consigliato per te

  • in

    Cosa chiedere di più a questa Italia? La risposta di capitan Danesi: “Non fermarsi”

    Fate 12 su 12 in VNL. Fate anche 26 successi consecutivi che eguagliano la striscia positiva più lunga nella storia della Nazionale italiana femminile di pallavolo. Cosa chiedere di più a questa squadra? La risposta migliore la fornisce capitan Danesi: “fare ancora di più”.

    Anna Danesi – “Dobbiamo continuare così anche se oggi abbiamo portato a casa non certo la miglior partita dell’anno –ha analizzato la capitana azzurra, Anna Danesi -. Adesso guardiamo alle Finals dove affronteremo le più forti che certamente vorranno provare a batterci e metterci in difficoltà. C’è da lavorare a testa bassa per continuare a far risultato. Chiudiamo questa fase intercontinentale con un bilancio positivo non solo dal punto di vista dei risultati. Soprattutto in questa terza week abbiamo giocato bene, a parte il match di stasera. C’è da essere soddisfatti ma allo stesse tempo pronti a fare ancora di più in vista delle Finals”.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

  • in

    3-0 alla Repubblica Ceca, l’Italia U16 chiude l’Europeo con una medaglia di bronzo

    Si chiude con una medaglia di bronzo il percorso della nazionale under 16 femminile impegnata nei Campionati Europei di categoria a Tirana, in Albania. Le azzurrine di Monica Cresta, dopo aver chiuso la fase a gironi al primo posto e da imbattute collezionando sette vittorie su altrettante gare giocate, hanno dovuto cedere solamente in semifinale alla Turchia, che si è imposta al tie-break 3-2. All’Olimpik Park di Tirana, le azzurrine hanno affrontato e superato nell’ultima gara della rassegna continentale la Repubblica Ceca con il punteggio di 3-0 (25-16, 28-26, 25-13). Top scorer del match Seina Gaye con 18 punti a referto, seguita da Borello (16) e Sonego (11). Un percorso sicuramente positivo quello della nazionale italiana che dunque conquista una bella medaglia di bronzo dopo l’argento ottenuto nel 2021 a Nyiregyhaza (Ungheria). 

    LA CRONACAL’avvio è all’insegna dell’equilibrio, con le due squadre che si fronteggiano punto su punto (5-5). Poi, è l’Italia ad alzare la testa portandosi prima a +3 (8-5), poi a +5 (12-7). Le azzurrine di Monica Cresta prendono il largo, ampliando il vantaggio fino al 17-9. La Repubblica Ceca è costretta ad inseguire e non può nulla contro le azzurrine che continuano a macinare punti. È Martinengo a chiudere il set in favore dell’Italia con il punteggio di 25-16.

    Dopo un primo vantaggio delle azzurrine nel secondo parziale (6-3), la gara procede all’insegna dell’equilibrio, con l’Italia e la Repubblica Ceca che si affrontano a viso aperto (10-10, 15-15, 17-17, 19-19). È la nazionale ceca a provare un mini-allungo portandosi sul 21-19. Ma l’Italia, con grinta e determinazione, prima pareggia (24-24) e poi chiude i conti 28-26. 

    Nell’ultimo parziale, quello decisivo, l’Italia preme sull’acceleratore e impone fin da subito il proprio ritmo, prendendo saldamente il comando del gioco. Sempre avanti, le azzurrine mantengono ampio il vantaggio, prima 12-3, poi 17-7. Nel momento di maggiore difficoltà delle avversarie, le ragazze di Cresta continuano a colpire, gestendo al meglio ogni fase della partita. L’Italia chiude il set e la gara col punteggio di 25-13, conquistando una bella medaglia di bronzo. 

    ITALIA – REPUBBLICA CECA 3-0(25-16, 28-26, 25-13)ITALIA Jakic 6, Martinengo 6, Pettiti 3, Gaye 18, Borello 16, Sonego 11, Simeonov (L). Bianchin 6, Citelli, Saltarel. N.e.: Crotta, Uwadiae, Fioretti, Zannese. All. Cresta. REPUBBLICA CECA Mandova 5, Prokesova 1, Svecova 5, Capova 10, Mertova 1, Vavroliskova 5, Kuldanova (L). Mitacova, Smiskova 5, Krnacova 5, Zbejvalova, Necaskova 1. N.e.: Tuckova, Novakova. All. StarypavelDurata 224’, 35’, 22’Italia a 11, bs 6, mv 15, et 17Repubblica Ceca a 2, bs 5, mv 6, et 12 

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner-Alcaraz, chi è Ambrose il bambino del sorteggio prima della finale di Wimbledon

    Ambrose Caldecott, 11 anni, è il bambino che ha effettuato il lancio della moneta prima della finale del singolare maschile tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Ambrose ha affrontato un osteosarcoma di secondo stadio, diagnosticato a marzo 2024. “Anche quando le cose sembravano andare male, la speranza non è mai persa del tutto” ha spiegato Ambrose
    SINNER-ALCARAZ: LIVE – FOTOGALLERY

    “Anche quando le cose sembrano andare male, la speranza non è mai persa del tutto, e si può sempre risalire dal baratro. Questa corsa è partita, e io sono sulla mia strada”. Un messaggio di speranza che arriva da un ragazzo di undici anni: il suo nome è Ambrose Caldecott, colui che ha effettuato il lancio della monetina prima della finale di Wimbledon tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Entrato in stampelle e accompagnato dall’applauso dell’intero Centre Court (con il principe William visibilmente emozionato), Ambrose ha affrontato nell’ultimo anno e mezzo un osteosarcoma di secondo stadio, un cancro osseo diagnosticato a marzo 2024. Il giovane ragazzo, che rappresenta la Junction Elite Project (una organizzazione benefica con sede nel sud-ovest di Londra), ha affrontato cicli di chemioterapia e diversi interventi chirurgici negli ultimi 12 mesi per superare la malattia.

    I genitori di Ambrose: “Non gli è mai mancata la fiducia”

    A raccontare la storia di Ambrose sono stati i genitori, papà Harry e mamma Rebecca: “Nessuno è intoccabile, e pensi di sapere in teoria che prima o poi la vita ti travolgerà, ma finché non succede davvero, non puoi sapere come reagirai – hanno raccontato al sito di Wimbledon – A marzo 2024, ad Ambrose è stato diagnosticato un osteosarcoma di secondo stadio, una forma di cancro alle ossa. Il suo trattamento all’UCLH (University College London Hospital) ha comportato molti cicli di chemioterapia estremamente intensi e poi un intervento chirurgico importante per rimuovere il femore e sostituirlo. Quando stava male, l’unica cosa che non gli è mai mancata è stata la convinzione assoluta e la fiducia che ce l’avrebbe fatta. Credo che questa esperienza gli dimostrerà che aveva ragione a crederci”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Italia che cambia, vince comunque: 3-0 all’Olanda, primato in VNL e record d’imbattibilità eguagliato

    Dodici su dodici e 26esima vittoria consecutiva in match ufficiali tra estate 2024 e 2025. L’Italia chiude la fase intercontinentale di Volleyball Nations League senza macchia, battendo anche le padrone di casa dell’Olanda 3-0 (25-23; 28-26; 25-18)alla Omnisport Arena di Apeldoorn nella sfida valida per la quinta giornata della week 3. Percorso perfetto che consente alle azzurre di chiudere con la testa di serie numero 1 la fase a gironi della VNL in attesa di conoscere (tra qualche ora) il quadro completo delle Finals in programma a Lodz dal 23 al 27 luglio.

    Ma non finisce qui, perché il successo sulle olandesi consente alle azzurre anche di eguagliare la striscia vincente più lunga del volley femminile italiano precedentemente fatta segnare dall’Italia dell’allora CT ed ora assistente allenatore, Massimo Barbolini, tra 2007 e 2008. Questi i numeri di un dominio totale che lancia Danesi e compagne verso l’ultimo atto di VNL con il vento in poppa e può solo far ben sperare in vista del Mondiale, ultimo trofeo che ancora manca nell’imponente bacheca di questa fenomenale generazione azzurra. 

    STARTING PLAYERS – Dopo la maratona con la Turchia Velasco cambia qualcosa in sestetto scegliendo Orro in regia, Antropova opposta, Sylla e Nervini schiacciatrici, Nwakalor e Fahr al centro e Fersino libero. Dall’altra parte coach Koslowoski opta per Van Aalen palleggiatrice, Dambrink opposto, Vos e Kok schiacciatrici-ricettrici, Stuut e Gerritsen centrali e libero.

    1° SET – Dopo una fase di studio condita da qualche sbavatura in appoggio e ricezione, le azzurre riescono a rimettersi in carreggiata dopo l’iniziale 1-4 delle padrone di casa guidate da un’ispirata Dambrink grazie alle prime importanti giocate di Sylla ed Antropova. Un contro-forcing che rimette il match in parità (10-10) scatenando però un nuovo minibreak orange firmato da Stuut e dal doppio attacco vincente di Vos (10-13) che porta al timeout di coach Velasco. Le azzurre non riescono ad essere continue mentre le padrone di casa, ben orchestrate da Van Aalen, prendono il largo grazie all’ottima verve offensiva di Vos e Dambrink (14-17).  L’Italia però non molla e con una Antropova a dir poco scatenata, ricuciono il gap grazie anche a qualche guizzo di Nervini (19-19). Quando poi si presenta Antropova al servizio le azzurre mettono per la prima volta nel set il muso avanti (20-19) per poi scappare via con Sylla, Egonu (entrata nel doppio cambio) ed Antropova fino al 25-23 che chiude il primo parziale.

    2° SET – Nel secondo set dentro Giovannini per Sylla che avverte un piccolo fastidio fisico, ma l’Italia riprende da dove aveva interrotto e cioè con una diagonale a tutto braccio di Antropova che muove subito lo score. Giovannini si dimostra subito pronta con un paio di belle giocate di forza e precisione mentre Antropova, Fahr e Nwakalor mettono 2 lunghezze tra Italia e Olanda (8-6). E dopo un primo set poco prolifero, è proprio la centrale di Scandicci a mettersi in luce dimostrandosi solida a muro e in attacco supportando nel migliore dei modi la scatenata Antropova. Sul 14-11 Velasco mette in campo capitan Danesi per Nwakalor ma un ace di Jansen rimette l’Olanda a -1 prima della parallela di Antropova su alzata al bacio di Fersino. La risposta olandese porta la firma di Dambrink e Gerritsen che rimettono il set in parità a quota 15 inducendo Velasco a fermare l’inerzia delle padrone di casa con un timeout.

    Il punto a punto, dopo un momentaneo vantaggio di 2 azzurro, vede l’Olanda avanti grazie ad una precisa parallela di Dambrink (18-19). Poi però Un errore di Jansen e il ritorno al servizio di Antropova propizianono il blockout di Giovannini (21-19) che mette nuovamente l’Olanda in scia. Sono poi di Fahr, Egonu a muro (rientrata come nel primo set nel doppio cambio) i guizzi del 23-21 a cui l’Olanda risponde con entusiasmo e grinta (24-24) portando il set ai parziali. Il primo se lo guadagnano proprio le orange riuscendo nell’impresa di fermare a muro Antropova (24-25) che però dopo un timeout di Velasco rimette le cose in parità (25-25) per poi regalare un nuovo setball alle azzurre con un perentorio muro su Vos (27-26). Occasione che la stessa Antropova sfrutta con una diagonale a tutto braccio che ammutolisce i 7000 dell’Omnisport Arena per il 28-26 che di fatto regala il primato aritmetico all’Italia in classifica generale di VNL.

    3° SET – Nel terzo set le azzurre giocano in scioltezza: solide a muro, efficaci al centro e con la solita Antropova in posto 2. Quando poi Giovannini mette giù l’ace dell’8-4, le olandesi iniziano a vacillare sotto i colpi azzurri. Lo strappo si allarga ulteriormente con Fahr al servizio (12-5) e diventa incolmabile quando capitan Danesi a muro e Nervini in attacco mettono l’overdrive per staccare definitivamente le padrone di casa. Il set fila liscio, Velasco concede campo anche a Degradi (per Giovannini) mentre l’Olanda alterna buone giocate a momenti di rottura continuati. Merito del gioco mura-difesa delle azzurre che chiudono la fase intercontinentale della VNL 2025 con un inequivocabile e risolutivo 25-18.  

    ITALIA-OLANDA 3-0(25-23; 28-26; 25-18)ITALIA: Fahr 10, Orro 3, Sylla 4, Nwakalor 2, Antropova 25, Nervini 7, Fersino (L), Giovannini 7, Degradi 1, Danesi 3, Egonu 2, Cambi. N.E. De Gennaro (L) e Gray. All. Velasco.OLANDA: Vos 7, Gerritsen 7, Dambrink 16, Kok 3, Stuut 4, Van Aalen 1, Reesink (L), Lyklema, Van de Vosse 5, Kuipers 2, Jansen 4. N.E. Ten Brinke e Daalderop. All. Koslowski.Arbitri: Sung Hae-Yoeun (KOR) e Mokry Juraj (SVK).Durata: 26’, 32’, 22’. Note: 7000 spettatori. Italia: a 6, bs 11, m 8, et 23.Olanda: a 5, bs 6, m 4, et 19.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

  • in

    Tour de France, Merlier vince la 9^ tappa in volata: Jonathan Milan 2°. Pogacar in giallo

    Tim Merlier vince la 9^ tappa da Chinon a Chateauroux di 174,1 km. Il belga ha battuto in volata il nostro Jonathan Milan: all’azzurro non riesce la doppietta dopo il successo nell’8^ tappa. Frazione segnata dalla lunga fuga di van der Poel (con il compagno Rickaert): l’azione dell’olandese, iniziata al km 0, ripresa solo all’ultimo chilometro. Pogacar resta sempre in maglia gialla
    LE CLASSIFICHE – TUTTE LE TAPPE – I PARTECIPANTI LEGGI TUTTO

  • in

    Tour de France, la 10^ tappa da Ennezat a Le Mont-Dore Puy de Sancy: percorso e altimetria

    Dopo la scoppiettante 9^ tappa, con la lunga fuga di van der Poel partita al km 0 e terminata solo all’ultimo chilometro, e la vittoria di Merlier sul nostro Milan in volata, il Tour torna a salire. Una tappa con 7 GPM (nessuno di prima categoria) e oltre 4 mila metri di dislivello: un 14 luglio da festeggiare con una frazione che si preannuncia molto scoppiettante. Se la corsa rispetterà il copione seguito finora ci sarà da aspettarsi grande battaglia tra i big di classifica, a partire da Pogacar e Vingegaard

    Il percorso della 10^ tappa
    14 luglio, festa nazionale della Repubblica francese nel giorno della Presa della Bastiglia. E il percorso, come da tradizione, si fa duro e spettacolare. Sette salite tra colline e passi di seconda categoria. Ci sarà un pezzo della salita al Puy de Dôme, con i corridori che ne affronteranno i primi chilometri all’inizio della tappa. Dopodiché non ci sarà tregua fino alla salita finale verso la località di Le Mont-Dore. La salita di 3,5 km con una pendenza media dell’8% porterà il dislivello totale della giornata a 4.400 metri LEGGI TUTTO

  • in

    Elisa Longo Borghini vince il Giro d’Italia Women: doppietta dopo il successo del 2024

    Elisa Longo Borghini (Uae Team) ha vinto il Giro d’Italia Women 2025. L’azzurra, leader della classifica alla vigilia dell’ultima tappa, ha difeso la maglia rosa concludendo al quarto posto la frazione Forlì-Imola (134 km) in cui si è imposta la tedesca Lippert. Per Elisa Longo Borghini è l’enessimo successo di una carriera strepitosta, il secondo Giro d’Italia consecutivo dopo quello conquistato nel 2024 LEGGI TUTTO