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    Tour de France, 15^ tappa da Muret a Carcassonne: percorso e altimetria

    Hautacam, cronoscalata, Tourmalet, Superbagneres. La Grande Boucle si lascia alle spalle le prime grandi fatiche di questa edizione. Tappa di 169,3 km da Muret a Carcassonne, capoluogo del dipartimento dell’Aude in Occitania. Un’occasione per gli specialisti della fuga. Le vette non sono così complesse da richiedere l’impegno in prima linea dei big della classifica generale e al tempo stesso nemmeno troppo agevoli per chi vuole giocarsi l’arrivo in una volata di gruppo. 

    Le caratteristiche della 14^ tappa

    Si parte con 70 km molto tranquilli, con il traguardo intermedio di Saint-Felix-Luragais ambito da chi vuole conquistare punti utili per la maglia verde. Subito dopo il primo GPM di giornata, la Cote de Saint-Ferreol, un 3^ categoria di appena 1,7 km per una pendenza media del 7%. Successivamente la questione diventa più seria con la Cote de Soreze (3^categoria di 6,2 km al 5,5%) e il più temibile Pas du Sant (2^ categoria, 2,9 km al 20,2%). Su queste ultime due ascese potrebbe partire l’attacco decisivo per il successo di tappa. Gli ultimi 40 km in discesa e pianeggianti non devono indurre alla tranquillità eventuali battistrada.  LEGGI TUTTO

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    Perugia insieme ai Funk Off accende l’Umbria Jazz Festival con la Champions League

    18 luglio 2025: a due mesi esatti dalla conquista della Champions League, al termine dell’indimenticabile Final Four di Łódź, in Polonia, il trofeo d’Europa continua a splendere e a far parlare di sé. Sul palco dell’Umbria Jazz, due eccellenze del territorio umbro si sono unite infiammando il pubblico con la Sir Sicoma Monini Perugia.

    Infatti, Umbria Jazz, uno degli eventi storici e più iconici della regione, che ha superato nel 2023 la cinquantesima edizione confermando la sua forza e attrattività, ha scelto di invitare sul palco di Piazza IV Novembre proprio i Block Devils campioni d’Europa con la loro Coppa dei Campioni.

    Foto Michele Benda

    Il centrale argentino Sebastian Solè e il nuovo team manager dei Block Devils, Davide Candellaro, sono saliti sul palco insieme ai Funk Off, la Marchin’ Band ufficiale di Umbria Jazz dal 2003, guidata da Dario Cecchini, fondatore e leader della band. Nei loro 27 anni di carriera hanno svolto tournée nei più importanti festival europei oltre che in Australia, Cina, Giappone, Stati Uniti, Sudafrica, Brasile, ma condividere il palco con la Coppa dei Campioni è stata una “prima volta” anche per loro!

    «Per noi è stato un onore, quindi, li abbiamo accolti con tutto il nostro calore e tutta la nostra gioia perché è una festa per la squadra e per la città – ha commentato Dario Cecchini –. Noi ci sentiamo parte della città, oramai. La pallavolo, del resto, è musica! La palla potrebbe disegnare l’altezza delle note, c’è molta armonia nei movimenti: è stato bello stare insieme sul palco e aver goduto un po’ anche noi di questa Coppa dei Campioni che hanno vinto. È veramente la prima volta che ci capita, credo che nessuna Marchin’ band nel mondo abbia mai condiviso il palco con la squadra che ha vinto la Champions…secondo me siamo gli unici!».

    Oltre a Seba Solè e Davide Candellaro la Sir Sicoma Monini Perugia è stata rappresentata dal Direttore Generale del club, Bino Rizzuto, dal responsabile sanitario dei Block Devils, Giuseppe Sabatino e dal fisioterapista Francesco Zappelli.

    Il leader dei Funk Off ha chiesto al centrale argentino di casa Sir a cosa pensa un giocatore quando si trova in mano la palla che può essere decisiva, in un momento cruciale di un match e Solè ha risposto: «Non penso a niente, cerco di rimanere concentrato!». E proprio in mano a Sebastian Solè è stato affidato un pallone, che il giocatore ha battuto, con la sua inconfondibile flot, facendolo planare sul pubblico di corso Vannucci.

    Foto Michele Benda LEGGI TUTTO

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    Che musica questa Sir! La Champions infiamma il palco di Umbria Jazz

    Perugia, 19 Luglio 2025

    18 luglio 2025: a due mesi esatti dalla conquista della Champions League, al termine dell’indimenticabile Final Four di Łódź, in Polonia, il trofeo d’Europa continua a splendere e a far parlare di sé! Ieri sera sul palco di Umbria Jazz, due eccellenze del territorio umbro si sono unite infiammando il pubblico.
    Umbria Jazz, uno degli eventi storici e più iconici della regione, che ha superato nel 2023 la cinquantesima edizione confermando la sua forza e attrattività, ha scelto di invitare sul palco di Piazza IV Novembre i Campioni d’Europa della Sir Sicoma Monini Perugia con la Coppa dei Campioni!Il centrale argentino Sebastian Solè e il nuovo team manager dei Block Devils, Davide Candellaro, sono saliti sul palco insieme ai Funk Off, la Marchin’ Band ufficiale di Umbria Jazz dal 2003, guidata da Dario Cecchini, fondatore e leader della band. Nei loro 27 anni di carriera hanno svolto tournée nei più importanti festival europei oltre che in Australia, Cina, Giappone, Stati Uniti, Sudafrica, Brasile, ma condividere il palco con la Coppa dei Campioni è stata una “prima volta” anche per loro!«Per noi è stato un onore quindi li abbiamo accolti con tutto il nostro calore e tutta la nostra gioia perché è una festa per la squadra e per la città – ha commentato Dario Cecchini – Noi ci sentiamo parte della città oramai, quindi li abbiamo accolti sul palco! La pallavolo, del resto, è musica! La palla potrebbe disegnare l’altezza delle note, c’è molta armonia nei movimenti: è stato bello stare insieme sul palco e aver goduto un po’ anche noi di questa Coppa dei Campioni che hanno vinto! È veramente la prima volta che ci capita, credo che nessuna Marchin’ band nel mondo abbia mai condiviso il palco con la squadra che ha vinto la Champions…secondo me siamo gli unici!».
    Oltre a Seba Solè e Davide Candellaro la Sir Sicoma Monini Perugia è stata rappresentata dal Direttore Generale del club, Bino Rizzuto, dal responsabile sanitario dei Block Devils, Dott. Giuseppe Sabatino e dal fisioterapista Francesco Zappelli. Il leader dei Funk Off ha chiesto al centrale argentino di casa Sir a cosa pensa un giocatore quando si trova in mano la palla che può essere decisiva, in un momento cruciale di un match e Solè ha risposto: «Non penso a niente, cerco di rimanere concentrato!». E proprio in mano a Sebastian Solè è stato affidato un pallone, che il giocatore ha battuto, con la sua inconfondibile flot, facendolo planare sul pubblico di corso Vannucci!
    Un’altra notte magica, dunque, per il club bianconero, che continua a regalare spettacolo ed emozioni coinvolgendo una platea sempre più ampia e variegata.

    UFFICIO STAMPA SIR SICOMA MONINI PERUGIA LEGGI TUTTO

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    Piacenza dà i numeri: Travica all’esordio in Italia col 14, Bergmann avrà il 20

    Ufficiali i numeri di maglia scelti dai giocatori di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza per la stagione 2025-2026, che prenderà il via ufficialmente domenica 19 ottobre con il primo turno di Regular Season SuperLega Credem Banca che vedrà i biancorossi impegnati a Verona.

    Tutti i giocatori presenti in rosa nella scorsa stagione hanno mantenuto il numero già indossato in passato. Fra i volti nuovi, da segnalare che Paolo Porro ha voluto riutilizzare il numero che aveva vestito nella sua prima esperienza in SuperLega a Modena (il 5, nella stagione 2020-2021). Joris Seddik ha preso l’11, lo stesso numero di maglia indossato nella sua esperienza a Montpellier e anche per il suo connazionale Henri Léon scelta nel segno della tradizione visto che il 6 era il numero di maglia al Saint-Nazaire Volley-Ball Atlantique.

    Nel segno della continuità anche la scelta di Miguel Gutierrez: numero 22 come nelle tre precedenti esperienze italiane con Modena, Taranto e Cisterna. Scelta tutta nuova nel campionato italiano per Dragan Travica: il numero 14 non lo aveva mai indossato in nessuna squadra di club italiana mentre lo ha indossato in alcune sue esperienze all’estero.

    Francesco Comparoni ha optato anche in questa stagione per il numero 10 e anche Domenico Pace ha scelto la continuità: per la quarta stagione consecutiva avrà il numero 8. Infine, Lukas Bergmann ha scelto il numero 20, lo stesso indossato nei club brasiliani e in Nazionale carioca.

    I numeri di maglia per la stagione 2025-2026:5 Paolo Porro6 Henri Léon8 Domenico Pace9 Efe Ramazan Mandiraci10 Francesco Comparoni11 Joris Seddik12 Gianluca Galassi13 Robertlandy Simon14 Dragan Travica15 Robbert Andringa20 Lukas Bergmann22 Miguel Gutierrez23 Alessandro Bovolenta27 Luca Loreti LEGGI TUTTO

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    Calendario A3 2025-26. Il commento del DS Stefano Negrini

    È ufficialmente uscito il calendario del campionato di Serie A3 Credem Banca 2025/26: la Negrini CTE Acqui Terme farà parte per il terzo anno consecutivo del Girone Bianco, un raggruppamento che si preannuncia competitivo ed equilibrato dove ritroverà alcune avversarie già affrontate nelle due precedenti stagioni ed altre novità.
    La stagione prenderà il via domenica 19 ottobre, con l’esordio esterno sull’ostico campo del CUS Cagliari, impianto dove i termali non sono mai riusciti ad imporsi ed avversaria con cui i termali si sono imposti soltanto una volta su quattro. 
    Un vero e proprio tabù, come sottolinea il direttore sportivo Stefano Negrini: «Sapevamo già che avremmo iniziato fuori casa, perché il Palazzetto di Valenza non era disponibile in quel weekend per via di una manifestazione. Subito una trasferta in Sardegna contro una squadra che ci ha sempre fatto tribolare: l’abbiamo affrontata l’anno scorso e due stagioni fa, e abbiamo sempre perso. La Sardegna, in generale, è un campo ostico per noi».
    Un campionato che si preannuncia molto competitivo: «Tuttavia – aggiunge Negrini – La premessa che va fatta è che squadre cosiddette materasso non ce ne sono ed ogni partita sarà difficile, dopo l’esordio in Sardegna abbiamo l’altra squadra cagliaritana Sarroch che si è rinforzata rispetto all’anno scorso e poi abbiamo il turno di riposo»
    Nel girone di andata gli scontri diretti tutti in casa, un fattore che va sfruttato al massimo senza commettere false partenze: «Nel girone abbiamo in casa le squadre più attrezzate per il salto di categoria. Per questa ragione il nostro cammino debba partire subito al massimo e sarà fondamentale partire forte e sfruttare a pieno il periodo che va da ottobre fino a Natale. Perché poi, nel ritorno, ci ritroveremo a giocare tutti gli scontri diretti in trasferta», spiega ancora il DS acquese.
    «Avremo un ciclo particolarmente concentrato subito dopo Natale tra fine dicembre e inizio gennaio: Giocheremo il 28 dicembre l’ultima del girone di ritorno, poi il 3 gennaio e il giorno dell’Epifania, in trasferta contro Sarroch. Non potremo sfruttare la festività per avere grande pubblico, essendo festività e gare lontano da casa. In più, l’8 gennaio ci aspetta il primo turno di Coppa Italia”
    Il girone bianco si preannuncia molto equilibrato: «È un girone molto equilibrato sull’alto, dove tutte le squadre, anche quelle che sono salite, si sono rinforzate. Credo che se non si parte subito col piede giusto, il rischio è di arrivare a dicembre già penalizzati, avendo appunto il vantaggio, la possibilità di giocarci al massimo le partite più importanti in casa nel girone di andata».
    Calendario completo sul sito della Lega Pallavolo Serie A LEGGI TUTTO

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    I segreti dietro i numeri di maglia: la Cucine Lube Civitanova svela i suoi…

    Cabala, casualità, tradizioni di famiglia, tributi celebrativi e legami indissolubili. Con i numeri di maglia non si scherza. In casa Cucine Lube Civitanova gli atleti già in biancorosso nella passata stagione hanno confermato in massa il proprio numero, mentre le tre new entry hanno effettuato la propria scelta.

    Vista la passione per i numeri bassi e l’impossibilità di vestire il suo preferito in quanto già occupato, ovvero 3, il nuovo centrale cuciniero Wout D’heer ha optato per il 2. Pablo Kukartsev, che debutterà a Civitanova con il 16 sulla schiena, si è affidato ai consigli della mamma, appassionata di numerologia ed estimatrice del 7, già occupato dal capitano. Con un piccolo sforzo aritmetico, figurandosi un segno più immaginario tra uno e sei, Kuka ha risolto il problema. Un pizzico d’inventiva e l’aritmetica hanno gratificato il francesino Noa Duflos-Rossi, che trovando occupato l’11 vestito in passato dal padre, ha optato per il “piano B”, il 22, numero fortunato d’esordio con la Francia giovanile. Conti alla mano, due volte 11.

    Nella lista c’è chi ha liberato la “passione per gli idoli sportivi” fin dallo scorso anno. Il centrale Davi Tenorio manterrà il 24 indossato in NBA dal compianto asso della Kobe Bryant. Anche se con la partenza di Adis Lagumdzija si è liberata la maglia 12, il numero indossato dal padre di Mattia Bottolo, lo schiacciatore biancorosso continuerà a scendere in campo con il 21, ovvero il 12 rovesciato. Come anticipato, il libero Fabio Balaso si tiene stretto il 7, numero dei primi tuffi in carriera. Le saghe familiari proseguono invece con il laterale Alex Nikolov, che mantiene l’11 di papà Vladimir, applaudito in Italia con le maglie di Trento e Cuneo. Il giocatore più pericoloso dai nove metri non può che confermare la sua maglia numero 9. In realtà il motivo è un altro, infatti lo schiacciatore iraniano Poriya “Terminator” Hossein Khanzadeh vuole rendere omaggio al suo idolo Earvin Ngapeth.

    Una dedica molto sentita la lancia anche il libero Francesco Bisotto, atleta piemontese riconfermato che mantiene il 6 indossato per un periodo da LeBron James. Come ha già detto più volte “Biso”, la sua scelta è legata anche alla stima per il libero cuneese Daniele Vergnaghi, che lo indossava prima di allenare e diventare un punto di riferimento per la crescita sportiva di Bisotto. La passione per il football americano e il tifo per un grande interprete come Brett Favre sono alla base del numero 4 voluto già lo scorso anno dallo schiacciatore canadese Eric Loeppky. Doppia la motivazione del palleggiatore Santiago Orduna, che mantiene la 5, tributo a un connazionale argentino, ma soprattutto maglia vestita da Santi fin da ragazzino, quando invece di alzare palloni sfruttava il su piede “educato” sui campi da calcio. Proprio l’amore per il calcio spinse Marko Podrascanin a puntare sul 9, numero da bomber ai tempi del Vojvodina, poi raddoppiato a 18 nella Serbia visto che il 9 era di Nikola Grbic. Anche nella Lube il ragionamento è stato lo stesso fin dallo scorso anno visto che il 9 lo aveva scelto poco prima Poriya.

    C’è anche chi si affida alla buona sorte e non cambia nulla come il centrale partenopeo Giovanni Gargiulo, che è volato in nazionale indossando alla Lube in SuperLega il 3, ‘a jatta (la gatta) nella tombola napoletana. Nel clan del “buon auspicio” resta di diritto anche il palleggiatore Mattia Boninfante, che dopo l’annata magica a Prata di Pordenone non ha più abbandonato il suo 8, capace di esaltare il suo talento e attirare i baci della Dea Bendata. Impossibile dar torto al vincitore di Coppa Italia e Premio Badiali!

    Di seguito i numeri di maglia della Cucine Lube Civitanova 2025/26:2 Wout D’HEER3 Giovanni GARGIULO4 Eric LOEPPKY5 Santiago ORDUNA6 Francesco BISOTTO7 Fabio BALASO8 Mattia BONINFANTE9 Poriya Hossein KHANZADEH11 Alex NIKOLOV16 Pablo KUKARTSEV18 Marko PODRASCANIN21 Mattia BOTTOLO22 Noa DUFLOS-ROSSI24 Davi TENORIO LEGGI TUTTO

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    Perugia, uno sguardo al futuro con Francesco Covarelli (title sponsor delle Black Angels)

    Il titolare della MC Restauri, title sponsor delle Black Angels, Francesco Covarelli, parla della nuova stagione in serie A1 di Perugia: “Scelte giocatrici importanti, mi fido di Giovi per soffrire un po’ meno e toglierci soddisfazioni”

    Francesco Covarelli è un imprenditore umbro che ha saputo coniugare visione, umiltà e passione. Insieme al fratello Michele guida la MC Restauri, azienda punto di riferimento nel settore edile e oggi anche title sponsor della Bartoccini MC Restauri Perugia, la principale realtà della pallavolo femminile umbra. La sua è una famiglia appassionata di sport, e proprio grazie a questa passione ha deciso di legarsi in modo concreto al mondo del volley, scegliendo di accompagnare le Black Angels in un cammino che non è solo sportivo, ma anche valoriale e territoriale: “L’anno scorso per me è stato il primo – racconta Covarelli – un anno in cui ho voluto conoscere l’ambiente, osservare, capire da imprenditore le dinamiche che muovono il mondo dello sport. Ho scelto di entrare in punta di piedi, con rispetto, senza mai voler invadere ruoli o spazi non miei. È stata un’esperienza importante, che mi ha convinto a rinnovare la fiducia con ancora più entusiasmo“.

    Ma non si è trattato di un semplice rinnovo formale. La MC Restauri ha infatti coinvolto anche molte aziende della propria filiera, che hanno deciso di sostenere la squadra, creando un vero e proprio ecosistema virtuoso attorno alle Black Angels: “Sento che possiamo fare un passo in avanti rispetto alla scorsa stagione – prosegue – che è terminata in maniera positiva, ma con momenti di difficoltà che vorremmo evitare. Non parlo di obiettivi precisi, perché ogni stagione ha la sua storia, ma sicuramente c’è la volontà di soffrire meno e provare a migliorarci“.

    Francesco Covarelli ha accolto con favore il lavoro svolto in estate dalla società, con il direttore sportivo Remo Ambrogini in prima linea insieme allo staff tecnico, per costruire un roster che sembra offrire più alternative e qualità: “Mi sono informato sulle nuove giocatrici, ho letto i loro curriculum e percepisco che ci sia un buon equilibrio tra esperienza e gioventù. Ci sono atlete affermate e altre con grandi potenzialità. Questo mix, se ben gestito, può portare alla crescita che tutti auspichiamo“.

    Una crescita che parte anche dalla panchina: “Coach Giovi ha ora un anno in più di esperienza e siamo fiduciosi nel suo lavoro. Ha una passione contagiosa e una conoscenza profonda del gioco. Tutto lo staff tecnico e dirigenziale lavora con impegno e competenza, e credo sia questo il vero segreto per creare un ambiente positivo e produttivo“.

    Covarelli è un imprenditore concreto, ma anche un tifoso genuino. Lo si è visto più volte lo scorso anno al PalaBarton, anche durante gli allenamenti, nei rari momenti liberi dagli impegni lavorativi: “È un mondo che ho imparato a conoscere e ad amare. Mi piace stare vicino alla squadra, vedere come si allena, capire cosa c’è dietro una partita. C’è una grande dedizione, e anche per questo spero che il pubblico continui a crescere, come è successo lo scorso anno. Abbiamo vissuto partite davvero emozionanti, e credo che Perugia, pur con una dimensione diversa rispetto a realtà più strutturate, abbia tutte le carte in regola per costruirsi una sua stabilità in questo campionato“.

    Infine, un pensiero di gratitudine: “Devo ringraziare il presidente Bartoccini, con cui abbiamo condiviso questa visione, e anche i vicepresidenti Gargaglia e Iacone: il nostro è un percorso che stiamo facendo insieme, passo dopo passo. Con fiducia, con umiltà, ma anche con la consapevolezza che, uniti, possiamo crescere ancora tanto“. LEGGI TUTTO