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    Personal Time, Moretti: “C’è voglia di rivalsa”

    Domani alle 19 la Personal Time giocherà sul campo del Cus Cagliari gara due dei quarti di finale play off. All’andata si sono imposti i sardi 3-1: “Questa settimana abbiamo lavorato – commenta coach Daniele Moretti-  su quello che non è andato sabato scorso. Il gruppo ha rivisto la partita concentrandosi sui fondamentali in cui fare meglio, e fra questi la fase break point. Durante la settimana ho visto da parte dei ragazzi molta voglia di lavorare e soprattutto rivincita, negli occhi del gruppo c’è rivalsa e su questo sono contento”.
    La Personal Time andrà in Sardegna per portare la serie a gara tre: “Sarà una partita da dentro o fuori, sono queste partite che fanno il vero valore dei giocatori. Tutto l’anno i miei ragazzi hanno dimostrato lo spessore di cui sono fatti,  e metteranno in campo tutto loro stessi per mettere in difficoltà Cagliari e per cercare di vincere la partita”. (192) LEGGI TUTTO

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    Anastasiia Kapralova: l’A1 sognata a lungo, Cuneo, la salvezza e… la lingua italiana

    Nota lieta della stagione 2024-2025 della Honda Olivero Cuneo, e ventata di talento dalla quale è sempre piacevole lasciarsi inebriare e attraversare lo spirito, Anastasiia Kapralova è una giovane promessa che coach Lorenzo Pintus ha convintamente utilizzato, cucendole addosso un tailleur tattico che l’ha resa, per tutto il campionato, un elemento imprescindibile per il gioco della formazione piemontese.

    Intervenuta in esclusiva ai nostri microfoni, la ventenne schiacciatrice russa ha manifestato tutta la propria soddisfazione per la salvezza raggiunta e l’ottimo rendimento personale.

    Anastasiia, partiamo dalla salvezza di Cuneo. Cosa hai provato quando avete raggiunto questo obiettivo?

    “Non è stata sicuramente una stagione facile per noi. Abbiamo faticato molto nel girone di andata, ma con l’inizio del ritorno siamo finalmente riuscite a esprimere il nostro gioco. Sono contenta di aver raggiunto l’obiettivo salvezza. Tuttavia, a mio parere, avremmo potuto fare ancora meglio, poiché siamo una buona squadra e conosco il nostro potenziale“.

    Se dovessi riassumere la vostra stagione, come lo faresti? Quali sono stati i momenti più importanti?

    “Se dovessi analizzare il percorso di Cuneo quest’anno, direi che le difficoltà non hanno mai avuto un impatto significativo su di noi: nonostante le fatiche, abbiamo sempre creduto di poter raggiungere il nostro obiettivo. Personalmente, i momenti più belli sono legati alle partite casalinghe, in particolare alle vittorie contro Novara, Perugia e Bergamo, arrivate in un momento cruciale del campionato. Non posso dimenticare i nostri balletti per festeggiarle (ride, ndr)”.

    Qual è stato il punto di forza di Cuneo?

    “Ritengo che la principale qualità della nostra squadra sia stata la capacità di rimanere unite di fronte a qualsiasi situazione. Ci siamo sempre supportate a vicenda, sia in campo che fuori. Per me, è fondamentale avere un’atmosfera simile all’interno del gruppo“.

    In che modo il lavoro con coach Pintus ha influenzato il vostro gioco?

    “Innanzitutto, Lorenzo Pintus ha fatto in modo che ogni giocatrice straniera imparasse l’italiano. Per quanto riguarda il gioco, ci ha sempre detto di concentrarci su ciò che sappiamo fare meglio, di usare la testa durante le partite e di prendere le decisioni giuste. Tutto ciò ha migliorato il nostro gioco in generale“.

    Facciamo un passo indietro. Com’è stato il passaggio da Novara a Cuneo?

    “Non c’è dubbio che Novara sia un top club che compete per le posizioni di vertice in classifica. Per questo motivo, sapevo che in quella squadra non avrei avuto l’opportunità di crescere, poiché avrei giocato poco. Volevo essere protagonista nel campionato italiano e, una volta arrivata a Cuneo, ho capito di aver preso la decisione giusta. Dopo aver trascorso un’intera stagione costantemente in campo, posso davvero constatare quanto sono migliorata come giocatrice“.

    Cosa ti ha spinto a lasciare la Russia da giovanissima per andare a giocare all’estero? Quanto pensi di essere cresciuta in Italia?

    “Sognavo di giocare nel campionato italiano sin dall’inizio della mia carriera da pallavolista. L’ammirazione per le grandi giocatrici, il livello del gioco e il sostegno dei tifosi erano gli elementi che mi affascinavano di più. Quando ho finalmente avuto l’opportunità di mettermi alla prova, non ho esitato a coglierla, pur consapevole delle difficoltà che avrei incontrato. Oggi posso dire che questi due anni hanno avuto un impatto importante su di me come giocatrice. Nel primo anno a Novara, mi sono adattata all’Italia e al suo campionato, osservando attentamente il gioco per capire su quali aspetti dovessi lavorare per competere con le altre atlete. Il secondo anno a Cuneo è stato più fruttuoso: sono riuscita a dimostrare le mie capacità e a diventare una titolare“.

    Quali sono le sfide che hai dovuto affrontare in Italia? Mi riferisco soprattutto alla barriera linguistica e alla cultura diversa.

    “Sicuramente la barriera linguistica è stata la mia prima ‘sfida’. Non basta conoscere bene l’inglese, dal momento che molti italiani non parlano bene questa lingua o preferiscono utilizzare la loro. Inoltre, la cultura italiana è diversa da quella russa: qui la vita è più tranquilla, mentre in Russia siamo sempre di fretta (anche quando non è necessario). Tuttavia, mi sono abituata rapidamente a questa cosa. Un’altra difficoltà che ho dovuto affrontare riguarda gli orari lavorativi, poiché a volte i negozi sono aperti in giorni e orari particolari. A questo non sono ancora riuscita ad abituarmi (ride, ndr)”.

    In generale, come ti trovi in Italia? Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero quando sei qui?

    “Amo l’Italia! Mi piacciono il cibo, la gente, il clima e la natura. Nei giorni liberi, non rimango mai a casa, soprattutto se c’è il sole, e cerco sempre di esplorare ciò che mi circonda. Qui a Cuneo, ad esempio, vado spesso in montagna, che si trova a soli 20-40 minuti di distanza. In altre occasioni, preferisco passeggiare nei centri urbani per ammirare le opere architettoniche“.

    Foto Instagram @kapralovanastushka

    Dove ti vedi nel giro di qualche anno? Quali obiettivi ti sei posta per la tua carriera?

    “Il mio obiettivo come giocatrice è raggiungere una certa stabilità nel gioco e nelle prestazioni, impegnandomi al 100% in ogni allenamento e partita. Poi, naturalmente, mi piacerebbe arrivare ai massimi livelli della pallavolo e dimostrare tutte le mie capacità“.

    Per chiudere l’intervista, alcune domande per conoscerti meglio. Ci potresti raccontare qualcosa su di te?

    “Sono originaria di Mosca, dove ho iniziato il mio percorso nella pallavolo in una scuola sportiva. I miei genitori non sono stati atleti, ma mio zio è l’unico della nostra famiglia ad aver praticato questo sport. Crescendo, l’ho visto giocare e ho deciso di provare anche io. Mi sono appassionata all’istante. Fin da piccola, sono sempre stata molto competitiva, e credo che questo sia il motivo per cui ho scelto la pallavolo“.

    Quanto è importante la famiglia per te? Qual è l’insegnamento più significativo che hai ricevuto dai tuoi genitori?

    “Sono cresciuta in una famiglia numerosa, con due sorelline che amo tantissimo. Per me, la famiglia è al primo posto: tornare a casa dai miei genitori mi fa sentire sempre al sicuro. Fin da piccola, mamma e papà mi hanno consigliato: “Fai ciò che ti rende felice” e “Trova qualcosa che ti appassiona e fallo”. Credo di aver trovato questa passione. Mi hanno insegnato a essere tenace e a lottare per ciò che desidero. Una cosa è certa: loro saranno sempre al mio fianco, e sono estremamente grata di averli nella mia vita“.

    C’è qualcosa che gli appassionati di pallavolo non conoscono di te e che potrebbe sorprenderli?

    “Penso che non ci siano aspetti sorprendenti su di me che la gente non conosca. Tuttavia, posso rivelarvi che sono un’ottima cuoca. Ho preparato la zuppa russa per le mie compagne di squadra italiane un paio di volte e ha riscosso grande successo“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Semifinale Play-Off Scudetto, Milano affronta Scandicci. Lavarini: “Determinante esprimersi ad alto livello con costanza”

    Entrano nel vivo i Playoff Scudetto per la Numia Vero Volley Milano. Dopo le vittorie contro Vallefoglia nei Quarti di Finale, le ragazze di coach Lavarini si sono aggiudicate un posto in Semifinale Playoff Scudetto dove, domenica 23 marzo alle ore 18.00 (diretta Rai Sport e VBTV) affronteranno le toscane della Savino Del Bene Scandicci tra le mura casalinghe dell’Allianz Cloud di Milano.

    Sono tre i precedenti stagionali tra le due compagini – che si sono affrontate due volte in campionato e una in semifinale di Coppa Italia – con le gare disputate che hanno sempre dato spettacolo, terminando tutte al tie-break. Per le toscane seconda trasferta consecutiva dopo quella di Busto dove domenica hanno ottenuto l’accesso alle Semifinali grazie ai successi sulle bustocche, con Gara 2 conclusa al quinto set con il punteggio di 20-22 evitando così un’eventuale Gara 3.

    La serie di Semifinale si giocherà al meglio delle cinque gare: la squadra che otterrà per prima tre vittorie staccherà il pass per le Finali. Importante per la Numia il fattore campo, a favore di Orro e compagne in virtù del miglior piazzamento in Regular Season. 

    Stefano Lavarini (allenatore Numia Vero Volley Milano): “Prima gara di una Serie molto impegnativa e difficile per entrambe le squadre. Tutti gli incontri fin qui disputati in stagione sono stati decisi al quinto set e questo è indicativo di quanto le due squadre possano coltivare le stesse ambizioni. Sarà determinante esprimersi ad alto livello con costanza in una Serie che potrebbe essere decisamente lunga. Ci stiamo preparando per affrontare Scandicci al meglio dalla prima gara in casa dove conteremo sul supporto del nostro pubblico”.

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO

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    Pool Promozione, Padova ospita l’inarrestabile Macerata. Bovo: “Sfida di alto livello”

    Tre match in otto giorni. Quasi imitando il titolo di un film comico di qualche anno fa, Nuvolì AltaFratte Padova e Cbf Balducci Hr Macerata si giocheranno in una settimana gli ultimi nove punti stagionali. Tre gare verso le quali le ospiti avranno sicuramente più aspettative.

    Le marchigiane devono difendere la seconda piazza e magari provare a raggiungere la vetta, mentre la Nuvolì nelle ultime tre uscite proverà a incrementare il proprio bottino di vittorie in una stagione già fantastica, che sarebbe ancor più ricca di soddisfazioni in caso di vittoria: le gialloblù supererebbero Brescia e la sua sesta piazza.

    Nuvolì AltaFratte Padova e Cbf Balducci Hr Macerata si affronteranno a Trebaseleghe sabato alle ore 20.00 per la 3ª Giornata Ritorno della Pool Promozione A2 Tigotà. Nella sfida d’andata l’opposta Clara Decortes è stata la vera mattatrice con 24 punti e, soprattutto, con un solo errore e un servizio errato. In quell’occasione, unico precedente tra le due formazioni, Macerata si era imposta 3-0, ma la Nuvolì era comunque uscita dal campo a testa alta.

    Laura Bovo (Nuvolì Altafratte Padova): “Quella di sabato sarà un’altra bella sfida, la penultima in casa, mi aspetto una gara simile a quella contro San Giovanni in Marignano. Giocheremo contro un’altra formazione che ambisce al salto di categoria, ben attrezzata e solida in tutti i reparti. Sono certa che daremo filo da torcere come abbiamo fatto del resto in tutti i match casalinghi. Sarà una sfida di alto livello e non vediamo l’ora di giocarcela al meglio, divertendoci noi in campo e divertendo il nostro pubblico”.

    Camilla Sangugni (Cbf Balducci Hr Macerata): “La partita di domani a Padova sarà una gara molto impegnativa, le nostre avversarie sono una squadra compatta, unita, con battuta e muro molto forti e che sa mettere parecchio in difficoltà. E’ una delle ultime partite della Pool Promozione, perciò noi faremo del nostro meglio per garantirci il secondo posto. Siamo pronte, ci alleniamo bene, è un periodo molto impegnativo però siamo in fiducia quindi speriamo di ottenere un altro bel risultato”.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Leclerc, nessuna sanzione: il comunicato in vista della gara Sprint in Cina

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    Pool Promozione, la Futura affronta Messina e prova a non perdere il treno play-off

    Il terzultimo turno del girone di ritorno della Pool Promozione regala l’interessantissima sfida tra Futura Volley Giovani e Akademia Sant’Anna Messina. Le luci della Soevis Arena di Castellanza si accenderanno sul big-match di giornata, che vede le siciliane già qualificate ai play-off Promozione e le bustocche a caccia invece dell’ultimo scatto necessario per tagliare lo stesso traguardo.

    In caso di vittoria piena di Brescia nell’anticipo di venerdì contro Melendugno, alla squadra allenata da coach Alessandro Beltrami, servirà un punto per mettere al sicuro l’accesso all’ultima e decisiva fase della stagione. In caso di successo al tie-break o sconfitta della Millenium, le Cocche sarebbero invece già qualificate indipendentemente dal risultato della sfida di domani.

    Un match, tra l’altro, che potrebbe costituire il primo assaggio di un confronto che dovrebbe ripresentarsi – salvo sorprese – nelle semifinali dei play-off, quando l’obiettivo in palio sarà la promozione in A1. Nella seconda fase del campionato le giallorosse hanno mantenuto un buon ruolino di marcia, conquistando quattro successi e incassando tre sconfitte.

    Un po’ più complicato il cammino di Busto Arsizio che, con qualche acciacco di troppo, ha raccolto tre vittorie e quattro k.o. e anche domani dovrà fare i conti con i guai fisici di Elisa Zanette, Giada Cecchetto e Bianca Orlandi. Nella partita di andata la Futura si è imposta al tie-break con 25 punti di Enneking; 26 quelli realizzati di Binto Diop, che si presenta sul taraflex della Soevis Arena forte del secondo posto tra le migliori realizzatrici della A2 con 536 punti col 40,9% e la ragguardevole cifra di 46 ace. Si prospetta interessante anche il duello a muro, con Messina che ne ha messi a segno 242 contro i 256 di Busto Arsizio; top blocker di squadra sono Rossella Olivotto (61) e Sofia Rebora (ben 74).

    Sofia Rebora (Futura Giovani Busto Arsizio): “Mi aspettavo una Pool Promozione decisamente complicata. Affrontiamo le migliori squadre dell’altro girone e sono quelle che da agosto hanno dichiarato di voler vincere costruendo roster con nomi importanti per raggiungere questo obiettivo. Ultimamente siamo un po’ in calo anche a causa degli infortuni, ma più in generale credo sia un periodo complicato per tutte vista la lunghezza della stagione. Serve ritrovare fiducia e giocare la nostra miglior pallavolo per poi affrontare il finale con maggiori sicurezze. Dobbiamo essere solo noi stesse, sperando di recuperare tutte le acciaccate e avere la squadra al completo così che ognuna possa dare il proprio contributo. Domani l’obiettivo è quello di vincere, non ci sono altri calcoli. Sarà una gara molto combattuta, Messina è una squadra fisicamente molto forte. Se riusciremo a spingere a partire dalla battuta per provare a staccare la palla da rete e limitare il loro gioco veloce, potrà essere un vantaggio; dovremo poi fare la differenza col muro-difesa”.

    Fabio Bonafede (Akademia Sant’Anna Messina): “Busto Arsizio è sicuramente una partita da non sottovalutare, come d’altronde lo sono tutte, sebbene sia determinante soltanto per il piazzamento play-off. Bisogna però fare attenzione, perché siamo ormai alle ultime giornate di campionato e sarà fondamentale capire in quali condizioni le squadre arriveranno alla fase finale. Insomma, una gara importante, che va letta in prospettiva delle prossime settimane per comprenderne il peso”.

    (fone: LVF) LEGGI TUTTO

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    Alberto Giuliani: “Crediamo di poter riportare Perugia al PalaPanini”

    Questa mattina al PalaPanini il coach della Valsa Group Alberto Giuliani ha parlato di gara 3 dei quarti play-off Scudetto in programma per domenica alle ore 19 al PalaBarton di Perugia.
    “Dobbiamo pensare a questa partita senza pensare alla serie – queste le parole di Giuliani – l’obiettivo è fare ancora meglio e riportarli al PalaPanini. Dalle prime due gare giocate con Perugia portiamo a casa che ci siamo stati, ma serve più attenzione nei momenti chiave. In questi play-off tra una gara e l’altra c’è una settimana per prepararsi, quindi c’è il tempo di variare qualcosa a livello tattico e di recuperare le energie mentali. Noi crediamo di poter tenere viva questa serie, il match di domenica lo viviamo come singola gara e diamo il massimo. In cosa siamo cresciuti nel corso della stagione? Il miglioramento in battuta c’era già stato da un po’, ora siamo anche migliorati in ricezione. Sanguinetti? Questa settimana si è allenato, ma purtroppo abbiamo acciacchi anche con altri”. LEGGI TUTTO