblico, mi mancano quel clima, quell’energia di cui noi atleti ci nutriamo. Questa riconferma per me è ancora più speciale perché sono un pinetese DOC, questa è casa mia e voglio regalare emozioni ancora più forti a noi, perché lo meritiamo, ed a tutti quelli che ci seguono con affetto e passione”.

    (fonte: ABBA Pineto) LEGGI TUTTO

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    Fra tradizione e innovazione: la nuova sfida con il Giappone di Ferhat Akbas

    Dopo alcuni anni ai vertici della pallavolo turca ed europea, Ferhat Akbas riparte dal Giappone. Il suo obiettivo? Dare forma a una squadra capace di unire disciplina e innovazione, nel rispetto di una tradizione tra le più riconoscibili al mondo. Un progetto tecnico ambizioso, che va ben oltre la guida di una nazionale: è un esercizio di sintesi, cultura e visione.

    In un’intervista esclusiva ai microfoni di VolleyNews, il coach turco si racconta senza filtri: dalla nuova sfida con il Giappone alla separazione dall’Eczacibasi, dal ruolo di Presidente della Commissione Europea Allenatori al cambiamento profondo vissuto con la paternità. Una conversazione che restituisce il ritratto di un tecnico competente e preparato, ma soprattutto di un uomo che non smette di mettersi in discussione e di crescere, dentro e fuori dal campo.

    Ferhat, hai intrapreso una nuova avventura come allenatore della nazionale femminile giapponese. Cosa ti ha spinto ad accettare questo incarico? Perché pensi che sia una sfida adatta a questo momento della tua carriera e della tua vita?

    “Assumere la guida di una nazionale storicamente forte come quella del Giappone rappresenta per me un’esperienza estremamente significativa, sia a livello professionale che personale. Avendo già vissuto e lavorato in Giappone, conosco a fondo la cultura, l’etica del lavoro e il modo in cui le persone instaurano relazioni. Tornare in questo Paese e immergermi nuovamente in questo ambiente mi riempie di entusiasmo, offrendomi una forte motivazione e un chiaro senso di scopo“.

    Foto FIVB

    Qual è la tua “mission” con la nazionale giapponese? E quali sono i tuoi obiettivi per il 2025?

    “La mia missione in Giappone è costruire una squadra che sappia coniugare tradizione e innovazione, capace di mantenere intatta la propria identità ma allo stesso tempo pronta ad abbracciare le sfide della pallavolo moderna. La pallavolo giapponese ha un’identità forte e unica, che voglio rispettare e valorizzare, aiutando però la squadra a evolversi secondo le nuove esigenze del gioco. Per il 2025, il nostro obiettivo è portare in campo questa filosofia, con prestazioni solide e altamente competitive“.

    Quali sfide ti aspetti di affrontare in Giappone e come pensi di superarle? Mi riferisco, ad esempio, alla barriera linguistica, alla cultura, al modo di vedere la pallavolo.

    “La pallavolo parla un linguaggio universale. Ovunque venga giocata, le dinamiche di gioco restano le stesse. Conoscendo già la cultura giapponese, mi sento a mio agio nell’inserirmi in questo contesto: l’adattamento sarà naturale. È vero, ci saranno delle differenze, ma quando tutti condividono gli stessi obiettivi, è facile superarle. Il mio approccio consiste nel valorizzare il potenziale di ogni atleta attraverso i principi fondamentali della pallavolo, trasformando la diversità in un punto di forza. Le differenze culturali, per me, non sono ostacoli, ma opportunità che arricchiscono l’esperienza“.

    Come sarà l’approccio a questa stagione? Avete in programma ritiri o partite amichevoli all’estero per preparare le competizioni ufficiali?

    “Affronteremo l’estate con un approccio equilibrato e una buona pianificazione. Dal momento che le giocatrici arrivano da stagioni di club molto intense, stiamo definendo con attenzione sia il periodo di preparazione sia il ritmo delle partite. Stiamo anche valutando l’opportunità di organizzare ritiri e disputare incontri amichevoli all’estero. Insieme a tutte le parti coinvolte, vogliamo costruire un percorso di preparazione che sia il più efficace ed efficiente possibile“.

    Cosa pensi delle giocatrici a tua disposizione? Avevi già avuto l’opportunità di lavorare con qualcuna di loro?

    “Le giocatrici giapponesi si distinguono per la loro disciplina, tecnica e grande apertura mentale. Abbiamo già fatto un’analisi approfondita della squadra, e devo dire che sono rimasto colpito dal carattere e dalla determinazione che queste atlete dimostrano in campo. In passato ho allenato giocatrici giapponesi a livello di club, ma non ho esperienze dirette con quelle che attualmente fanno parte della nazionale. Tuttavia, ho seguito con attenzione la loro crescita e la loro evoluzione per quanto riguarda lo stile di gioco nel corso degli anni“.

    Il Giappone è stato in grado di ottenere ottimi risultati contro le nazionali più forti al mondo e di conquistare la medaglia d’argento alla VNL 2024. Tuttavia, da anni manca il piazzamento sul podio in competizioni internazionali di primo livello, come le Olimpiadi o i Mondiali. Ora che entri a far parte di questo progetto, cosa pensi manchi per compiere finalmente quel passo decisivo?

    “Il Giappone è una delle squadre più organizzate e disciplinate della pallavolo mondiale, e i risultati ottenuti finora non sono certo frutto del caso. A mio parere, non si tratta più di colmare un divario tecnico o fisico, ma piuttosto di compiere un salto mentale. Il vero obiettivo è formare una squadra che creda profondamente nella possibilità di vincere e che sappia fidarsi di sé nei momenti chiave. In questo percorso, saranno determinanti la continuità, il giusto tempismo e una forte identità collettiva“.

    Facciamo un passo indietro. Qual è il tuo stato d’animo dopo quanto accaduto con l’Eczacibasi? Ti aspettavi la separazione anticipata?

    “Ci sarebbe tanto da dire su ciò che è successo all’Eczacibasi, ma credo che a volte il silenzio abbia più peso delle parole. Sono convinto che il tempo finisca sempre per rivelare la verità, e continuerà a farlo. Quello che davvero conta per me è sapere di aver dato tutto, ogni giorno, con passione e dedizione. Mi porto dietro questa esperienza con rispetto verso tutti coloro che ne hanno fatto parte e con la consapevolezza che ogni capitolo della vita lascia un insegnamento prezioso“.

    Foto Instagram @ferhatakbas12

    Come valuti, nel complesso, la tua esperienza all’Eczacibasi? Com’è stato far parte di un club così importante? C’è un momento che porterai sempre con te?

    “È impossibile dimenticare i due trofei conquistati insieme: sono stati il risultato di vero spirito di squadra, dedizione e fiducia. Ma allo stesso tempo, è giusto riconoscere anche il peso emotivo delle finali perse. Giocare ad altissimo livello significa vivere l’euforia della vittoria, ma anche la frustrazione di sfiorare il traguardo senza raggiungerlo. Entrambi gli aspetti di questo percorso ci hanno segnato profondamente, e li porto con me con la stessa lucidità e lo stesso rispetto“.

    All’Eczacibasi, il tuo operato è stato criticato in diverse occasioni. Come reagisci solitamente alle critiche provenienti da tifosi, giocatrici o dirigenti?

    “In Turchia ho notato che le critiche, nel contesto sportivo, spesso non vengono espresse in modo sano o costruttivo. Le reazioni sono a volte impulsive, poco meditate, e questo tipo di ambiente finisce per danneggiare sempre di più la nostra pallavolo. Ciò che trovo ancora più preoccupante è che alcune figure del settore approfittano di questo clima per interessi personali, anziché contribuire a migliorarlo. È importante che tutti riconosciamo questo problema e ne prendiamo consapevolezza. Da parte mia, cerco sempre di rimanere focalizzato sul lavoro, sulla squadra e sui valori in cui crediamo. Alla fine, quello che conta davvero è ciò che riusciamo a costruire sul campo, non il rumore che c’è intorno“.

    Il mondo del volley guarda già alla prossima stagione dei club. Tu che programmi hai da questo punto di vista?

    “Al momento, tutta la mia concentrazione è rivolta alla preparazione della nazionale femminile giapponese per affrontare al meglio la stagione 2025. Siamo solo all’inizio di un nuovo percorso, e la mia priorità è lavorare a questo progetto con attenzione, equilibrio e continuità. In futuro, se dovesse emergere un’opportunità in un club che rispecchi i valori in cui credo, con una struttura organizzata, in un ambiente positivo e in un paese dove desidero realmente lavorare, sarei aperto a valutarla, sempre in accordo e nella massima trasparenza con la JVA. Ma al momento, ogni mia energia è dedicata esclusivamente alla nazionale“.

    Qual è il tuo ruolo come Presidente della Commissione Europea Allenatori (ECoC) e cosa ti ha spinto ad accettare questo incarico? Quali sono le tue competenze e i tuoi obiettivi?

    “Essere Presidente dell’ECoC non rappresenta solo un titolo, ma una vera opportunità per contribuire alla crescita della pallavolo da una prospettiva più ampia. Questo ruolo mi permette di rimanere a stretto contatto con allenatori provenienti da tutta Europa e di guidare iniziative volte alla condivisione delle competenze e alla costruzione di valori comuni. Il mio obiettivo principale è sostenere lo sviluppo professionale degli allenatori e rafforzare la credibilità e la visibilità del nostro mestiere. Ciò che mi ha motivato ad accettare questa sfida è stato il desiderio sincero di mettere a disposizione dell’intera comunità pallavolistica l’esperienza maturata sul campo“.

    Ultima curiosità. Anche se normalmente tieni la tua vita privata separata dalla pallavolo, sono curioso di sapere in che modo diventare padre ti ha cambiato e come riesci a bilanciare la paternità con il ruolo di allenatore.

    “Diventare padre è stato uno dei cambiamenti più profondi della mia vita. Ha cambiato il mio modo di vedere le cose, di stabilire le priorità e di gestire il tempo. La mia carriera ha sempre richiesto grande disciplina e molti sacrifici, ma ora non vivo più solo per me stesso. Mio figlio e la mia famiglia mi insegnano ogni giorno i valori dell’equilibrio e della presenza. Anche in mezzo a un’agenda così impegnativa, cerco di dare valore a ogni momento. La loro presenza mi ha reso una persona più completa, sia sul piano personale sia su quello professionale“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Cormio: “Perderemo alcuni giocatori, ma abbiamo già l’accordo con innesti di valore”

    Dopo i complimenti del patron Fabio Giulianelli, è la volta delle riflessioni di Beppe Cormio, direttore generale della Lube Volley Civitanova e artefice della squadra giovane e grintosa che ha fatto innamorare mezza Italia della pallavolo.

    Ospite ai microfoni di Radio Arancia e intervistato da Alessandro Ranieri, conduttore della rubrica 7×4, il dirigente biancorosso non si è limitato a commentare con enfasi la stagione molto positiva del Club, ma ha anche confermato le idee chiare della Lube sulle prossime mosse, parlando di un mercato già delineato, all’insegna di pochi aggiustamenti nel roster della stagione ventura e della volontà di tenersi stretti i giovani talenti.

    Beppe Cormio (dg Lube Volley): “Tutto è andato ben oltre le più rosee speranze. A gioire di più a fine campionato è chi vince un bronzo nell’ultimo match rispetto a chi perde la finalissima per l’oro, proprio come alle Olimpiadi, ma quello che ha fatto la nostra squadra è straordinario e siamo felici. Abbiamo vissuto un sogno alimentato da un cammino coinvolgente, con il terzo posto in Regular Season e le rimonte nei Play Off a base di vittorie esterne con Milano e Perugia. Non dobbiamo dimenticare la conquista della Coppa Italia e la Finale di Challenge Cup, ma anche la qualificazione alla prossima Champions League, importante per una questione di prestigio e per le casse del Club”.

    “Non posso che essere d’accordo con le parole di Fabio Giulianelli, perché quando si assembla un team c’è una programmazione e se la squadra brucia le tappe è davvero entusiasmante. Poi ci sono altri dati che non figurano in un palmares, ma che contribuiscono al bilancio positivo di chi investe soldi e crede nel progetto, come il ritrovato amore degli spettatori marchigiani, la continuità dei tifosi e i sold out. Siamo riusciti a toccare i cuori dei supporter con le nostre frecce, abbiamo avuto un seguito costante e straordinario anche in trasferta”.

    “Addirittura la mole di ringraziamenti ricevuti sul mio profilo Instagram farebbe pensare alla vittoria di uno Scudetto. In realtà siamo arrivati secondi, ma è la nostra crescita ad aver conquistato la gente. La società si è messa al lavoro da tempo in vista della prossima stagione, ci saranno pochi aggiustamenti, in alcuni casi voluti, in altri trovati, visto che esistono mercati molto più ricchi di quello italiano, come per esempio il turco, il giapponese, il russo e in parte il polacco, dove il maggior giro di introiti favorisce offerte doppie o triple rispetto a quelle dei Club italiani”.

    “Per gli atleti è dura rinunciare al canto delle sirene. Il nostro, però, resta il torneo più avvincente e più bello del mondo, così come nel nostro Paese si vive meglio. Perderemo alcuni giocatori, ma abbiamo già l’accordo con innesti di valore. Manterremo l’ossatura della squadra e cercheremo di blindare i nostri giovani talenti!”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Sinner-Navone all’Atp Roma, il risultato in diretta live della partita

    Sinner torna in campo tre mesi e mezzo dopo l’ultima volta: il n. 1 al mondo debutta sul Centrale del Foro Italico contro l’argentino Navone, n. 99 della classifica mondiale. Il match è in programma alle 19, da seguire su Sky Sport Uno e in streaming su NOW. Sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti
    RISULTATI LIVE: ATP – WTA LEGGI TUTTO

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    Alessio Zingoni promosso a primo allenatore di Cantù: “Dovremo sudare ogni punto sempre più”

    Dopo quattro anni da vice, è giunto il momento per Alessio Zingoni di fare il grande salto. È ricaduta sul giovane (classe 1995) allenatore di San Miniato la scelta del Presidente Ambrogio Molteni per il post-Mattiroli sulla panchina della Campi Reali Cantù. Arrivato all’ombra del campanile di San Paolo nella stagione 2021-2022 come vice di Coach Matteo Battocchio, ha continuato la sua avventura sulla panchina canturina anche per il biennio targato Coach Francesco Denora Caporusso, e per l’ultima stagione a fianco di Coach Alessandro Mattiroli.

    Per la compagine canturina riveste anche il ruolo di Direttore Tecnico del Settore Giovanile. Ma ora per lui è giunto il momento di mettere a frutto l’esperienza maturata lavorando a stretto contatto con Coach diversi tra loro, e lanciarsi in questa avventura per lui sì inedita, ma allo stesso tempo entusiasmante.

    “Sono molto contento – dice il Presidente Ambrogio Molteni – che Alessio Zingoni, dopo quattro anni come Assistant Coach della squadra di Serie A2 Credem Banca, sarà per il prossimo anno Head Coach della Campi Reali. Penso che Alessio, che già conosce perfettamente la nostra realtà, e che è anche il Responsabile Tecnico del nostro Settore giovanile, sarà sicuramente all’altezza del suo compito, e saprà gestire al meglio il gruppo di Serie A2 che andremo ad affidargli per la prossima stagione”.

    “Il suo curriculum nella nostra società lo ha visto in questi anni rifondare il settore giovanile maschile con risultati sorprendenti, essendo oggi la società di gran lunga più importante sia come numero che come qualità tecnica nel settore maschile della nostra provincia, con quasi 100 ragazzi che giocano a pallavolo. La dimostrazione di ciò sta anche nel fatto delle ottime proposte alternative che Alessio ha ricevuto in questi ultimi mesi, ed il fatto che abbia scelto di restare con noi mi fa enormemente piacere”.

    “E’ per me un’emozione enorme – dice il nuovo Head Coach canturino –, che si accompagna a tanti ricordi di quando una persona comincia a fare questo mestiere e sogna di arrivare ad allenare in Serie A. Voglio ringraziare tantissimo il Presidente Ambrogio Molteni per tutte le opportunità che mi ha dato in questi quattro anni. Adesso mi ha dato quella più grossa, ovvero fare il Primo Allenatore in Serie A2. Allo stesso tempo, però, è una grande responsabilità: cercheremo di fare il meglio possibile in un campionato molto complicato con una squadra tra le più giovani della categoria, ma con probabili grossi margini di miglioramento”.

    “Il livello del campionato si alza sempre di più – continua –, ed è giusto che sia così perché lo sport e la competizione portano a questo. Sarà un’annata dove ci dovremo sudare ogni punto sempre di più, mantenendo anche una disciplina mentale nel lavoro che dovrà essere la nostra forza. Dovremo interpretare ogni momento, anche in allenamento, con la ‘bava alla bocca’ di chi deve recuperare punti dappertutto. L’essere giovani ci avvantaggia su tante cose, su altre ci può svantaggiare, ma cercheremo di portare a termine tutti gli obiettivi, e principalmente quello di restare in Serie A2”.

    “Mi sento carico – conclude –, mi sento consapevole di una responsabilità grossa, e consapevole del fatto che, dopo aver raggiunto il traguardo di arrivare ad allenare in Serie A2, dobbiamo metterci davanti altri traguardi. Io, come tutto lo staff di Cantù, come tutti i giocatori che ci saranno”.

    (fonte: Campi Reali Cantù) LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia 2025, 3^ tappa Valona – Valona di 160 km: percorso e dove vederla

    Terza tappa del Giro d’Italia 2025 e ultimo appuntamento in Albania: nella giornata di domani, domenica 11 maggio, sarà Valona la città protagonista da dove scatterà e arriverà la carovana della Corsa Rosa. I corridori sono attesi da una frazione mista con diversi saliscendi presenti per circa tre quarti di percorso, mentre sono due le salite significative con pendenza elevata. La prima dopo 60 km che porta ai 577 m di Q. Shakellës (GPM4); la seconda di oltre 10 km con pendenze che toccano il 12% per il GPM2 di Qafa e Llogarasë, a 1.030 m di altitudine. Passata questa cima, si arriva alla lunga discesa che conduce fino alla costa per il rientro a Valona. Gli ultimi 3 km di pianura prevedono leggere variazioni di direzione fino al rettilineo conclusivo di 1.200 m su asfalto. Qui tutto potrebbe decidersi con una volata ristretta. La partenza è prevista alle 13.25 e in totale saranno 160 i km da affrontare.

    Dove e quando vedere la corsa
    Come tutte le tappe della corsa, la seconda frazione sarà in diretta integrale su Eurosport 1, canale 210 di Sky Sport, e in streaming su NOW e Sky Go. Come detto, la partenza è fissata alle 13.55, con arrivo attorno alle 17. Si riparte dal successo di Joshua Tarling nella seconda tappa con Roglic che ha strappato la maglia rosa a Pedersen (per un solo secondo). LEGGI TUTTO

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    Fanizza in ritiro con la nazionale: “Gran parte del merito va a Cisterna”

    Nuova, importante soddisfazione per il Cisterna Volley: dopo la convocazione del libero Domenico Pace, anche il palleggiatore Alessandro Fanizza vestirà la maglia azzurra della Nazionale. A partire dal 12 maggio, Fanizza si unirà al gruppo della nazionale seniores guidata dal commissario tecnico Ferdinando De Giorgi.

    Alla sua prima stagione assoluta in SuperLega Credem Banca, Fanizza ha dato un contributo determinante al raggiungimento di due traguardi storici per il club: la qualificazione alla Del Monte Coppa Italia e ai Playoff Scudetto. Ora, il giovane palleggiatore avrà l’opportunità di vivere un’esperienza di altissimo livello con la nazionale maggiore, insieme al compagno di squadra Domenico Pace, portando anche in azzurro i colori del Cisterna Volley.

    Queste le parole di Alessandro Fanizza: “Indossare la maglia della Nazionale è sempre un’emozione straordinaria e un grande onore. Gran parte del merito va certamente al Cisterna Volley, per la stagione che abbiamo vissuto insieme e per la fiducia che il club ha riposto in me. Aver avuto l’opportunità di scendere in campo da titolare in SuperLega per diverse partite non è qualcosa di scontato, e per questo sono particolarmente grato alla società”.

    “Per quanto riguarda la convocazione nel gruppo A, mi aspetto un periodo di intenso lavoro e alta intensità. In questi giorni mi sto preparando per mantenere la forma, alternando sedute di pesi, e non vedo l’ora di unirmi al gruppo e dare il massimo. Tornare in Azzurro dopo un anno di SuperLega ha un significato speciale: essere parte del giro della Nazionale è sempre un’emozione unica, e credo di affrontare questa esperienza con maggiore consapevolezza rispetto al passato. L’esperienza maturata al Cisterna Volley, soprattutto nelle partite giocate da titolare, mi ha dato molto e ora non vedo l’ora di potermi confrontare e crescere insieme agli altri ragazzi”.

    (fonte: Cisterna Volley) LEGGI TUTTO

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    Le azzurre tornano al lavoro lunedì 12 maggio al Centro Pavesi

    Dopo i BPER test match contro la Germania di Novara (vinto 3-1) e Milano (perso 3-1) la nazionale femminile di Julio Velasco tornerà a radunarsi lunedì 12 maggio a Milano al centro federale Pavesi. Di seguito l’elenco delle atlete convocate: Jennifer Boldini, Carlotta Cambi, Alice Degradi, Chidera Blessing Eze, Eleonora Fersino, Giorgia Frosini, Gaia Giovannini, Anna Gray, Adhuoljok John Majak Malual, Ilenia Moro, Linda Nwakalor, Loveth Omoruyi, Rebecca Piva, Benedetta Sartori, Federica Squarcini. Il collegiale terminerà venerdì 16 maggio.

    Nelle stesse date si allenerà anche il gruppo della Nazionale B guidato da Carlo Parisi. Questo l’elenco delle convocate: Anna Adelusi, Martina Armini, Valentina Bartolucci, Martina Bracchi, Veronica Costantini, Katja Eckl, Beatrice Gardini, Emma Graziani, Rachele Morello, Matilde Munarini, Alice Nardo, Stella Nervini, Sara Panetoni, Alice Tanase.

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO