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    Giro del Delfinato 2025: la classifica generale e le classifiche speciali

    Tadej Pogacar conquista il Giro del Delfinato 2025, diventando il terzo campione iridato in grado di vincere la corsa dopo Louison Bobet (1955) e Bernard Hinault (1981). Sul podio Jonas Vingegaard e Florian Lipowitz, quest’ultimo vincitore della maglia bianca di miglior giovane. Pogacar vince anche la classifica a punti, Armirail miglior scalatore. Di seguito tutte le classifiche del Delfinato 2025
    MARTINEZ VINCE L’ULTIMA TAPPA LEGGI TUTTO

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    Giro del Delfinato, vince Tadej Pogacar. A Lenny Martinez l’ultima tappa

    Tadej Pogacar si aggiudica la classifica finale del Giro del Delfinato 2025. Per lo sloveno si tratta del successo numero 99 in carriera. E’ il terzo campione iridato in grado di vincere la corsa dopo Louison Bobet (1955) e Bernard Hinault (1981). Al termine dell’ultima tappa Pogacar ha un vantaggio di 59″ sul danese Vingegaard e di 2’38” sul tedesco Lipowitz, che completano il podio. Quarta posizione per Evenepoel, quinto Johannessen. Nella frazione con arrivo a Plateau du Mont-Cenis successo per il francese Lenny Martinez, che arriva in solitaria dopo aver staccato i compangi di fuga e resistito al ritorno del gruppo, in primis la coppia Vingegaard-Pogacar. Il danese e lo sloveno hanno chiuso la tappa conclusiva della corsa a tappe francese con un distacco di 34″ dal vincitore di giornata. LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Le Olimpiadi di Los Angeles 2028 mi motivano a continuare”

    Los Angeles 2028. È questo il nuovo obiettivo fissato da Novak Djokovic che ha in mente i Giochi Olimpici negli Stati Uniti, in programma tra tre anni. Il campione serbo, che lo scorso anno a Parigi ha completato il Career Golden Slam con l’oro conquistato sulla terra del Roland Garros, ha svelato i piani per il futuro in un’intervista al podcast (Ne)uspjeh prvaka con l’allenatore, ex West Ham e Watford, Slaven Bilic. L’obiettivo è Los Angeles 2028, quando Nole avrà 41 anni: “L’unica cosa che ho in mente e che mi dà motivazione sono le Olimpiadi del 2028 a Los Angeles, ancor più dei tornei dello Slam – spiega Djokovic – Quel momento in cui indossi lo stemma del tuo Paese, quando vivi nel villaggio con i migliori atleti olimpici, quella sensazione: quello è lo sport”. Nole ha parlato poi della passione e l’amore per il tennis, il motore che lo spinge ancora ad entrare in campo: “Amo il tennis e amo ancora tenere la racchetta tra le mani. Il bambino dentro di me, che si è innamorato di questo sport, è ancora presente, sento ancora quel legame. Se non avessi più quella passione e il desiderio di competere, non continuerei. Ma amo ancora scendere in campo e vincere con la racchetta in mano. Quella fiamma è ancora viva”.

    “Per giocare negli Usa mio padre si rivolse a degli usurai”
    Nella lunga intervista, Djokovic ha parlato delle difficoltà affrontate a inizio carriera per affermarsi. Un racconto riguarda il primo viaggio negli Stati Uniti, con il padre costretto a chiedere dei soldi in prestito a degli usurai: “Per l’intero soggiorno, per me e per lui, servivano 5.000 dollari. A quei tempi trovare quella cifra era praticamente impossibile. Allora lui si rivolse a quei famosi usurai, criminali, che all’epoca erano gli unici disposti a prestarti dei soldi “a fiducia”, ma con un interesse altissimo. L’interesse era del 15-20%, ma poiché aveva fretta, è diventato del 30%. Mio padre strinse i denti e gli diede la mano. Erano tempi durissimi. Ci sono tante storie che non si possono raccontare in pubblico. Alla fine ce l’ha fatta a restituire tutto, ma sono state situazioni davvero difficili”. LEGGI TUTTO

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    Italia-Argentina, il risultato della partita di Volley Nations League maschile

    La nazionale italiana maschile di volley affronterà l’Argentina nel quarto match di Nations League in programma a Quebec City (Canada) alle 17. Dopo aver vinto nei primi due incontri contro Bulgaria e Germania, nell’ultimo disputato gli azzurri sono stati sconfitti dalla nazionale vincitrice della medaglia d’oro a Parigi 2024: la Francia. Potrete seguire in diretta live Italia-Argentina sul sito SkySport.it LEGGI TUTTO

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    Yuasa Battery, arriva Koprivica: “Emozionato e felice”

    Grottazzolina completa il reparto schiacciatori con l’esperienza del posto quattro serbo, specialista della seconda linea
     Koprivica ai tempi di Padova (fonte Legavolley)
    Grottazzolina – Nuovo annuncio in casa Yuasa Battery: a completare il reparto schiacciatori per la stagione 2025-26 di Superlega arriva infatti nel fermano Lazar Koprivica, esperto schiacciatore serbo (classe ‘91), autentico specialista dei fondamentali di seconda linea nonostante i due metri di altezza. Con Fedrizzi, Tatarov e Magalini, in rigoroso ordine di presentazione, Koprivica andrà a completare un reparto che rappresenta un bel mix in termini di età ed esperienze, ma anche di caratteristiche tecniche.“Quando sono stato contattato dal club” le prime parole di Koprivica da neo-grottese “ero molto emozionato, non è per me la prima esperienza in Italia ma sono davvero felice di poter tornare a misurarmi con i migliori giocatori del mondo e nel miglior campionato del mondo.”Un primo aspetto interessante della chiacchierata di benvenuto affrontata con il giocatore serbo è rappresentato dal fatto che la storia sportiva di Grottazzolina, nella sua unicità, sta davvero facendo il giro del mondo: “Siamo legati da una sincera amicizia con Dusan (Petkovic ndr), per cui ci seguiamo a vicenda nelle rispettive stagioni. Così ho avuto modo di scoprire un po’ l’incredibile storia sportiva di Grottazzolina, credo unica e difficilmente replicabile. Farò del mio meglio per aiutare la squadra a raggiungere i nostri obiettivi in questa stagione.” Una storia da film, disse l’onorevole (ed ex ct della nazionale di volley) Mauro Berruto ai tempi della promozione, un film che evidentemente attira anche giocatori importanti, volenterosi di prenderne parte e di contribuire a scrivere, sempre a piccoli passi, un nuovo capitolo di quella storia.Non fa eccezione Lazar Koprivica, che a dispetto di un nome forse meno noto di altri nel panorama pallavolistico italiano, è in realtà un giocatore dal curriculum importante, soprattutto in patria: cresciuto pallavolisticamente nella prestigiosa “cantèra” della Stella Rossa di Belgrado, dove disputa anche le sue prime sette stagioni in massima serie, nel 2015 arriva la prima chiamata estera, e vola al Rennes, in Francia. Da lì inizia il suo girovagare per l’Europa, con esperienze nei massimi campionati di Romania e Grecia. Nel 2017 arriva anche la sua prima esperienza in Italia, a Padova (compagno di squadra di Andrea Canella, tra gli “eroi” che hanno contribuito a portare Grottazzolina in Superlega). Quindi il ritorno in patria, in top club serbi come il Partizan e la Stella Rossa, con una parentesi anche a Kragujevac. Due anni fa arriva di nuovo la chiamata del Nizza, ancora in Ligue A francese. E ora, una nuova chiamata dall’Italia, a Grottazzolina, pronta ad accoglierlo come da par suo, con Koprivica che porterà con sé anche la famiglia cui è molto legato: “Inizialmente verrò da solo, ma dopo qualche settimana arriveranno anche mia moglie e mio figlio.”Quattro campionati serbi, quattro Supercoppe e quattro Coppe di Serbia nel suo palmares, oltre a numerose presenze nelle coppe europee (Challenge, CEV e Champions League) e, nondimeno, un buon percorso in nazionale sin dalle giovanili. Due i campionati balcanici vinti in Under 21, categoria in cui porta a casa anche due medaglie di bronzo, all’europeo 2010 e al mondiale 2011. Due argenti a completare il curriculum giovanile con la selezione serba, agli Europei under 19 del 2009 e ai mondiali under 23 nel 2013. In nazionale maggiore partecipa, tra gli altri, agli European Games di Baku nel 2015 e alla VNL 2022 dove, come accaduto anche in altre parentesi con la sua Serbia, ricopre il ruolo di libero.
    Koprivica in ricezione con la maglia del Partizan Belgrado (fonte Ufficio Stampa Partizan)
    “Il mio punto di forza è la ricezione” racconta Koprivica “fondamentale che mi consente di ricoprire diverse posizioni, come accaduto nelle mie ultime squadre. Di sicuro sono un atleta che punta molto sullo spirito di squadra, da questo punto di vista sento di poter dare tanto al gruppo di cui entrerò a far parte.” Descritto da tutti coloro che hanno avuto il piacere di condividerne lo spogliatoio come un ragazzo speciale, Koprivica è il classico elemento “aggiustatore”, il jolly che ogni coach apprezza per disponibilità e spirito di sacrificio. Un elemento esperto che va ad aggregarsi ad un gruppo, rinnovato per metà, che sta iniziando a solleticare l’interesse dei tifosi, che nel frattempo fremono in vista dell’imminente avvio della campagna abbonamenti. “Mi aspetto un campionato molto competitivo, dal momento in cui ho firmato con la Yuasa ho iniziato a prendere informazioni sugli altri roster in costruzione e devo dire che è incredibile come la Superlega italiana riesca ogni anno ad incrementare il proprio livello. Non sarà facile ottenere la salvezza in un contesto simile, non lo è mai stato in questo campionato. Posso però promettere ai tifosi che lotteremo ad ogni punto contro tutti, e che il loro supporto sarà molto importante per la riuscita dei nostri piani.” LEGGI TUTTO

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    Nuova forza in posto quattro: Riccardo Mazzon a Reggio Emilia

    Nuova forza in posto quattro: Riccardo Mazzon a Reggio Emilia
    Classe 1996, ruolo schiacciatore, Riccardo Mazzon è un nuovo innesto per la formazione di Reggio Emilia.Arriva da una stagione in Serie A3 con Sabaudia, dove ha saputo mettere in mostra le sue doti tecniche e il suo spirito combattivo, confermandosi un atleta solido e pronto a dare il massimo. Schiacciatore completo, con buona esperienza e mentalità vincente, Mazzon va a rafforzare il reparto con le sue qualità in attacco e in ricezione. La società ripone fiducia nel suo contributo per affrontare con determinazione la nuova stagione, puntando su di lui per aggiungere equilibrio, energia e spessore al gruppo giallorosso.
    Le sue parole: “L’offerta di Reggio Emilia è stata fin da subito una nota estremamente positiva. Quando, tramite il mio procuratore, ho saputo dell’interesse della società, ho iniziato a sperare che potesse concretizzarsi, e così è stato. Per la prossima stagione condividiamo la stessa voglia di riscatto: la società ha l’obiettivo di lasciarsi alle spalle la delusione dello scorso anno, e io sono motivato a disputare un campionato di spessore, ad alto livello, per raggiungere insieme i traguardi che ci siamo prefissati. Ho percepito grande determinazione e sono certo che ci verranno messe a disposizione le condizioni ideali per affrontare al meglio la stagione, tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Il contributo che penso di poter offrire al gruppo, dentro e fuori dal campo, è l’esperienza. Sono una persona che ha voglia di lavorare e migliorare giorno dopo giorno, sotto ogni aspetto, sia tecnico che tattico. Dopo il confronto avuto con lo staff tecnico, sono ancora più convinto di trovarmi in ottime mani, e darò il massimo per mettermi a disposizione della squadra. Gli obiettivi personali e quelli di squadra coincidono: vogliamo affrontare un campionato di alto livello. L’A3 è una competizione difficile, con tante squadre ambiziose e una grande intensità in ogni gara. Non si può mai abbassare la guardia, ma con il lavoro quotidiano e la giusta mentalità, sono sicuro che potremo toglierci belle soddisfazioni.”
    La scheda
    Riccardo Mazzon
    Nato a Cittadella il 31/01/1996
    Schiacciatore di 205 cm di altezza
    Carriera
    2025-2026 Conad Reggio Emilia
    2024-2025 Vidya Viridex Sabaudia
    2023-2024 Senini Motta di Livenza LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina riporta in Italia Lazar Koprivica: “Felice di tornare a misurarmi con i migliori”

    Nuovo annuncio in casa Yuasa Battery: a completare il reparto schiacciatori per la stagione 2025-26 di Superlega arriva infatti nel fermano Lazar Koprivica, esperto schiacciatore serbo (classe ‘91), autentico specialista dei fondamentali di seconda linea nonostante i due metri di altezza. Con Fedrizzi, Tatarov e Magalini, Koprivica andrà a completare un reparto che rappresenta un bel mix in termini di età ed esperienze, ma anche di caratteristiche tecniche.

    “Quando sono stato contattato dal club – le prime parole di Koprivica da neo-grottese – ero molto emozionato, non è per me la prima esperienza in Italia ma sono davvero felice di poter tornare a misurarmi con i migliori giocatori del mondo e nel miglior campionato del mondo.” 

    Un primo aspetto interessante della chiacchierata di benvenuto affrontata con il giocatore serbo è rappresentato dal fatto che la storia sportiva di Grottazzolina, nella sua unicità, sta davvero facendo il giro del mondo: “Siamo legati da una sincera amicizia con Dusan (Petkovic ndr), per cui ci seguiamo a vicenda nelle rispettive stagioni. Così ho avuto modo di scoprire un po’ l’incredibile storia sportiva di Grottazzolina, credo unica e difficilmente replicabile. Farò del mio meglio per aiutare la squadra a raggiungere i nostri obiettivi in questa stagione.”

    Una storia da film, disse l’onorevole (ed ex ct della nazionale di volley) Mauro Berruto ai tempi della promozione, un film che evidentemente attira anche giocatori importanti, volenterosi di prenderne parte e di contribuire a scrivere, sempre a piccoli passi, un nuovo capitolo di quella storia.

    Non fa eccezione Lazar Koprivica, che a dispetto di un nome forse meno noto di altri nel panorama pallavolistico italiano, è in realtà un giocatore dal curriculum importante: cresciuto pallavolisticamente nella prestigiosa “cantèra” della Stella Rossa di Belgrado, dove disputa anche le sue prime sette stagioni in massima serie, nel 2015 arriva la prima chiamata estera, e vola al Rennes, in Francia. Da lì inizia il suo girovagare per l’Europa, con esperienze nei massimi campionati di Romania e Grecia. Nel 2017 arriva anche la sua prima esperienza in Italia, a Padova (compagno di squadra di Andrea Canella, tra gli eroi che hanno contribuito a portare Grottazzolina in Superlega). Quindi il ritorno in patria, in top club serbi come il Partizan e la Stella Rossa, con una parentesi anche a Kragujevac. Due anni fa arriva di nuovo la chiamata del Nizza, ancora in Ligue A francese. E ora, una nuova chiamata dall’Italia, a Grottazzolina, pronta ad accoglierlo come da par suo, con Koprivica che porterà con sé anche la famiglia cui è molto legato: “Inizialmente verrò da solo, ma dopo qualche settimana arriveranno anche mia moglie e mio figlio.”

    Quattro campionati serbi, quattro Supercoppe e quattro Coppe di Serbia nel suo palmares, oltre a numerose presenze nelle coppe europee (Challenge, CEV e Champions League) e, nondimeno, un buon percorso in nazionale sin dalle giovanili. Due i campionati balcanici vinti in Under 21, categoria in cui porta a casa anche due medaglie di bronzo, all’europeo 2010 e al mondiale 2011. Due argenti a completare il curriculum giovanile con la selezione serba, agli Europei under 19 del 2009 e ai mondiali under 23 nel 2013. In nazionale maggiore partecipa, tra gli altri, agli European Games di Baku nel 2015 e alla VNL 2022 dove, come accaduto anche in altre parentesi con la sua Serbia, ricopre il ruolo di libero.

    “Il mio punto di forza è la ricezione” racconta Koprivica “fondamentale che mi consente di ricoprire diverse posizioni, come accaduto nelle mie ultime squadre. Di sicuro sono un atleta che punta molto sullo spirito di squadra, da questo punto di vista sento di poter dare tanto al gruppo di cui entrerò a far parte.”

    Descritto da tutti coloro che hanno avuto il piacere di condividerne lo spogliatoio come un ragazzo speciale, Koprivica è il classico elemento “aggiustatore”, il jolly che ogni coach apprezza per disponibilità e spirito di sacrificio. Un elemento esperto che va ad aggregarsi ad un gruppo, rinnovato per metà, che sta iniziando a solleticare l’interesse dei tifosi, che nel frattempo fremono in vista dell’imminente avvio della campagna abbonamenti.

    “Mi aspetto un campionato molto competitivo, dal momento in cui ho firmato con la Yuasa ho iniziato a prendere informazioni sugli altri roster in costruzione e devo dire che è incredibile come la Superlega italiana riesca ogni anno ad incrementare il proprio livello. Non sarà facile ottenere la salvezza in un contesto simile, non lo è mai stato in questo campionato. Posso però promettere ai tifosi che lotteremo ad ogni punto contro tutti, e che il loro supporto sarà molto importante per la riuscita dei nostri piani.”

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    L’urlo di Cantù: “In Serie A nel nuovo Pianella!”

     “Una grande realtà è tornata in serie A”. Lo striscione srotolato dagli “Eagles” al suono dell’ultima sirena di gara-3 con Rimini cristallizza il momento. Cantù è tornata nell’empireo, dopo quattro anni di inferno in A2. La Cantù dei due scudetti, delle due Coppe dei Campioni, delle due Intercontinentali, delle quattro Coppe delle Coppe, delle quattro Korac non poteva rimanere ancora a lungo cos&i LEGGI TUTTO