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    Thomas Beretta confermato alla MINT Vero Volley Monza

    MONZA, 26 MAGGIO 2025 – Una nuova stagione a Monza per il capitano della MINT Vero Volley, Thomas Beretta. La prima squadra maschile del Consorzio Vero Volley, anche per l’annata 2025/26, potrà contare sul suo centrale, che vestirà ancora i colori della squadra per la sua tredicesima stagione in Serie A1, l’undicesima consecutiva con i brianzoli.

    Beretta ha vissuto tutte le “prime volte” con Vero Volley, diventandone un pezzo di storia vero e proprio. Nel suo palmares vanta la conquista della CEV Cup 2022, mentre nell’ultima stagione in maglia MINT ha disputato Campionato – conquistando la salvezza all’ultima giornata – e CEV Champions League – arrendendosi solo ai quarti di finale con i futuri Campioni d’Europa della Sir Safety Perugia. Oltre a Monza ha avuto esperienze in altre grandi realtà della pallavolo italiana, come Modena e Perugia.

    Nella stagione 2025-2026, la MINT Vero Volley Monza sarà chiamata a dare il massimo nel Campionato di SuperLega Credem Banca.

    “La prossima sarà la mia tredicesima stagione qui, l’undicesima consecutiva – ha commentato Beretta – sono orgoglioso di vestire questi colori soprattutto dopo un’annata complicata come quest’ultima che ci insegna che nulla è scontato e dove abbiamo raggiunto all’ultimo un traguardo importante per me e per la società. L’anno prossimo lavoreremo per tornare nelle posizioni che competono a Vero Volley, imparando dagli errori fatti e cercando di migliorare allenamento dopo allenamento”.

    LA SCHEDAThomas BerettaNato il 18 aprile 1990Nazionale ItaliaAltezza 205 cmRuolo Centrale

    CARRIERA CON I CLUB2007-08 Sisley Treviso2008-09 Sisley Treviso B2D2009-10 Sisley Treviso2010-11 Canadiens Mantova A22011-12 Che Banca Milano A22012-13 Vero Volley Monza A22013-14 Casa Modena2014-15 Sir Safety Perugia2015-16 Gi Group Monza2016-17 Gi Group Monza2017-18 Gi Group Monza2018-19 Vero Volley Monza2019-20 Vero Volley Monza2020-21 Vero Volley Monza2021-22 Vero Volley Monza2022-23 Vero Volley Monza2023-24 MINT Vero Volley Monza2024-25 MINT Vero Volley Monza2025-26 MINT VERO VOLLEY MONZA

    CARRIERA CON LA NAZIONALE36 presenze in NazionaleEsordio a Cuneo, 31 maggio 2013 in amichevole (Italia-Francia 1-3)

    TITOLI CON LA NAZIONALE2013: bronzo Grand Champions Cup ITA2013: argento Europeo ITA2013: bronzo World League ITA LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, Primoz Roglic non si ritira: domani sarà al via per la 16^ tappa

    Roglic avrebbe deciso di continuare il suo Giro, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport. Il 35enne sloveno, vincitore nel 2023, nella tappa da Fiume Veneto ad Asiago ha perso più di un minuto da Ayuso e Del Toro e in classifica è decimo a quasi 4 minuti dalla maglia rosa Del Toro. Dopo il traguardo aveva detto “sono a malapena vivo” ma, stando alle ultime notizie, dopo la giornata di riposo sarà al via per la 16^ tappa  
    GIRO 2025, LE CLASSIFICHE – GIRO D’ITALIA, COSA ASPETTARSI DALL’ULTIMA SETTIMANA LEGGI TUTTO

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    La stagione 24/25 di Willner Rivas in cifre

    Nel mosaico della stagione 2024/2025 di Cisterna Volley, uno dei tasselli più preziosi, ma meno appariscenti, ha un nome e un volto: Willner Rivas. Lo schiacciatore venezuelano ha incarnato al meglio il concetto di disponibilità e dedizione alla squadra, facendosi trovare sempre pronto nei momenti di necessità, con un impatto spesso superiore alle cifre.
    Impiegato in 25 set totali, Rivas ha messo a terra 15 punti, con 5 break point e un bottino costruito soprattutto in attacco e ricezione. In battuta ha firmato 3 ace a fronte di 14 errori, con una media di 0,12 ace per set: numeri contenuti, ma frutto di un lavoro spesso poco visibile, che ha garantito rotazioni preziose nei momenti chiave.
    Più che dai numeri, il valore di Rivas si misura nella continuità e nell’affidabilità, in ogni fondamentale. In ricezione, ha affrontato 32 palloni con 21 positivi, 8 errori e solo 2 negativi, mantenendo un’efficienza del -0,19%, ma soprattutto una presenza utile a consolidare gli equilibri difensivi. In attacco ha totalizzato 29 colpi, con 11 vincenti, 6 errori e 3 murate, per una positività del 37,9%.
    Statistiche stagione 2024/2025 
    • Set giocati: 25
    • Punti totali: 15
    • Break point: 5
    • Ace: 3
    • Errori in battuta: 14
    • Media ace per set: 0,12
    • Attacchi effettuati: 29
    • Attacchi vincenti: 11
    • Efficienza in attacco: 37,9% LEGGI TUTTO

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    Colpo di San Giovanni in Marignano: in regia arriva Sarah Straube

    La Omag-Mt San Giovanni in Marignano dà il benvenuto a Sarah Straube in regia. La giocatrice tedesca, classe 2002, arriva in Romagna dopo sei anni importanti in Bundesliga con il Dresdner SC, uno dei club più storici e prestigiosi del volley femminile tedesco.

    Un vero e proprio colpo di mercato per la Omag-Mt, che affida la regia della squadra a un talento giovane ma già con una bella esperienza alle spalle. Il suo percorso è iniziato al centro federale VC Olympia Dresden, un vivaio pensato per far crescere le promesse del Dresdner SC. Fin dai tempi della scuola Sarah ha mostrato grandi qualità, guadagnandosi il passaggio in prima squadra e diventando presto una presenza fissa in campo. Belle parole per lei da parte del suo ex allenatore Alexander Waibl in una recente intervista: “È una giocatrice fondamentale. Il palleggiatore è un ruolo chiave, e vederlo ricoperto da una ragazza cresciuta nel nostro vivaio è qualcosa di speciale. Sarah sa gestire la pressione e questo la rende davvero unica.”

    E infatti, con Dresda, ha già messo in bacheca titoli importanti: la Coppa di Germania nel 2020 e nel 2025 e nel 2021 il campionato tedesco e la Supercoppa. L’arrivo di Sarah è un segnale chiaro: la Omag vuole continuare a crescere puntando su qualità, personalità e visione di gioco. E lei ha tutto questo.

    Sarah Straube: “Sono nata il 26 aprile 2002 in una piccola città della Germania. All’epoca mia madre giocava ancora a pallavolo, quindi si può dire che la passione per questo sport mi è stata trasmessa fin da piccola. Da giovane ho iniziato giocando come schiacciatrice. Il passaggio al ruolo di palleggiatrice è avvenuto grazie al mio allenatore di allora, che vedeva in me un maggiore potenziale in quella posizione. Ho già disputato sei stagioni nella Bundesliga tedesca, dove ho accumulato esperienza e sono cresciuta molto. Ora sento che è arrivato il momento di fare il prossimo passo. Giocare nel campionato italiano è sempre stato un sogno per me, e sono molto grata a San Giovanni per avermelo reso possibile. Ho sentito parlare molto bene del club, soprattutto del fatto che il rapporto tra società, squadra e tifosi è molto familiare. Questo ha reso la decisione di venire a San Giovanni ancora più facile. Conosco la Serie A italiana solo attraverso i racconti delle mie compagne di nazionale; quindi, per me ci saranno tante novità da scoprire. Spero che riusciremo a creare un bel gruppo in fretta e a dimostrare il nostro valore in Serie A1. A livello personale, voglio imparare il più possibile dallo staff tecnico e continuare a crescere come giocatrice. Non vedo l’ora che questa nuova avventura abbia inizio!“.

    (fonte: Omag-Mt San Giovanni in Marignano) LEGGI TUTTO

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    A Bergamo arriva la centrale Denise Meli: “Questa chiamata mi ha reso euforica”

    La prima novità ha il volto di Denise Meli. La centrale toscana, in arrivo da Brescia, vestirà la maglia del Volley Bergamo 1991 nella prossima stagione.

    “La chiamata di Bergamo? Mi ha reso euforica – ha ammesso al momento della firma del contratto – Mi hanno sempre parlato bene di questa Società e ne ho sempre apprezzato i risultati. Vedo una Società che costruisce, a cui importa sia della squadra che del singolo. Non potevo lasciarmela scappare…”.

    Classe 2001, la centrale nata a Bagno a Ripoli (Firenze) ha iniziato a giocare a pallavolo nella EuroRipoli (2015/2018), per spostarsi poi alla VolleyRo Casal De’ Pazzi (2018/2019), dove conquista lo scudetto Under 18.

    Dopo un anno in A1 con Il Bisonte Firenze, nella stagione 2020/2021 ha esordito in A2 con il Volley Soverato, per passare poi all’Ipag Montecchio Maggiore (2021/2022). Nel 2022/2023, a Trento, ha conquistato la promozione in A1, mentre nella passata stagione era alla Millenium Brescia.

    “Sono un centrale da quando sono uscita dalle giovanili: mi piacciono molto i centrali con grandi doti atletiche, tipo Squarcini. Centrali che non hanno bisogno di grandi altezze però riescono a fare tanto con quello che hanno. Come sono arrivata alla Pallavolo? Da ragazzina trovi ciò che ti piace fare dopo aver provato diversi sport. Così ho fatto io, ma nessuno mi era piaciuto, dalla danza all’atletica. Poi ho incontrato la pallavolo e ho detto wow.

    La prima squadra si trovava nel mio paesino a Bagno a Ripoli, poi ci sono stati il VolleyRo, un grave infortunio, una tappa a casa, al Bisonte, e sono ripartita. Soverato è stato il mio primo anno fuori casa, quindi Montecchio e poi Trento, che mi ha insegnato moltissimo a livello personale. Albese è stato il trampolino di lancio per Brescia e quindi per Bergamo.

    Quando non gioco a pallavolo, invece, studio Scienze Motorie. Mi mancano 2 esami per finire il secondo anno. Oltre allo studio, nella mia vita ci sono la musica e viaggi: non sono mai ferma”.

    “Obiettivi per questa nuova avventura? Arrivo in questo campionato per la prima volta da ragazzina, perché mi reputo una ragazzina anche se ho 24 anni… Mi aspetto di migliorare tantissimo. Sono venuta qui anche per questo, per questo staff. Non mi aspetto niente e non pretendo niente, sono qui per lavorare a testa bassa e fare del mio meglio. Lavorerò tantissimo e bene.

    I tifosi? Non vedo l’ora di conoscerli: sono stata a Treviglio per una gara ed erano ipercalorosi. Non vedo l’ora che siano anche i miei tifosi!”.

    (fonte: Volley Bergamo 1991) LEGGI TUTTO

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    Verstappen polemico dopo il GP Monaco: “Possiamo lanciare banane in giro”

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    Kioene Padova Under 17: quarto posto alle Finali Nazionali

    Si chiude con un meritato quarto posto l’avventura dell’Under 17 dell’Accademia Kioene Pallavolo Padova alla Finali Nazionali FIPAV andate in scena ad Alba Adriatica dal 20 al 25 maggio. Un risultato di assoluto valore per la formazione bianconera, che ha saputo affrontare con determinazione e qualità tecnica una competizione di altissimo livello, mettendosi in evidenza tra le migliori realtà giovanili d’Italia.
    Il cammino dei bianconeri è iniziato nel migliore dei modi con la conquista del primo posto nel girone di qualificazione. Dopo aver superato squadre blasonate come Cuneo e Vibo Valentia, i ragazzi di coach Alessandro Stellin hanno continuato a crescere di partita in partita, dimostrando maturità e compattezza. Nei quarti di finale, la vittoria per 3-1 contro Romeo Volley Meta ha aperto le porte della semifinale e della lotta per il podio nazionale. Nella finale per il terzo posto, la sfida contro l’Itas Trentino si è chiusa con la vittoria della squadra trentina, lasciando Padova ai piedi del podio ma con la consapevolezza di aver disputato un torneo da protagonisti.
    Al termine della manifestazione, coach Alessandro Stellin ha tracciato il proprio bilancio: “Il percorso è stato chiaramente un crescendo. Già nella fase di qualificazione siamo stati molto bravi ad approcciare nel modo giusto: abbiamo iniziato bene contro Cuneo e poi ci siamo confermati nella partita con Vibo, l’altra squadra che, sulla carta, aveva tutte le carte in regola per passare il girone. È stata una prova difficile anche sotto il profilo del tifo: per la prima volta ci siamo confrontati con un palazzetto pieno e un tifo avversario decisamente acceso, ed è stata un’esperienza che ha contribuito molto alla crescita caratteriale del gruppo”.
    Il tecnico bianconero ha poi sottolineato l’importanza dell’esperienza accumulata nelle prime partite: “Nella fase successiva, avendo già qualche partita alle spalle, siamo riusciti a essere più sciolti rispetto agli avversari, pur trattandosi comunque di squadre ostiche. La vera svolta è arrivata nella partita contro Castellana: lì si è vista tutta la maturazione mentale dei ragazzi, nella capacità di gestire i momenti caldi del match. È stato impressionante”. 
    Particolarmente significativa anche la prestazione nei quarti di finale: “Contro Meta, nei quarti, abbiamo affrontato una squadra che non mollava mai, che difendeva tanto e giocava ogni pallone con grande intensità. Ci abbiamo messo un set per inquadrarla, poi però i ragazzi hanno gestito la partita in modo molto lucido. È stata la conferma che la nostra è stata una crescita vera, soprattutto sul piano mentale e nella gestione concreta della gara”. 
    Stellin ha poi evidenziato il cambio di mentalità del gruppo: “La cosa che ci portiamo a casa è la convinzione di credere in ciò che si fa. Nei momenti di confronto con i ragazzi non parlavamo più di se sarebbe arrivato un risultato, ma di quando. Questo cambio di mentalità è stato fondamentale. E poi la gestione mentale delle partite: in finale provinciale, quando ci siamo trovati in difficoltà, abbiamo ceduto perché non siamo riusciti ad adattarci. Qui invece abbiamo saputo leggere meglio le situazioni, anche quando non riuscivamo subito a esprimere il nostro miglior gioco. Ci siamo dati il tempo per capire, poi siamo stati martellanti nel cercare la soluzione vincente”. 
    Infine, un pensiero sulla sfida per il terzo posto contro l’Itas Trentino: “Dispiace un po’ per la finale terzo-quarto posto, ma è stata una partita giocata tra squadre stanche. Nei primi due set noi avevamo qualcosa in più, poi Trento è venuto fuori meglio nel finale. Noi abbiamo pagato un po’ di stanchezza, soprattutto perché le nostre armi sono la velocità di gioco. Dopo una settimana così intensa, con così tanti salti e attacchi, diventa tutto più complicato. Trento, più fisica, ha difeso e contrattaccato meglio. È finita per pochi dettagli. Ma va bene così, siamo molto contenti”.  LEGGI TUTTO

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    Tre giorni di Modena: crescere rispondendo alle ‘sollecitazioni’ di Velasco. Tutte le sue parole

    Senza quasi tutte le big, per le quali il primo vero collegiale avrà luogo questa settimana, il torneo AIA Aequilibrium Cup Women Elite di Modena che si è giocato nel weekend appena concluso è stato una sorta di esame di maturità, scolasticamente parlando, per tante giocatrici giovani e con più o meno esperienza. I risultati hanno detto, avrebbero detto, comunque poco, mentre molto più indicativi sono stati il modo di stare in campo di questo gruppo di azzurre ‘azzurrabili’, la personalità mostrata (e non mostrata) nelle fasi cruciali dei set e il loro modo di reagire, gara dopo gara (ne hanno giocate tre in tre giorni) alle ‘sollecitazioni’ di Julio Velasco. Sollecitazioni che tutti abbiamo ascoltato nel corso dei time-out e che poi lo stesso ct ha argomentato schiettamente anche nelle interviste post gara.

    VELASCO DOPO ITALIA-OLANDA 3-2Andando con ordine, dopo il primo match vinto al tie-break sull’Olanda Velasco ha posto l’accento sulle palle che scottano, quelle che hanno deciso – anche in negativo – l’esito di alcuni set.

    “Quello che non mi piace è perdere un set facendo un pallonetto sul 24-25 per paura di sbagliare. Se dobbiamo perdere, dobbiamo perdere andando a tutto braccio. I punti decisivi si giocano a tutto braccio. Il pallonetto si fa prima del 20”. 

    “Sono cose che devono imparare, sono giovani e giocano in squadre che non giocano partite decisive in campionato, però, come gli ho detto, alcune cose le mettiamo noi ma molte le mettono i giocatori. Individualmente. Quello non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai, e questo è il momento di dimostrarlo. Me la gioco o non me la gioco? Se ho paura, sono un giocatore da allenamento. Poi ci sono quelli da partita. Qua vediamo quali sono quelle da partita”.

    VELASCO DOPO ITALIA-TURCHIA 3-2Nel secondo match, vinto con stesso punteggio contro la Turchia di Santarelli, anche lei in versione sperimentale con tante giovani in prova, Velasco ha sottolineato come alcune giocatrici abbiano reagito positivamente alle sue indicazioni, ma ha anche messo in evidenza alcuni aspetti tecnici che non gli sono piaciuti molto (alzate staccate, battute facili).

    “La parte emotiva gioca ancora un ruolo molto molto grande, ma per fortuna si sono sbloccate, soprattutto alcune giocatrici come Stella Nervini che nella partita precedente era andata con il braccino mentre oggi andava con il braccione. Stessa cosa Adhu Malual. Degradi in copertura ha fatto ancora cadere due pallonetti, ma dobbiamo ricordarci che lei si è fatta male in difesa, non cadendo da un muro, per cui è ancora condizionata su quelle palle basse che deve piegarsi per prenderle. Però la paura bisogna togliersela anche con esigenza, non si può essere accondiscendenti. Anche Moro ha fatto una bellissima partita, le occasioni vanno sfruttate e lei lo ha fatto”.

    “La Turchia era molto meglio di noi nelle alzate, che erano tutte vicine alla rete, mentre noi dopo la difesa lasciavamo la palla staccata e gli attaccanti potevano fare poco. Anche la nostra battuta era molto facile, ma è sempre la paura di sbagliare“.

    “Anche la Turchia non era al completo come noi, però battere una super potenza come loro fa sempre morale e questa vittoria per questo gruppo è stata molto importante. Anche perché non è facile per queste giocatrici vedere dall’altra parte Daniele Santarelli, che per me è il miglior allenatore italiano, contro cui hanno sempre perso”.

    “Noi non facciamo niente, lo ripeto sempre, l’unica cosa che facciamo è convincere i giocatori a fare, però penso che per il morale di questo gruppo questa vittoria è molto importante. Questa è una maglia che pesa e dopo l’Olimpiade pesa ancora di più“.

    VELASCO DOPO ITALIA-GERMANIA 1-3Al termine dell’ultimo match la musica non cambia. Le difficoltà tecniche emerse contro la Germania sono le stesse, soprattutto in relazione alle alzate staccate da rete, e anche l’atteggiamento non ha soddisfatto in pieno il ct che ha continuato a puntare il dito sulla paura di sbagliare di alcune giocatrici.“Abbiamo giocato sempre con determinazione e coraggio anche se con la Germania a volte non siamo riusciti ad essere incisivi come forse potevamo. Purtroppo abbiamo giocato troppi palloni staccati da rete, un qualcosa che nel volley femminile non puoi permetterti”. 

    “Soprattutto quei palloni difficili, sia con la Turchia che con la Germania, li abbiamo sofferti mentre le nostre avversarie facevano meglio. Inoltre credo che dobbiamo essere più pronti ad assumerci la responsabilità di fare punto. Solo attraverso questo tipo di maturazione potremo crescere realmente per non ritrovarci anche in futuro con quello che si definisce braccino corto. Detto questo, non mi sentirete mai felice di perdere, anzi non lo accetto proprio, ma comunque va ricordato che abbiamo tenuto testa a una Germania al gran completo”. 

    Insomma, tirando le somme, in questa tre giorni di Modena è apparso evidente a tutti che la nazionale femminile stia ‘crescendo’ e ‘attenzionando’ giocatrici giovani che sì, hanno il potenziale e il talento per farne parte in pianta stabile, ma forse non sin da ora. Bisognerà aspettare ancora un po’. Soprattutto, per diventare delle big, molte di queste ragazze dovranno fare uno switch importante in termini di personalità. Una cosa, che come ha sottolineato più volte Velasco, non si regala e non si allena: o ce l’hai o non ce l’hai. Se ce l’hanno, chi ce l’ha, dovrà tirarla fuori in fretta perché dopo il Mondiale altre campionesse olimpiche diranno addio alla maglia azzurra e per sostituirle bisognerà dimostrare di possedere il pacchetto completo: talento, determinazione, fame, killer-instinct, mentalità vincente e pure i giusti anticorpi alla perdita di un punto, un set, una partita.

    Di Redazione LEGGI TUTTO