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    Finale Scudetto A1, vigilia Gara 1, Lavarini: “Abbiamo i mezzi per metterli in difficoltà”

    Inizia dal Palaverde di Conegliano l’avventura della Numia Vero Volley Milano alle Finali Scudetto. Mercoledì 16 aprile alle ore 20:30 (diretta Rai Sport, DAZN e VBTV) la formazione di coach Lavarini scenderà in campo per Gara 1 contro l’ormai ben conosciuta Prosecco Doc Imoco Conegliano, in una Serie al meglio delle cinque partite. Il secondo atto è in programma sabato 19 aprile alle ore 16:00 all’Unipol Forum di Assago, che si preannuncia già infuocato.

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    Stefano Lavarini, allenatore Numia Vero Volley Milano: “Inizia una Serie di Finale sicuramente entusiasmante. Siamo pienamente consapevoli della qualità del nostro avversario, ma altrettanto certi di avere i mezzi per metterlo in difficoltà. Affronteremo una gara alla volta, con l’obiettivo di mantenere il nostro livello di gioco il più alto possibile, concentrati e determinati a dare il massimo”.

    Milano si presenta alla Finale con grande convinzione, forte dei netti successi ottenuti nei Playoff contro Vallefoglia ai Quarti e Scandicci in Semifinale, entrambe superate con autorità. Un cammino brillante che ha permesso a Orro e compagne di centrare la qualificazione all’ultimo atto per la terza volta nelle ultime quattro partecipazioni. Dall’altra parte della rete, le Pantere di Conegliano, campionesse in carica, hanno dovuto faticare di più per avere la meglio su Novara, trascinando la Semifinale fino a Gara 4. Una sfida dunque che si preannuncia ad alta intensità, tra due formazioni che si conoscono molto bene.Quello in arrivo sarà il quinto incontro stagionale tra Milano e Conegliano, che si sono già affrontate in tutte le principali competizioni: Campionato, Supercoppa, Coppa Italia e Mondiale per Club. Per molte giocatrici della Vero Volley sarà la prima esperienza in una Finale Scudetto: tra queste Cazaute, Pietrini, Konstantinidou, Kurtagic, Guidi, Smrek e i due liberi Fukudome e Gelin. 

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO

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    Finale Scudetto A1, vigilia di Gara 1: le parole di Gabi e Haak

    Il non plus ultra del volley italiano a confronto, per la Finale Scudetto si sfidano ancora Prosecco DOC Imoco Conegliano e Numia Vero Volley Milano, come nel 2022, nel 2023, nella finale di CEV Champions League del 2024 e in questa stagione nella Supercoppa e Coppa Italia. Le Pantere arrivano all’ultimo appuntamento del campionato dopo aver superato Bergamo e Novara ai play-off, mentre le meneghine hanno affrontato e battuto Vallefoglia e Scandicci. La serie inizia al Palaverde domani alle 20:30 con gara-1, poi si sposterà all’Unipol Forum di Assago per la seconda sfida sabato 19 alle ore 16, gara-3 ancora al Palaverde martedì 22 alle 20:30. Si sfideranno al meglio delle 5 gare due squadre che brillano grazie alle stelle che sfileranno in campo, in un confronto tra fuoriclasse internazionali seguito a livello mondiale.
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    Gabi: “È da tutto l’anno che ci alleniamo e che ci prepariamo per questo momento, finalmente iniziano le finali. Iniziamo in casa, davanti ai nostri tifosi, speriamo di fare la migliore prestazione possibile per iniziare bene la serie: non vediamo l’ora di iniziare. Milano è una squadra molto forte, ci aspettiamo una serie lunga, difficilmente la pratica si chiuderà in 3 partite, forse 4 o 5. Siamo pronte ad ogni evenienza, il Palaverde ci ha spinto tanto in semifinale. Vogliamo dare il massimo per vincere ancora”.

    Isabelle Haak: “È il momento delle Finali Scudetto, vogliamo vincere ancora. Abbiamo dato tutto in questa stagione finora, adesso ci aspetta un altro ostacolo; abbiamo lavorato tantissimo per arrivare al meglio possibile. Domani ci aspetta la prima partita davanti ai nostri tifosi, vogliamo iniziare bene, Milano è una squadra fortissima e sta benissimo”.

    (fonte: Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Firenze ufficializza l’arrivo del libero Sofia Valoppi: “Riusciremo a toglierci le nostre soddisfazioni”

    Come avevamo annunciato nei giorni scorsi Sofia Valoppi è una nuova giocatrice de Il Bisonte Firenze. Dopo la promzione in A1, arrivata al termine di un’esaltante stagione con la Omag-Mt San Giovanni in Marignano il libro classe 2003 è una nuova pedina della squadra toscana che ha ufficializzato l’ingaggio questa mattina.

    Il mercato in entrata de Il Bisonte Firenze si inaugura con l’ingaggio del libero classe 2003 Sofia Valoppi, nell’ultima stagione grande protagonista in A2 con la maglia della Omag-Mt San Giovanni in Marignano, con la quale ha conquistato da titolare indiscussa la promozione in A1 e anche la Coppa Italia di categoria. La ventunenne romana fra l’altro è una specialista di questa doppietta, avendola centrata anche nel 2023 con la squadra della sua città, e nonostante la giovane età vanta già diverse esperienze ai massimi livelli, sia con i club, visto che con l’Aerotalia Smi Roma ha giocato titolare anche in A1 e nei play off scudetto, sia con la nazionale Under 22, con cui ha vinto gli Europei di categoria nel 2024. Sofia Valoppi, che vestirà la maglia numero 5, è pronta a mettere al servizio di coach Chiavegatti tutte le sue qualità e potenzialità in seconda linea, andando a completare il reparto dei liberi de Il Bisonte di cui fa già parte Bianca Lapini.

    LA CARRIERA – Sofia Valoppi nasce a Roma il 25 luglio 2003 e cresce pallavolisticamente nel vivaio del Volleyrò Casal de’ Pazzi, una delle società più importanti in Italia a livello giovanile, con cui vince uno scudetto under 16 nel 2018. A 18 anni, nel 2021, decide di trasferirsi a Castelbellino, nella Clementina Volley, dove gioca la sua prima stagione da titolare in B1, poi nel 2022 sale in A2 grazie all’ingaggio da parte della Roma Volley, club nel quale rimane due anni: nel primo conquista la doppietta promozione in A1-Coppa Italia di A2, nel secondo debutta in A1 guadagnandosi la titolarità nella seconda parte del campionato. Grazie a questi progressi nel 2024 viene convocata nella nazionale italiana Under 22 per i campionati Europei di categoria, mettendosi al collo la medaglia d’oro, mentre a livello di club sceglie di tornare in A2 con San Giovanni in Marignano, centrando un’altra doppietta promozione in A1-Coppa Italia di A2 prima del trasferimento a Il Bisonte.

    Sofia Valoppi: “La scelta per me è stata semplice, perché Il Bisonte gioca in A1 da tanti anni e mi ha sempre incuriosito e ispirato: tutti gli addetti ai lavori me ne hanno parlato benissimo, e poi ha la sua sede a Firenze, una città che mi piace moltissimo. Dalla prossima stagione mi aspetto tante battaglie in campo, e sono certa che riusciremo a toglierci le nostre soddisfazioni: a livello individuale mi auguro di crescere e di migliorare sotti tutti i punti di vista, mentre a livello di squadra spero che riusciremo a trovare l’amalgama giusta per raggiungere tutti i nostri obiettivi”.

    (fonte: Il Bisonte Firenze) LEGGI TUTTO

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    Evenepoel torna dopo un lungo infortunio: correrà la Freccia del Brabante 2025

    Il 2025 è iniziato da più di 100 giorni, ma non per tutti. Dopo un 2024 costellato dalla vittoria di due medaglie d’oro a Parigi (nelle prove in cronometro e in linea), Quest’anno Remco Evenepoel non aveva ancora partecipato a nessuna competizione a causa dell’infortunio rimediato lo scorso novembre: durante un allenamento il ciclista aveva colpito la portiera di un furgone aperta rimediando diverse fratture. Poi ieri sui social l’annuncio del suo ritorno: parteciperà alla Freccia del Brabante, la gara che si correrà in Belgio venerdì 18 aprile. Per lui sarà un test importante per capire non solo il suo stato di salute, ma anche le prospettive in ottica stagionale.

    Nelle parole del suo post Instagram si legge tutta la sofferenza per l’infortunio che l’ha tenuto lontano dalle gare per più di 100 giorni. Il ciclista ha ringraziato tutte le persone fondamentali per il suo recupero: dai suoi genitori allo staff medico. Ma le parole più belle le ha scritte per sua moglie: “Voglio solo dire che senza di te avrei probabilmente fermato la mia carriera. Posso solo dire che ti amo così tanto e grazie per quello che sei”.

    Evenepoel sul momento che sta vivendo ha spiegato: “Finalmente è arrivata la settimana del mio ritorno. Dopo giorni, settimane, mesi di attesa e attesa, posso finalmente guardare alle mie prime gare. La strada per arrivare dove sono ora è stata molto difficile e impegnativa. Sicuramente la battaglia più dura della mia vita finora. Mentalmente e fisicamente, posso onestamente dire che sono stato sottoterra e ho davvero dubitato molto del mio futuro”.

    La dinamica dell’infortunio
    L’incidente del due volte oro olimpico a Parigi era avvenuto nella mattinata del 3 dicembre a Oetingen nel Brabante fiammingo. Secondo quanto avevano riferito i media in Belgio, Evenepoel, in viaggio da solo, non era riuscito ad evitare la collisione con la portiera aperta di un furgone: il suo telaio dorato della sua bici si era spezzato in due a causa del forte impatto. Remco era stato trasportato in ospedale, perfettamente cosciente. Il giorno dopo l’incidente in un post lo stesso belga aveva spiegato l’entità dell’infortunio: “Ho riportato fratture alla costola, alla scapola, alla mano, contusioni ai polmoni e una lussazione della clavicola destra che ha causato la rottura di tutti i legamenti circostanti”. LEGGI TUTTO

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    Atp Monaco di Baviera, i risultati degli italiani: Darderi agli ottavi

    Buona la prima per Luciano Darderi all’Atp 500 di Monaco di Baviera. L’italoargentino ha battuto con il punteggio di 7-6(3), 7-6(3) Christopher O’Connell (ripescato all’ultimo come lucky loser al posto di Jiri Lehecka) in un’ora e 55 minuti di gioco. Sesta vittoria consecutiva per Darderi, che nel corso del primo set è stato bravo ad annullare tre palle break (due nel terzo game, una nel quinto). La sfida è poi continuata al tiebreak, in cui Darderi ha chiuso il set sul punteggio di 7-6(3) in 53 minuti. Nel secondo è stato invece il vincitore dell’Atp 250 di Marrakech a non sfruttare due palle break nel corso del nono game, sul punteggio di 4-4. Inevitabile, anche in questo caso, il tiebreak, in cui l’italoargentino ha avuto ancora la meglio e chiuso il match. Agli ottavi di finale, Darderi affronterà il serbo Miomir Kecmanovic. LEGGI TUTTO

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    Chorus e Volley Bergamo: nasce una collaborazione oltre la pratica sportiva

    Quando due eccellenze del volley si incontrano: Chorus Volley Bergamo Academy e Volley Bergamo 1991 uniscono le forze, dando vita a una collaborazione strategica che va oltre la pratica sportiva.

    Nasce così un nuovo polo di riferimento per la pallavolo giovanile nella provincia orobica, con l’ambizione di trasformare talento e passione in un vero e proprio percorso di crescita a 360 gradi.

    Una sinergia che coinvolgerà le atlete dall’Under 12 all’Under 18, anche attraverso programmi di preparazione atletica su misura capaci di far emergere potenzialità individuali all’interno di un contesto collettivo di eccellenza.

    L’obiettivo? Elevare il livello del settore giovanile bergamasco, creando un vivaio solido e competitivo, in grado di proiettare le atlete verso i massimi livelli del volley nazionale, fino alla Serie A1.

    Ma il cuore del progetto batte anche fuori dal campo: questo sodalizio si propone come spazio educativo e formativo in cui allenatori, genitori e sostenitori diventano parte attiva nel percorso di crescita delle giovani atlete, affiancandole non solo nello sviluppo sportivo, ma anche umano, culturale ed etico.

    Impegno, determinazione, visione, intelligenza e cuore: sono questi i valori fondanti su cui si costruisce il nuovo corso della pallavolo giovanile bergamasca. Con questo nuovo capitolo, Chorus Volley Bergamo Academy e Volley Bergamo 1991 si candidano a diventare un punto di riferimento territoriale per il reclutamento, la formazione e la promozione del talento femminile, con un obiettivo chiaro: contribuire al miglioramento qualitativo del settore giovanile bergamasco e rendere sempre più concreto il sogno di veder crescere, tra le mura di casa, le protagoniste della pallavolo di domani.

    Resterà invariato e targato Volley Bergamo 1991 il progetto della Scuola Pallavolo, una ventennale esperienza dedicata a ragazze e ragazzi dagli 8 ai 12 anni sul territorio cittadino e seguita dal professor Enzo Bolla e dal suo Staff. Così come lo Special Team CUS Volley Bergamo, che proseguirà il percorso iniziato da Mariella Stabilino e Valentina Nava.

    Gianpaolo Sana, Presidente Chorus Volley Bergamo: “Siamo orgogliosi di aver intrapreso questa partnership di valore con Volley Bergamo 1991, un’unione che nasce con l’ambizione di generare valore, ispirazione e nuove opportunità per il territorio. Un progetto che auspichiamo possa segnare un punto di svolta nel panorama sportivo, sia a livello bergamasco che nazionale. Siamo convinti che questa collaborazione offrirà l’opportunità di scoprire, valorizzare e dare visibilità a nuovi talenti, esaltando il potenziale di ogni giovane atleta“.

    Francesca Piccinini, General Manager Chorus Volley Bergamo: “Questa sinergia è molto più di una semplice collaborazione: è un’opportunità concreta per lasciare il segno, per costruire qualcosa che vada oltre lo sport e che parli di valori, di crescita, di passione. Per me è un grande orgoglio poter essere accanto a queste giovani atlete nel loro percorso. Spero di rappresentare un punto di riferimento non solo per ciò che ho fatto in campo, ma per come ho vissuto il mio percorso: con dedizione, disciplina, rispetto e cuore. Valori che lo sport mi ha trasmesso e che, oggi più che mai, credo debbano essere la bussola per le nuove generazioni. Il mio desiderio è ispirarle a credere nei propri sogni, a non mollare mai, a lavorare ogni giorno per diventare la versione migliore di sé stesse, nello sport come nella vita“.

    Paolo Bolis, CFO di Volley Bergamo 1991: “Siamo felici di iniziare questa prestigiosa collaborazione con Chorus Volley Bergamo e di unire forze e comuni intenti. Si tratta di un progetto che ci permette di racchiudere la pallavolo giovanile di Bergamo e provincia in un’unica identità. In questo modo, le nostre e le loro professionalità saranno un valore aggiunto per la crescita di nuovi talenti ma, soprattutto, per la diffusione del nostro sport sul territorio“.

    Matteo Bertini, Direttore Sportivo di Volley Bergamo 1991: “Questa giornata segna la nascita di un progetto importante che consentirà di crescere sempre più talenti per il futuro. Crediamo molto in questo connubio che unisce staff di valore e che accrescerà il tasso tecnico delle giovani pallavoliste. Questa è anche l’occasione per allargare il bacino delle società con cui collaboriamo: in questo modo, ci sarà la possibilità di creare maggiori opportunità per le ragazze di arrivare al massimo livello possibile con la maglia di Bergamo“.

    (fonte Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano-Milano: quello che i numeri dicono prima della super-sfida per lo scudetto

    La finalissima per lo scudetto 2024-2025 è quanto di meglio la pallavolo femminile mondiale può offrire sul campo, con il confronto diretto tra la Numia Vero Volley Milano delle 4 medaglie d’oro olimpiche (Orro, Egonu, Sylla e Danesi) con stelle internazionali come Daalderoop, Kurtagic e la coppia di liberi Gelin/Fukudome e la Prosecco Doc Imoco Conegliano di fuoriclasse come Gabi, Zhu, Wolosz e Haak oltre a De Gennaro, Lubian e Fahr, altre tre campionesse di Parigi 2024 con la Nazionale azzurra.

    Andiamo, quindi, a sbirciare dietro a un po’ di “numeri” per mettere Milano e Conegliano una di fronte all’altra prima di trovarle dai lati opposti della rete con in palio il titolo tricolore: mercoledì 16 in Veneto, sabato 19 al Forum di Assago e martedì 22 aprile di nuovo a Conegliano (magari, solo per iniziare: la serie è al meglio delle cinque gare).

    E prima di ritrovarle anche il 3 maggio per la semifinale di Champions League, un altro capitolo della storia.

    Per quanto riguarda le squadre, le statistiche dell’anno raccolte dalla Lega Volley Femminile raccontano di una Conegliano in regular season con 26 gare giocate e altrettante vinte, 78 set chiusi con un successo e soltanto 7 persi. I 128 ace delle venete (a fronte di 238 errori) si traducono in un 1,51 di ace per set (su 2062 battute in totale), con 144 errori diretti in ricezione e una percentuale del 36,1 di palla perfetta (sono 1423 i palloni ricevuti in totale). In attacco abbiamo 1260 punti (47%), con 149 errori e 140 palloni murati (su 2679 attacchi totali), mentre proprio a muro a Conegliano è mancato un solo punto per arrivare a 200 (sono 199 i block vincenti), per una media di 2,34 muri per set.

    Andiamo a dare un’occhiata a Milano, invece, che risponde con 26 gare giocate, 21 vinte e 5 perse (69 parziali chiusi con un successo e 35 con una sconfitta). Gli ace sono 116 e gli errori 323 (1,21 ace per set, su un totale di 2370 servizi), mentre in ricezione la Numia conta 199 errori e il 34,1% di palla perfetta (su 1917 palloni). In attacco, Milano chiude le azioni a proprio favore nel 42,5% dei casi, con 1370 palloni vincenti a fronte di 249 errori e 190 muri subiti (3225 quelli giocati in totale). Invece, con 3,11 muri a set la prima squadra del Consorzio Vero Volley ha messo a segno 323 muri vincenti.

    Vediamo, invece, un confronto diretto tra i numeri fatti registrare nei play-off…

    Milano in 5 gare (tutte vinte, con 20 set giocati e 15 chiusi a proprio favore) ha messo a segno 20 ace (52 errori e un ace per set), 34,9% di ricezione perfette (su un totale di 373, con 45 errori), il 45,9% degli attacchi (con 267 vincenti, 40 errori e 32 murati), per chiudere con 66 muri vincenti (3,3 per parziale).

    Per Conegliano abbiamo: 6 gare giocate (5 vinte e una sconfitta, con 15 set giocati e 5 persi), con 20 ace (49 errori e un ace di media per set), 32,6% di ricezioni perfette (con 40 errori su un totale di 325 palloni), 289 attacchi vincenti (il 50% dei 578 palloni giocati, con 29 errori e 19 murati) e 54 muri (2,7 per set).

    L’interpretazione dei numeri è libera, ovviamente, e ciascuno avrà una propria opinione, ma c’è qualche spunto interessante e materiale per farsi un’idea di quello che potrà essere la serie di finale e su quali temi tecnico-tattici si giocherà. Ma, dopotutto, si sa: come pragmaticamente disse Woody Hayes, allenatore di football americano, in un certo senso “l’unica statistica significativa è il numero di partite vinte“.

    E di quelle, alla fine, per vincere lo scudetto ne servono 3, questo è certo: si parte dallo 0-0. Il resto è tutto da scrivere.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Superlega, il pagellone di Paolo Cozzi di Gara 2 delle Semifinali Scudetto

    Partite intense, partite vibranti, ma alla fine di due vere maratone sportive sia Trento che Perugia riescono ad espugnare rispettivamente Piacenza e Civitanova e a portarsi sul 2-0, ad un passo dalla finale scudetto. Giocano bene le squadre di casa, desiderose di tenere aperta la serie di semifinale, ma alla lunga sprecano e sbagliano troppo e adesso la strada per loro diventa sempre più intricata.

    Piacenza-Trento 2-3La squadra di Travica gioca bene, ha numeri migliori di Trento in quasi tutti i fondamentali, ma alla lunga ha la colpa di far rientrare in partita gli avversari dopo un gran secondo set e di sbagliare troppo, sia in attacco che al servizio. Brizard (voto 6,5) gestisce bene i suoi attaccanti, con Maar (voto 7) e Mandiraci (voto 6,5) che rispondono spesso presente pur regalando qualche errore di troppo. Il gioco al centro funziona bene, anche se di palloni ne arrivano pochini. Galassi (voto 6,5) meriterebbe di più per i 5 muri fatti, ma i 6 errori al servizio su 13 tentativi sono un fardello pesante. Meglio Simon (voto 7), come sempre maestoso a centro rete. Con Scanferla (voto 6,5) positivo e reattivo nella seconda linea emiliana, piace anche Romanò (voto 7) che in questo finale di stagione è tornato a giocare con numeri importanti, non solo al servizio ma anche in attacco.

    Trento gioca tre set perfetti, e alla fine è questo che conta, approfittando anche dei regali avversari. Sbertoli (voto 7) per una volta utilizza poco le vie centrali del campo dove sia Kozamernik (voto 6) che Flavio (voto 6,5) restano in ombra. A essere sovraccaricato è invece Michieletto (voto 9) che da grande fuoriclasse quale è sforna una prestazione pazzesca in tutti i fondamentali, con il pregio di sbagliare pochissimo, specie nei momenti clou. Chi si prende tante murate è Rychlicki (voto 7), bravo però a non rimanere sull’errore e a guardare alla palla dopo. Cosi come Lavia (voto 7), che a referto mette solo 11 punti, ma dalle sue mani e dalle sue ricezioni passano alcune delle palle più calde del match. Bene infine Laurenzano (voto  6,5), solito perfetto metronomo della seconda linea trentina.

    Civitanova-Perugia 2-3Non basta una bella prova corale, condita da un ottimo muro, ai marchigiani per fermare la forza d’urto perugina, che a suon di ace abbattono le speranze di vittoria dei padroni di casa. Boninfante (voto 6,5) fa viaggiare i suoi attaccanti trovando Bottolo (voto 7,5) in cerca di riscatto dopo una opaca gara 1. Bene anche Lagumdzija (voto 7), prolifico e attento a sbagliare poco. Straripante in prima linea ma in grosse difficoltà in seconda Nikolov (voto 6), seconda linea dove crolla anche Loeppky (voto 5) davanti alla potenza dei battitori umbri. Nonostante i 16 ace subiti non sfigura Bisotto (voto 6,5) che riesce a dare palloni a Boninfante per innescare Chinenyeze (voto 7,5) e Podrascanin (voto 6). Insomma tanto rammarico per questa sconfitta in casa Civitanova, che dovrà essere brava a resettare tutto in vista dell’imminente gara 3.

    Perugia per avere la meglio spinge a mille dai nove metri con Plotnytskyi (voto 8,5), assoluto protagonista dalla linea dei 9 metri con 7 ace di cui alcuni fondamentali nel tie break. Giannelli (voto 7,5) è attento e lucido nella distribuzione, trovando ottime risposte da un Ben Tara (voto 8,5), tirato a lucido, e da Loser (voto 8) che al centro si fa sempre trovare pronto. Sufficiente anche la prova dell’altro centrale Solè (voto 6), un po’ in difficoltà a muro. Meno appariscente forse, ma sempre molto di sostanza, la prova di Semeniuk (voto 7,5) che in seconda linea da una grossa mano nella giornata in cui Colaci (voto 5,5) subisce qualcosa di troppo in ricezione.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO