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    Definito il nuovo roster gialloblù: note e curiosità

    Trento, 4 luglio 2025
    Con l’ufficializzazione dell’ingaggio dell’opposto francese Théo Faure, Trentino Volley ha completato il roster dell’Itas Trentino maschile per la stagione 2025/26. Di seguito note e curiosità statistiche riferite alla composizione dell’organico che verrà affidato a Marcelo Mendez.
    QUATTORDICI. Le operazioni portate a termine nelle ultime settimane hanno consentito di confermare lo scelta adottata nelle ultime tre stagioni, ovvero quella di affrontare la nuova stagione con quattordici giocatori a disposizione dello staff tecnico quindi e un ricambio per ogni tassello del sestetto titolare: due palleggiatori (Acquarone e Sbertoli), due opposti (Faure e Gaby Garcia), due liberi (Laurenzano e Pesaresi), quattro schiacciatori (Bristot, Lavia, Michieletto e Ramon) e quattro centrali (Bartha, Flavio Gualberto, Sandu e Torwie).
    POKER DI NOVITÀ. Sono solo quattro le variazioni rispetto alla rosa che ha conquistato la vittoria dello Scudetto lo scorso 7 maggio a Civitanova Marche, tutte concentrate sul reparto dei giocatori che attaccano: un opposto (Faure), due centrali (Sandu e Torwie) e uno schiacciatore Ramon. Solo nei mercati estivi 2011, 2012, 2016 e 2017 si erano registrate così poche operazioni in entrata nella storia di Trentino Volley.
    ETÀ MEDIA. Il roster gialloblù potrà contare su una età media di 25,1 anni, leggermente superiore a quella della precedente stagione (24,5), semplicemente perché i dieci giocatori confermati sono diventati più… vecchi di un anno. Il giocatore più giovane sarà il centrale Sandu (18 anni da compiere il 14 settembre), quello più esperto resterà il libero Pesaresi (34).  Ben cinque i nati nel 1999 (Acquarone, Faure, Garcia, Lavia e Ramon), mentre quelli del nuovo millennio saranno ben sei: Bartha, Bristot, Laurenzano, Michieletto, Sandu, Torwie. Solo in quattro stagioni delle venticinque stagioni già portate a termine Trentino Volley ha potuto vantare un roster con un’età media più bassa.
    ALTEZZA MEDIA. La sostituzione di Pellacani (210 centimetri) con Sandu (200) ha portato inevitabilmente l’Itas Trentino ad abbassare l’altezza media del suo roster, che ora si attesta sui 196,9 centimetri contro i 197,5 della precedente stagione. La torre della squadra resta comunque Michieletto (211), mentre il più minuto è sempre Gabriele Laurenzano. Fra i nuovi arrivi da segnalare l’altezza importante di Torwie (208) e quella piuttosto contenuta di Ramon (194). In diciassette delle venticinque stagioni già in archivio Trentino Volley ha avuto un roster più alto; quello in assoluto che svettava più di tutti era riferito all’annata 2015/16 (vice campione d’Europa) con 200,2 cm.
    STRANIERI. La rosa 2025/26 sarà più internazionale, grazie alla presenza di due giocatori stranieri in più (6 contro i 4 della precedente stagione). A questo proposito il settore del campo più multietnico sarà sicuramente posto 1 e posto 2 con due opposti provenienti dall’estero (Usa e Francia), come accaduto già altre otto volte. Nei ruoli di regista e libero si è invece puntato su atleti esclusivamente italiani, come era già accaduto nelle ultime annate, mentre in quello di schiacciatore torna la presenza di un elemento estero (Ramon), come non succedeva dal 2022/23 con Dzavoronok.
    DA CISTERNA. Metà delle operazioni in entrata sono state effettuate prelevando giocatori da Cisterna Volley: l’opposto Théo Faure e lo schiacciatore Jordi Ramon, avversari di Trentino Volley nei quarti di finale degli ultimi Play Off Scudetto. Gli unici precedenti di un doppio arrivo da un solo Club sono riferiti guarda caso sempre Società laziali: Tofoli e Fortunato da Roma Volley nell’estate 2001 e Urnaut e Van de Voorde da Latina nel 2016. In quella 2010 accadde qualcosa di simile (Colaci e Della Lunga da Verona), ma una delle due operazioni era il rientro da un prestito.
    NAZIONALI. Ben dieci dei quattordici giocatori della nuova rosa vestono abitualmente la maglia della Nazionale maggiore dei rispettivi Paesi di appartenenza: Lavia, Laurenzano, Michieletto e Sbertoli quella dell’Italia, Flavio quella del Brasile, Garcia quella degli Usa, Bartha quella della Romania, Faure quella della Francia, Torwie quella della Germania e Ramon quella della Spagna. Tutto ciò comporterà un avvio di preparazione a ranghi ridottissimi subito dopo Ferragosto con appena quattro elementi:  Acquarone, Bristot, Pesaresi e Sandu.
    Trentino Volley SrlUfficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Personal Time: confermato Bellucci

    La Personal Time San Donà comunica di aver confermato per la stagione 2025/2026 il palleggiatore  marchigiano Alessandro Bellucci. (’97). Alessandro era tornato in Veneto lo scorso anno dopo le stagioni con Sorrento (2023/2024) e Garlasco (2022/2023); in precedenza, nel 2021/2022 l’esperienza in maglia san donatese. Nel curriculum di Bellucci anche Lagonegro, Palmi, Brescia e Cinquefondi.
    Quella di Alessandro è una conferma importante per la Personal Time: “Abbiamo trovato l’accordo – dice Alessandro-per proseguire il nostro rapporto qui a San Donà e sono contento per l’avventura che ci attende. La squadra è quasi totalmente nuova e tutti insieme dovremo crescere ogni volta in cui saremo in palestra a lavorare con il nostro coach”. Buon lavoro Alessandro. (2) LEGGI TUTTO

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    Pedro Martinez, chi è l’avversario di Sinner a Wimbledon

    Introduzione
    “Mi piacciono i grandi stadi e mi piace giocare con i più forti” raccontava Pedro Martinez lo scorso gennaio. L’opportunità arriverà al 3° turno di Wimbledon contro Jannik Sinner, la prima sfida in carriera dello spagnolo contro il n. 1 al mondo in carica. Papà del piccolo Pedro jr., Martinez ha interrotto ai Championships una serie di cinque sconfitte consecutive. Tutto quello che c’è da sapere sul prossimo avversario di Sinner. Il match, in programma sabato con orario da definire, sarà in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    TUTTI I RISULTATI LIVE LEGGI TUTTO

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    Personalità ed esperienza made in Gioia: ecco Pascal Sabato

    La Joy Volley Gioia del Colle è lieta di annunciare il ritorno, nello staff tecnico della prima squadra, di Pascal Sabato, che ricoprirà il ruolo di preparatore atletico per la stagione sportiva 2025/2026.
    Professionista di grande esperienza e profondo conoscitore del mondo della pallavolo, Pascal è un nome che non ha bisogno di presentazioni. Campione del mondo di Bodybuilding e vincitore del prestigioso 1° premio nel 4° Trofeo Due Torri, categoria 82 kg, negli anni ’90, ha conseguito il titolo di preparatore all’Accademia di Cultura Fisica e Atletica di Parma, approdando nel grande volley inizialmente con la Prisma Taranto, nello staff tecnico del gioiese Vincenzo Di Pinto.
    Il suo curriculum parla da sé: ben undici stagioni tra Superlega e Serie A1 (Taranto, Gioia del Colle, Vibo Valentia), tredici in Serie A2 (Taranto, Gioia del Colle, Castellana Grotte, Matera) e tre in Serie B (Castellana Grotte, Corigliano, Gioia del Colle).
    Sarà lui a guidare la preparazione fisica dei biancorossi che, a partire da fine agosto, saranno impegnati tra piscina, sabbia e proprio la “Palestra Pascal” per trovare la condizione migliore. Il suo lavoro sarà determinante per il perseguimento degli obiettivi, per tale motivo la società ha scelto di riportare a casa un professionista del settore.
    Adesso, per il preparatore atletico gioiese si apre un nuovo capitolo. Un ritorno voluto, sentito, carico di motivazioni: «Tornare a Gioia del Colle è un onore. Qui ho dato tanto negli anni, ma questa città ha sempre saputo restituirmi ancora di più. È casa mia, è il luogo dove tutto ha un sapore diverso: lavorare qui significa sentire il battito della propria gente, vivere ogni giorno l’amore per i colori biancorossi. Anche se ripartiamo da una categoria diversa, non ho avuto dubbi. Il richiamo del mio paese, unito all’ambizione e alla serietà del progetto voluto dal presidente D’Elia, mi hanno convinto a fare questa scelta importante. C’è entusiasmo, c’è voglia di risalire, e io voglio dare il mio contributo. Le prime settimane di lavoro saranno intense: ci concentreremo su piscina, sala pesi e sabbia per costruire una base fisica solida. Il nostro obiettivo è farci trovare pronti, in ogni senso, per affrontare una stagione da protagonisti».
    La Joy Volley accoglie con grande entusiasmo il ritorno di un professionista di assoluto valore e di un uomo profondamente legato alla nostra realtà. Bentornato a casa, Pascal! LEGGI TUTTO

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    È morto Giorgio Pietrangeli: il figlio di Nicola aveva 59 anni

    Grave lutto per Nicola Pietrangeli. All’età di 59 anni è morto il figlio Giorgio, ex campione di surf, a causa di un male incurabile. A darne notizia è la Federazione Italiana Tennis e Padel. “Il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi e tutto il movimento tennistico si stringono con affetto alla famiglia e a tutti coloro che gli sono vissuti a fianco in questo momento di immenso dolore” si legge in una nota.

    Chi era Giorgio Pietrangeli
    Giorgio Pietrangeli è stato uno dei primi campioni italiani di surf negli anni ’80: ha partecipato con la Nazionale ai Mondiali del 1988 a Portorico e agli Europei in Portogallo del 1989. Nel 1985 ha partecipato agli Europei di Forte dei Marmi e nel 1989 ha vinto il campionato italiano di Viareggio. Giorgio Pietrangeli lascia il papà Nicola, la moglie Carola, la figlia Nicola e i fratelli Marco e Filippo.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Pogacar: “Con Vingegaard c’è una bella rivalità. Che duelli con lui”

    Sabato 5 luglio a Lille prende il via l’edizione numero 112 del Tour de France. Le parole alla vigilia del campione del mondo Tadej Pogacar: “Mi sento bene e sono contento di essere qui. La preparazione è andata bene. Ho molta fiducia e mi sento pronto, anche per le tappe di montagna che saranno particolarmente insidiose”. Negli ultimi quattro anni, il Tour si è trasformato in un duello a due tra Pogacar e Jonas Vingegaard, con due successi a testa, e a Pogacar viene chiesto se sarà così anche quest’anno. “Abbiamo già vissuto quattro duelli fantastici, con lui c’è una bella rivalità e vedremo chi sarà il migliore quest’anno – risponde l’iridato -. Vingegaard è il miglior scalatore che abbiamo visto negli ultimi anni e, a volte, è anche più bravo di me nelle cronometro. Ma qualche volta è anche meno bravo di me”. “Comunque è un onore essere uno dei favoriti al via – aggiunge Pogacar -. La prima settimana sarà subito molto intensa, con diversi finali insidiosi. Questo potrà offrire molte opportunità, ma sarà anche una questione di sopravvivenza”. 

    Approfondimento
    Perché gli italiani non vincono più al Tour?

    Vingegaard: “Il mio massimo per essere al livello di Pogacar”

    “Finora è stata una stagione strana, ma questo mi dà ancora più motivazione: siamo pronti per la battaglia con una grandissima squadra. Mi sono allenato in altura e ora spero di fare meglio rispetto al Delfinato, ma lo dirà solamente la strada”. Così Jonas Vingeaard, vincitore del Tour nel 2022 e nel 2023, sulla ‘Grande Boucle’ che parte domani da Lille. Tutti si aspettano un nuovo duello tra il danese della Visma Lease a Bike e Pogacar e Vingegaard sottolinea che “secondo me Tadej sarà più forte degli anni scorsi, io dovrò essere al suo livello, la cronoscalata potrà fare grandi differenze”. “Per vincere il Tour devi essere al livello di Pogacar – aggiunge -, e questo ovviamente mi spinge a dover essere al mio massimo possibile, migliore che mai”.  LEGGI TUTTO

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    Andrea Galliani giocherà in A3 con Mirandola: “Porto esperienza e voglia di lottare”

     Tredici stagioni tra A1 e A2, due metri e quattro centimetri e più di 3700 punti segnati in LegaVolley: questo il profilo di Andrea Galliani, nuovo schiacciatore della Stadium Mirandola impegnata nel prossimo campionato di Serie A3. Campionato ancora inedito per lo schiacciatore nato a Desio classe 1988, che nella sua collezione di maglie vanta, tra le altre, Brescia, Cantù e Monza. 

    “Arrivo con qualche anno in più sulle spalle rispetto ai miei compagni, ma con la stessa voglia di lottare, crescere e migliorarsi. Spero che la mia esperienza possa essere utile al gruppo e contribuire alla crescita di tutti”. 

    (fonte: Stadium Mirandola) LEGGI TUTTO

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    Dai Diavoli Rosa agli Spike Devils: Riccardo Aretz nuovo centrale di Campobasso

    Un altro prospetto di assoluto spessore sfornato dalla cantera dei Diavoli Rosa Brugherio pronto a ritrovare in Molise, tra l’altro, un compagno di team dell’ultima stagione come il libero Luca Consonni. Gli EnergyTime Spike Devils Campobasso arricchiscono il reparto dei centrali con Riccardo Aretz, secondo lombardo nel roster rossoblù per la stagione in arrivo.

    Non ancora diciannovenne (domani taglierà questo traguardo) centrale di 195 centimetri, l’ultimo arrivo alla corte del tecnico Giuseppe Bua arriva nel capoluogo di regione con grande entusiasmo.

    “Il ritrovare Consonni è un po’ un caso, ma senz’altro fa molto piacere. Per me, prima di tutto, questa è la prima esperienza al di fuori di un vivaio, che mi ha dato l’opportunità di giocarmi le mie carte già nella scorsa Serie A3 Credem Banca. Ho avuto la fortuna di fare esperienza e mettermi alla prova per testare le mie peculiarità ed i miei limiti, forte anche del grande lavoro fatto con il nostro tecnico Durand. Ora cercherò di apprendere ulteriormente da un allenatore come Giuseppe Bua, provando ad entrare nel merito anche dei minimi dettagli”.

    Intanto, Aretz non vede l’ora di essere a stretto contatto con il pubblico di fede rossoblù. “Ho avuto modo di sentire da vicino l’entusiasmo ed il calore dei tifosi campobassani lo scorso 4 maggio e sapere di averli ora dalla mia parte rende tutto ancora più fantastico ed è stato uno dei tanti motivi che mi hanno spinto a proiettarmi su di un simile scenario”.

    Descrivendosi come centrale, l’ultimo innesto in casa campobassana parla di sé in questi termini: “Nell’ultima stagione ho cercato di lavorare sodo soprattutto sulla costanza e sull’efficienza del servizio ed ho cercato di migliorarmi anche nella propensione al muro anche perché l’attacco è un po’ il mio fondamentale più connaturato. In generale, però, voglio poter crescere su tutti e tre questi aspetti offensivi anche nel confrontarmi con una categoria dal livello non indifferente”.

    A se stesso Aretz è pronto a promettere “di poter essere come una spugna, nell’assorbire cioè tutti i dettami sia dai giocatori più esperti che dai miei coetanei in organico così da migliorare il più possibile, a maggior ragione in un raggruppamento, come quello meridionale, molto tosto, che ha avuto modo di conoscere solo in parte nei playout in occasione delle sfide, oltre che con Campobasso, anche con Napoli e Castellana Grotte. Il mio ex compagno Paul (Ferenciac, ndr) mi ha raccontato di questa poule come un’esperienza di crescita e da vivere pienamente e non vedo l’ora di farlo“.

    Poi – parlando all’ambiente – chiosa: “So che la squadra ha degli obiettivi ben determinati. Conosco qualche nome ed è stata strutturata bene. Son certo che riusciremo a dare il massimo e fare del nostro meglio”.

    (fonte: EnergyTime Campobasso) LEGGI TUTTO