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    Lanza verso Taranto-Trento: “Saranno reduci da una maratona di impegni, ma hanno tanti cambi…”

    Domenica alle ore 17:00 il PalaMazzola si prepara a vivere un grande spettacolo di volley, con l’ultima partita casalinga dell’anno per la Gioiella Prisma Taranto. Avversario di turno è la blasonata Itas Trentino, reduce dal prestigioso secondo posto nel Mondiale per Club, a conferma del livello assoluto della formazione allenata da Fabio Soli.Filippo Lanza (Gioiella Prisma Taranto): “La squadra trentina viene da una maratona di impegni davvero importante, ma ha a disposizione tanti cambi e sicuramente giocatori di valore in panchina. Per noi sarà fondamentale non concedere punti diretti con errori o muri subiti. Dovremo allungare le azioni, difendere, rigiocare e chiudere con pazienza e serenità, consapevoli che il nostro gioco funziona”.“Ho giocato molti anni a Trento e conservo bellissimi ricordi, oltre a tanta stima per la società, le persone che ci lavorano e i giocatori. Conosco alcuni membri del loro organico, ragazzi molto talentuosi che stanno dimostrando il loro valore. Sarà una vera battaglia”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mondiale per Club, Milano chiude la fase Pool con una ‘sgambata’: 3-0 sullo Zamalek

    La Numia Vero Volley Milano si riscatta e nella terza partita della Pool A del Mondiale per Club supera con un netto 3-0 la formazione egiziana dello Zamalek Sporting Club. La gara era decisiva per l’accesso alle semifinali della manifestazione con il team di coach Lavarini, che, per qualificarsi, non doveva permettere alle avversarie di fare più di 49 punti: la missione è compiuta. La Numia Vero Volley non ci mette molto a prendere il largo nella prima frazione, aperta con un parziale di 9-0, per, poi, proseguire in progressione (14-4, 21-7 e 25-9) per un set che non è mai in discussione. Anche la seconda frazione viaggia sugli stessi binari di quella precedente, con diversi cambi da parte di Milano: 7-1, 14-4, 20-11 e 25-13. Il terzo set vede lo Zamalek provare a partire forte (1-4), ma è una reazione che non dura: la Numia sorpassa prima del 10 (9-8) e non si ferma più (18-8, 22-12 e 25-18). Per conoscere l’avversaria del suo prossimo match, comunque, Milano dovrà aspettare le sfide che determineranno il primo posto e secondo piazzamento nella Pool A e il ranking del Gruppo B, ma l’avventura di capitan Orro e compagne al Mondiale per Club continua da protagoniste: con due vittorie in tre gare, la Numia e il Consorzio Vero Volley sono, comunque, tra le prime quattro squadre al mondo! Il tabellino di fine gara recita 13 punti per Cazaute, top-scorer del match, con il 50% in attacco, 4 muri per Kurtagic e 3 per Heyrman. Coach Lavarini affronta la sfida con un sestetto rivisto: Konstantinidou in palleggio con Egonu opposto, Sylla e Cazaute di banda, Kurtagic e Heyrman al centro, insieme a Gelin come libero. 1° set – Primo punto firmato da Sylla: 1-0. Ancora pochi palloni, ed è 6-0 con il muro di Kurtagic, l’attacco stretto di Egonu, quello di nuovo di Sylla ed un paio di errori delle avversarie. Arriva subito un time-out per la panchina delle egiziane. Altri due muri di Kurtagic ed è 9-0. Mamdouh mette a segno il primo punto per lo Zamalek, ma Egonu senza muro riporta il vantaggio a +9: 10-1. E’ sempre Kurtagic a mettere a segno una “doppietta”, questa volta dalla linea dei nove metri, per il 14-4 che vale il +10. Il nuovo massimo vantaggio arriva sul +12 (18-6), con la seconda interruzione chiamata da coach Fathy. Sul 21-7 il primo set è praticamente già chiuso. L’ultimo punto, con un errore al servizio delle egiziane, arriva sul 25-9 dopo 18 minuti dall’inizio della gara. 2° set – Entrano Daalderop e Marinova, per Sylla ed Egonu, e mettono a terra due dei primi tre punti di Milano (3-1). Sul 7-1 lo Zamalek è in confusione e disordinato, e prova a ritrovare un po’ di lucidità con un time-out. Il +10 arriva di nuovo sul 14-4, e diventa in fretta +11 (16-5) con Marinova e Heyrman: è il turno anche di Pietrini e Guidi. Sul 20-11 arriva la seconda interruzione del gioco da parte della panchina africana, ma Milano risponde allungando ulteriormente: sul 24-12 arriva il primo set point, per una frazione che si chiude 25-13 su un attacco di Marinova che trova le mani alte del muro per, poi, uscire. 3° set – Nel terzo parziale arriva il primo vantaggio per lo Zamalek (0-1), che, poi, diventa 1-4. La Numia reagisce e risponde, ritrovando la parità (4-4), prima di andare oltre (9-8) e allungare con un break: 10-8 (time-out per le egiziane). La formazione de Il Cairo prova a “girare” la situazione anche con diversi cambi, ma un parziale importante “spacca” il set e riporta la Vero Volley al largo: 18-8 (+10). Il tredicesimo punto individuale di Cazaute porta Milano ancora più vicina alla conclusione della sfida (22-12). Sul 24-16 mancano solo i palloni per la statistica e per mettere la parola “fine” in meno di un’ora (59 minuti) alla gara: il match lo chiude Marinova, al terzo tentativo, ed è 25-18 per la Numia Vero Volley Milano. L’avversaria egiziana non si è dimostrata certo una di quelle da far “tremare i polsi”, ma la missione della Numia Vero Volley Milano è compiuta: vittoria, qualificazione alle semifinali… in attesa di sapere, domani, chi sarà la rivale da sfidare per cercare l’accesso alla “finalissima” del Mondiale per Club di Hangzhou.Lamprini Konstantinidou (palleggiatrice Numia Vero Volley Milano): “Sono felice di essere scesa in campo, oggi, con la squadra: sapevamo dall’inizio che questa vittoria sarebbe stata importante per le sorti del girone. Abbiamo vinto ogni set in maniera netta e ora siamo pronte a concentrarci per la prossima partita”.Numia Vero Volley Milano 3Zamalek Sporting Club 0(25-9; 25-13; 25-18)Numia Vero Volley Milano: Cazaute 13, Gelin (L), Guidi 2, Marinova 8, Heyrman 8, Pietrini 5, Konstantinidou 2, Kurtagic 7, Sylla 3, Egonu 5, Daalderop 5. N.E.: Orro, Danesi, Fukudome (L). All. Lavarini. Zamalek Sporting Club: Morgan 4, Eassa 4, Metwally 3, Silva 6, Mahmoud, Mamdouh 3, Ali, Mostafa (L), Abdelaziz, Morshedy 4, Sanad, Nabhan. N.E.: Nadim (L), Elaskalany. All. Fathy. Arbitri: Pimthongkhonburi Sasiprapa (THA), Akulova Yuliya (KAZ) Durata set: 18′, 18′, 23′. Tot: 59′ Numia Vero Volley Milano: battute vincenti 12, battute sbagliate 7, muri 8, errori 16, attacco 47% Zamalek Sporting Club: battute vincenti 0, battute sbagliate 5, muri 4, errori 19, attacco 27% Impianto: Huanglong Sports Centre (Hangzhou)(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Valentina Diouf spiega il matrimonio finito col Mulhouse e la scelta dell’Indonesia

    Alle volte certi matrimoni funzionano, altre no. L’importante è separarsi civilmente, e questo è proprio quello che è accaduto tra Valentina Diouf e il club francese del Mulhouse, dove era approdata a inizio stagione dopo aver vinto lo scudetto in Polonia con il Lodz.“Quella francese è stata una parentesi che si è conclusa in maniera molto armoniosa – ci racconta Diouf – Ho lasciato la squadra prima in classifica, quindi un campionato tutto sommato positivo, però non tutti i matrimoni sono fatti per durare. Sentivo che dovevo cambiare aria perché non ero pienamente felice e soddisfatta lì, quindi avendo l’opportunità di cambiare ho deciso di farlo”.“Andare in Indonesia (giocherà nel Jakarta Electric PLN) sarà per me un’esperienza incredibile, dal punto divisa sportivo ma soprattutto di vita. Vivere due mesi in Indonesia non è una opportunità che capita a tutti, e quindi l’ho colta al balzo. Partirò dopo Natale e dopo aver visto comunque tutti i mercatini di Natale francesi – scherza -. Fisicamente sto molto bene: mi sto allenando a Busto, che è un po’ la mia seconda casa e dove mi hanno dato questa possibilità, li ringrazio molto per questo, e poi faccio pesi all’Harbour Club di Milano. Quindi ferma non ci sto perché altrimenti lo stop prima di riprendere sarebbe stato troppo lungo… sia mai che mi dimentico” conclude ancora sorridendo Valentina Diouf.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Ormai è Barbolini-mania a Busto Arsizio: sotto l’albero c’è il rinnovo fino al 2026

    La Eurotek UYBA Busto Arsizio è già nel futuro: a sorpresa, ma con ragionevole giustezza ed anticipo, il presidente biancorosso Giuseppe Pirola ha annunciato questa sera, durante la cena di Natale tra squadra e sponsor, di aver rinnovato la fiducia all’head coach Enrico Barbolini anche per la stagione 2025/26.La notizia è stata accolta con entusiasmo da squadra ed entourage, che hanno trovato in Barbolini una guida valida, apprezzata e sicura, sia dal punto di vista sportivo che umano.foto UYBA“Ho conosciuto Enrico Barbolini l’anno scorso – ha commentato il pres. Giuseppe Pirola – quando l’avevo chiamato a risolvere una situazione di classifica complicata, ed è stato capace di regalarci la salvezza. Quest’anno ha avuto l’umiltà di rimettersi a lavorare come secondo ad inizio stagione e poi, di nuovo chiamato in un momento difficile, ha letteralmente risollevato l’ambiente, compiendo l’incredibile cammino che tutti conosciamo. Alla UYBA vige il principio della meritocrazia, per cui non vedo come non si possano riconoscere ad Enrico le qualità e i pregi che hanno portato alla nostra società fatti concreti. La fiducia è rinnovata in pieno, sia da parte mia che della squadra e dello staff“.Così Enrico Barbolini: “Apprezzo davvero la fiducia che la società ha ne miei confronti: sia l’anno scorso, affidandomi per la prima volta la conduzione di una squadra di A1, sia quest’anno riproponendomi il ruolo di head coach, la UYBA mi sta dando opportunità importanti. Mi fa particolarmente piacere stare qui, in un ambiente in cui si lavora con serenità e trasparenza, dove è sempre possibile parlare e confrontarsi senza pressioni di alcun tipo. E’ vero che sono stato chiamato in causa in situazioni complicate, ma la società è sempre stata brava a gestire i momenti critici, mettendo la squadra e me nelle migliori condizioni possibili. Ora navighiamo finalmente a regime, ma io sarò sempre lo stesso Enrico Barbolini di sempre, felice di stupirmi tutti i giorni con le atlete dei progressi della squadra, con la voglia di migliorare e divertirsi ad ogni allenamento. Un rinnovo così anticipato mi permette di lavorare con ancora maggiore serenità per affrontare al massimo la seconda parte della stagione e per iniziare a ragionare anche sul nuovo assetto del 2025/26“.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Domotek, Martino: “Coppa Italia un sogno! Grazie a Reggio”

    Marco Tullio Martino, direttore generale della Domotek Volley Reggio Calabria, non nasconde l’emozione per la storica qualificazione alla Coppa Italia degli amaranto. “Siamo orgogliosi di questo risultato”, esordisce Martino. “Un grazie infinito ai ragazzi e a tutto l’ambiente, al pubblico fantastico che ci ha seguito e ha riempito il PalaCalafiore. Contro l’Aurispa Lecce non c’erano solo persone a vedere la partita, ma tifosi che volevano la vittoria insieme a noi”.“Ringrazio il Team Manager Mirko Crucitti ed il Direttore Sportivo Cesare Pellegrino, quotidianamente dedicati a questo progetto. Dobbiamo goderci questo traguardo storico”.
    Il direttore generale elogia il gruppo: “Abbiamo un gruppo fantastico, guidato da uno staff tecnico di eccellenza. Antonio Polimeni è un mister straordinario, che ha saputo trasmettere entusiasmo e voglia di lavorare.”
    Martino sottolinea il lavoro dietro le quinte: “Le quattro cifre di pubblico sono una medaglia per tutta la società che lavora in silenzio ogni giorno. La Coppa Italia era un sogno sin dall’inizio, la squadra è forte ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra”.
    Il direttore generale elogia il gruppo: “Abbiamo un gruppo fantastico, guidato da uno staff tecnico di eccellenza. Antonio Polimeni è un mister straordinario, che ha saputo trasmettere entusiasmo e voglia di lavorare. Siamo dei “dilettanti” che hanno raggiunto un livello altissimo di professionalità, grazie a chi questa Serie A l’ha già giocata”.
    “Siamo in festa, dobbiamo goderci questo traguardo storico”.
    Infine, un commento sulle mosse vincenti di coach Polimeni nell’ultima gara giocata e vinta contro i pugliesi: “Solo lui poteva vincere il secondo set con Soncini e il terzo con Murabito. Murabito è un ragazzo straordinario, che ha davanti due giocatori eccezionali come Picardo e Stufano. Con i suoi cambi, il mister ha avuto ragione. Non a caso è Antonio Polimeni!”.
    Parole di un direttore generale raggiante, che si gode un traguardo storico per la Domotek Volley Reggio Calabria. LEGGI TUTTO

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    Vasseur: “La nuova Ferrari ha tutto per vincere. Leclerc è cresciuto, Hamilton…”

    “Abbiamo fatto un buon passo in avanti rispetto al 2023. Siamo migliorati in tutte le aree: macchina, strategie, piloti, sviluppi, approccio… Certo, guardare quei 14 punti che ci dividono dalla McLaren e dal titolo costruttori non fa piacere affatto, ma gli altri numeri sono positivi. Abbiamo fatto il 60% di punti in più, il 400% di vittorie in più, il 175% dei podi in più e ridotto il gap dal vertice del 97%. L’unico meno (43%) è davanti alle pole. Ci stiamo lavorando”.
    Che 2025 si aspetta?
    “Veniamo da una stagione con quattro team vicini e sette piloti che si sono divisi le vittorie. Buono per la F1, i tifosi e voi media, meno per noi… Sarà così anche la prossima. La lezione è che per vincere bisogna essere perfetti, avere una buona macchina e partire davanti, meglio se in pole. E soprattutto che tutto può cambiare in fretta. La Red Bull doveva dominare, poi è arrivata la McLaren. Quindi noi… Si può sempre recuperare, bisogna sempre restare concentrati. Quindi dobbiamo lavorare per evitare i troppi alti e bassi che abbiamo avuto. E sarà importante fare punti quando soffri e reagire in fretta quando hai problemi, come quest’estate noi. Proprio questo mi fa essere fiducioso”.
    Una Ferrari in crescita e quindi favorita?
    “Non m’interessa essere favorito a gennaio, ma vincere alla fine. McLaren da luglio è molto forte, Mercedes è stata più altalenante a seconda delle piste, un po’ come noi. Alla fine l’unico parametro che mi interessa sono i decimi di differenza tra un’auto e l’altra. E non mi guardo indietro. Mai”.
    Cosa serve quindi per centrare il Mondiale nel 2025?
    “Lavorare sui dettagli. E evitare gli ‘zeri’. Rotture, incidenti, errori… In un campionato che si decide per 14 punti su oltre 600 uno “zero” fa un’enorme differenza. Noi in Canada ne abbiamo avuti due… Insomma, dobbiamo evitare ogni singolo errore e prendere ogni singola decisione giusta”.
    Alle porte c’è la rivoluzione 2026.
    “Come tutti dovremo anticipare il momento in cui le risorse si concentreranno sul progetto dell’anno successivo, ma dipenderà da quando sei in lotta per il Mondiale. Il problema è non rischiare di fare come la Mercedes nel 2021, che ha pagato sul 2022 la lotta fino all’ultimo con la Red Bull. Ma se ce l’hai, è un buon problema. Significa che lotti per il titolo”.
    Dopo due anni, la rivoluzione delle figure apicali, gli arrivi di Serra, D’Ambrosio ed Hamilton, si può dire che questa è la “sua” Ferrari?
    “Il progetto non ha un nome e se pensi di aver costruito la ‘tua’ squadra sei finito. L’approccio deve essere quello del miglioramento continuo, dipartimento per dipartimento. Abbiamo cambiato tante persone, ma è normale. Poi dico che ora serviranno cambiamenti più ‘leggeri’ che in passato, ma continuando a sviluppare anche la squadra. Però ora vedo un approccio buono, la capacità di reagire. Lavoriamo come team. Nessuno viene criticato se sbaglia. Non conosco il passato della Ferrari, ma sono orgoglioso di com’è la squadra adesso”. LEGGI TUTTO

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    Liam Lawson è il nuovo pilota della Red Bull: sostituisce Sergio Perez

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